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Classifica Libri di Salvatore Niffoi

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Libri in questa classifica: 15

Pagina 1 di 2

Posizione in classifica: 1

Il Bastone Dei Miracoli

Salvatore Niffoi

Narrativa estera - Recente

Il Bastone Dei Miracoli
Ai suoi dodici figli licurgo caminera ha dato soltanto nomi presi dalla mitologia greca. I maschi li ha chiamati ulisse, o achille, o ercole; le femmine penelope, o antigone, o elena. Adesso, nel momento in cui capisce che sta per morire, i sei sopravvissuti ai 'venti maligni' delle malattie infantili, o ai mali dell'anima, li vuole tutti intorno a sé. Perché il vecchio contadino anarchico con la passione per la letteratura classica desidera morire come morivano i patriarchi del mondo antico: affidando ai suoi eredi non tanto i beni materiali accumulati in vita - oro, greggi, poderi -, ma le parole di una saggezza ancestrale, destinate a rappresentare, per chi resta, il retaggio più prezioso. Ai figli licurgo consegna dunque sei buste, in ognuna delle quali c'è una parte del racconto che per anni lui ha scritto, di nascosto, per sé e per loro: dopo la sua morte dovranno leggerlo gli uni agli altri ad alta voce, perché questo, e solo questo, è il modo in cui il vecchio vuole essere commemorato. Via via che le buste verranno aperte, anche noi lettori scopriremo così, con lo sguardo stupefatto dei bambini che ascoltano una fiaba, la storia del bastone dei miracoli (che dà a chi lo detiene la buona morte, ma soprattutto la perigliosa facoltà di conquistare potere e ricchezze) e di paulu anzones, noto muscadellu, del suo desiderio di possedere il funesto bastone e dei molti segreti che nasconde.
Punteggio: 841
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/05/2023

Posizione in classifica: 2

La Vedova Scalza

Salvatore Niffoi

Narrativa estera - Recente

La Vedova Scalza
L'autore di 'la leggenda di redenta tiria' narra la storia di un amore che vive al di là della morte e di una feroce vendetta. Sin dalla prima pagina il lettore si trova immerso in un mondo arcaico e crudele, quello della barbagia fra le due guerre. È qui che mintonia e micheddu si conoscono e si amano con la necessità prepotente ed esclusiva che è propria degli amori infantili. E continueranno ad amarsi anche quando micheddu dovrà darsi alla macchia, anche quando mintonia, 'femmina malasortata', dovrà vederlo solo di nascosto e passare ore di angoscia a pensarlo braccato.
Punteggio: 798
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/05/2023

Posizione in classifica: 3

Pantumas

Salvatore Niffoi

Narrativa estera - Recente

Pantumas
L'autore della vedova scalza torna con un affresco implacabile della sua sardegna. Un racconto fascinoso, ricco di personaggi, di tempeste emotive, di desiderio. A chentupedes, un antico villaggio scavato fra i monti di un paesaggio sontuosamente barbarico, la tradizione vuole che i coniugi legati da un vincolo d'amore muoiano insieme, come insieme sono vissuti. Purtroppo non è andata così per mannoi lisandru e mannai rosaria niala. Lisandru è morto e rosaria è così convinta che il cielo se l'è preso anzitempo che ha continuato ad aspettarlo. Lo ha aspettato così forte che, quando arriva, fantasma acceso da vita che si rinnova, lo accoglie come una moglie accoglie il marito dopo un lungo viaggio. Lisandru è tornato per morire con lei. Ma prima che ciò accada è necessario sbrogliare il filo del passato. Sapere come sono andate le cose. Mettere alla prova la memoria con un'altra memoria, che viene da lontano e si srotola, magica e luminosa, quasi fosse un film, anzi come un vero film, sulle pareti calcinate della cucina dei niala. I fantasmi, le pantumas, tornano per narrare, come in un racconto infinito, il gesto infinito dell'amore, il sapore dolcissimo del sangue.
Punteggio: 761
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/05/2023

Posizione in classifica: 4

Collodoro

Salvatore Niffoi

Narrativa estera - Recente

Collodoro
Ne ha sempre avuti parecchi di guai, antoni sarmentu. Prima e dopo quel terribile giorno di settembre in cui salì al santuario della madonna di gonare a chiederle la grazia di trovare un marito per la figlia e di fermare il tumore che gli stava consumando la moglie. D'improvviso, al momento della comunione, cominciarono a cadere chicchi di grandine grossi come ghiande, e un fulmine penetrò nella chiesa e colpì proprio lui, antoni, riducendolo come 'uno stoppino bruciato' e lasciandogli, al posto della filigrana dorata della catenina di battesimo, 'un sottile ricamo alla base del collo'. Da quel giorno a oropische tutti lo chiamarono collodoro. Ma il fulmine (o forse la madonna stessa) gli aveva lasciato un altro dono, più inquietante e più segreto: il temibile potere di guardare dentro la testa della gente, e di vedere i loro peccati. A cominciare da quelli del parroco, don basiliu, che di tutti i peccatori del paese era il più abietto e il più infido. Ma il giorno di ferragosto, ventiquattr'ore prima dell'esproprio delle terre di monte piludu, l'intero paese si metterà in marcia contro funzionari, carabinieri, speculatori. E sarà una battaglia memorabile.
Punteggio: 727
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/05/2023

Posizione in classifica: 5

Ritorno A Baraule

Salvatore Niffoi

Narrativa estera - Recente

Ritorno A Baraule
Ma perché mai, dopo tanti anni passati in continente, carmine pullana era tornato al paese? Per scoprire, innanzitutto, che cosa era successo la notte in cui negli stagni davanti a baraule era stato trovato il corpo straziato di sidora molas e nella rete di martine ragas, noto polifemo, era rimasta impigliata 'quella cosa informe che sembrava un coniglio scuoiato, una spugna rossa inzuppata di sangue', e invece era un neonato.
Punteggio: 570
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/05/2023

Posizione in classifica: 6

La Leggenda Di Redenta Tiria

Salvatore Niffoi

Narrativa estera - Recente

La Leggenda Di Redenta Tiria
Ad abacrasta di vecchiaia non muore mai nessuno. Tutti gli uomini, arrivati a una certa età, si impiccano con una cinghia. Le donne usano la fune. Al bambino che chiede il perché la nonna risponde che quando la voce chiama tu non puoi fare altro che ubbidire. Un giorno, però, in paese è arrivata, non si sa da dove, una donna cieca, con i capelli lucidi come ali di corvo e i piedi scalzi. Ha detto di chiamarsi redenta tiria, e di essere figlia del sole. Da allora, ad abacrasta, la gente ha smesso di impiccarsi.
Punteggio: 561
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/05/2023

Posizione in classifica: 7

L Ultimo Inverno

Salvatore Niffoi

Narrativa estera - Recente

L Ultimo Inverno
A pirocha, come in tutta l'isola di degnasàr e come nell'intero pianeta, non piove più da molti mesi. I pozzi gorgogliano ultimi lamenti, i fiumi espongono scheletri di sassi bianchi, i mari iniziano ad evaporare. In questo mondo riarso la vita resta sospesa sotto un sole implacabile. Persino filò, prostituta-intellettuale di pirocha, che su questo dio distratto e sordo alle suppliche ha maturato una teoria tutta sua, resta senza lavoro. Poi, un giorno, la pioggia spezza la maledizione. Un'euforia matta prende tutti, restituiti alla vita. Però è un preludio di diluvio: peggio dello scampato deserto. Cinque donne, le prescelte visitate dal colombaccio messaggero, filò in testa, attraverseranno lo sconquasso, temendo l'ultimo inverno del mondo, per trovare rifugio nel monastero cistercense di taladdari, abbandonato e solitario sulla montagna, ma già covo di banditi sanguinari. Attenderanno una primavera che fiorisca dal fango, e sarà forse un'altra infanzia del mondo. Con un problema: la procreazione della specie, e chissà se a valle non si trovi una possibilità: un adamo sopravvissuto al cataclisma.
Punteggio: 519
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/05/2023

Posizione in classifica: 8

L' Ultimo Inverno

Salvatore Niffoi

Narrativa estera - Recente

L" Ultimo Inverno
A pirocha, come in tutta l'isola di degnasàr e come nell'intero pianeta, non piove più da molti mesi. I pozzi gorgogliano ultimi lamenti, i fiumi espongono scheletri di sassi bianchi, i mari iniziano ad evaporare. In questo mondo riarso la vita resta sospesa sotto un sole implacabile. Persino filò, prostituta-intellettuale di pirocha, che su questo dio distratto e sordo alle suppliche ha maturato una teoria tutta sua, resta senza lavoro. Poi, un giorno, la pioggia spezza la maledizione. Un'euforia matta prende tutti, restituiti alla vita. Però è un preludio di diluvio: peggio dello scampato deserto. Cinque donne, le prescelte visitate dal colombaccio messaggero, filò in testa, attraverseranno lo sconquasso, temendo l'ultimo inverno del mondo, per trovare rifugio nel monastero cistercense di taladdari, abbandonato e solitario sulla montagna, ma già covo di banditi sanguinari. Attenderanno una primavera che fiorisca dal fango, e sarà forse un'altra infanzia del mondo. Con un problema: la procreazione della specie, e chissà se a valle non si trovi una possibilità: un adamo sopravvissuto al cataclisma.
Punteggio: 519
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/11/2021

Posizione in classifica: 9

Il Lago Dei Sogni

Salvatore Niffoi

Narrativa estera - Recente

Il Lago Dei Sogni
'la volta che itria panedda nilis riprese a sognare era un pomeriggio di fine estate, con un sole che rosolava le carni e spaccava le pietre'. A melagravida i sogni se n'erano andati dopo una scossa di terremoto, 'inseguiti dall'alito caldo della terra che si apriva come una melagrana'. Ma quel giorno itria nilis - 'conosciuta col nomignolo di panedda per via delle sue carni morbide e bianche come il latte appena quagliato', e da un anno vedova inconsolabile - si era sentita come accesa da un fuoco, ed era corsa verso l'ovile del capraio martine. Lui, quel fuoco che itria aveva addosso, gliel'aveva spento volentieri - ma l'aveva pagata cara. E questo accadeva sulle rive del lago di locorio - dove da allora hanno cominciato a verificarsi fatti assai strani. Il parroco ha un bel sostenere che non c'è nessun mistero, che è solo opera del maligno: tutti lo sanno, anche se pochi hanno visto itria panedda 'che si spoglia, canta e vola sopra le acque del lago'. Così comincia questo romanzo di salvatore niffoi, che ancora una volta, sin dalle prime pagine, immerge il lettore in un'atmosfera magica e insieme concretissima, in cui la vita quotidiana di un paesino della barbagia (fatta di fatica e di dolore, di miseria e di ferocia) si illumina di visioni in cui compaiono il diavolo e i morti ammazzati, ma anche madonne 'con le tette grosse e dure, labbra alabastrine e capelli di seta' - e, sull'altare maggiore di un santuario abbandonato, finanche un dipinto raffigurante un grosso ragno.
Punteggio: 485
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/11/2021

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