Marco travaglio racconta i retroscena dell'elezione del presidente della repubblica più difficile e drammatica della storia italiana. 'quella che state per leggere non è una biografia. Ce ne sono già fin troppe, una se l'è addirittura scritta lui. Questo è ciò che manca nelle altre. La controstoria del primo presidente della repubblica che ha concesso il bis, contro lo spirito della costituzione e contro tutto quello che aveva giurato fino al giorno prima della sua rielezione. Alla veneranda età di ottantotto anni: quando un cittadino non può più guidare l'automobile. Ma lo stato sì. Qui si racconta il suo lato b, finora – salvo rare eccezioni – ignorato o relegato nel dimenticatoio, alla voce 'lesa maestà'. Di cose che non vanno, nella sua carriera e soprattutto nei suoi sette anni e mezzo al quirinale, ma anche prima, ce ne sono parecchie: pensieri, parole, opere e omissioni. In un altro paese, un paese davvero democratico intendo, se ne discuterebbe liberamente e laicamente. In italia è come se fosse vietato. Tabù. Non lo è (ancora) per legge: lo è nei fatti. Fra uno strappo oggi, una forzatura domani e un abuso dopodomani, napolitano è diventato quello che tutti vediamo: il capo dello stato di emergenza, di eccezione e di necessità, che tutto può, anzi tutto deve. Può un presidente della repubblica che ha giurato sulla costituzione – quella vera, quella del 1948 – modificarla progressivamente a sua immagine e somiglianza, e intanto sollecitare continuamente i partiti a riformarla? . In questi anni di democrazia sottovuoto spinto, per mancanza di veri politici e di una vera politica, l'unico disegno politico chiaro e netto è stato ed è il suo. E lui lo persegue con certosina, scientifica, pervicace metodicità. 'marco travaglio