Lezioni americane è l'ultimo libro scritto da italo calvino, uno dei più grandi scrittori italiani del novecento, autore di capolavori come il barone rampante, le città invisibili e se una notte d'inverno un viaggiatore. Si tratta di una raccolta di sei conferenze che calvino avrebbe dovuto tenere alla harvard university nel 1985, ma che non riuscì a pronunciare a causa della sua improvvisa scomparsa.
In queste pagine, calvino riflette sul valore e sul significato della letteratura nel mondo contemporaneo, proponendo sei qualità che dovrebbero caratterizzare lo scrittore del prossimo millennio: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, moltiplicità e consistenza. Ogni lezione è arricchita da esempi tratti dalla letteratura classica e moderna, da ovidio a borges, da dante a garcía márquez, da galileo a leopardi.
Lezioni americane è un libro prezioso e stimolante, che offre una visione lucida e originale della letteratura come forma di conoscenza e di espressione dell'immaginazione. È anche un testamento spirituale di un grande autore, che ci lascia in eredità la sua passione per la scrittura e il suo amore per i libri.
Se ami la letteratura e vuoi scoprire il pensiero di uno dei più geniali e innovativi scrittori del nostro tempo, non puoi perderti questo libro. Lezioni americane è uno dei libri più belli di italo calvino, una fonte di ispirazione e di saggezza per tutti i lettori.
Possiamo passare una vita a discutere senza mai capirci, in particolare quando apparteniamo a generazioni diverse. Quasi sempre è un problema di coordinate: ognuno ha le sue e rifiuta di abbandonarle, anche solo un po'. Essere figlia e padre non semplifica le cose. «abbiamo smontato e rimontato discussioni del passato che spesso erano finite male. O anche molto male. Questa volta con uno spirito di curiosità e sperimentazione. Con la convinzione che non conta trovare risposte precise e univoche, ma un modo diverso di costruire le domande». Stanchi di «conversare a vuoto», giorgia e gianrico carofiglio si sono seduti a un tavolo e hanno affrontato con occhi nuovi alcuni degli argomenti che piú li hanno divisi. Questioni che riguardano ciascuno di noi come il clima, il femminismo, il cibo. La politica. Non hanno eliminato tutte le loro divergenze, ma hanno elaborato una serie di ragionamenti – veri e propri saggi brevi, tessere di un mosaico sorprendente – in cui si combinano entrambi i punti di vista. Una scommessa audace e allegra sulle possibilità di un linguaggio comune, di un'idea condivisa del mondo e del futuro.
'la frontiera' è uno dei libri più belli di alessandro leogrande, giornalista e scrittore scomparso nel 2017. Si tratta di un reportage appassionato e documentato sulle migrazioni nel mediterraneo, sulle tragedie dei naufragi, sui trafficanti e sui centri di accoglienza. Leogrande ci porta a conoscere le storie dei sopravvissuti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo, ma anche dei volontari, dei militari e dei politici che si confrontano con il fenomeno dell'immigrazione.
Il libro è diviso in quattro parti:
- la prima parte si concentra sulla frontiera marittima tra l'italia e la libia, raccontando l'operazione mare nostrum, le testimonianze dei migranti eritrei e le condizioni di vita nei campi libici.
- la seconda parte si sposta sulla frontiera terrestre tra la grecia e la turchia, descrivendo la situazione di patrasso, il ruolo di alba dorata e le rotte balcaniche.
- la terza parte si occupa della frontiera interna all'europa, esplorando i centri di identificazione ed espulsione (cie) italiani, la violenza della periferia romana e il dibattito politico sul tema dell'accoglienza.
- la quarta parte si apre alla frontiera globale, riflettendo sul significato delle migrazioni nel mondo contemporaneo, sulle responsabilità storiche e morali dell'occidente e sulle sfide per il futuro.
'la frontiera' è un libro che non lascia indifferenti, che ci interpella come cittadini e come esseri umani. È un libro che ci fa riflettere sulla nostra identità, sulla nostra solidarietà e sulla nostra coscienza. È un libro che ci fa capire che la frontiera non è solo una linea geografica, ma anche una ferita sociale, una sfida culturale e una possibilità di incontro.
Negli anni della giovinezza e ben prima di diventare il più grande innovatore della letteratura americana contemporanea, david foster wallace si è a lungo dedicato al tennis, entrando nelle classifiche regionali e sfiorando la fama che ha saputo costruirsi altrove, e con ben altri esiti. Il tennis è rimasta una delle sue grandi passioni, tradotta nelle pagine di
Un reportage che attraversa cinque secoli di storia del continente latinoamericano per raccontare il saccheggio delle sue preziose risorse: l'oro e l'argento, il cacao e il cotone, il petrolio e la gomma, il rame e il ferro. Tesori depredati sistematicamente: fin dai tempi della conquista spagnola, le potenze coloniali hanno prosciugato le ricchezze di questa terra rigogliosa, lasciandola in condizioni di estrema povertà. Un testo illuminante che, intrecciando l'analisi storica ed economica con il racconto, suggestivo e incalzante, delle passioni di un popolo sfruttato e sofferente, è diventato un vero e proprio classico della letteratura latinoamericana. Prefazione di isabel allende.
'leopardi produce l'effetto contrario a quello che si propone. Non crede al progresso, e te lo fa desiderare; non crede alla libertà, e te la fa amare. Chiama illusioni l'amore, la gloria, la virtù, e te ne accende in petto un desiderio inesausto. E non puoi lasciarlo, che non ti senta migliore. ' questo giudizio di francesco de sanctis è stato lo stimolo che ha mosso il curatore a ricercare e selezionare alcuni scritti leopardiani, i testi che recano un messaggio positivo per i giovani e per tutti i lettori del nostro tempo.
La celebre epopea della conquista della gallia. Una nuova traduzione annotata della grande opera di cesare, con un ampio apparato introduttivo, le testimonianze sull'autore di plutarco e svetonio e un indice analitico dei luoghi e delle persone.
Negli anni settanta oriana fallaci è un mito. Prima il vietnam, poi città del messico e infine la storia d'amore con alekos panagulis, eroe della resistenza greca, simbolo dell'opposizione a qualunque regime liberticida. Dopo la morte di lui e la pubblicazione di 'un uomo', oriana riesce a creare un incantamento globale: vorrebbero essere come lei i tanti giovani e meno giovani attratti dalla personalità dei suoi reportage di guerra e dal suo coraggio. E vorrebbero essere come lei molte donne, per le quali la scrittrice rappresenta la realizzazione di un sogno. In quegli anni la fallaci accetta i sempre più frequenti inviti a incontrare i suoi lettori stranieri, nelle città e nelle università del mondo. Questo libro raccoglie alcune delle sue conferenze di maggior rilievo, pagine rimaste finora inedite che rivelano il suo rapporto con la scrittura, la sua passione per la politica e per l'impegno civile, la sua 'ossessione per la libertà'. È il suo autoritratto più autentico, una sorta di manifesto in cui oriana rivendica e difende con vigore il diritto a 'stare dalla parte dell'umanità, suggerire i cambiamenti, innamorarci dei buoni cambiamenti, influenzare un futuro che sia un futuro migliore del presente'.
Il capolavoro dell'imperatore filosofo, ultimo epigono del neostoicismo romano (di cui in parallelo vengono pubblicati gli scritti minori), in una nuova traduzione con testo greco a fronte; i pensieri di marco aurelio sono riflessioni morali, rivolte a sé medesimo, miranti a rendere l'animo imperturbabile e tranquillo, rinchiuso in una sorta di cittadella interiore, al riparo dagli agenti esterni (gli eventi del fato) e interni (le passioni), che sono sempre causa di sofferenza e turbamento se non vengono disciplinati dalla ragione egemonica, che deve ridurli al rango di indifferenti. Solo così è possibile raggiungere la tranquillità interiore nell'accettazione del destino, unica salvezza a portata di mano con le sole forze della ragione.
La congiura di catilina è il primo capolavoro della storiografia latina. Scritta poco dopo il ritiro dalla vita politica, deciso in seguito all'uccisione del suo protettore giulio cesare, l'opera tratta di fatti e persone che sallustio conosceva bene: catilina, il nobile spiantato e ambizioso; cicerone, l'homo novus autonominatosi difensore delle istituzioni repubblicane; catone e cesare, i due soli e mirabili esempi dell'antica grandezza. Ma scrivendo la storia della congiura, sallustio indaga in realtà la crisi di tutto un sistema economico e sociale, descrivendo in pagine dal raro fascino narrativo e di acuta penetrazione psicologica le ragioni del malessere che di lì a poco avrebbe portato alla crisi finale della repubblica. Lidia storoni mazzolani illustra nel saggio introduttivo i motivi ideologici che stanno alla base della storiografia di sallustio.