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Filosofia Della Mente

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Libri in questa classifica: 2

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Posizione in classifica: 1

Il Regno Della Quantità E I Segni Dei Tempi

René Guénon

Filosofia - Filosofia della mente

Il Regno Della Quantità E I Segni Dei Tempi
'fra i critici del mondo moderno, ormai innumerevoli, rené guénon merita di essere segnalato come uno dei più radicali, dei più limpidi e coerenti. 'il regno della quantità e i segni dei tempi' è certamente la sua opera più completa e più rigorosa, e quindi anche la più utile. Guénon - e in particolare questo suo libro, a preferenza di altri - merita di essere letto per togliersi dalla comoda illusione che il mondo sia necessariamente come noi siamo abituati a pensare che debba essere'. (sergio quinzio)
Punteggio: 967
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/05/2021

Posizione in classifica: 2

Il Regno Della Quantità E I Segni Dei Tempi

René Guénon

Filosofia - Filosofia della mente

Il Regno Della Quantità E I Segni Dei Tempi
A distanza di quasi vent'anni dalla crisi del mondo moderno, e nello stesso anno in cui si chiudeva la seconda guerra mondiale, rené guénon spediva a parigi, dal suo ritiro in egitto, il testo del regno della quantità (1945). Con quest'opera egli dava una formulazione definitiva alla sua critica del mondo moderno, svelandone questa volta tutto il ricco fondo «dottrinale». Mentre i critici della cultura, anche i più radicali, che si sono susseguiti sulla scena europea a partire dalla prima rivoluzione industriale, hanno sempre mantenuto numerosi legami – volendo o non volendo – con l'oggetto che attaccavano, guénon è l'unico ad aver rescisso dall'inizio tutti quei legami e ad aver descritto il mondo occidentale come contemplando, da una remota distanza, la terra dove «il frutto maturo cade ai piedi dell'albero». Con la sua prosa limpida, netta, da geometra cosmico, guénon risale qui alle categorie teoriche e storiche da cui discende la civiltà moderna: quantità e qualità, nomadismo e sedentarismo, tempo lineare e tempo ciclico, sfera e cubo, unità e semplicità, misura e manifestazione. Dopo aver commentato e illuminato i «simboli fondamentali» in tanti suoi scritti, guénon ci mostra qui gli stessi simboli nelle loro metamorfosi storiche, via via che, nello scorrere dei cicli, muta la visione di essi. Ci appare così una linea di sviluppo del mondo moderno tracciata sui presupposti di un sapere primordiale e «principiale», che tale mondo è nato appunto per rifiutare, con le conseguenze che guénon qui descrive con inarrivata lucidità. Non si tratta, comunque, per guénon, di criticare il «progresso» o l'«ugualitarismo» o il «razionalismo» o qualsiasi altra delle manifestazioni peculiarmente moderne – impresa che per altro egli compie, a titolo di esemplificazione, giungendo a risultati devastanti. Ben più urgente è per lui leggere ogni volta in quelle manifestazioni altrettanti «segni dei tempi», altrettanti sintomi di un processo immenso, le cui articolazioni sono tanto più segrete in quanto quel processo stesso nel suo insieme è mosso appunto dall'«odio per il segreto». L'analisi di guénon, come si distanziava da ogni altra nei presupposti, finisce così per essere altrettanto solitaria nelle conclusioni – e nulla ha da spartire con le tante deprecazioni «spiritualistiche» dell'empio mondo moderno. Per una cultura come quella di oggi, che ricorre brancolando a tanti argomenti usati da guénon senza conoscerne l'origine, questo libro è l'occasione per confrontarsi finalmente con una figura e con un pensiero che, sia per chi lo segue sia per chi lo avversa, rimangono essenziali.
Punteggio: 951
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 22/05/2023

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