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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Saggi

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Libri in questa classifica: 409

Pagina 8 di 41

Posizione in classifica: 71

La Quarta Italia

Joseph Roth

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

La Quarta Italia
Nell'autunno del 1928, joseph roth è in italia, inviato dal quotidiano
Punteggio: 901
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/10/2023

Posizione in classifica: 72

Come Un Romanzo

Daniel Pennac

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Come Un Romanzo
E' proprio attraverso l'analisi del comportamento, di come giorno dopo giorno interagiamo con l'oggetto libro e i suoi contenuti, che pennac riesce a dimostrare alcune storture dell'educazione non solo scolastica, ma anche familiare. Laddove, normalmente, la lettura viene presentata come dovere, pennac la pone invece come diritto e di tali diritti arriva a offrire il decalogo. Piena libertà dunque nell'approccio individuale alla lettura perché 'le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere'.
Punteggio: 901
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/01/2024

Posizione in classifica: 73

Mio Fratello

Daniel Pennac

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Mio Fratello
Poco tempo dopo la morte del fratello bernard, daniel pennac allestisce una lettura scenica di un celebre racconto di melville, 'bartleby lo scrivano'. Per il personaggio di bartleby, lui e bernard avevano la medesima predilezione. Alternando le pagine dell'adattamento teatrale di bartleby agli aneddoti su bernard, ricordi affettuosi, divertenti o spietati e battute piene di humour, daniel pennac tratteggia il ricordo del fratello scomparso, vero e proprio complice, insostituibile compagno di vita. E mette contemporaneamente in luce una singolare affinità tra i due personaggi. Come bartleby, bernard era sempre più incline a ritrarsi deliberatamente dalla vita sociale, a un rifiuto categorico di aggravare l'entropia. Un singolare libro d'amore, insieme profondo, lucido e toccante.
Punteggio: 899
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/01/2024

Posizione in classifica: 74

L' Amore Prima Di Noi

Paola Mastrocola

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

L" Amore Prima Di Noi
I grandi miti d'amore raccontati come storie vive. Eros e psiche, apollo e dafne, orfeo ed euridice, teseo e arianna. Le loro storie sono le nostre. «amore, dunque, i miti come declinazione dell'amore. Una magnifica idea sviluppata con maestria; la scrittura impeccabile, la forza della reinvenzione, la raffigurazione dei personaggi danno corpo al tentativo di 'riportare il divino in noi'». – corrado augias, il venerdì di repubblica «se ti seguissi, orfeo, mi riporteresti alla solita vita, giornate che finiscono e ripartono, e alla fine ci lasciano invecchiati, di nuovo sull'orlo di lasciarci. L'amore è lontananza, si nutre di distanze impercorribili. Non ho bisogno di vivere con te. In questo buio dove non ti vedo e non ti ho, è perfetto amarti. Fare a meno di te è l'amore». I miti sono quel che resta dopo la dimenticanza, la rovina, il tempo che passa. Per questo sono eterni, perché sono al fondo di noi. Paola mastrocola ha trovato una misura miracolosa per raccontarci una volta ancora queste storie infinite: nelle sue pagine la ricchezza e la leggerezza s'incontrano per la gioia pura del lettore, parlando in fondo dell'amore e basta. L'amore per un uomo, una donna, un fiume, una stella. La nostra porzione illuminata, il punto in cui alla nostra vita tocca ancora una parte del divino. L'amore per il mondo, cosí com'è. Dentro ogni storia c'è una domanda, che va dritta al cuore. In quale forma dobbiamo amare? E la bellezza si può rapire? Si può, amando, non conoscere l'amore? E quanto conta una promessa? E perché a una certa età che chiamiamo giovinezza abbiamo voglia di non concederci a nessuno, e giocare, e stare a mezz'aria, in volo? Le domande pungolano il mito, lo piegano a parlare da sé. Il racconto seduce con la sua forza, muovendosi con naturalezza dal passato al presente, in un tempo indifferenziato, inanellando dialoghi senza virgolette, parole che restano nell'aria. Storie che si richiamano e si inseguono, componendo un unico romanzo.
Punteggio: 898
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 13/01/2022

Posizione in classifica: 75

Come La Penso

Andrea Camilleri

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Come La Penso
Un'autobiografia in forma di saggi e di racconti. Per la prima volta ecco il laboratorio creativo di andrea camilleri (con una parte dedicata a montalbano e alla sua vigata) attraverso un percorso ricco di personaggi, luoghi, piccoli e grandi eventi, e con incursioni nella letteratura, nella filosofia, nella politica. Che bellezza leggere i suoi ricordi di ragazzo, le 'controstorie' della sua sicilia, e poi recuperare l'italia di ieri e di oggi, intrattenuti dalla sua inesauribile vena critica e ironica. Un ritratto a colori vivacissimi di come siamo e cosa pensiamo. Una scoperta.
Punteggio: 892
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/11/2023

Posizione in classifica: 76

La Disobbedienza Civile

Henry David Thoreau

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

La Disobbedienza Civile
Una legge ingiusta è una forma di violenza alla quale è doveroso ribellarsi, in modo pubblico e non violento. Questo il cuore della disobbedienza civile per thoreau e per quanti l'hanno, dopo di lui, teorizzata e messa in atto: da gandhi a martin luther king. Così questo pamphlet del 1849 sarà l'atto di nascita di quella forma di lotta politica, assolutamente inedita, che conquisterà a sé milioni di persone e contribuirà a fare la storia del novecento: la resistenza passiva. Il nodo della questione, ieri come oggi, sulle tasse come sul testamento biologico, è quello del rapporto tra l'individuo e lo stato, tra le ragioni di una coscienza e quelle di una comunità organizzata. Prefazione di goffredo fofi.
Punteggio: 889
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/12/2021

Posizione in classifica: 77

Confessioni Ultime
Con DVD

Mauro Corona

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Confessioni Ultime<br>Con DVD
Pensieri e racconti di vita. Le 'confessioni ultime' di mauro corona sono il diario intimo di 'un sognatore'. Un autoritratto che richiama in alcuni passaggi l'indimenticabile tradizione degli scritti morali, da seneca al filosofo e samurai jocho yamamoto, e si trasforma con impennate improvvise in un personalissimo sfogo sull'attualità e la politica. Suoni e basta, le parole hanno perso consistenza, volume, spessore, e con loro la vita. Le confessioni prendono forma da queste parole ormai vuote. Libertà, silenzio, memoria, corpo, fatica, invidia, orgoglio, competizione, amore, amicizia, dolore, morte, dio e la fede. Una rappresentazione laica profonda e illuminante: 'sono un grande peccatore, ma per tradizione e per educazione spero in dio, e lo rispetto a modo mio. Spero in dio, però non so più dov'è finito. Diceva zvi kolitz: 'caro dio, io credo in te nonostante te''. Con un videoreportage di giorgio fornoni. Le musiche di nick cave e warren ellis, tratte dal film 'the assassination of jesse james', accompagnano mauro corona in un viaggio a erto, 'paese di crolli e di dolore', cinquant'anni dopo la tragedia del vajont. Dalla tana rifugio in cui vive e lavora ai luoghi della sua quotidianità, 44 minuti che raccontano in presa diretta uno tra gli scrittori italiani più letti e amati.
Punteggio: 889
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/05/2023

Posizione in classifica: 78

Luomo Con La Vestaglia Rossa

Julian Barnes

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Luomo Con La Vestaglia Rossa
Chi è l'uomo con la vestaglia rossa che compare nel famoso dipinto di john singer sargent? Quel dandy «vergognosamente bello» è il dottor samuel-jean pozzi, intraprendente ginecologo della noblesse parigina di fine ottocento, instancabile uomo di scienza ed esteta decadente. È seguendo le sue tracce che julian barnes ci porta nella rutilante belle Époque europea, fra le celebrità che la animano, da gustave flaubert a oscar wilde, da sarah bernhardt a edmond de goncourt. Un viaggio affascinante in un'epoca tanto simile alla nostra: «decadente, frenetica, violenta, narcisistica e nevrotica». «uno dei suoi libri migliori [. ] un pezzo di bravura che regala autentico divertimento» – evening standard«il romanzo è il frutto pregiato di un autore amabile e pettegolo in modo generoso e sublime» - leonetta bentivoglio, robinson«l'uomo con la vestaglia rossa abbonda di piaceri [. ] È geniale e sfida ogni convenzione» – the spectatornell'estate del 1885 tre francesi giungono a londra per un viaggio di piacere. Pur eleganti e disinvolti, i tre formano «uno strano trio»: due sono aristocratici, uno è un borghese; due hanno «tendenze elleniche», uno è di un'esuberante eterosessualità; tutti e tre – il conte robert de montesquiou-fezensac, il principe edmond de polignac e il dottor samuel-jean pozzi – frequentano gli stessi salotti mondani della parigi fin de siècle, e li influenzano al punto da meritarsi una trasposizione artistica, in forma letteraria o pittorica, ad opera di alcuni fra i piú grandi artisti loro contemporanei, da marcel proust a john singer sargent. Ma che ci fa un medico borghese fra individui di cosí alto lignaggio, in una società tanto rigidamente stratificata? Samuel-jean pozzi è il figlio di un pastore di provincia, ma diventa un chirurgo e ginecologo di fama per aver messo a punto tecniche pionieristiche nella sua specialità medica. Entra nelle grazie dell'aristocrazia parigina per averne curato un buon numero di esponenti femminili, e altrettante averne amate (una su tutte l'attrice sarah bernhardt, che coniò per lui il lusinghiero epiteto di «docteur dieu»). Ma soprattutto la sua affinità con i poeti, gli artisti e i pensatori piú celebri della belle Époque è dovuta al suo fascino di uomo di scienza e al suo amore per la razionalità e il libero pensiero. A partire dalla sua vita e da quella dei suoi compagni, julian barnes tratteggia un quadro vivacissimo di un'intera epoca e delle monumentali figure che la animavano – henry james, richard wagner, gustave flaubert, edmond de goncourt, paul valéry, dante gabriel rossetti, alma-tadema, oscar wilde. Un parterre eccezionale, fra le pagine di julian barnes – e lo fa servendosi di testimonianze, epistole, diari, atti processuali, articoli di giornale, inserti saggistici e splendide illustrazioni.
Punteggio: 887
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/08/2023

Posizione in classifica: 79

Atti Relativi Alla Morte Di Raymond Roussel

Leonardo Sciascia

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Atti Relativi Alla Morte Di Raymond Roussel
Ci sono molti punti oscuri negli ultimi giorni di vita dello scrittore francese raymond roussel. E ce ne sono davvero troppi nella sua morte, avvenuta a palermo nel luglio del 1933. Quarant'anni dopo sciascia riapre l'inchiesta, svelando e al tempo stesso accrescendo il mistero: come ha scritto giovanni macchia, i suoi atti stringono l'opera e il volto di roussel «in un'unica immagine», e convincono che «era l'opera a guidare la sorte, la fatalità di lui essere vivente».
Punteggio: 883
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 02/01/2024

Posizione in classifica: 80

Napoli Mia
L'anima Della Città Raccontata Da Bellavista

Luciano De Crescenzo

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Napoli Mia<br>L"anima Della Città Raccontata Da Bellavista
'ogni luogo del mondo avrebbe bisogno di un po' di napoli, perché napoli non è una semplice città, ma uno stato d'animo! ' anche luciano de crescenzo, come tutti i comuni mortali, un giorno decide di imbiancare casa, con quel che ne consegue: sgombrare, riordinare, eliminare, inscatolare, in breve mettere ordine nel caos accumulato negli anni. 'a darmi una mano' racconta 'è stata mia figlia paola. A un certo punto, tra le tante scatole ne ho ritrovata una che avevo messo da parte un po' di tempo fa, e in cui avevo conservato vecchie fotografie. 'paola, vieni a vedere come sono belle queste foto! Ma chi l'ha fatte? ' e lei: 'chi può averle fatte se non tu! ' 'ora che mi ci fai pensare, forse fanno parte di quella serie di foto su napoli che ho scattato negli anni sessanta. Lo vedi com'era bella la nostra città? Paole', sient' a me , ogni luogo del mondo avrebbe bisogno di un po' di napoli, perché napoli non è una semplice città, ma uno stato d'animo! ' la scrittura non è stata la mia prima passione. Prima di ricorrere alle parole, la napoli dei quartieri, quella dei panni stesi al sole, dei numeri al lotto, dei misteri, l'ho raccontata con la macchina fotografica. Il primo problema che mi ritrovai ad affrontare era come fotografare le persone senza bisticciare. Di solito fingevo di essere uno straniero, e per la precisione un tedesco. I napoletani sono da sempre gentili con i turisti, infatti mi lasciavano fare, senza opporre resistenza. Anzi, a volte si mettevano anche in posa. Alcuni scatti però, preferivo rubarli. Per farlo ricorrevo a due cascetelle di mia invenzione. Ora, per chi non è pratico della lingua napoletana, la cascetella altro non è che una piccola scatola. Le mie erano nere e di diverse dimensioni: una un po' più grande, simile a una valigetta quarantott'ore, e una un po' più piccola, quasi delle dimensioni di un borsello. Entrambe erano munite di una tracolla e di un foro per l'obiettivo. Mimetizzavo al loro interno la macchina fotografica, e grazie a un piccolo cavo che nascondevo nella manica della giacca potevo attivare lo scatto. Così passeggiavo per le strade della città e al momento giusto, quando una scenetta attirava la mia attenzione, spostavo la mano che copriva il foro dell'obiettivo e. Click! L'immagine era rubata. Un po' per nostalgia, un po' per il piacere di far conoscere anche ai più giovani la mia napoli, ho deciso di raccogliere in questo libro una selezione delle foto ritrovate e inedite, e di accompagnarle con alcuni dei racconti che hanno contribuito alla mia carriera di scrittore. Volutamente ho deciso di non indicare i luoghi dove sono state scattate le foto, in parte perché a una certa età si fa fatica a ricordare, in parte perché mi auguro che, nel tentativo di riconoscere i luoghi, si presti più attenzione ai dettagli, scovando quei particolari che mi hanno fatto innamorare di una napoli che secondo alcuni non c'è più. Che poi, come dico sempre, io di questa cosa non sono del tutto convinto. '
Punteggio: 883
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/01/2022

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