«quello che ho visto avrebbe fatto impazzire lei; ma ha reso me ancora più lucida, mi ha fatto vedere molte altre cose. » ispirato da una storia di fantasmi narrata allo scrittore dall'arcivescovo di canterbury edward white benson, giro di vite racconta la vicenda di due bambini affidati alla servitù di una vecchia villa di campagna dove avvengono sconcertanti apparizioni. L'atmosfera di un male incombente è resa ancor più intollerabile dall'ambientazione quasi pastorale e dal senso di pace e luminosità che questa sembra irradiare tutt'intorno. Il terrore che scaturisce da tale contrasto è di natura psicologica, nasce dalla mente del narratore più che dalla descrizione dei fatti: un sottile e modernissimo espediente che rivoluziona la tradizione del romanzo gotico e anticipa la sperimentazione letteraria del novecento.
Ispirato da una storia di fantasmi narrata allo scrittore dall'arcivescovo di canterbury edward white benson, 'giro di vite' racconta la vicenda di due bambini affidati alla servitù di una vecchia villa di campagna dove avvengono sconcertanti apparizioni. L'atmosfera di un male incombente è resa ancor più intollerabile dall'ambientazione quasi pastorale e dal senso di pace e luminosità che questa sembra irradiare tutt'intorno. Il terrore che scaturisce da tale contrasto è di natura psicologica, nasce dalla mente del narratore più che dalla descrizione dei fatti: un sottile e modernissimo espediente che rivoluziona la tradizione del romanzo gotico e anticipa la sperimentazione letteraria del novecento.
Un uomo con pochi scrupoli e un'ossessione che non lo abbandona mai; un'anziana signora che custodisce gelosamente un tesoro letterario perduto le lettere del grande poeta americano jeffrey aspern, suo antico amore; un'ingenua zitella che ancora sogna in rosa: questi gli ingredienti di un racconto perfetto, misurato e insieme appassionante, sullo sfondo di una venezia torrida e remota. Composto in un periodo di ricca creatività dell'autore, il libro esplora, in modo sensibile e talora ironico, il difficile rapporto tra pubblico e privato, doveri e diritti, curiosità ed intimità, analizzando i limiti e le discrezionalità del desiderio di conoscenza.
Due bambini orfani vengono affidati alle cure di una giovane governante. Il clima iniziale è di idilliaca serenità, poi nella vicenda iniziano a insinuarsi le misteriose presenze di due servitori, ormai morti, che nella convinzione della governante hanno corrotto i bambini, e altri segnali inquietanti. I servitori sono davvero fantasmi? I bambini sono corrotti o innocenti? L'istitutrice è una visionaria? Molti critici hanno tentato di rispondere a queste domande. In realtà è proprio questa ambiguità il risultato a cui tendeva lo scrittore: fare del mistero lo strumento per costruire il più inquietante dei racconti.
Nel 1879, uno tra i maggiori scrittori statunitensi, henry james, pubblica un romanzo breve nel quale descrive l'incontro - ma più esatto sarebbe dire 'la collisione' - tra una donna americana e l'europa. Questo romanzo è daisy miller e il luogo europeo che fa da scena alla vicenda della protagonista è l'italia, più esattamente roma. La grandezza di questo libro sta tutta nella capacità di james di raccontare la storia di un'americana a roma, i suoi stupori e le sue reazioni alla vita del posto, trasformando al contempo in personaggi due diverse culture e mettendo in scena quello che accade quando stati uniti ed europa entrano in relazione reciproca. Attraverso la vicenda di daisy, dei suoi amori, della sua innocente ingenuità, il racconto di un'iniziazione alla diversità che sorprenderà per i suoi esiti tragici.
Tre città amate da james e mirabilmente ritratte nel suo ore italiane fanno da sfondo alle storie di questa raccolta. Una venezia evocata da suoni quotidiani - sciabordare d'acque, tonfo di remi, scalpiccio di passi - è la colonna sonora delcarteggio aspern (1888): ne è protagonista un critico americano alla ricerca dell'epistolario di un poeta scomparso, custodito gelosamente da una misteriosa donna che vive reclusa in un antico palazzo della città. A roma si consuma il dramma di
I tre racconti lunghi, qui presentati, sono esemplari del mondo narrativo di james e toccano temi ricorrenti della sua prosa: la differenza fra la cultura americana e quella europea, fra il candore e l'innocenza del nuovo mondo e la raffinatezza spesso decadente del vecchio mondo; l'analisi dei personaggi, intrappolati nei loro caratteri; il destino insito nelle cose e nelle situazioni. Tre racconti, tre città (roma, firenze, venezia), tre storie d'amore, tragiche quando sono innocenti; beffarde quando sono maliziose. Introduzione di franco cordelli.
Un'avventura psicologica, morale ed estetica: il viaggio da albany, piccolo paese del new england, a firenze, città dell'arte e della bellezza, alla ricerca di un'esistenza felice, di una vita perfetta da ricamare sulla rozza tela del tempo e della storia. Dal paradiso del nuovo e ancora troppo ingenuo continente americano verso un'europa matura e seducente, in cui l'incantevole protagonista isabel archer rischia di perdersi, vittima di un'ossessione che la rende docile, passiva e soffocata nelle oscure trame del desiderio e dell'inganno.