Tre grandi opere in un unico volume i primi 3 libri del grande scrittore spagnolo che hanno in comune un alone di mistero e di macabra fantasia che circonda le vicende dei personaggi come uno strato di nebbia. 3 romanzi che hanno segnato l'immaginario di migliaia di lettori.
Il disastro ecologico provocato da una petroliera sulle coste galiziane; la guerra in iraq e il terrorismo; bush e i suoi alleati, da blair a berlusconi; il confronto est-ovest; e, ancora bruciante, la memoria del golpe cileno e il processo intentato a pinochet. Ma anche racconti, apologhi, storie trovate per strada, ritratti di amici, come francisco coloane e manuel vázquez montalbán. Sepúlveda si fa testimone di uno dei periodi più tumultuosi e drammatici della storia recente: il suo è il diario in pubblico di una passione politica, civile e umana inalterata. Un diario in cui affiora di continuo il narratore, con racconti densi e fulminei che si alternano alla cronaca risentita e partecipe del presente.
È la sete di conoscenza a guidare i suoi passi, la sua curiosità a condurlo al cospetto di misteri da svelare, la sua intelligenza a renderlo capace di districarsi nelle situazioni più complesse. Il suo nome è ignazio da toledo, e la sua fama corre di bocca in bocca nell'europa medievale. Le sue avventure lo portano a viaggiare tra l'italia, la francia e la spagna. Prima alla ricerca dell'
Immigrato, attaccabrighe, ribelle, megalomane, sprezzante e perennemente in lite con tutti. È arturo gabriel bandini, alter ego di john fante, il protagonista di queste storie. Bandini è l'antieroe per eccellenza che cattura il lettore fin dalle prime pagine di 'aspetta primavera, bandini' dove, in un inverno desolante, facciamo la conoscenza di questo quattordicenne italo-americano ancora ignaro delle proprie potenzialità e impegnato ad adorare il padre svevo. Negli altri tre atti della saga raccolti in questo volume, cioè 'la strada per los angeles', 'chiedi alla polvere', da tutti considerato il capolavoro di fante, e 'sogni di bunker hill', l'aspirante scrittore vive i suoi quotidiani fallimenti senza mai riuscire a coronare i propri sogni di gloria. Come scrive pier vittorio tondelli, la voce di fante è un impasto di humour, candore e cattiveria, che ne ha fatto uno scrittore amatissimo anche dal pubblico dei più giovani che in lui e nel suo alter ego hanno riconosciuto il prototipo di tutti gli sbandati-sognatori che hanno popolato la letteratura, non solo americana, dei nostri anni. Con uno scritto di dan fante.
Semi-disoccupato, semi-divorziato, semi-felice. C'è solo una cosa che vincenzo malinconico sa fare al cento per cento: filosofeggiare. Mentre cammina per le strade di napoli, mentre si ritrova con i colleghi che come lui non hanno nessuna voglia di lavorare, mentre entra nello studio di uno psicoterapeuta di cui si sente più medico che paziente, mentre assiste a un tragicomico reality in un supermercato, vincenzo ha sempre un pensiero in testa. Anzi, una miriade di pensieri che lievitano e che, di deriva in deriva, vanno lontano, passando dall'amore alla giustizia, dal senso della vita a sharon stone, dai becchini al frigorifero che la sua nuova ragazza continua a riempirgli, fino alle canzoni di raffaella carrà. E proprio mentre seguiamo il filo dei suoi pensieri stravaganti e fuori luogo e i suoi tentativi di analisi fai-da-te, ci accorgiamo che de silva con questa raccolta (
'le lettere di berlicche' hanno reso il nome di lewis noto a milioni di lettori in tutto il mondo. Per un'ispirazione improvvisa, all'uscita di una chiesa, una domenica mattina d'estate, si configurò nella mente dell'autore qualcosa che, per dirla con le sue stesse parole, 'potrebbe essere sia utile sia divertente. E consisterebbe in una serie di lettere che un vecchio diavolo in pensione invia ad un giovane diavolo che ha appena cominciato a lavorare sul suo primo 'paziente'. L'idea sarebbe quella di mostrare tutta la psicologia della tentazione dall'altro punto di vista'. Il testo venne scritto velocemente, comparve a puntate su un periodico nel 1941 e l'anno seguente in forma di libro. Da quella lontana primavera le riedizioni non si contarono e lewis stesso non riusciva a spiegarsi un tale favore del pubblico, se non per il fatto che le tentazioni descritte avevano un riscontro nella sua personale esperienza. In questo volume, le 'lettere' sono unite a ciò che lewis ha voluto considerare una sorta di seguito: 'il brindisi di berlicche'.
Dopo la morte del padre, eric zimmerman, proprietario della compagnia tedesca müller, decide di recarsi in spagna, per visitare tutte le filiali del gruppo. A madrid, nella sede centrale, conosce judith, una giovane segretaria, intelligente e terribilmente sexy, di cui si invaghisce all'istante. Da quel momento ha un unico obiettivo: possederla. Attratta dal suo capo, judith abbandona ogni speranza di resistergli e, totalmente disarmata, cede e si presta ai suoi giochi sessuali. Ha inizio così un turbine di desiderio e passione che li porterà a esplorare ogni forma di eros, a cercarsi e volersi ma alla fine a separarsi per le loro differenze. Judith ed eric prendono così due strade diverse, provando a fare a meno l'una dell'altro. Ma il desiderio è troppo forte e vince sulle loro resistenze: si ritrovano a monaco, dove si sono trasferiti. Ora sono nuovamente di fronte a una decisione da prendere: lasciarsi o continuare a stare insieme. Entrambi sembrano voler lottare per preservare la loro relazione, anche se il prezzo da pagare questa volta potrebbe essere davvero alto.
È stato educato da un'intera comunità criminale a diventare una contraddizione vivente, cioè un 'criminale onesto'. Ha imparato l'arte del coltello e quella del tatuaggio. È finito in carcere, ha combattuto per la sopravvivenza nelle carceri della sua città e poi in cecenia, cecchino in un reparto d'assalto. Ha visto da vicino il sistema sconcertante di poteri ombra che governano la russia, assoldato alla difesa di un oligarca nostalgico. Ha conosciuto l'amore intenso e il dolore atroce, la violenza, la sete di vendetta e il pentimento. 'piede scalzo' è cresciuto. Incisa nei tatuaggi e nelle cicatrici del corpo e dell'anima si porta addosso la sua storia. La stessa che nicolai lilin ha messo nei suoi libri e che oggi si può leggere tutto d'un fiato: con una scrittura ruvida e diretta, illuminata da sorprendenti squarci d'ironia. Tra storia e leggenda, autobiografia e immaginazione, 'trilogia siberiana' ci regala la cronaca di un percorso emotivo di drammatica intensità.