Cosa significa «prenderla con filosofia»? Viene prima la morale o la religione? È proprio vero che i gusti non si discutono? Siamo «naturalmente buoni» o «naturalmente cattivi»? Che cosa ci rende davvero felici? È possibile mentire a se stessi? «alle grandi domande della filosofia forse conviene rispondere in breve. Almeno questa è la nostra scommessa. Non sempre è possibile, ovviamente, e certo le risposte non potranno essere definitive. Ma a ben vedere questo vale anche per le sontuose trattazioni cui ci hanno abituato i pensatori di ogni tempo. Noi perseguiremo un obiettivo assai più limitato, ma partiremo comunque da questioni importanti, decisive. E per mostrare che facciamo sul serio partiamo da quella che tutti prima o poi finiamo per por- ci, resa celebre anche da un film dei monty python: qual è il senso della vita? » per trovare una risposta a questa e ad altre domande «di senso», come si dice oggi in italia, armando massarenti ha indagato alcuni dei temi filosofici più dibattuti e complessi, dalla libertà alla morale, dalla verità allo scetticismo, dalla saggezza all'autoinganno, mettendoli alla prova della quotidianità e osservandoli con indipendenza di giudizio, senza arretrare davanti alle loro contraddizioni e ai loro paradossi. Ad esempio, come comportarsi di fronte allo sport preferito dagli australiani, quello del «lancio del nano»? Un libertario può davvero giustificarne il divieto in nome dei «diritti umani»? Oppure, cosa accadrebbe a chi applicasse fino in fondo l'affermazione antidogmatica per eccellenza, «so di non sapere»? Chi sono oggi i veri nichilisti, relativisti e miscredenti? Che male c'è a essere atei o agnostici? Che cosa significa «prenderla con filosofia»? Viene prima la morale o la religione? È proprio vero che i gusti non si discutono? Siamo «naturalmente buoni» o «naturalmente cattivi»? Che cosa ci rende davvero felici? È possibile mentire a se stessi? Lungo l'itinerario molte domande cariche di aspettative improvvisamente si «sgonfiano», ma allo stesso tempo appare evidente che «per ogni questione che può essere smontata esistono mille altre possibilità per rimontarla». Così, nella varietà e nella mobilità dei loro percorsi, questi «esercizi di filosofia minima» ci offrono un divertimento disincantato e rinfrescante, rivelando l'unità e la novità di uno sguardo e di uno stile.