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Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Filosofia

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Libri in questa classifica: 210

Pagina 1 di 21

Posizione in classifica: 1

Hagakure
Il Libro Segreto Dei Samurai

Yamamoto Tsunetomo

Filosofia - Civica

Hagakure<br>Il Libro Segreto Dei Samurai
Hagakure: il libro segreto dei samurai è un'opera fondamentale della cultura giapponese, scritta da yamamoto tsunetomo, un samurai che visse tra il xvii e il xviii secolo. Il libro raccoglie i suoi insegnamenti sulla via del samurai, basati sui principi del bushido, il codice d'onore dei guerrieri. Hagakure significa 'all'ombra delle foglie' e indica la volontà di nascondere la propria saggezza agli occhi del mondo. Il libro è diviso in undici capitoli, che trattano vari argomenti come la lealtà, il coraggio, la morte, la disciplina, l'etichetta, l'arte della guerra e la spiritualità. Ogni capitolo è composto da brevi aneddoti, parabole, riflessioni e consigli pratici che illustrano la visione del samurai sulla vita e sul mondo. Il libro è ricco di spunti e insegnamenti validi ancora oggi, non solo per chi pratica le arti marziali, ma per chiunque voglia seguire una via di perfezionamento personale e di rispetto verso gli altri. Hagakure: il libro segreto dei samurai è uno dei libri più belli di yamamoto tsunetomo, un autore che ha influenzato generazioni di lettori con la sua saggezza e il suo stile semplice e diretto. Il libro è un classico della letteratura giapponese e un testo imprescindibile per chi vuole conoscere la filosofia e la storia dei samurai. Un libro da leggere e rileggere per scoprire i segreti di una cultura affascinante e millenaria.
Punteggio: 1011
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 11/07/2023

Posizione in classifica: 2

Sulle Ali Degli Amici
Una Filosofia Dell'incontro

Pietro Del Soldà

Filosofia - XX secolo

Sulle Ali Degli Amici<br>Una Filosofia Dell"incontro
Che cos'è l'amicizia? Un legame più o meno intenso dell'amore passionale? È solo una questione privata o, come pensavano i greci, mi mette in gioco totalmente e racchiude la mia natura di animale politico? Come può aiutarci a definirla il dialogo con socrate, platone e montaigne? E in che cosa consiste «l'amicizia stellare» di cui parla nietzsche? Un nuovo appassionante viaggio alla ricerca della felicità. L'amicizia è dispersione dei tesori accumulati, è continua rimessa in gioco delle certezze consolidate, delle abitudini tranquillizzanti a cui mi verrebbe spontaneo aggrapparmi per non finire travolto dall'onda di piena che sommerge il mondo là fuori. Siamo sempre più soli e chiusi in noi stessi, i contatti con gli altri sono frammentari e raramente esprimono quel che siamo davvero. La società alimenta ogni giorno l'ossessione per un io ipertrofico e narcisista e per un noi escludente e aggressivo. In questo scenario l'amiciza può agire come un'apertura, un dispiegamento d'ali in grado di elevarsi al di sopra delle piccole esigenze quotidiane, delle paure che paralizzano, della pigrizia che ci toglie slancio, delle false identità che nascondono il nostro volto e le passioni profonde. Perché ciò avvenga, però, bisogna coglierne l'essenza. L'amicizia non è solo un volersi bene, non si esaurisce in quel legame semplice fatto di calore, affetto, vicinanza, aiuto reciproco e voglia di divertirsi insieme. È molto di più: è il gioco più serio, quello che finalmente, come dice aristotele, «ci fa sentire che esistiamo». Per capire la natura complessa dell'amicizia dobbiamo confrontarci con alcune voci della filosofia, a partire da socrate e dal suo incessante tuffarsi nella relazione che ci pone le domande decisive: il legame tra amici nasce dalla somiglianza, dall'avere abitudini e radici in comune o è la diversità ad attrarci? Perché socrate dice che «amico è il bello»? In che senso l'amicizia può sconfiggere la morte e farci amare la natura? Perché per aristotele è «il cemento della polis» e per montaigne è un mélange senza regole né obblighi? La sua vera dimensione, oggi, è l'infinito viaggiare di Álvaro mutis? Pietro del soldà ci accompagna nell'incontro con filosofi e poeti, visioni e voci che ci fanno ripensare il mondo come un campo di gioco, in cui rispondere al nostro bisogno di senso e diventare migliori insieme agli altri.
Punteggio: 1003
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/04/2021

Posizione in classifica: 3

Il Pensiero Indiano
Dai Veda A Krishnamurti Il Percorso Di Una Civiltà Millenaria

Leonardo V. Arena

Filosofia - Orientale

Il Pensiero Indiano<br>Dai Veda A Krishnamurti Il Percorso Di Una Civiltà Millenaria
Dagli antichissimi inni vedici alle upanishad, con cui inizia la speculazione filosofica; dall'esperienza di gautama buddha con l'evoluzione del suo insegnamento allo sviluppo del gianismo, la 'religione della non-violenza'; dall'epica con il ramayana e il mahabharata al kamasutra e al tantra; dalle diverse scuole buddhiste a krishnamurti, passando per gli yogi moderni, tagore e gandhi: in questo volume un grande esperto ripercorre il millenario percorso del pensiero indiano in tutte le sue forme (religiose, filosofiche, scientifiche), mettendo in particolare risalto il fondamentale apporto di questa antichissima cultura al pensiero mondiale.
Punteggio: 1003
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/04/2024

Posizione in classifica: 4

Saggi

Michel De Montaigne

Filosofia - Tardo medioevo e rinascimento

Punteggio: 1003
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/11/2024

Posizione in classifica: 5

Dopo Nietzsche

Giorgio Colli

Filosofia - XX secolo

Dopo Nietzsche
Giorgio colli è stato un filosofo di radicale ‘inattualità', uno dei rarissimi che abbiano avuto la capacità, eminentemente nietzscheana, di parlare al presente «con vera durezza»: in questo libro egli risolleva, in tutto il loro peso, molte delle domande che nietzsche aveva posto, e a cui spesso aveva risposto solo per enigmi, inclusa quella sul significato dell'enigma, decisiva per avvicinarsi a qualsiasi questione filosofica e, in particolare, al modo che nietzsche aveva di vivere il pensiero. Sono problemi che, almeno nella loro originaria e vitale immediatezza, negli ultimi cento anni ci si è preoccupati per lo più di eludere, sia non percependoli sia sottoponendoli al mortale filtraggio della ‘prospettiva storica'. Per colli, invece, il presupposto è che nietzsche sia stato l'ultima grande figura del pensiero occidentale, e che perciò la filosofia non abbia altra scelta se non quella di porsi le stesse questioni che nietzsche individuò e sulle quali, alla fine, il suo destino si infranse. Ciò lo costringe a una sorta di guerra su due fronti: da una parte, la ripresa e reinterpretazione di tutti i temi greci di nietzsche (dalla sapienza misterica a socrate, dal significato di apollo al nesso fra dialettica e violenza, alle origini e alle peripezie del logos), qui illuminati con sovrana lucidità, tale da delineare tutta una nuova visione, compatta e sorprendente, delle origini del pensiero occidentale; dall'altra, una sorta di analisi serrata delle conquiste del pensiero di nietzsche, ma anche delle sue grandiose sconfitte, che pure colli esamina con quella peculiare ‘mancanza di riguardi' che – come nietzsche stesso ha insegnato – è l'unico modo ammesso dall'etichetta del pensiero se si vuole avvicinare un grande filosofo. E ognuno di questi due fronti nutre direttamente un terzo tema del libro, cioè l'attacco devastante a molti idoli del pensiero moderno: dalla storia giustificatrice di ciò che comunque le sfugge, alla ragione ormai scissa dal logos da cui è nata, al superstizioso attaccamento alla scienza, ai fatti, all'azione. Il risultato è un libro singolarissimo, articolato in brevi sezioni aforistiche, continuamente appuntito e provocante, duro ed esigente nelle sue tesi, felicemente distaccato nella maniera, un libro dove in ogni parola si sente presente, e come ripercosso direttamente dalle sue origini greche, il rischio mortale che il pensiero accetta, a ogni suo passo, di fronte alla sfinge.
Punteggio: 1001
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/11/2022

Posizione in classifica: 6

Il Respiro Della Filosofia In Edith Stein

Luigia Di Pinto

Filosofia - XX secolo

Il Respiro Della Filosofia In Edith Stein
Una monografia completa su edith stein, donna eccezionale che il papa ha eletto patrona d'europa (con s. Brigida e s. Caterina da siena) e le cui opere circolano in internet. Edith stein non è solo la santa nota in italia per la sua mistica, ma qui appare come brillante psicologa della società e della comunità e nel contempo come raffinata critica della fisica teorica di albert einstein in favore della meccanica quantistica di max planck. Da esperta logica ed epistemologa ella procede con competenza tra le due culture: scienze esatte (es. La fisica) e scienze umane (es. La psicologia). Infine, avendo fatto esperienza di volontariato come crocerossina di guerra, propone preziose strategie di elaborazione del dolore e del lutto.
Punteggio: 1001
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/03/2024

Posizione in classifica: 7

La Battaglia Come Esperienza Interiore

Ernst Jünger

Filosofia - XX secolo

La Battaglia Come Esperienza Interiore
In questo saggio breve scritto immediatamente dopo la fine delle ostilità e la sconfitta dell'impero tedesco - l'unico lavoro rimasto inedito in italia dello scrittore tedesco - jünger analizza con una prosa ispirata e toccante l'esperienza e le conseguenze materiali e spirituali del disastro della prima guerra mondiale, tema che segnerà in modo indelebile la produzione letteraria e filosofica dello scrittore e filosofo tedesco. Ne
Punteggio: 1001
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/06/2024

Posizione in classifica: 8

Il Simposio

Platone

Filosofia - Tardo medioevo e rinascimento

Il Simposio
Se esiste il testo sull'amore nella nostra civiltà, a cui ogni testo successivo non può che ricondursi, questo è il simposio, il dialogo di platone che più di ogni altro ha mantenuto intatto il «fiore della gioventù» e ci si offre naturalmente non già come una disputa filosofica, ma come una lunga conversazione – forse la più bella conversazione della letteratura – fra spiriti «eccellenti» (oltre a socrate, il suo grande avversario aristofane e il bellissimo alcibiade) che, uno dopo l'altro, prendono la parola e raccontano di una potenza inesauribile: eros. C'è chi dice che sia il dio più antico, altri invece sostiene che è il dio più giovane, altri che è un grande demone. A tutti esso appare «meraviglioso fra gli uomini e gli dèi». Le due forme di afrodite, il mito dell'androgino, le origini dell'antichissimo desiderio «di fare, di due, uno» e così di «guarire la natura umana», «la morbidezza e «l'asprezza» dell'amore, la natura del desiderio: con articolazione sottilissima, attraverso le varie voci, platone tocca tutti i punti sensibili dell'eros e infine affida a una vera iniziatrice ai «misteri d'amore», diotima, il compito di schiuderne i segreti ultimi. E qui, come pure nell'ultima, trascinante apparizione di alcibiade, diventano espliciti, forse più di altre volte in platone, i riferimenti alla «sapienza» e all'«enigma». Anche per questo, dunque, giorgio colli è stato interprete profondamente congeniale di questo testo, in cui risuonano, limpidi e misteriosi, alcuni temi che sono stati centrali per la sua interpretazione del mondo greco.
Punteggio: 1001
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/08/2024

Posizione in classifica: 9

Su Verità E Menzogna In Senso Extramorale

Friedrich Nietzsche

Filosofia - Dal XVII al XX secolo

Su Verità E Menzogna In Senso Extramorale
' . Le verità sono illusioni di cui si è dimenticata la natura illusoria, sono metafore che si sono logorate e hanno perduto ogni forza sensibile, sono monete la cui immagine si è consumata e che vengono prese in considerazione soltanto come metallo, non più come monete. ' (friedrich nietzsche) con un saggio di benedetta zavatta.
Punteggio: 1001
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 13/10/2021

Posizione in classifica: 10

Oltre La Linea

Ernst Jünger

Filosofia - XX secolo

Oltre La Linea
Nel 1950, in occasione del sessantesimo compleanno di martin heidegger, ernst jünger pubblicò il saggio oltre la linea, dedicato al tema che attraversa come una crepa non solo tutta la sua opera, ma quella di heidegger e tutto il nostro tempo: il nichilismo. Questa parola era stata evocata da nietzsche, come se in essa si preannunciasse un «contromovimento», un al di là del nichilismo. Dopo che la storia ha «riempito di sostanza, di vita vissuta, di azioni e di dolori» le divinazioni di nietzsche, jünger si domanda in questo saggio, che rimane uno dei suoi testi essenziali, se è possibile «l'attraversamento della linea, il passaggio del punto zero» che è segnato dalla parola niente. E precisa: «chi non ha sperimentato su di sé l'enorme potenza del niente e non ne ha subìto la tentazione conosce ben poco la nostra epoca». Cinque anni dopo, heidegger raccolse la sfida e rispose a jünger con un testo che è anch'esso essenziale nella sua opera: la questione dell'essere. Qui pubblicati insieme per la prima volta, questi saggi si presentano, oggi non meno di allora, come un dialogo teso all'estremo, dove risuonano al tempo stesso l'opposizione e l'affinità, e insieme come una doppia risposta a quel fantasma che nietzsche definì «il più inquietante fra tutti gli ospiti»: il nichilismo.
Punteggio: 1001
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/08/2024

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