Giornalista musicale, consulente per etichette discografiche, sharon lawrence è stata amica di jimi hendrix e ha vissuto da vicino i picchi del suo talento, come le picchiate del suo umore, i suoi sfoghi e i suoi entusiasmi. In questo libro ritrae il musicista grazie a testimonianze e interviste finora inedite, ricostruendo gli anni difficili dell'infanzia, i primi passi musicali, il torbido mistero della morte, le infinite speculazioni della sua eredità.
Questo libro è il romanzo, intessuto di ricordi, rimpianti, incontri casuali, telefonate nella notte, dolorose rivelazioni, di una giovinezza e delle amicizie perdute. Il piccolo mordecai richler di sabato non poteva accendere o spegnere la luce, rispondere al telefono o ascoltare la radio. Nei giorni che precedevano lo yom kippur faceva roteare una gallina sopra la testa per scaricare sull'animale terrorizzato tutti i peccati dell'anno trascorso. A tredici anni, quando ormai è diventato un
Questo libro è il romanzo, intessuto di ricordi, rimpianti, incontri casuali, telefonate nella notte, dolorose rivelazioni, di una giovinezza e delle amicizie perdute. Il piccolo mordecai richler di sabato non poteva accendere o spegnere la luce, rispondere al telefono o ascoltare la radio. Nei giorni che precedevano lo yom kippur faceva roteare una gallina sopra la testa per scaricare sull'animale terrorizzato tutti i peccati dell'anno trascorso. A tredici anni, quando ormai è diventato un 'apikoros', un miscredente, si converte alla fede laica, socialista e sionista degli habonim, ansiosi di approdare quanto prima in palestina e fondarvi uno stato ebraico. Alla fine richler non emigrerà nella terra promessa. La visiterà due volte.
Simone moro in questo libro racconta la spedizione sull'annapurna del 1997 che è costata la vita ai suoi due compagni di cordata e che lo ha visto 'miracolosamente' sopravvissuto alla valanga che ha ucciso gli altri e che lo ha fatto volare 800 metri. E così parte dalla sua infanzia e cerca di spiegare come mai ha fatto della montagna il suo mestiere, perché scalare è la sua vita, e che cosa significhi per lui raggiungere la vetta. Ci racconta le sue esperienze, le sue paure, i suoi dubbi e la grande indimenticabile amicizia tra lui e anatoli boukreev, il grande alpinista russo morto sull'annapurna.
Argento racconta argento: la vita, i film, i sogni e le ossessioni del maestro del brivido. Dallo specchio di profondo rosso alle streghe di suspiria, fino agli aghi che tengono spalancati gli occhi in opera. Un'autobiografia che si legge come un romanzo. Nato in una famiglia in cui il cinema «si respirava», divoratore onnivoro già nell'infanzia di libri e film, annoiato dalla scuola tanto da fuggire a parigi, il giovane dario argento scopre di sentirsi a proprio agio solo nel buio di una sala cinematografica – dove il carattere solitario e l'immaginazione debordante trovano terreno fertile. Ma è l'esperienza come giornalista a «paese sera» a rivelarsi una palestra fondamentale, e a favorire l'incontro che gli cambia la vita: quello con sergio leone, per il quale insieme a bernardo bertolucci scrive il soggetto di c'era una volta il west. Intanto nella testa del futuro regista prende a maturare un desiderio tanto ambizioso quanto magnifico: scrivere una sceneggiatura diversa da tutte le altre. Mescolando le emozioni provate guardando i film di hitchcock, lang e antonioni, s'innesca un cortocircuito destinato a cambiare la storia del cinema di genere. Quando nel 1970 esce il suo primo film – l'uccello dalle piume di cristallo, che incasserà un miliardo e quattrocento milioni di lire – in pochissimo tempo il nome di dario argento fa il giro del pianeta. È cosí che vedono la luce profondo rosso e suspiria. Per la prima volta dario argento racconta se stesso in un libro: le sue passioni, i suoi amori, le sue paure. Un'«autobiografia horror», dove a fianco della figura del grande regista s'intravedono le inquietudini di un uomo schivo, innamorato del cinema e della vita. Un artista irregolare,che imprigionando i suoi personali demoni nella macchina da presa è riuscito a raccontare gli incubi di tutti noi.
Più che un manuale tecnico per aspiranti scrittori, questo libro è un'autobiografia del mestiere, in cui la storia personale e professionale di king si fondono totalmente. Il capitolo d'apertura, 'curriculum vitae' ripercorre gli anni della formazione attraverso i momenti di crescita fino al grande successo di 'carrie'. 'la cassetta degli attrezzi' è invece una disincantata elencazione dei ferri del mestiere. 'sullo scrivere' illustra le fasi del racconto creativo fino all'approdo editoriale; infine 'sul vivere' racconta come l'autore abbia visto la morte da vicino dopo lo spaventoso incidente in cui è stato coinvolto e come, grazie alla scrittura, sia tornato alla vita.
Un omaggio agli autori che marías ha amato, e al contempo un raffinato elogio dei libri. Javier marías ci propone di trattare gli scrittori non come autori, bensí come personaggi. Non busti di marmo o dipinti a olio, ma protagonisti letterari, al pari di quelli dei romanzi che hanno scritto, animati dalle passioni piú intense o vittime delle piú imbarazzanti ossessioni. Leggendo diari, biografie, testimonianze, scopriremo allora che conan doyle bramava di uccidere sherlock holmes, che joyce aveva un'ambigua inclinazione voyeuristica, che emily brontë era di un'insospettabile forza fisica o che rimbaud intratteneva un pessimo rapporto con l'igiene. E cosí nasce vite scritte, un omaggio agli autori che marías ha amato, e al contempo un raffinato elogio dei libri. Perché la letteratura passa anche attraverso i volti, gli sguardi, i gesti quotidiani di chi le ha dedicato la vita. «con il passare del tempo mi sono reso conto che, se mi è piaciuto scrivere tutti i miei libri, è stato con questo che mi sono divertito di piú. Forse perché, oltre che
Il 9 febbraio 1944 indro montanelli viene arrestato per avere scritto articoli diffamanti sul regime fascista, mentre sta per raggiungere il gruppo partigiano guidato da filippo beltrami. Il 14 agosto riesce a fuggire dal carcere di milano e a riparare in svizzera. In realtà, montanelli aveva preso le distanze dal regime fascista già dal 1938 con la rinuncia alla tessera del partito, e la divergenza politica e personale non aveva fatto che aumentare. Nel dopoguerra e fino alla sua morte montanelli è ritornato spesso sulla figura del duce e sulla storia del ventennio, contribuendo a creare l'immagine di un mussolini perfetto
Vita e pensieri di una donna fuori misura, ma mai all'altezza! Una casa andata in fumo, un'infanzia funestata dalle cattive ragazze, una vita costellata di grandi e piccoli traumi. Ma veronica, l'ironica, riesce a ridere e a farci ridere delle sue disavventure. Certo, la vita può essere un inferno per chi si sente costantemente inadeguata, troppo spesso in debito di autostima. Ma il riscatto - anche dall'inferno - è possibile. Basta riderci sopra e saperlo raccontare.