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Julien Tromeur


Classifica Libri di Arthur Schnitzler

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Libri in questa classifica: 5

Pagina 1 di 1

Posizione in classifica: 1

Gioco Allalba

Arthur Schnitzler

Narrativa estera - Classica

Gioco Allalba
Lungo racconto, amaro e perfetto, gioco all'alba (1927) narra la vicenda di una creatura peculiarmente schnitzleriana: willi, un ufficiale snello, piacente, leggero, che ama la vita e le donne, purché non esigano troppo da lui. Le amanti, il gioco, i colleghi, gli spettacoli, i soldi, le uniformi si alternano nella sua mente in una tenue ma costante fantasticheria, che aggira accortamente gli ostacoli del reale. Ma c'è un momento in cui il destino, come risvegliandosi da una ingannevole sonnolenza, comincia a stringere anche per lui i suoi nodi: da quel momento le ore di willi precipitano verso un'alba livida e irreparabile. Una lunga partita a carte, con i suoi precedenti e le sue conseguenze, basta qui ad assumere i tratti antichi della fatalità. Le sorti ruotano, le parti si rovesciano, i fatti vorticano intorno al protagonista. Con magistrale colpo di scena, quando la stretta è già divenuta soffocante, schnitzler fa balenare, accanto al denaro, l'amore, l'uno nello specchio dell'altro. E la reciprocità erotica svela qui il suo volto segreto: quello della più sottile crudeltà. Come in doppio sogno e fuga nelle tenebre, che appartengono allo stesso giro di anni, schnitzler compendia in queste pagine, infallibilmente scandite, tutta la sapienza della sua arte.
Punteggio: 887
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/01/2024

Posizione in classifica: 2

La Signorina Else

Arthur Schnitzler

Narrativa estera - Classica

La Signorina Else
Nell'opera di schnitzler, la signorina else è un'aria mirabile, che continua a suonare nell'orecchio di chi l'ha sentita anche una sola volta. Fin dalle prime battute, e poi sempre più trascinati sino alla fine, avvertiamo il battito tumultuante del sangue e delle parole che circolano nella testa di else, l'adolescente «altera», vivida e appassionata. Incombe su di lei, sulle sue nervose vacanze alpine, una catastrofe familiare. E la madre stessa, con il tono mellifluo e patetico che si conviene alla stregoneria familiare, la invita a vendersi per salvare la famiglia. Tutto il testo di schnitzler è nella reazione di else a questa richiesta, vissuta prima come premonizione, quando la lettera della madre non è ancora aperta, e poi come sfida, una sfida mortale. Mai forse un altro narratore moderno era riuscito a fondere il monologo interiore, la fantasticheria, l'azione e il dialogo (e perfino la musica, nella scena culminante) in una simile intimità, dove ogni elemento è il fremente rovescio dell'altro. Non meno di molly bloom, else si offre a noi dall'interno nelle sue minime oscillazioni psichiche, che qui affiorano con quella velocità mentale che la prosa quasi mai riesce a catturare. Ma – e questo è il più azzardato, il più felice artificio di schnitzler – al tempo stesso la contempliamo dall'esterno e la sua presenza si impone a noi come quella di un'antica eroina.
Punteggio: 879
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/01/2024

Posizione in classifica: 3

Fuga Nelle Tenebre

Arthur Schnitzler

Narrativa estera - Classica

Fuga Nelle Tenebre
Nella fuga nelle tenebre, che fu pubblicata nel 1931, poco prima della morte dell'autore (ma la stesura originaria è degli anni 1912-1917), schnitzler raggiunge la massima intensità di narratore. La storia è quella della graduale, consequenziale germinazione di un delirio. Qui il racconto non è, come sempre in schnitzler, cosparso di accenni al fondo oscuro della psiche, ma in certo modo costringe quel fondo ad apparire in primo piano, sotto una luce fredda e limpida. Insediati all'interno della psiche del protagonista, assistiamo al primo infiltrarsi in essa di una serie di presentimenti e ammonimenti, che subito fanno oscillare tutta la realtà, gettandola in un'incertezza simile a quella dei sogni. Poi, in una progressione sempre più angosciosa, ci accorgiamo che ormai una rete di ossessioni si è posata sul mondo. A poco a poco, le sue maglie si stringono crudelmente e tutto ciò che avviene converge verso un unico punto di fuga: le tenebre. Come i cinque casi clinici di freud appartengono, oltre che ai testi classici della psicoanalisi, alla grande letteratura del nostro secolo – sicché dora e l'uomo dei lupi e il piccolo hans si sono ormai allineati accanto ai personaggi di balzac e di dostoevskij – così questo stupendo racconto di schnitzler va anche letto come un'analisi dell'insorgere di un delirio ossessivo, sbalorditiva per la sua nettezza, illuminante in ogni particolare, avvicinabile solo ai grandi testi di freud. E la figura di freud stesso sembrerebbe qui adombrata in uno dei personaggi: il dottor leinbach, «spettatore molesto e filosofo».
Punteggio: 861
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/01/2024

Posizione in classifica: 4

Doppio Sogno

Arthur Schnitzler

Narrativa estera - Classica

Doppio Sogno
Un ballo in maschera, due misteriose figure in domino rosso, uno straniero insolente, qualche parola incomprensibile e allusiva: queste apparizioni gettano, una sera, «un'ombra di avventura, di libertà e di pericolo» nella vita di un medico e di sua moglie, giovani, belli e chiusi in un'ovattata felicità domestica. Da quel momento essi entrano, senza saperlo, in un intreccio speculare di peripezie notturne tanto inverosimili da sembrare oniriche e di sogni tanto invadenti da sembrare fatti reali: e, per tutti e due, i desideri segreti occuperanno la scena, per una notte, con una violenza e una fascinazione tali che li trascineranno inermi con sé, tra la voluttà e l'angoscia. Come in un film di von stroheim, dalla vienna borghese e tranquilla emergono inquietanti personaggi, le maschere dilagano, si aprono porte segrete, si svelano esseri equivoci, incombono giudici oscuri e feroci. Alla fine, un fascio di fredda luce clinica illuminerà il corpo bianco ed esanime di una sconosciuta, e in essa il protagonista riconoscerà «il cadavere pallido della notte passata, destinato irrevocabilmente alla decomposizione». Non senza, però, aver anche irrevocabilmente mutato la vita del giovane medico e della sua compagna. Insieme al ritorno di casanova e alla signorina else, il doppio sogno (1926), racconto chiaroveggente e immerso in un incanto surreale, è una delle riuscite supreme di schnitzler, ormai sempre più spesso riconosciuto, in questi ultimi anni, come uno dei grandi narratori psicologici della letteratura moderna, per il sorprendente spessore e la temibile lucidità delle sue storie, che sembrano aver dato fin dall'inizio per sottintese le scoperte della psicoanalisi.
Punteggio: 861
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/01/2024

Posizione in classifica: 5

Il Ritorno Di Casanova

Arthur Schnitzler

Narrativa estera - Classica

Il Ritorno Di Casanova
L'ultima avventura di casanova, un feroce scontro tra amore e morte. «nel ritorno di casanova il filo dell'avventura non si allenta mai, si indugia o si precipita negli eventi e la tensione è sempre alta, l'attesa non va mai perduta, e la calma delle pagine è sovrana» (alfredo giuliani)
Punteggio: 787
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/01/2024

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