Quando telefonano alla madre di stol per avvertirla dell'incidente accaduto a suo figlio, lei - eccentrica stilista in nicaragua per un servizio fotografico - risulta irraggiungibile. Il cellulare non prende, non c'è campo. Ma non c'è mai stato 'campo' fra stol e la sua famiglia. Questo vuoto di comunicazione spinge stol a osare azioni temerarie, a perdere il senso del limite. Eppure stol ha una personalità straordinariamente creativa, anticonvenzionale, polemica, capace di grandi felicità e illusioni, come ci appare nel racconto che il suo amico ian scrive su di lui. Ian, riflessivo di natura, possiede la forza e la chiarezza della propria normalità; ricostruendo la vita di stol, cerca di offrigli uno specchio veritiero in cui imparare a conoscere se stesso, ad aprire il 'campo' tra la mente e il corpo. E insieme ad attivare un rapporto con gli altri e a non aver paura della libertà di parola, di pensiero, di immaginazione. Età di lettura: da 12 anni.
Quando fu pubblicata per la prima volta negli stati uniti, nel 1989, questa raccolta di racconti confermò david foster wallace (all'epoca già autore di un inconsueto romanzo, 'la scopa del sistema') come astro nascente della nuova narrativa americana: uno di quei rari talenti che, come dichiara la scrittrice zadie smith, è magistralmente in grado di 'unire testa, cuore e viscere' nella sua scrittura. Dagli anni sessanta di lyndon johnson al jazz patinato di keith jarrett al talk show dissacratorio di david letterman, dai quiz televisivi ai ranch dell'oklahoma, dagli yuppies ai punk, dai giovani matematici di harvard ai proletari della provincia depressa, nelle sue storie 'wallace descrive e commenta l'intera cultura americana (e soprattutto le nevrosi, le ossessioni, le passioni, il disagio emotivo di tutto l'occidente contemporaneo) con un'acutezza e un vigore avanguardistico che a distanza di vent'anni mantengono inalterata la potenza di questo libro'. Il volume contiene un racconto inedito dal titolo 'brave persone' uscito nel febbraio 2007 sul 'new yorker'.
Imprimatur è un romanzo storico ambientato nella roma del 1683, nella settimana di settembre che coincise con la battaglia di vienna tra le truppe cristiane e quelle turche. Rita monaldi e francesco sorti, gli autori, sono all'esordio letterario. L'editore mondadori, acquisisce il manoscritto e lo pubblica nel marzo del 2002. All'inizio il libro scala le classifiche ma a un certo punto l'editore sembra non crederci più. Il libro non viene più ristampato. Imprimatur sparisce dai cataloghi e dai siti di vendita usuali. Gli autori ottengono nuovamente i diritti. Vanno all'estero e cominciano a contattare gli editori più importanti. Il risultato è che ad oggi imprimatur è stato stampato in almeno quarantacinque paesi e ha venduto più di un milione di copie nel mondo. Ma perché il romanzo era sparito dal novero delle 'creature del creato'? Come mai non veniva più recensito? Come mai era sparito dai motori di ricerca librari su internet? Le risposte arrivano a fatica, tra silenzi e 'no comment' d'ordinanza.
La nuova avventura del capitano alatriste nello sfavillante mondo del teatro del secolo d'oro. Le opere di lope de vega e caldéron de la barca riempiono i corral di madrid, mentre la città è animata da una fervida vita mondana, fra duelli di spada e di versi poetici, intrighi di corte, schermaglie amorose, invidie e sgambetti per i favori della corona. Alla malia del teatro non sfugge neppure il malinconico capitano dai folti mustacchi e dallo sguardo di ghiaccio, che si è invaghito di maría de castro, la più famosa attrice dell'epoca, godendo del privilegio di essere ricambiato. Ma sulla bella maría ha messo gli occhi filippo iv in persona e, come tutti sanno, nessuno può
La domanda è di quelle che lasciano senza fiato. Ma beatrice si dimostra all'altezza e procede sicura, forte della sua lunga frequentazione del mondo infantile e di un immaginario raffinatissimo e, insieme, potente, amato dai bambini di molti paesi.
È l'estate del 1912 a brooklyn. I raggi obliqui del sole illuminano il cortile della casa dove abita francie nolan, riscaldano la vecchia palizzata consunta e le chiome dell'albero che, come grandi ombrelli verdi, riparano la dimora dei nolan. Alcuni a brooklyn lo chiamano l'albero del paradiso perché è l'unica pianta che germogli sul cemento e cresca rigoglioso nei quartieri popolari. Insieme a suo fratello neeley, francie raccoglie pezzi di stagnola che si trovano nei pacchetti di sigarette e nelle gomme da masticare, stracci, carta, pezzi di metallo e li vende in cambio di qualche cent. Francie se ne va a zonzo per brooklyn. Lungo il tragitto forse qualcuno le ricorderà che è un peccato che una donna così graziosa come sua madre, ventinove anni, capelli neri e occhi scuri, debba lavare i pavimenti per mantenere tutta la famiglia. Qualcun altro magari le parlerà di johnny, suo padre, il ragazzo più bello e più attaccato alla bottiglia del vicinato, qualcuno infine le sussurrerà mezze parole sull'allegro comportamento di sua zia sissy con gli uomini. Francie ascolterà e ogni parola sarà per lei una pugnalata al cuore, ma troverà, come sempre, la forza per reagire, poiché lei è una bambina destinata a diventare una donna sensibile e vera, forte come l'albero che, stretto fra il cemento di brooklyn, alza rami sempre più alti al cielo.
Durante una delle sue passeggiate in provenza, jean giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest'uomo stava compiendo una grande azione, un'impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta 'come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di dio in altri campi oltre la distruzione'. Età di lettura: da 10 anni.
Il bus della scalcagnata veterans' bus service è appena arrivato al capolinea di colaba, la zona di bombay dove si concentrano gli alberghi a buon mercato. Greg è il primo a mettere piede sul predellino e a farsi largo tra la folla di faccendieri, venditori di droga e trafficanti d'ogni genere in attesa davanti alla portiera. Ha una chitarra a tracolla, un passaporto falso in tasca e un turbinio di pensieri ed emozioni in testa. Nel tragitto dall'aeroporto a colaba ha pensato di essere sbarcato in una città dopo una catastrofe. Davanti ai suoi occhi si è spalancata una distesa sterminata di miserabili rifugi fatti di stracci, fogli di plastica e carta, stuoie e stecchi di bambù. Greg è un uomo in fuga. Era un giovane studioso di filosofia e un brillante attivista politico all'università di melbourne, è diventato 'un rivoluzionario che ha soffocato i propri ideali nell'eroina', un 'filosofo che ha smarrito l'integrità nel crimine', uno dei 'most wanted men' australiani, condannato a 19 anni di carcere per rapina a mano armata, catturato e scappato dal carcere di massima sicurezza di pentridge. A bombay, grag diventerà uno shantaram, un 'uomo della pace di dio', allestirà un ospedale per i mendicanti e gli indigenti, reciterà nei film di bollywood, stringerà relazioni pericolose con la mafia indiana. Da bombay partirà per due guerre, in afghanistan e in pakistan, tra le fila dei combattenti islamici.
Il mondo degli uomini può essere anche più selvaggio delle foreste del grande nord americano. È quello che scopre zanna bianca, nato da una lupa semidomestica e catturato ancora cucciolo. L'avidità delle persone che incontra è pari alla ferocia dei predatori dei boschi, e l'odio dei cani contro cui è costretto a combattere lascia zanna bianca solo contro tutti. Finché un nuovo padrone verrà a spezzare la catena che lo lega a questa dura vita, e cercherà di rimediare al male che gli uomini gli hanno fatto. Età di lettura: da 9 anni.
Quando incontra umberto boccioni, vittoria colonna ha trentacinque anni, e da quindici è la moglie di leone caetani di teano. Un'unione, la loro, che suggellava il riavvicinamento fra due grandi dinastie romane acerrime rivali sin dal medioevo; e tuttavia non esattamente felice: lei passa gran parte del suo tempo prendendo lezioni di pittura, viaggiando su e giù per l'europa e frequentando il gran mondo; leone si occupa delle sue terre di cisterna o persegue i suoi studi di islamistica nella biblioteca di palazzo caetani. Nel giugno del 1916, mentre leone è al fronte, vittoria trascorre le sue giornate nella quiete irreale dell'isolino di san giovanni, la più piccola delle borromee, che ha affittato per l'estate, occupandosi del giardino e scrivendo lettere al marito. Umberto boccioni (che all'epoca ha trentatré anni, è in attesa di tornare a combattere e sta consumando una difficile rottura con il gruppo futurista) è ospite dei marchesi della valle di casanova a villa san remigio, sulla sponda orientale del lago maggiore. Dopo un primo incontro dai casanova, il tormentato boccioni e la irrequieta nobildonna si vedranno ogni giorno. E, nel corso del mese di luglio, boccioni sarà a due riprese ospite di vittoria all'isolino. L'ultimo soggiorno si conclude il 23 luglio; meno di un mese dopo, il 17 agosto, morirà a causa di una caduta da cavallo; nel suo portafogli, l'ultima delle lettere ricevute da vittoria.