1983. Un uomo sceglie di fare il maestro, il maestro elementare, ma come primo impiego gli propongono di andare a insegnare in un carcere minorile. Ci resta per trent'anni e vede il carcere trasformarsi attorno a lui: prima i figli degli immigrati del sud italia, venuti a torino a lavorare alla fiat, poi i figli del sud del mondo. E in quel carcere, tra quei ragazzi, tenta giorno dopo giorno di portare pensiero, consapevolezza, cultura. E naturalmente speranza. Contenuti extra: per voce sola, audio documentario scaricabile dal sito di inaudita con il codice contenuto nel libro. L'audio documentario, prodotto da doc in progress nell'ambito del progetto 'docusound' in collaborazione con fabio geda, è stato registrato all'interno del carcere minorile ferrante aporti di torino da matteo bellizzi. Le storie dei ragazzi e il lavoro quotidiano del maestro si intrecciano in un audio-racconto 'in presa diretta' crudo e coinvolgente realizzato in esclusiva per la collana inaudita.
Lara è una donna in crisi. Il marito l'ha abbandonata improvvisamente per una più giovane di lei. Disperata, lascia milano e, su consiglio di un amico, parte per il perù. A contatto con una cultura e un ambiente tanto differenti dai suoi, impara a scoprire se stessa, diventando forte, indipendente, femminile e saggia. Tata sabino e mama maru, i suoi maestri curanderos, la guidano in un percorso iniziatico che la porterà a superare prove che prima pensava impossibili: domare e cavalcare animali selvaggi, andare in cerca di visioni nella foresta amazzonica, tuffarsi in lagune gelate, attraversare ponti sospesi sull'abisso, conoscere la sessualità sacra. Fino a scoprire e fare proprio un modo sconosciuto e più autentico di essere donna.
Una serie di racconti al limite tra vero e fantastico, che qualche volta pescano nei ritmi della fiaba tradizionale, qualche volta si spingono al limitare della distopia, dando la ribalta a personaggi sulla soglia di una scelta indispensabile e terribile, che cambierà la loro vita. «i roghi non illuminano le tenebre. » e se fosse vero? È questo che ci si chiede dopo aver letto i racconti di loredana lipperini. Squarci di luce e ombre lunghe su vite all'apparenza normali: mogli che perdono i mariti nella monotonia della quotidianità, madri che vivono nel ricordo di figli morti troppo presto o che devono fare i conti con la depressione post partum. Ma. C'è sempre un ma, perché all'improvviso le pagine prendono fuoco, e passioni, paure, rabbia si fanno incandescenti e bruciano di magia, annichiliscono, salvano o condannano senza rimedio. Con omaggi innamorati a stephen king e h. P . Lovecraft e una scrittura sicura e limpida, l'autrice ci rapisce dalla realtà e ci regala quel finale inatteso a cui finora non abbiamo ancora assistito. Ma forse, chissà.
Continua il dialogo tra miriàm e iosèf. Continua con il loro esilio in egitto, il bambino carico di doni e di pericoli. Oro, incenso, mirra e scannatori di erode, il nilo e il giordano, la falegnameria e la croce: la famiglia più raffigurata del mondo affronta lo sbaraglio prestabilito. In ogni nuova creatura si cercano somiglianze per vedere in lei un precedente conosciuto. Invece è meravigliosamente nuova e sconosciuta. Ogni nuova creatura ha la faccia delle nuvole.
Premio strega 2011. 'il rumore di una tessitura ti fa socchiudere gli occhi e sorridere, come quando si corre mentre nevica. Il rumore della tessitura non si ferma mai, ed è il canto più antico della nostra città, e ai bambini pratesi fa da ninna nanna'. 'storia della mia gente' racconta dell'illusione perduta del benessere diffuso in italia. Di come sia potuto accadere che i successi della nostra vitalissima piccola industria di provincia, pur capitanata da personaggi incolti e ruspanti sempre sbeffeggiati dal miglior cinema e dalla miglior letteratura, appaiano oggi poco più di un ricordo lontano. Oggi che, sullo sfondo di una decadenza economica forse ormai inevitabile, ai posti di comando si agitano mezze figure d'economisti ispirate solo dall'arroganza intellettuale e politici tremebondi di ogni schieramento, poco più che aspiranti stregoni alle prese con l'immane tornado della globalizzazione. Edoardo nesi torna con un libro avvincente e appassionato, a metà tra il romanzo e il saggio, l'autobiografia e il trattato economico, e ci racconta, dal centro dell'uragano globale, la sua prato invasa dai cinesi, cosa si prova a diventare parte della prima generazione di italiani che, da secoli, si ritroveranno a essere più poveri dei propri genitori.