Lo straniero è uno dei libri più belli di albert camus, il celebre scrittore e filosofo francese premio nobel per la letteratura nel 1957. Si tratta di un romanzo breve ma intenso, che racconta la storia di meursault, un impiegato algerino che vive in uno stato di apatia e indifferenza verso se stesso e il mondo. Un giorno, senza motivo apparente, uccide un arabo e viene arrestato. Durante il processo, meursault non si difende né si pente del suo gesto, ma si limita a riconoscere lucidamente la sua colpa e a rifiutare il conforto della religione. Meursault è un eroe assurdo, che affronta la sua condanna a morte con la stessa impassibilità con cui ha vissuto la sua vita.
Lo straniero è un classico della letteratura contemporanea, che ha ispirato numerosi autori e artisti. Il romanzo esplora i temi dell'assurdo, dell'esistenzialismo, della libertà e della responsabilità, mettendo in discussione il senso della vita e della morte. Lo stile di camus è semplice ma efficace, capace di creare immagini forti e suggestive. Lo straniero è un libro da leggere e rileggere, per scoprire le sfumature e le domande che si nascondono dietro la sua apparente semplicità. Un capolavoro imperdibile per gli amanti della letteratura e della filosofia.
«voi dite che è un anarchico, lui crede di essere un artista. Ma in fondo non c'è differenza. » considerata a pieno titolo opera integrante della trilogia dell'assurdo insieme con «lo straniero» e «il mito di sisifo», «caligola» rappresenta, attraverso le crudeltà di questo folle imperatore, dietro a cui tutti gli intellettuali dell'epoca riconobbero hitler, la lotta tra la presa di coscienza da parte dell'individuo e l'incapacità di ribellarsi al tiranno di una classe politica e intellettuale che ha perso la propria identità culturale. Camus dedicò alla stesura di quest'opera teatrale quasi vent'anni, rielaborandola diverse volte, tanto che le tre stesure definitive presentano differenze significative l'una dall'altra. In questa, del 1941, la follia di caligola e la tirannia feroce che ne consegue sono alimentate dal dolore per la morte di drusilla, sua sorella e amante. L'imperatore, incapace di accettare la dolorosa realtà, decide di sfogare il proprio patimento in una violenza disumana, ma il suo delirio di onnipotenza e la sua forza distruttiva lo porteranno ad annientare anche se stesso.
«anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo. » questo libro, pubblicato nei 1942, quando camus non aveva ancora trent'anni, intende ripensare
«bisogna che accada qualcosa, è questa la spiegazione della maggior parte degli impegni che gli uomini assumono. » clamence, un brillante avvocato parigino, abbandona improvvisamente la sua carriera e sceglie come quartier generale un locale d'infimo ordine, il mexico-city, ad amsterdam. Presa coscienza dell'insincerità e della doppiezza che caratterizza la sua vita, clamence decide di redimersi confessando e incitando (per sincerità, per virtù, per il gusto della dialettica) gli occasionali avventori della taverna portuale a confessare la loro «cattiva coscienza». Ma non bisogna lasciarsi ingannare: clamence non si redime. L'eroe di camus secondo le sue stesse parole «percorre una carriera di falso profeta che grida nel deserto e rifiuta di uscirne».
«di tutti gli uomini che aveva portato dentro di sé all'inizio della sua vita, adesso sapeva quale era stato: e questa scelta che nell'uomo crea il destino, lui l'aveva fatta con coscienza e coraggio. »«nella crisalide della
«parlerà insomma di quelli che amavo. E di nient'altro. » «'il primo uomo' prova la maestria di uno scrittore che padroneggia ormai tutti i registri e tutti gli stili; sarebbe stata – e lo è – la grande opera della maturità di camus» – agnès spiquel, société des Études camusiennes tra i rottami dell'automobile sulla quale albert camus trovò la morte nel gennaio 1960 fu rinvenuto un manoscritto con correzioni e cancellature: la stesura originaria di «il primo uomo». La figlia catherine ha meticolosamente ricostruito il testo qui pubblicato sulla base di quel manoscritto. Una narrazione forte, commovente e autobiografica: una sorta di romanzo di formazione a ritroso. Attraverso le emozioni e le impressioni del protagonista, che torna in algeria nel desiderio di ritrovare il ricordo del padre scomparso durante la prima guerra mondiale, camus ripercorre parte della propria vita: l'infanzia algerina, il periodo della povertà, le amicizie, le tradizioni, i sogni dai quali emerge la figura di un uomo ideale, il primo uomo, appunto. A sessant'anni dalla scomparsa di questo grande autore ecco il suo testamento letterario: vi ritroviamo le radici della sua personalità, la genesi del suo pensiero, le ragioni della scelta di dare voce, con la sua scrittura, a chi non l'ha mai avuta. Da questa storia l'omonimo film del 2011 scritto e diretto da gianni amelio.
Ne «l'uomo in rivolta», pubblicato nel 1951, trova la sua più rigorosa formulazione teorica la riflessione di camus sull'idea – fondamentale – della rivoluzione, intesa come ricerca di equilibrio, azione creatrice, unica possibilità data all'uomo per fare emergere un senso in un mondo dominato dal non senso. L'opera sancì la rottura definitiva di camus con sartre e diede origine a infinite polemiche che divisero l'avanguardia intellettuale francese ma non riuscirono a pregiudicare la validità di una lezione di coraggio, generosità e moralità che rimane attualissima ancora oggi.
Ne «l'uomo in rivolta», pubblicato nel 1951, trova la sua più rigorosa formulazione teorica la riflessione di camus sull'idea – fondamentale – della rivoluzione, intesa come ricerca di equilibrio, azione creatrice, unica possibilità data all'uomo per fare emergere un senso in un mondo dominato dal non senso. L'opera sancì la rottura definitiva di camus con sartre e diede origine a infinite polemiche che divisero l'avanguardia intellettuale francese ma non riuscirono a pregiudicare la validità di una lezione di coraggio, generosità e moralità che rimane attualissima ancora oggi.
Orano è colpita da un'epidemia inesorabile e tremenda. Isolata con un cordone sanitario dal resto del mondo, affamata, incapace di fermare la pestilenza, la città diventa il palcoscenico e il vetrino da esperimento per le passioni di un'umanità al limite tra disgregazione e solidarietà. La fede religiosa, l'edonismo di chi non crede alle astrazioni, ma neppure è capace di 'essere felice da solo', il semplice sentimento del proprio dovere sono i protagonisti della vicenda; l'indifferenza, il panico, lo spirito burocratico e l'egoismo gretto gli alleati del morbo. Scritto da camus secondo una dimensione corale e con una scrittura che sfiora e supera la confessione, 'la peste' è un romanzo attuale e vivo, una metafora in cui il presente continua a riconoscersi. Cronologia di annalisa ponti