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Julien Tromeur


Classifica Libri di Georges Simenon

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Libri in questa classifica: 146

Pagina 1 di 15

Posizione in classifica: 1

La Camera Azzurra

Georges Simenon

Narrativa estera - Gialli

La Camera Azzurra
La camera azzurra è uno dei libri più belli di georges simenon, il grande maestro del noir francese. Si tratta di un romanzo breve e intenso, che racconta la storia di una passione proibita tra due amanti sposati, che si incontrano clandestinamente nella camera azzurra di un albergo. Ma quello che sembra un gioco erotico si trasforma presto in un incubo, quando uno dei due viene accusato di omicidio. Simenon scrive con una prosa essenziale e descrittiva, che rende vividi i personaggi e l'ambientazione. Il lettore viene coinvolto nella psicologia dei protagonisti, che si rivelano complessi e contraddittori. Il tema dell'oppressione sociale è presente in tutto il romanzo, con la figura dell'amante come ribelle contro le convenzioni che gli impediscono di vivere la sua vita come vorrebbe. La trama è avvincente e ben costruita, con un susseguirsi di colpi di scena che mantengono alta la suspense fino alla fine. Il finale è sorprendente e amaro, e lascia il lettore con una sensazione di inquietudine e di riflessione. La camera azzurra è un libro consigliato a chi cerca un romanzo ben scritto e coinvolgente, capace di trasportare il lettore in un'altra epoca e farlo emozionare e riflettere. L'autore ha saputo creare un'opera di grande qualità, che merita di essere letta e apprezzata da un vasto pubblico.
Punteggio: 1023
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/09/2021

Posizione in classifica: 2

Le Campane Di Bicêtre

Georges Simenon

Narrativa estera - Recente

Le Campane Di Bicêtre
Quando comincia a riprendere conoscenza in una delle uniche due camere singole dell'ospedale di bicétre, rene maugras, direttore del principale quotidiano parigino, di quanto è avvenuto la sera precedente ricorda poco o nulla: sa che era a cena, come ogni primo martedì del mese, nella saletta privata del grand véfour (uno dei più antichi ristoranti della capitale, e anche uno dei più esclusivi) con un gruppo di amici i quali, come lui, possono considerarsi a giusto titolo, ciascuno nel proprio campo, dei personaggi molto, molto importanti - degli uomini arrivati, come si dice. A un certo punto era andato alla toilette, e lì (come scoprirà più tardi) lo avevano trovato, privo di sensi, un quarto d'ora dopo. Sa quindi di essere vivo, e dai luminari convocati al suo capezzale si sente dire che guarirà, che ricomincerà a muovere il braccio destro, che potrà di nuovo parlare. Ma rene maugras sa anche un'altra cosa: che non gli importa. A poco a poco, attraverso il groviglio di pensieri gli affollano la mente, si fa strada una domanda: 'a che scopo? ' . A che scopo essere diventato un personaggio importante, a che scopo essersi dato tanto da fare - a che scopo vivere, in definitiva? Mentre tutti si chiedono che cosa gli passi per la testa, maugras, con la lucidità di una solitudine interiore spogliata da ogni maschera, fa un bilancio impietoso della propria esistenza, interrogandosi sul senso di quanto hanno fatto lui e quelli come lui per per diventare ciò che sono.
Punteggio: 977
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/05/2021

Posizione in classifica: 3

La Mano

Georges Simenon

Narrativa estera - Gialli

La Mano
L'ultimo romanzo 'americano' di simenon - che, dopo averlo terminato, si dichiarò lui stesso turbato dalla crudeltà della vicenda. «la mano è uno dei romanzi di simenon più oscuri e insieme più appassionanti. Tra violenza troppo a lungo repressa e i cieli blu lavanda del connecticut» - daria galateria, robinson se donald dodd ha sposato isabel anziché, come il suo amico ray, una di quelle donne che fanno «pensare a un letto», se vive a brentwood, connecticut, anziché a new york, è perché ha sempre voluto che le cose, attorno a lui, «fossero solide, ordinate». Isabel è dolce, serena, indulgente, e in diciassette anni non gli ha mai rivolto un rimprovero. Eppure basta uno sguardo a fargli capire che lei intuisce, e non di rado disapprova, le sue azioni – perfino i suoi pensieri. Forse isabel intuisce anche che gli capita di desiderarle, le donne di quel genere, «al punto da stringere i pugni per la rabbia». E quando, una notte che è ospite da loro, ray scompare durante una terribile bufera di neve e donald, che è andato a cercarlo, torna annunciando a lei e a mona, la moglie dell'amico, di non essere riuscito a trovarlo, le ci vuole poco a intuire che mente, e a scoprire, poi, che in realtà è rimasto tutto il tempo nel fienile, a fumare una sigaretta dopo l'altra: perché era sbronzo, perché è vile – e perché cova un odio purissimo per quelli che al pari di ray hanno avuto dalla vita ciò che a lui è stato negato. Isabel non dirà niente neanche quando ray verrà trovato cadavere: si limiterà, ancora una volta, a rivolgere al marito uno di quei suoi sguardi acuminati e pieni di indulgenza. Né gli impedirà, pur non ignorando quanto sia attratto da mona, di occuparsi, in veste di avvocato, della successione di ray, e di far visita alla vedova più spesso del necessario. Ma donald comincerà a non sopportare più quello sguardo che, giorno dopo giorno, lo spia, lo giudica – e quasi lo sbeffeggia.
Punteggio: 976
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/09/2023

Posizione in classifica: 4

Maigret E I Testimoni Recalcitranti

Georges Simenon

Narrativa estera - Gialli

Maigret E I Testimoni Recalcitranti
Sarà perché è l'indomani del giorno dei morti o perché mancano due anni alla pensione, ma il commissario preferirebbe starsene a chiaccherare nel suo ufficio con una vecchia conoscenza, grégoire brau. E invece gli tocca occuparsi dell'assasinio del direttore di un biscottificio prossimo al fallimento, in una casa che in passato è stata lussuosa e dove ora ogni cosa è sporca e rotta e maigret prova subito una 'sensazione di irrealtà'. Inoltre, la famiglia, ripiegata su se stessa, si chiude subito in un silenzio ostile, opponendo all'indagine un muro di omertà.
Punteggio: 973
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 15/12/2020

Posizione in classifica: 5

Il Morto Di Maigret

Georges Simenon

Narrativa estera - Gialli

Il Morto Di Maigret
Che ci fa maigret dietro il bancone di un bistrot di periferia? E perchè mai c'è un agente di polizia che serve ai tavoli? E' una lunga storia. Tutto è cominciato in una fulgida giornata di febbraio: uno sconosciuto ha chiamato maigret dicendo di essere braccato e in pericolo di vita. Il solito burlone? Un esaltato? Ma lo sconosciuto ha continuato a chiamare, a invocare aiuto, tracciando con i suoi spostamenti una mappa dall'angoscia, un diagramma del terrore. E quella stessa notte il corpo dell'uomo, barbaramente accoltellato, è stato ritrovato in place de la concorde. Da allora il commissario non ha più pace. Quel morto gli appartiene, è suo e ne vuole rintracciare la storia e vendicarne la morte, come fosse un amico.
Punteggio: 973
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/01/2023

Posizione in classifica: 6

Lo Scialle Di Marie Dudon E Altri Racconti

Georges Simenon

Narrativa estera - Classica

Lo Scialle Di Marie Dudon E Altri Racconti
Dieci racconti, otto dei quali mai pubblicati in italia, risalenti al periodo più fecondo del grande scrittoregeorges simenon ha sempre affermato che tra le inchieste di maigret e i romanzi cosiddetti «duri» c'era una netta differenza: se le prime le scriveva fischiettando, per rilassarsi, i secondi gli costavano una gran fatica, fisica e mentale. Allo stesso modo, se le inchieste dell'agenzia o e quelle del dottor jean (composte alla fine degli anni trenta) ci hanno fatto scoprire un simenon leggero, ironico, persino gioviale, i racconti degli anni quaranta e cinquanta sono paragonabili, per argomenti e atmosfere, ai romanzi duri. Il denaro, per esempio (che anche nella vita di simenon ha sempre avuto un ruolo perlomeno ambiguo), è un nodo centrale di parecchi di quelli riuniti in questo volume: come strumento per sottrarsi alla grettezza della vita quotidiana, o come invalicabile frontiera tra le classi sociali. Analogamente, incontriamo qui alcune figure femminili che potremmo definire archetipiche: la madre castratrice e tirannica, la moglie bisbetica e lamentosa, la prostituta accogliente. Scritti in vandea nel 1940, questi dieci racconti sono apparsi tra la fine di quell'anno e i primi mesi del seguente sul settimanale « gringoire » (tranne uno, les cent mille francs de « p'tite madame », uscito sulla rivista femminile « notre coeur »).
Punteggio: 967
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 22/03/2023

Posizione in classifica: 7

La Pazza Di Maigret

Georges Simenon

Narrativa estera - Gialli

La Pazza Di Maigret
Una pazza, una mitomane: nessuno al quai sembra avere dubbi. La compunta, esile vecchietta in abito grigio, cappello e guanti bianchi, che vuole ad ogni costo essere ricevuta da maigret - perché solo lui può aiutarla: questione di vita o di morte -, deve avere qualche rotella fuori posto. Oltretutto la storia che léontine racconta a uno sconcertato lapointe è quanto meno bizzarra, anche per chi ne ha viste di tutti i colori. Pare che da un po' di tempo nel suo appartamento di quai de la mégisserie, dove vive sola dopo la scomparsa del secondo marito, gli oggetti cambino posto, e che qualcuno la segua. Fantasie, è chiaro: la vecchiaia e la solitudine giocano brutti scherzi. Eppure, quando una sera la 'vecchia pazza' - come la chiamano al quai - lo abborda per strada, maigret è assalito dai dubbi: quella donna sprigiona una straordinaria energia e i suoi occhi esprimono bontà, e una sorta di meravigliato, seducente candore. Che la sua strampalata storia sia vera? I dubbi di maigret si tramutano in certezza allorché léontine viene crudelmente assassinata: qualcuno l'ha soffocata con un tessuto rosso, di cui le sono rimasti in bocca dei fili. Un delitto inspiegabile, incomprensibile. Léontine aveva pochi gioielli, e teneva in casa una modesta somma di denaro. Cosa cercava, allora, l'assassino? Per quanto incredibile possa sembrare, è evidente che l'appartamento affacciato sulla senna cela un segreto, un segreto tanto tremendo da giustificare il sacrificio di un essere umano.
Punteggio: 953
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/09/2021

Posizione in classifica: 8

L Angioletto

Georges Simenon

Narrativa estera - Recente

L Angioletto
Anche quando sarebbe diventato un pittore famoso, un'autentica leggenda, louis cuchas sarebbe rimasto il bambino dall'occhio limpido e svagato che sembrava non guardare niente e invece «guardava molta gente e molte cose, ma non quelle che ci si aspettava lo interessassero»; il bambino che non reagiva alle aggressioni degli altri e a cui avevano affibbiato il soprannome di «angioletto». Era stato così sin da piccolissimo, negli anni in cui dormiva su un pagliericcio uguale a quello che spettava a ciascuno dei cinque fratelli (ciascuno, peraltro, di un padre diverso), in una sordida stanza di rue mouffetard. Anche la notte in cui aveva visto il fratello maggiore, poco più che undicenne, alzarsi la camicia e dire ad alice, che di anni ne aveva solo nove: «fammelo! . E sta' attenta con i denti», louis non ne era stato né turbato né tanto meno sorpreso; così come non lo turbavano il fatto che la madre andasse in giro seminuda, né gli uomini che si portava a casa ogni sera, né le malattie, né la fame, né lo squallore della loro esistenza. Anzi, tutto lo incuriosiva e lo affascinava, e tutto lui assorbiva e immagazzinava - i tram, la verruca sulla guancia di una donna grassa, un quarto di bue appeso a un gancio, le espressioni delle facce per strada, i facchini delle halles -, tutto quello che un giorno sarebbe entrato nei suoi quadri in larghe pennellate di «colori puri»: come puri erano lo sguardo e l'anima di colui che se n'era appropriato.
Punteggio: 948
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/01/2023

Posizione in classifica: 9

L' Angioletto

Georges Simenon

Narrativa estera - Recente

L" Angioletto
Da vecchio, quando sarà diventato un pittore famoso, a chi gli chiederà: 'maestro, qual è l'immagine che ha di se stesso? ' louis cuchas risponderà senza esitare, allegro e pudico come sempre: 'quella di un ragazzino'. Infatti, anche quando attorno a lui si sarà ormai creata una vera e propria leggenda, rimarrà il bambino dall'occhio limpido e svagato che sembrava non guardare niente e invece 'guardava molta gente e molte cose, ma non quelle che ci si aspettava lo interessassero', il bambino che non reagiva alle aggressioni degli altri, e a cui avevano affibbiato il soprannome di 'angioletto'. Era stato così sin da piccolissimo, negli anni - alla fine dell'ottocento - in cui dormiva su un pagliericcio uguale a quello che spettava a ciascuno dei cinque fratelli (ciascuno, peraltro, di un padre diverso), in una sordida stanza di rue mouffetard. Tutto lo incuriosiva e lo affascinava, e tutto lui assorbiva e immagazzinava - i tram, la verruca sulla guancia di una donna grassa, un quarto di bue appeso a un gancio, le espressioni delle facce per strada, i facchini delle halles -, tutto quello che un giorno, quando avrebbe finalmente scoperto la propria vocazione, sarebbe entrato nei suoi quadri in larghe pennellate di 'colori puri': come puri erano lo sguardo e l'anima di colui che se n'era appropriato.
Punteggio: 944
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/09/2021

Posizione in classifica: 10

Il Gatto

Georges Simenon

Narrativa estera - Recente

Il Gatto
Da anni, ormai, Émile bouin e marguerite doise non si rivolgono più la parola, e comunicano solo attraverso laconici, ma non per questo meno crudeli, bigliettini. Ciascuno fa la spesa per conto suo, ciascuno ha una sua dispensa, e ciascuno mangia, da solo, a un orario diverso da quello dell'altro. Del resto, niente li predisponeva a formare una coppia armoniosa: lei è magra, pallida, impettita e irreprensibile; lui tarchiato e sanguigno; lei ha alle spalle gli splendori di una famiglia dell'alta borghesia caduta in rovina e il ricordo di un primo marito musicista; lui viene dal mondo operaio, e nel suo passato ci sono le balere in riva alla senna, i piaceri semplici del proletariato della banlieue, e una moglie allegra e polposa morta troppo presto. Lei detesta l'odore del sigaro toscano e i modi rozzi dell'uomo; lui trova irritanti le leziosità della donna. L'odio ha preso corpo in un momento preciso, quando Émile si è convinto che sia stata marguerite a uccidergli l'amatissimo gatto - e si è vendicato sul pappagallo da lei prediletto. Un odio che da allora si è solidamente installato tra loro, diventando, come scrive benoît denis, 'un sentimento puro, senza ombre e senza contaminazioni', del quale non possono fare a meno perché è per entrambi l'unica ragione di vita, e l'unica barriera contro la morte.
Punteggio: 941
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 15/12/2020

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