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Classifica Libri di Andrea Camilleri

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Libri in questa classifica: 154

Pagina 6 di 16

Posizione in classifica: 51

L Odore Della Notte

Andrea Camilleri

Narrativa estera - Narrativa gialla

L Odore Della Notte
A vigàta è tornato l'inverno. E il commissario montalbano non è più un ragazzino. Lo si avverte perché i segni lasciati da tutte le inchieste passate riaffiorano qua e là, con i colori della nostalgia, a ogni passo di quest'ultimo caso. Un caso anomalo in cui il cadavere non spunta all'inizio, e montalbano non ne è proprio il titolare, ma vi si intrufola. Troppe coincidenze lo spingono. Scava nella scomparsa di un finanziere truffatore, che si è portato via i soldi di mezzo paese e dintorni, e poi del suo aiutante. E la soluzione sarebbe una fuga banale, col malloppo sottratto ai molti polli dell'epoca della borsa, connessa a un omicidio, se assai più carica di dolente orrore non si profilasse una soluzione laterale.
Punteggio: 833
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/12/2023

Posizione in classifica: 52

L' Odore Della Notte

Andrea Camilleri

Narrativa estera - Narrativa gialla

L" Odore Della Notte
A vigàta è tornato l'inverno. E il commissario montalbano non è più un ragazzino. Lo si avverte perché i segni lasciati da tutte le inchieste passate riaffiorano qua e là, con i colori della nostalgia, a ogni passo di quest'ultimo caso. Un caso anomalo in cui il cadavere non spunta all'inizio, e montalbano non ne è proprio il titolare, ma vi si intrufola. Troppe coincidenze lo spingono. Scava nella scomparsa di un finanziere truffatore, che si è portato via i soldi di mezzo paese e dintorni, e poi del suo aiutante. E la soluzione sarebbe una fuga banale, col malloppo sottratto ai molti polli dell'epoca della borsa, connessa a un omicidio, se assai più carica di dolente orrore non si profilasse una soluzione laterale.
Punteggio: 825
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/06/2021

Posizione in classifica: 53

La Targa

Andrea Camilleri

Narrativa estera - Recente

La Targa
Il più grande scrittore italiano ci regala un piccolo capolavoro di ritmo, umorismo e intelligenza, che è anche un inno alla libertà. 'in queste pagine c'è tutto camilleri: la lingua, l'ironia, le femmine di una bellezza da far spavento, gli uomini in attesa che il frutto cada dal ramo, senza il coraggio, però, di dare una scrollata. ' – cristina taglietti, corriere della sera vigata, 1940. La sera dell'11 giugno, il giorno dopo l'entrata in guerra dell'italia salutata dal paese intero come 'la vincita di una quaterna al lotto', al circolo fascio & famiglia ricompare d'improvviso, dopo cinque anni di confino in quanto 'diffamatore sistematico del glorioso regime fascista', michele ragusano. Nessuno, com'è inevitabile, lo saluta, ma gli animi in un attimo si riscaldano e volano male parole: fin quando a don emanuele persico, novantaseienne tutto pelle e ossa, squadrista della primissima ora, prende letteralmente un colpo. Tutto perché ragusano gli ha chiesto con tono di sfida: 'il nomi di antonio cannizzaro vi dice nenti? ' . Qualcuno si inginocchia, avvicina l'orecchio al cuore del vecchio e sentenzia: 'morto è'. Comincia così un esilarante circo di celebrazioni postume, di opportunismi e di verità sepolte, in cui ognuno eserciterà quell'arte sottile che è propria degli italiani d'ogni epoca: l'arte del revisionismo e del compromesso.
Punteggio: 822
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/02/2022

Posizione in classifica: 54

Autodifesa Di Caino

Andrea Camilleri

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura del teatro

Autodifesa Di Caino
Il 15 luglio 2019, alle terme di caracalla, andrea camilleri avrebbe dovuto interpretare il suo monologo autodifesa di caino. Un ritorno sul palcoscenico, dopo tiresia, atteso dal pubblico e fortemente voluto dallo scrittore. Caino: sapete qual è stato il mio vero errore? Quello di non essermi mai difeso, di non avere mai esposto le mie ragioni. Ma ora basta! Questa sera ho deciso di pronunciare la mia autodifesa, immaginando che davanti a me ci sia un'aula di tribunale e che voi, se vorrete ascoltarmi, siate i giurati. Andrea camilleri se ne è andato il 17 luglio, ci ha lasciato il suo scritto su caino che aveva completato e per il quale aveva immaginato tutto: la scena e gli intermezzi musicali, i filmati da proiettare sullo schermo, i testi da interpretare di persona e quelli da far recitare. È il primo libro che pubblichiamo dopo la sua morte, con grande commozione e rimpianto. L'autodifesa di caino è un testo potente, profondo; risponde alle incessanti domande sul bene e il male e affonda le sue radici nella sterminata cultura di camilleri, nella sua sensibilità letteraria, artistica, musicale, nella sua passione per il mito. Caino, il primo assassino della storia, l'emblema stesso del male, è chiamato a giudizio, camilleri vuole che siano i lettori ad emettere il verdetto, i testimoni a carico sono tanti, ma non mancano quelli che caino può convocare a suo sostegno. Ma sono soprattutto le parole di autodifesa dell'assassino di abele a fare il punto e fornirci una nuova versione dei fatti, la sua. Ricorda camilleri che «nella tradizione ebraica, e in parte anche in quella musulmana, esistono una miriade di controstorie che ci raccontano un caino molto diverso da quello della bibbia. In alcune di quelle antiche narrazioni lo scontro tra i due fratelli ne rovescia in qualche modo le posizioni». Camilleri continua a intessere la storia fornendo al lettore altri dati, altri elementi per giudicare, a mostrarci l'altra faccia di caino: «c'è tutta una parte del mito che è affascinante ma totalmente ignorata: è quella del caino fondatore di città, inventore dei pesi e delle misure, della lavorazione del ferro, ma soprattutto quella di caino inventore della musica; '…una volta che me ne stavo disteso in un canneto sentii il vento che entrava e usciva dai buchi delle canne producendo un rumore'». Ecco il flauto, ed ecco il primo tamburo ricavato da una pelle di capra… «ho finito. Non voglio che pronunciate il vostro verdetto ora. Riflettete su quanto vi ho raccontato questa sera e poi decidete da voi. Secondo coscienza».
Punteggio: 821
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/04/2024

Posizione in classifica: 55

Gran Circo Taddei E Altre Storie Di Vigàta

Andrea Camilleri

Narrativa estera - Recente

Gran Circo Taddei E Altre Storie Di Vigàta
Otto storie, tanto perfette e compiute da costituire ciascuna un breve romanzo. Ci sono i personaggi della vigàta di ogni tempo, l'inventario di una sicilia dalle inesauribili sfaccettature: avvocati brillanti, chiromanti improvvisate, contadini e studentesse, preti e federali, comunisti sfegatati, donne risolute, un repertorio che suscita il sorriso o la pietà, e sempre un forte coinvolgimento. Ma in queste storie c'è anche un elemento fiabesco, mitico, un improvviso scarto dalla narrazione che ritorna insistente. È una traccia sotterranea che si mescola con il momento storico che è sempre ben definito, al punto che sin dalle prime righe di ogni storia la narrazione viene incastonata in una data precisa, la fine dell'ottocento, l'alba del 1900, ma più spesso gli anni del fascismo, dello sbarco, del dopoguerra. Quasi sempre è l'ironia, la burla a dominare, o il gallismo brancatiano, oppure l'umanità solidale che non manca mai nelle storie di camilleri che in quella 'piazza della memoria' che è vigàta, attinge a storie vere o verosimili depositate fra i suoi ricordi, per reinventarle e raccontarle con la sua capacità affabulatoria, tutte spruzzate da una polvere di simpatia.
Punteggio: 819
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/03/2023

Posizione in classifica: 56

Il Corso Delle Cose

Andrea Camilleri

Narrativa estera - Gialli storici

Il Corso Delle Cose
Un paese della sicilia, trent'anni fa. Vito è un solitario, soprannominato 'ombra', anche se la sua vita ombre non ne ha. Una sera subisce un attentato. Un errore di persona? Secondo il maresciallo è un avvertimento, ma vito non capisce. Cosa si vuole da lui? Perché è minacciato? Lo capirà tardi, e l'amara verità gli darà il coraggio che non pensava di possedere. Primo romanzo di camilleri il cui titolo prende spunto da una frase di merleau-ponty, 'il corso delle cose è sinuoso', frase che si adatta a una certa realtà siciliana, una realtà che sembra sfuggire dalle mani dell'osservatore, intessuta di moventi umani elementari ma oscuri, di gesti cerimoniali che alludono a una seconda natura, a un'ipotesi dell'uomo non misurabile con i parametri della logica.
Punteggio: 803
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/08/2023

Posizione in classifica: 57

La Strage Dimenticata

Andrea Camilleri

Narrativa estera - Storica

La Strage Dimenticata
I moti del 1848 in sicilia come pretesto per rivalse trasformistiche da parte del notabilato: in questo contesto si svolgono due efferate stragi sulle quali le autorità si affrettarono a stendere un velo di silenzio. La prima strage avvenne a porto empedocle, dove il maggiore sarzana si liberò in un sol colpo di 114 detenuti, soffocandoli e bruciandoli vivi in una cella comune; la seconda ebbe luogo a pantelleria, dove ad opera di mafiosi e proprietari furono giustiziati 15 contadini in base a pretestuose accuse. Sulla scorta dei ricordi tramandati dalla sua famiglia, e consultando residue documentazioni, camilleri fa rivivere quei tetri episodi in un racconto amaramente umoristico.
Punteggio: 801
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/08/2023

Posizione in classifica: 58

La Rete Di Protezione

Andrea Camilleri

Narrativa estera - Narrativa gialla

La Rete Di Protezione
Una fiction girata a vigàta con grande coinvolgimento di tutto il paese, dei vecchi filmini in super 8 degli anni cinquanta, una casa di campagna ridotta a rudere, l'irruzione di uomini armati in una scuola media. Per indagare montalbano dovrà tuffarsi nel mondo dei social, facebook, twitter e blog. «la parlata di catarella s'astutò di colpo come se avissi finuta la carica. 'rispondi solo alle mie domande. Ci sono morti e feriti? ' . 'nonsi dottori, nisciuno. Per grazia do signoruzzo, capitò che…'. 'zitto! Passami fazio o al dottor augello'». «salvuzzo si misi alla scrivania, addrumò lo schermo del pc e con 'na vilocità 'mpressionanti per montalbano che l'osservava 'nfatato, raprì icone come finestre, le chiuì, scrissi, arrispunnì, addimannò, mentri che liggiva i messaggini sul tilefono e ne componiva la risposta, arrivaro soni, rumori, parole mentre che smanettava sui tanti apparecchi diversi che tiniva sul tavolo. Faceva cento cose tutte 'nzemmula, adoperando le dita con la stissa liggirizza delle gamme di un ballerino». Vigàta è in subbuglio: si sta girando una fiction ambientata nel 1950. Per rendere lo scenario quanto più verosimile la produzione italo-svedese ha sollecitato gli abitanti a cercare vecchie foto e filmini. Scartabellando in soffitta l'ingegnere ernesto sabatello trova alcune pellicole, sono state girate dal padre anno dopo anno sempre nello stesso giorno, il 27 marzo, dal 1958 al 1963. In tutte si vede sempre e soltanto un muro, sembra l'esterno di una casa di campagna; per il resto niente persone, niente di niente. Perplesso l'ingegnere consegna il tutto a montalbano che incuriosito comincia una indagine solo per il piacere di venire a capo di quella scena immobile e apparentemente priva di senso. Fra sopralluoghi e ricerche poco a poco in quel muro si apre una crepa: un fatto di sangue di tanti anni fa, una di quelle storie tenute nell'ombra. Ma non c'è tempo per arrivare a una conclusione del mistero perché il clima di allegra sovraeccitazione che regna a vigàta invasa dalla troupe della fiction viene sconvolto da un episodio tanto grave quanto indecifrabile: nella scuola media irrompono uomini armati e mascherati, si dirigono nella iii b, minacciano; poi in fuga esplodono alcuni colpi di pistola. Il questore coinvolge l'antiterrorismo ma montalbano, che sa indagare fra le pieghe dell'animo umano, capisce che tutto potrebbe avere a che fare proprio con la scuola, frequentata tra gli altri da salvuzzo, il figlio di mimì augello. Eccolo allora immergersi nel mondo per lui nuovo dei social, fra profili facebook, twitter e blog, dimostrando, anche senza l'aiuto di catarella, di districarsi a dovere.
Punteggio: 800
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/12/2023

Posizione in classifica: 59

Donne

Andrea Camilleri

Narrativa estera - Recente

Donne
Donne fiere che non cedono a minacce né a lusinghe, pronte ad affrontare il loro destino. Donne misteriose che compaiono e scompaiono nel volgere di un viaggio in nave. Donne soavi e inebrianti, come la sicilia. Donne scandalose, perché non hanno paura di prendere ciò che è loro, compresa la libertà. Semplicemente, donne. Sono loro le protagoniste di questo libro, viste da un andrea camilleri in carne e ossa, prima di diventare lo scrittore più amato d'italia. È il ragazzino timido che scopre il piacere di riaccompagnare a casa una compagna di classe, magari tenendola per mano. È il diciassettenne che di fronte al volto intenso e tenero di una diva del cinema scoppia in lacrime e decide di abbandonare la sua terra. È il giovane che in piena notte corre ad agrigento in bicicletta, sotto il diluvio, per raggiungere una statuaria bellezza tedesca ossessionata dall'igiene. È il marinaio improvvisato che, nell'estate del '43, durante un bombardamento soccorre una bambina, e grazie al miracolo di un abbraccio riesce a dimenticare orrori e distruzione. Un intimo, giocoso catalogo delle donne che nel corso dei secoli gli uomini hanno di volta in volta amato e odiato. Un viaggio di scoperta della seduzione, del sesso e di quel formidabile, irrisolvibile enigma che è l'universo femminile.
Punteggio: 800
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/05/2023

Posizione in classifica: 60

Riccardino

Andrea Camilleri

Narrativa estera - Narrativa gialla

Riccardino
«il telefono sonò che era appena appena arrinisciuto a pigliari sonno, o almeno accussì gli parse'. 'riccardino sono', disse una voce 'squillante e festevole', per dargli appuntamento al bar aurora. Ma montalbano non conosceva nessuno con quel nome. Un'ora dopo, la telefonata di catarella: avevano sparato a un uomo, fazio lo stava cercando. Inutilmente il commissario cercò di affidare l'indagine a mimì augello, perché 'gli anni principiavano a pesargli' aveva perso 'il piacere indescrivibile della caccia solitaria', insomma 'da qualichi tempo gli fagliava la gana', 'si era stuffato di aviri a chiffari coi cretini'. Si precipitò sul posto, e scoprì che il morto era proprio riccardino. » questo, in sintesi, è l'incipit di riccardino, l'ultimo, atteso romanzo con protagonista il commissario montalbano, che andrea camilleri ha voluto uscisse postumo. Il primo capitolo del romanzo è stato letto in anteprima il 16 maggio 2020 dallo scrittore antonio manzini, amico e allievo di camilleri, in occasione del salone del libro extra. Un titolo così diverso da quelli essenziali ed evocativi e pieni di significato ai quali siamo abituati, in cui risuonano echi letterari. Riccardino segna quasi una cesura, una fine, ed è giusto marcare la differenza sin dal titolo.
Punteggio: 800
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/05/2023

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