Questo libro parla di un luogo speciale dove ho trascorso la mia infanzia e dove, da giovane, ho mosso i primi passi lavorativi. Le vicende narrate all'interno di esso sono tutte realmente avvenute e di talune, ancora oggi, non si hanno delle vere risposte. È un luogo antico che porta dentro se stesso misteri, magia e figure leggendarie che prendono vita, alimentando la fantasia e talvolta la paura di chi vi ha vissuto. È la storia di diverse realtà familiari, del mutamento di un paese in perpetuo evolversi che si scontrava con le lotte per i diritti civili dei più deboli e le rigide regole contadine che vigevano allora. Nel mezzo di tutto ciò, in questo contesto bucolico e rurale, vi era un gruppo di ragazzi che con la loro complicità e le loro avventure hanno saputo abbattere ogni barriera sociale, consolidando nell'amicizia il più onorevole dei valori.
Antartide, ultimo inesplorato luogo della terra. Una spedizione di studiosi guidati dal professor lake in viaggio verso il polo sud fa una scoperta sensazionale: ai piedi di una catena montuosa di ciclopiche dimensioni, sepolti in una caverna nel ghiaccio, giacciono degli esseri mostruosi. Ma i ricercatori hanno appena il tempo di avvisare del loro ritrovamento il campo base che le comunicazioni si interrompono. Una seconda spedizione inviata in aiuto troverà solo i cadaveri degli scienziati e dei cani. Delle strane creature nessuna traccia. Cos'è successo? Per scoprirlo due uomini, il narratore e il giovane danforth, partono verso l'ignota distesa bianca che si profila oltre le inquietanti, immense montagne della follia, dove dovranno misurarsi con i segreti di un passato sconvolgente e inconcepibile. Quello stesso tempo di magia nera e di insondabili misteri con cui si confronta charles dexter ward - personaggio fortemente autobiografico -, anch'egli protagonista, nel secondo racconto ricompreso in questo volume, di un pellegrinaggio nella sfera proibita dell'eterno e dell'assoluto.
Ritorna la coppia gianluigi bonelli e guglielmo letteri, già protagonista di quartiere cinese. Due storie in bilico tra il western e l'horror, che hanno come protagonista el morisco, lo studioso messicano di origini egizie, esperto di scienze occulte e grande amico di tex, che spesso è al suo fi anco quando c'è da combattere un nemico 'soprannaturale'. Nella prima avventura, una sorta di mostruoso e sanguinario lupo mannaro compie massacri fra gli apaches delle sierras, e soltanto el morisco, con l'aiuto di tex, può fermare la maledizione. Nella seconda, la tribù degli hopi è minacciata da un fenomenale predatore alieno!
Questo libro racconta un mistero: la morte di un editore, dovuta non si sa se a frode o a disgrazia, nella sua casa delle vacanze. Ne segue un indagine che chiama in causa tutti gli ospiti in prima persona. Finché la sua segretaria, una nubile di poche grazie e di molte virtù, risolve o crede di risolvere il caso. Bugiardino*genere – un'escursione domenicale nei territori del giallo: è quanto ha inteso concedersi gesualdo bufalino, tornando in libreria dopo una pausa di felice ma fallita apartheid. Il risultato è un'opera che corregge volentieri la passione col ghiribizzo, lo spirito di conseguenza con le fandonie dell'immaginario. Pagine da usarsi per giocattolo, dunque, ma dove s'avverte talvolta uno smarrimento. Come quando si vedono negli specchi d'un lunapark moltiplicarsi e contraddirsi le maschere della ragione. Argomento – conforme ai canoni, salvi gli arbitrii dell'ironia, il libro racconta un mistero: la morte d'un editore, dovuta non si sa se a frode o a disgrazia, nella sua casa delle vacanze. Ne segue un'indagine che chiama in causa tutti gli ospiti in prima persona. Finché la sua segretaria, una nubile di poche grazie e di molte virtù, risolve o crede di risolvere il caso. Intenzioni – curarsi scrivendo ma, fra i piaceri della scrittura, scegliendo il più ingenuo: lo stesso di chi riempie lo schema d'un cruciverba o disegna una freccia sul rovescio d'un francobollo. Mettere alla prova la compatibilità di certi eccessi di stile con le ingegnerie dell'intreccio. Intrattenere i lettori, proponendogli burle e trucchi, personaggi e macchiette rigorosamente incredibili. Tirare a salve (è stato anche il consiglio dei medici) su una sagoma fatta a propria immagine e somiglianza. *
Sono tutte in lacrime, le cameriere ebree del praga, alla vigilia delle nozze del padrone: certo, hanno sempre saputo che lui andava a letto con tutte, «eppure ognuna era convinta in cuor suo che con lei si sarebbe comportato in modo diverso. L'avrebbe portata via dalla cucina per sistemarla dietro al bancone e metterla alla cassa a contare il denaro». Ora, però, che nell'annuncio affisso in vetrina c'è scritto, nero su bianco, che «in onore del felice e fortunato matrimonio del proprietario di questo ristorante, sender prager, con la sua fidanzata, edye barenboim» i poveri del quartiere riceveranno un piatto di crauti e salsicce, hanno perso ogni speranza. Si è fidanzato all'improvviso, «quell'uomo solido e vigoroso, dagli occhi lucenti e dai capelli neri impomatati»: perché all'improvviso, a quarantaquattro anni, ha avuto paura della vecchiaia e della solitudine. Così, lui che delle donne non si è mai fidato, si è lasciato indurre dal suo rabbi a sposare quella ragazza di buona famiglia hassidica che ha la metà dei suoi anni e lo guarda «con i suoi grandi occhi neri impauriti». «dio del cielo,» implorano le cameriere «fagli pagare la nostra umiliazione. ». Al lettore scoprire, in questo magnifico e crudele racconto lungo del fratello «più talentuoso» di isaac b. Singer (come ha scritto harold bloom), se colui che tutto può le ascolterà.
Il racconto dall'interno dell'arbitro che ha osato mettere in discussione un sistema rivelandone ombre, condizionamenti e opacità. «l'arbitro gavillucci, come pochi altri visionari, si era fatto l'idea che la legge in italia fosse uguale per tutti. Ovviamente ne ha pagato le conseguenze. Peggio per lui, ma soprattutto per noi» – marco travaglio «per la prima volta un arbitro di serie a racconta la sua verità sul mondo del calcio. Per far riflettere tutti, ma soprattutto gli arbitri» – mario sconcerti la testimonianza di claudio gavillucci, dismesso dalla serie a nell'estate del 2018 e finito ad arbitrare nei campetti di provincia dopo essere stato tra i primi a sospendere una partita per cori razzisti, rivela una realtà finora sconosciuta e risponde alle tante domande che ogni tifoso o appassionato di calcio si pone. Questo libro è un viaggio nel mondo degli arbitri reso possibile anche grazie alla pubblicazione di documenti inediti e rivelatori. Esiste una sudditanza psicologica rispetto ai club più blasonati? Quanto incidono i media sulle valutazioni dei direttori di gara? Quanto guadagnano gli arbitri? Che contratti e che tutele hanno? Sono davvero indipendenti? Che cosa ha prodotto l'introduzione del var? A partire dalla sua storia, qui ripercorsa dagli inizi alle luci di san siro, gavillucci risponde a questi e altri interrogativi conducendo il lettore nelle segrete stanze di una realtà che fa dell'assoluta riservatezza la sua bandiera. Come un fortino inespugnabile, impermeabile a ogni polemica, errore, scandalo. Forse è finalmente arrivato il momento della trasparenza.
Firenze, gennaio 1475. Sandro botticelli dipinge uno stendardo per la giostra di giuliano de' medici. Vi è raffigurata una donna bellissima, che rappresenta la dea pallade atena. Immortala così nei secoli il meraviglioso volto di simonetta cattaneo vespucci, la bella senza paragoni. Lo stendardo poi scompare nel nulla, diventando una chimera, un capolavoro perduto che ogni storico dell'arte vorrebbe trovare. Roma, oggi. Erminia schiavone, proprietaria di un pensionato per studenti in via di ripetta, sospetta che uno di loro voglia ucciderla. Venezia, oggi. A sofia anastopoulos, storica dell'arte di origine greca, invitata a cena da amici, viene chiesto un parere sul suggestivo dipinto di un imitatore di pieter bruegel il vecchio che il padrone di casa ha regalato a sua moglie. La cornice dorata del quadro reca la scritta: est modus in rebus.
I cinque agenti della scorta di aldo moro: chi erano e perché vivono ancora. «quando chiuderete le pagine di questo libro potrete dire di conoscerli e non potrete più dimenticarli. » - dalla prefazione di mario calabresi il 16 marzo 1978, in via fani, a roma, le brigate rosse rapirono aldo moro e uccisero i cinque uomini della sua scorta: oreste leonardi, domenico ricci, raffaele iozzino, giulio rivera e francesco zizzi, due carabinieri e tre poliziotti. Per decenni le attenzioni di storici e giornalisti si sono incentrate sulle figure dei terroristi, a cui sono stati dedicati articoli, libri, dibattiti e interviste, mentre le vittime venivano trascurate se non del tutto dimenticate. Lo storico filippo boni ha sentito il bisogno personale e civile di ricostruire le vite spezzate di questi cinque servitori dello stato e per farlo è andato nei luoghi in cui vivevano, a parlare con le persone che li avevano amati e conosciuti: genitori, figli, fratelli, e fidanzate a cui il terrorismo ha impedito di sposare l'uomo che amavano. In questo libro, boni ha raccolto le toccanti storie di vite umili ma piene di sogni e di affetti, restituendo così verità e memoria a quei corpi prima trucidati e poi dimenticati e al tempo stesso componendo uno straordinario affresco di un'italia semplice e vera, che resistendo alle atrocità della storia si ostina a guardare al futuro.
Vincitore premio bancarella 1954nel loro paesello della bassa peppone e don camillo continuano, negli anni dell'immediato dopoguerra, il loro conflitto privato fatto di avventure, vendette, scherzi, strategie opposte e complementari. Perché, si sa, spesso gli estremi sono così estremi che si ricongiungono dall'altra parte. Così può capitare che i due escano dalle cabine elettorali e non si sappia chi abbia fatto la croce sul pci e chi abbia consegnato la scheda bianca, oppure addirittura che nascondano insieme un carro armato, ingombrante ricordo della guerra da poco finita. Le avventure di don camillo e peppone superano le divergenze politiche, le ideologie, la storia e si trasformano oggi in racconti pieni di umanità, in cui riscoprire il valore di un
Il volume conclusivo della trilogia winternight. La notte dell'inverno. Per salvare la russia e combattere con nemici mortali e immortali, contro il visibile e l'invisibile. Mosca è in preda alle fiamme, e per salvarsi vasja deve fuggire via, inseguita da tutti coloro che la accusano di morte e distruzione. Raggiunge così il regno della mezzanotte, una terra magica fatta di ogni mezzanotte passata, presente e futura. Ma rimanere lì sarebbe una condanna a morte per tutta la sua famiglia e per le sue terre. Intanto il gran principe di mosca è in preda alla rabbia e alla frustrazione, e sceglie alleati che lo condurranno su un percorso di guerra e rovina. E, mentre medved, il fratello gemello di morozko, sta scatenando il caos nella città stanca, un esercito di tatari si sta preparando ad attaccare e minacciare i confini della rus. Vasja si ritroverà nel mezzo di una guerra tra due stati, tra religione e folklore e tra antichi fratelli. Sarà in grado di salvare la russia, morozko e il magico mondo che custodisce?