Il bellissimo giardino di monk's house, la casa nel sussex ai piedi delle downs, fu una grande fonte di ispirazione per virginia woolf, che scrisse qui, nello studio in fondo alla proprietà, la maggior parte dei suoi romanzi. Leonard e virginia apportarono cambiamenti notevoli al giardino, ma dal 1969, anno della morte di leonard, il suo assetto è rimasto immutato. Finora era stato scritto ben poco della sua storia e nessuno lo aveva visto in fotografia. Questo volume presenta una raccolta unica dei commenti di virginia e racconta in che modo il giardino è stato conservato negli anni. Una donna alla ricerca di una altra donna. Caroline zoob ha vissuto 10 anni insieme al marito a monk's house, come affittuaria del national trust, l'ente che possiede e gestisce la proprietà dal 1980. Per 10 anni ha curato il giardino, aperto la casa al pubblico e mantenuto quotidianamente l'identità immutata del luogo. Caroline si tuffa allora nei diari di virginia e leonard e ricostituisce la storia della casa e del giardino di monk's house. Il suo racconto e le fotografie di caroline arber ci svelano un giardino intimo dall'atmosfera unica, curato con amore come fu ai tempi di leonard e virginia.
Per parlare di città e territorio usiamo a sproposito categorie desuete (città, campagna, centro, periferia), oppure ci lasciamo affascinare da nuove parole d'ordine (i 'non-luoghi') che comprendiamo poco, ma che danno un tocco di modernità ai nostri discorsi. Critichiamo la città del novecento, ma non conosciamo il nome di chi davvero l'ha sognata e, solo in parte, costruita. Discutiamo di marginalità, di sicurezza, per sentito dire, mai in presa diretta. Viviamo le trasformazioni urbane come dilettanti, con categorie critiche vecchie di un secolo. Abitiamo le nuove metropoli italiane, delle quali neppure ammettiamo l'esistenza, come principianti, pieni di nostalgia per un passato che non abbiamo mai conosciuto davvero. Di questo ed altro parla gianni biondillo nel suo libro. Lo fa, innanzitutto, da architetto quale lui è, come tecnico attento alle dinamiche urbane.
Ci sono luoghi e monumenti che attraversiamo quotidianamente nelle nostre città e che nella fretta di una meta da raggiungere manchiamo di cogliere. Porte, piazze e fontane, palazzi storici o edifici di nuova costruzione e di futura bellezza, chiese, tutto ci passa sotto gli occhi e poco o nulla si ferma nella nostra memoria. Vittorio sgarbi compie un'opera di ricognizione totale delle bellezze architettoniche di roma e ci consegna una guida straordinaria per la quantità di edifici e autori citati. Con oltre 650 schede di autori e 1500 opere segnalate 'le meraviglie di roma' è una guida alle architetture della capitale e uno strumento prezioso di conoscenza non solo della città del passato, ma anche di quella a venire, grazie alla segnalazione dei tanti progetti in corso di realizzazione. A turisti e abitanti di roma non resta altro che alzare gli occhi e, fosse anche solo per pochi secondi, fermarsi a godere con consapevolezza le mirabilia della città eterna.