Da venticinque anni nella polizia di parigi, il commissario adamsberg è un uomo lento. Riesce a riflettere solo camminando e i suoi pensieri sono aggrovigliati come gli scarabocchi che annota sui fogli. Brancola sempre nel buio, ma proprio quando sembra andare alla deriva viene folgorato da intuizioni geniali. Come quelle con cui risolverà un caso davvero misterioso, che parrebbe avere a che fare con simboli e superstizioni di un'altra epoca. Dopo avere scritto una saga incentrata su tre stralunati detective dilettanti, con questo romanzo fred vargas disegna il ritratto di un indimenticabile poliziotto.
In 'chi è morto alzi la mano' un faggio è misteriosamente spuntato dal nulla nel giardino della cantante lirica sophia siméonidis, potrebbe essere uno scherzo, lo strano regalo di un ammiratore oppure un sinistro presagio. Ma quando nel giro di poche settimane una piccola strada residenziale di parigi diverrà teatro di un omicidio ci vorrà molto intuito per riuscire a raccapezzarsi. Tre giovani storici disoccupati e squattrinati non sembrano la squadra più idonea per risolvere un caso di omicidio delicato e sfuggente, eppure a volte istinto e improvvisazione arrivano più lontano di quanto si possa immaginare. In 'un po' più in là sulla destra', louis kehlweiler, mentre è in appostamento su una panchina, trova per terra un frammento di osso umano. Una traccia perduta dentro la città. All'apparenza ormai definitivamente. Eppure kehlweiler la segue, con i suoi soliti due aiutanti. La segue con ostinazione e ossessione fino ad arrivare in un piccolo villaggio della bretagna. In 'io sono il tenebroso' due giovani donne sono uccise a parigi a colpi di forbice. La polizia è convinta di essere a un passo dal colpevole, il serial killer pronto a colpire ancora. Ma le cose, come sempre, non hanno mai una faccia sola. Un altro caso per l'ex poliziotto deluso dalla vita e i tre storici improvvisati detective.
Il fantasma di una monaca del settecento che sgozzava le sue vittime non fa paura al commissario adamsberg, ma tutto il resto sì. Da un momento all'altro sprofonda in un mondo che sembra tornato al medioevo, dove si straziano i cervi dei boschi normanni, si profanano cadaveri di vergini per estrarne misteriose sostanze, e le pozioni magiche assicurano la vita eterna, a costo di orrendi delitti. Mentre un rivale che arriva dal più lontano passato, e che parla in versi, gli vuole rubare tutto. Un puzzle inestricabile, fatto apposta per far smarrire la ragione a chiunque. Ma non a uno 'spalatore di nuvole', come adamsberg. Anche se, ancora più delle altre volte, arrivare alla verità vorrà dire riuscire a strapparsi un pezzo di cuore.
Il commissario jean-baptiste adamsberg è costretto a rientrare prima del tempo dalle vacanze per seguire le indagini su un omicidio. «nella nebbia ci vedo benissimo. Anzi, meglio che altrove. Quindi sarò chiaro, danglard. Non credo a una moltiplicazione delle recluse. Non credo a una mutazione del loro veleno, cosí grave e cosí improvvisa. Credo che quei tre uomini siano stati assassinati». Il caso è presto risolto, ma la sua attenzione viene subito attirata da quella che sembra una serie di sfortunati incidenti: tre anziani che, nel sud della francia, sono stati uccisi da una particolare specie di ragno velenoso, comunemente detto reclusa. Opinione pubblica, studiosi e polizia sono persuasi che si tratti di semplice fatalità, ma adamsberg non è d'accordo. E, contro tutto e tutti, seguendo il proprio istinto comincia a scandagliare il passato delle vittime.
Dopo 'la trilogia adamsberg', che raccoglieva le prime indagini del commissario antirazionale, flemmatico e un po' filosofo creato da fred vargas, questo volume raccoglie i tre romanzi successivi. In 'sotto i venti di nettuno' adamsberg, oltre a dover risolvere una catena di omicidi tutti uguali, deve fare i conti con un passato che sembra tornato per rovinargli la vita. Il fantasma di una monaca del settecento, al centro di 'nei boschi eterni', catapulta, invece, il nostro 'spalatore di nuvole' in una francia esoterica, di scure e vivissime credenze, tra cadaveri profanati per estrarne misteriose pozioni magiche che assicurano la vita eterna, a costo di orrendi delitti. Infine, in 'un luogo incerto', il ritrovamento di diciassette piedi spinge adamsberg a percorrere un'europa dove, dopo quasi trecento anni, la stirpe di dracula non ha smesso di infestare il mondo.
È possibile che un enorme albero compaia dal nulla in una sola notte? E se, dopo qualche giorno, sparisce la proprietaria del terreno in cui è spuntato il faggio clandestino? Per risolvere il mistero non basta un solo detective: ce ne vogliono quattro, gli stessi improbabili investigatori di 'io sono il tenebroso' dell'archeologa e medievalista francese fred vargas.
È possibile che un enorme albero compaia dal nulla in una sola notte? E se, dopo qualche giorno, sparisce la proprietaria del terreno in cui è spuntato il faggio clandestino? Per risolvere il mistero non basta un solo detective: ce ne vogliono quattro, gli stessi improbabili investigatori di 'io sono il tenebroso' dell'archeologa e medievalista francese fred vargas.
Una giovane donna uccisa con tre ferite di arma da taglio, una catena di omicidi tutti uguali che affiorano dal passato. Sul cammino di adamsberg, lo svagato commissario che ama zigzagare tra deduzioni che ai più paiono del tutto incongrue, c'è il misterioso tridente. Il commissario sa chi è l'assassino, ma anche il tridente conosce adamsberg. E torna, come il suo peggiore fantasma, per metterlo davanti all'unico nemico di cui avere paura: se stesso. Adamsberg stavolta è davvero nei guai.