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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Dalla Preistoria

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Libri in questa classifica: 241

Pagina 7 di 25

Posizione in classifica: 61

La Caduta Dell'impero Romano
Una Nuova Storia

Peter Heather

Archeologia - Dalla preistoria

La Caduta Dell"impero Romano<br>Una Nuova Storia
La caduta dell'impero romano è da sempre uno dei più affascinanti enigmi della storia. Roma disponeva di una formidabile forza militare ed economica, su un territorio immenso, che si estendeva dal vallo di adriano ai confini con la scozia fino all'eufrate, dall'africa settentrionale al reno e al danubio. Era una macchina perfetta e collaudata, con una rete capillare di strade e di fortezze, ricche città e una organizzazione amministrativa per certi versi insuperata. Tra la battaglia di adrianopoli nel 378 d. C . E la deposizione dell'ultimo imperatore romolo augustolo nel 476 d. C . , la superpotenza più longeva della storia venne sconfitta e occupata da bande di invasori 'primitivi', distrutta da barbari ritenuti quasi incapaci di organizzazione e di pensiero razionale. Come è potuto accadere? Le ricostruzioni più diffuse hanno dipinto una civiltà decadente e corrotta, troppo 'civilizzata' e magari indebolita dal cristianesimo. Ma a giocare un ruolo determinante furono anche semplici dettagli, come gli archi degli unni, più lunghi e potenti di quelli dei nemici, e il carico fiscale imposto dalla capitale alle province. Con una narrazione ricca di episodi e personaggi memorabili, peter heather confuta i luoghi comuni, mettendo a frutto le sue competenze economico-militari e le sue approfondite conoscenze sui barbari, ricostruendo in maniera brillante e persuasiva gli scontri e le battaglie, ma anche i tentativi di integrazione alle frontiere dell'impero.
Punteggio: 903
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/12/2021

Posizione in classifica: 62

Isonzo 1917

Mario Silvestri

Archeologia - Dalla preistoria

Isonzo 1917
«silvestri scrive bene, si muove tra le tecnologie militari e le condizioni ambientali con cognizione di causa e in più, rispetto agli storici militari in senso stretto, può mettere in campo la sua attenzione e vocazione a un appetibile narrare» - mario isnenghi nel 1917 l'europa era prostrata da tre anni di scontri e distruzione, e sulla massa dei combattenti era ormai scesa un'enorme stanchezza. Tuttavia, proprio nel 1917 l'isonzo divenne teatro di una delle più grandi battaglie della prima guerra mondiale, trasformandosi in uno dei fronti più sanguinosi e spietati. Nel breve tempo di sei mesi, e in quello spazio limitato delle rive che andavano da plezzo alla foce del timavo, si svolsero episodi storici di importanza decisiva. In questo volume, che dopo anni di retorica e silenzi svelò agli italiani la verità sulla grande guerra, mario silvestri esamina il ruolo del fronte italiano nel contesto generale del conflitto e fa emergere responsabilità, protagonisti e fattori chiave dei combattimenti, dall'ottusità di cadorna con le sue 'spallate' che costarono centinaia di migliaia di vittime all'incapacità di elaborare una valida strategia, dalle scelte di comandanti discussi e discutibili come capello e badoglio alla tragedia di caporetto. Preciso e documentato, il racconto di silvestri ci porta nel cuore dei campi di battaglia, dove fu consumato un sacrificio umano di settecentomila morti e un milione e mezzo di feriti, e restituisce con chiarezza l'immensità di un conflitto che sfuggì al controllo dei capi di stato e mutò definitivamente gli equilibri del vecchio mondo prebellico.
Punteggio: 903
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/12/2021

Posizione in classifica: 63

Storia Romana

Marcel Le Glay

Archeologia - Dalla preistoria

Storia Romana
Diviso in tre parti, dedicate alle origini e all'età repubblicana, alla roma imperiale e all'età tardoantica, il volume segue un lineare tracciato cronologico che mette in primo piano i fatti, senza tuttavia rinunciare a fornire le necessarie informazioni sugli aspetti politici, economici, sociali e religiosi del mondo romano e a mettere in risalto, volta per volta, le fonti (letterarie e archeologiche) su cui si fonda la ricostruzione, consentendo così al lettore uno sguardo critico anche sui problemi della storiografia.
Punteggio: 901
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/01/2024

Posizione in classifica: 64

Sparta E Atene
Autoritarismo E Democrazia

Eva Cantarella

Archeologia - Dalla preistoria

Sparta E Atene<br>Autoritarismo E Democrazia
Partendo dal racconto dell'antagonisto tra atene e sparta, con un'attenzione speciale alle istituzioni sociali oltre che politiche, eva cantarella approda al «riuso», operato da parte della cultura occidentale, di due sistemi che, di volta in volta, sono stati invocati tanto da chi aspirava a fondare uno stato democratico, tanto da chi voleva dar vita a uno stato autoritario, totalitario, tirannico. «atene è diventata la città del miracolo nel discorso di pericle per i morti del primo anno della guerra del peloponneso, e il mito di sparta nasce nel momento stesso in cui i trecento caddero alle termopili: poco importa che fossero veramente trecento, che fossero o meno tutti volontari. Questi sono problemi che riguardano la storia delle due città, non il loro mito: essendo per definizione fuori del tempo, questo continua a vivere sia nelle ricorrenti rivisitazioni della cultura popolare, sia nel dibattito storico-politico». Una rilettura appassionante della rivalità tra due potenze del mondo antico che, nel corso dei secoli, sono diventate punti di riferimento per filosofi, politici, sociologi e rivoluzionari. Due città che, ancora oggi, rappresentano modelli di stato ideali e contrapposti. Da un lato un ordinamento democratico, innovativo, aperto agli scambi e al commercio; dall'altro un mondo chiuso, conservatore, ispirato a valori di tipo militare in nome dei quali i cittadini accettavano con orgoglio le restrizioni delle libertà individuali. È cosí che sono sempre state descritte sparta e atene, ma come distinguere la realtà dalla rappresentazione? Dopotutto le due poleis erano nate dalla stessa cultura, parlavano la stessa lingua, onoravano gli stessi dei. Avevano combattuto fianco a fianco contro un comune nemico, i persiani, prima di trasformarsi da alleate in nemiche. Partendo dal racconto di questo antagonismo, con un'attenzione speciale alle istituzioni sociali oltre che politiche – in particolare alla formazione del cittadino e alla condizione femminile –, eva cantarella approda al «riuso», operato da parte della cultura occidentale, di due sistemi che, di volta in volta, sono stati invocati tanto da chi aspirava a fondare uno stato democratico, tanto da chi voleva dar vita a uno stato autoritario, totalitario, tirannico.
Punteggio: 897
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 15/01/2023

Posizione in classifica: 65

Le Campagne Di Napoleone

David G. Chandler

Archeologia - Dalla preistoria

Le Campagne Di Napoleone
Chandler ci racconta la storia di napoleone uomo e insieme quella di napoleone generale, permettendoci di penetrare nei più riposti ingranaggi della complessa ed enorme macchina militare che seppe mettere in ginocchio l'europa e di conoscere la struttura, l'armamento, le personalità dei capi: massena, berthier, davout, ney, murat, lannes. Questo saggio non si limita a descrivere lo svolgimento delle battaglie, ma ci coinvolge con antefatti e spiegazioni nella preparazione politica e diplomatica delle varie campagne e soprattutto mette in luce gli aspetti autentici del carattere di napoleone, al di là del personaggio mitizzato dalla storia, ripercorrendone la vita: dai tempi dell'oscuro servizio nell'esercito regio a valence, alle campagne d'italia, dove il giovanissimo generale è alla testa di una pittoresca e invincibile 'canaglia in armi'; a ulm, dove un esercito fu sconfitto solo con le marce; poi la fulminea manovra che annientò quello che era stato l'esercito di federico il grande, l'invasione in spagna e la guerriglia, i problemi e le tragiche vicende della campagna di russia dove napoleone affrontò enormi difficoltà logistiche; infine la campagna del 1814, forse la più brillante anche se si chiuse con la disfatta di waterloo. L'opera di chandler, corredata di mappe e cartine delle battaglie, di un indice dei nomi e di un imponente apparato di note, è un classico insostituibile della storia moderna.
Punteggio: 895
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/03/2024

Posizione in classifica: 66

Dispacci

Michael Herr

Archeologia - Dalla preistoria

Dispacci
Pubblicato per la prima volta nel 1977, 'dispacci' è il doloroso reportage di un giornalista che tra il 1967 e il 1969 trascorse un anno e mezzo in vietnam, come corrispondente di guerra, al seguito delle truppe americane. Attraverso le stesse parole, crude e dirette, dei soldati con cui condivise pericoli e fatiche quotidiane, michael herr registra e racconta in queste pagine l'allucinante sequenza di crudeltà di cui furono responsabili, e a loro modo vittime, i giovanissimi americani arruolati nell'esercito, brutalmente scaraventati da una realtà rassicurante nel groviglio di una giungla misteriosa e nel pieno della follia bellica. Considerato uno dei testi più potenti sugli orrori del conflitto e sulla violenza di un periodo storico ancora molto vicino, il libro di memorie di herr affianca alla testimonianza e al valore storico del documentario la riflessione lucida e disperata di un osservatore d'eccezione sull'esperienza della morte e della guerra. Introduzione di roberto saviano.
Punteggio: 895
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/04/2022

Posizione in classifica: 67

Appia

Paolo Rumiz

Archeologia - Dalla preistoria

Appia
Paolo rumiz è tornato sul tracciato di una grande strada romana, quella che dalla capitale conduceva, via appennino, al porto di brindisi: la porta d'oriente. 'paolo rumiz ci regala con questo libro un nuovo grande viaggio fatto di storie, voci, fantasmi, suggestioni. Una via mitica d'europa che non è mai stata raccontata. ' paolo rumiz ha percorso a piedi, con un manipolo di amici, il tracciato di una grande via romana: l'appia. Lo ha fatto spesso cavando dal silenzio della storia segmenti cancellati, lo ha fatto ascoltando le voci del passato, lo ha fatto destando la fantasia degli increduli incontrati lungo il viaggio. E ora ci chiama come un pifferaio magico a seguirlo con le nostre gambe e la nostra immaginazione lungo la via appia - il nostro giubileo, la nostra santiago di compostela. Da orazio ad antonio cederna (appassionato difensore dell'appia dalle speculazioni edilizie), da spartaco a federico ii, prende corpo una galleria di personaggi memorabili, mentre si costeggiano agrumeti e mandorleti, si incontrano le tracce di arabi e normanni e ci si interroga sui misteri della viabilità italiana, sull'incomprensibile abbandono dei luoghi della memoria. E intanto le donne vestite di nero, i muretti a secco, la musicalità della lingua anticipano l'ingresso nell'oriente. Al racconto di rumiz fanno da contrappunto le mappe disegnate da riccardo carnovalini, che rielabora e mette a punto le tracce del percorso: un contributo prezioso e uno strumento utilissimo - considerata l'assenza di segnaletica - per chi volesse seguire le orme di rumiz e dei suoi compagni di viaggio. Il libro contiene le meravigliose mappe di riccardo carnovalini per seguire sulle pagine il viaggio di paolo rumiz o per avventurarsi sul suo stesso cammino.
Punteggio: 891
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 02/10/2023

Posizione in classifica: 68

1493
Pomodori, Tabacco E Batteri
Come Colombo Ha Creato Il Mondo In Cui Viviamo

Charles C. Mann

Archeologia - Dalla preistoria

1493<br>Pomodori, Tabacco E Batteri<br>Come Colombo Ha Creato Il Mondo In Cui Viviamo
Se nel 1492 qualcuno avesse rivelato ai sovrani di spagna ferdinando e isabella anche solo la metà delle conseguenze che avrebbero avuto i viaggi di cristoforo colombo da loro finanziati, molto probabilmente sarebbe stato incarcerato come un volgare truffatore. Nessuno potè fare nulla, invece, contro la forza dirompente della realtà. Già a partire dal 1493, infatti, gli equilibri e gli assetti del pianeta furono letteralmente rivoluzionati: due mondi che, dopo la frattura geologica di 200 milioni di anni prima, erano rimasti estranei e ignoti l'uno all'altro, si incontrarono e si mescolarono, in un processo di reciproca osmosi e contaminazione che, da allora, è diventato sempre più intenso. Alla luce della storia ambientale, inaugurata da alfred crosby con il concetto chiave di
Punteggio: 883
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/05/2024

Posizione in classifica: 69

La Vita Quotidiana A Versailles Nei Secoli XVII E XVIII

Jacques Levron

Archeologia - Dalla preistoria

La Vita Quotidiana A Versailles Nei Secoli XVII E XVIII
La reggia di versailles nasce da una grandiosa visione di luigi xiv, deciso a raggruppare intorno a sé i potenti della nobiltà francese. E per realizzare il desiderio del re sole, dopo anni di ampliamenti e ristrutturazioni, il vecchio maniero di campagna fu trasformato in un enorme carro trionfale. Nel 1682 l'intera corte sì trasferì a versailles: un palazzo composto da 299 alloggi, 1. 252 stanze e 152 appartamenti riservati. Con i suoi 20. 000 abitanti, la reggia e il parco diventarono una capitale in miniatura, un microcosmo composto da nobili, cortigiani, mercanti al seguito, fornitori, giardinieri, dame, principi di sangue, la famiglia del re, e infine il re stesso. In questo luogo di meraviglie, i cortigiani si susseguono come i personaggi di un balletto ben organizzato: chi porge al re la camicia, chi sorveglia la sua toilette, chi si occupa dell'argenteria, chi cerca di introdursi al ballo della sera. Le giornate passano tra battute di caccia, pranzi, passeggiate e circoli, nel lusso sfrenato che condusse irrimediabilmente agli anni violenti della rivoluzione. Un resoconto che ci permette di rinnovare la tradizione più curiosa dell'epoca, a versailles infatti era ammessa la libera presenza del pubblico, e adesso come allora, questo libro ci consente di passeggiare nella maestosa galleria degli specchi, curiosare tra le stanze, e introdurci nelle vite di ricchi personaggi - persino in quella del re di francia.
Punteggio: 883
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/03/2024

Posizione in classifica: 70

Stilicone
Il Vandalo Che Salvò Roma

Ian Hughes

Archeologia - Dalla preistoria

Stilicone<br>Il Vandalo Che Salvò Roma
Nel 395, con la morte di teodosio il grande, sembra ormai definitiva la frattura dell'impero romano: se sul trono di costantinopoli siederà il primogenito arcadio, nell'occidente (appena recuperato con la battaglia del frigido) sarà imperatore onorio, di appena undici anni. Proprio secondo la volontà di teodosio, per onorio sarà reggente stilicone, membro acquisito della famiglia imperiale nonostante le origini vandale. Ed è proprio stilicone a muovere le sorti dell'occidente per oltre un decennio, nel momento determinante a cavallo tra iv e v secolo. Egli, uomo politico e generale, sarà coinvolto alternativamente in alcuni degli ultimi trionfi imperiali e in tragici rovesci dalle ripercussioni insostenibili. Attraverso la vicenda di un protagonista riscoperto alla luce di fonti di complicata interpretazione, l'autore presenta un quadro dove sono collocati con chiarezza alcuni elementi e figure chiave di una fase convulsa ma affascinante della fine dell'impero romano. Insieme a stilicone, il libro inquadra onorio, arcadio, alarico, la corte di ravenna e quella costantinopolitana, il cristianesimo nelle sue contrapposizioni interne e con i pagani, il senato geloso di privilegi, i barbari federati e le migrazioni incontrollabili: temi e protagonisti sono presentati in pagine di narrazione avvincente e ricerca storiografica rigorosa e competente.
Punteggio: 883
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/05/2021

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