Loading...

Caricamento in corso

Image from
Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Dalla Preistoria

Vai alla classifica generale

Libri in questa classifica: 254

Pagina 16 di 26

Posizione in classifica: 151

La Guerra Dei Nostri Nonni
(1915-1918): Storie Di Uomini, Donne, Famiglie

Aldo Cazzullo

Archeologia - Dalla preistoria

La Guerra Dei Nostri Nonni<br>(1915-1918): Storie Di Uomini, Donne, Famiglie
La grande guerra non ha eroi. I protagonisti non sono re, imperatori, generali. Sono fanti contadini: i nostri nonni. Aldo cazzullo racconta il conflitto '15-18 sul fronte italiano, alternando storie di uomini e di donne: le storie delle nostre famiglie. Perché la guerra è l'inizio della libertà per le donne, che dimostrano di poter fare le stesse cose degli uomini: lavorare in fabbrica, guidare i tram, laurearsi, insegnare. Le vicende di crocerossine, prostitute, portatrici, spie, inviate di guerra, persino soldatesse in incognito, incrociano quelle di alpini, arditi, prigionieri, poeti in armi, grandi personaggi e altri sconosciuti. Attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze anche inedite, 'la guerra dei nostri nonni' conduce nell'abisso del dolore. Ma sia le testimonianze di una sofferenza che oggi non riusciamo neppure a immaginare, sia le tante storie a lieto fine, come quelle raccolte dall'autore su facebook, restituiscono la stessa idea di fondo: la grande guerra fu la prima sfida dell'italia unita; e fu vinta. L'italia poteva essere spazzata via; dimostrò di non essere più 'un nome geografico', ma una nazione. Questo non toglie nulla alle gravissime responsabilità, che il libro denuncia con forza, di politici, generali, affaristi, intellettuali, a cominciare da d'annunzio, che trascinarono il paese nel grande massacro. Ma può aiutarci a ricordare chi erano i nostri nonni, di quale forza morale furono capaci, e quale patrimonio portiamo dentro di noi.
Punteggio: 677
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/06/2021

Posizione in classifica: 152

La Guerra Dei Nostri Nonni
1915-1918 Storie Di Uomini, Donne, Famiglie

Aldo Cazzullo

Archeologia - Dalla preistoria

La Guerra Dei Nostri Nonni<br>1915-1918 Storie Di Uomini, Donne, Famiglie
La grande guerra non ha eroi. I protagonisti non sono re, imperatori, generali. Sono fanti contadini, i nostri nonni. La guerra dei nostri nonni racconta il conflitto '15-'18 sul fronte italiano, alternando storie di uomini e di donne: le storie delle nostre famiglie. Attraverso lettere, diari di guerra e testimonianze, conduce nell'abisso del dolore, ma ci dimostra anche come la grande guerra sia stata la prima sfida dell'italia unita: una sfida vinta.
Punteggio: 677
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/09/2024

Posizione in classifica: 153

Come Roma Insegna

Valerio Massimo Manfredi

Archeologia - Dalla preistoria

Come Roma Insegna
Dalla dura lezione delle pandemie al razzismo, dal virus della corruzione alla tensione per l'innovazione, l'epopea di roma - a saperla leggere - può scacciare il buio che spesso ci inghiotte, illuminare il nostro presente, edificare il nostro futuro. Molti imperi scompaiono avendo lasciato dietro di sé un campo di sterminio, rovine, massacri e. Niente altro. Roma ha lasciato una civiltà. Viviamo ancora nella sua legge, ci avvantaggiamo del suo sistema di comunicazione, delle poderose e geniali tecniche costruttive, parliamo la sua lingua, in tante e diverse parti del mondo. Alcuni dei popoli che sono stati interessati dalla dominazione romana non avrebbero poi avuto alcuna pietà quando, a loro volta, si sarebbero trovati nel ruolo degli invasori. Avrebbero distrutto, ucciso, saccheggiato: in questo, la storia del genere umano è tristemente quella che è. Gli 'altri' non erano migliori. Una volta ancora la differenza è in ciò che rimane dopo. O che non rimane affatto. La narrazione storica rifugge illusorie classifiche morali, ma quel che è certo è che bisogna sentirsi orgogliosi della civiltà che l'antica roma ci ha lasciato, orgogliosi di esserne, in tanti, eredi.
Punteggio: 661
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/05/2024

Posizione in classifica: 154

1177 A
C
Il Collasso Della Civiltà

Eric H. Cline

Archeologia - Dalla preistoria

1177 A<br>C<br>Il Collasso Della Civiltà
Vennero dal mare. Sappiamo il loro nome e poco altro: li chiamiamo 'popoli del mare' e al loro arrivo caddero regni millenari e l'intera civiltà del bronzo collassò repentinamente. Dopo, seguirono solo lunghi secoli bui. L'età del bronzo era stata un'epoca di fiorenti commerci, di evoluzione tecnica e culturale, di rapporti diplomatici internazionali, di sottili equilibri politici. A lungo si è pensato che il mondo di tremila anni fa fosse un luogo primitivo, con un'economia ridotta su breve scala, ma gli ultimi decenni di scavi archeologici hanno invece portato alla luce un mondo incredibilmente organizzato e vasto, sorprendentemente simile al nostro, tanto da poterlo definire 'globalizzato'. Il quadro archeologico ci restituisce un'organizzazione solida e funzionale, che sembrava intramontabile, come la nostra, ma che cadde di schianto. Lo stagno, necessario per ottenere il bronzo delle armi e degli utensili, proveniva dall'afghanistan, il rame da cipro: come il petrolio di oggi, erano le merci più ambite, e sul loro commercio era fiorita un'intesa internazionale che coinvolgeva tutti i grandi imperi del mediterraneo e della mezzaluna fertile. I nomi dei regni antichi evocano avvenimenti lontani - egizi, ittiti, assiri, babilonesi, mitanni, minoici, micenei, amorrei, ugariti, cretesi, ciprioti, cananei -, ma le loro vicende sono così 'moderne' che la loro storia suona ormai come un monito rivolto al nostro mondo.
Punteggio: 657
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/03/2023

Posizione in classifica: 155

La Scintilla
Da Tripoli A Sarajevo Come LItalia Provocò La Prima Guerra Mondiale

Franco Cardini

Archeologia - Dalla preistoria

La Scintilla<br>Da Tripoli A Sarajevo Come LItalia Provocò La Prima Guerra Mondiale
All'inizio di agosto del 1914 scoppia la prima guerra mondiale. L'italia rimane estranea alle ostilità fino al 24 maggio 1915, ma le sue responsabilità in relazione al conflitto sono molto gravi e risalgono a qualche tempo prima. Nel 1911 l'europa è infatti in un sostanziale equilibrio, lo sviluppo economico è tumultuoso e le grandi potenze hanno risolto quasi tutti i loro contrasti coloniali: l'unico elemento di instabilità viene dall'impero ottomano, il cui collasso porterebbe a conseguenze imprevedibili. In particolare è preoccupante la situazione nei balcani, dove i nazionalismi serbo, bulgaro, greco e rumeno aspirano a un riassetto generale della regione a spese dei territori appartenenti a costantinopoli. Dopo oltre un quarantennio di pace fra le potenze del continente, è l'italia che riapre la stagione dei conflitti, invadendo le province ottomane di tripolitania e cirenaica. Giolitti, indifferente ai problemi continentali, è alla ricerca di una vittoria militare di prestigio che taciti le opposizioni di destra e rifiuta ogni offerta di cessione di fatto dei territori avanzata da costantinopoli, conservandone la sovranità nominale, sull'esempio dell'egitto e dell'algeria, da anni protettorati inglese e francese. Nasce così l'impresa di libia, inutile e proditorio attacco all'impero ottomano.
Punteggio: 641
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/04/2024

Posizione in classifica: 156

Le Meraviglie Del Mondo Antico

Valerio Massimo Manfredi

Archeologia - Dalla preistoria

Le Meraviglie Del Mondo Antico
La grande piramide di cheope a giza, immensa dimora di riposo eterno per il faraone e monumento di tale titanica complessione da sfidare sotto certi aspetti l'umana comprensione: la più antica fra le sette meraviglie e l'unica che sopravvive ancora oggi. I giardini pensili sospesi sul paesaggio di babilonia, costruiti da un grande monarca per la sposa che aveva nostalgia delle sue montagne boscose: la più evanescente delle sette meraviglie, quella più fantasmatica, invano cercata e inseguita da archeologi e poeti, da epigrafisti e indagatori delle antiche fonti. E poi l'artemision di efeso, gigantesco tempio dedicato al culto della dea artemide, voluto dal munifico re di lidia creso. Il colosso di rodi, l'enorme statua di bronzo che sorgeva su una piccola isola in mezzo al mare. E ancora, il mausoleo di alicarnasso, la monumentale tomba dove riposava il satrapo mausolo, nell'attuale bodrum, in turchia. Il faro di alessandria in egitto, che una volta indicava la via alle mille imbarcazioni che si avvicinavano a quel porto favoloso. E la statua di zeus a olimpia, grandiosa creazione del mitico scultore fidia. Sono queste le sette meraviglie del mondo antico. Già indicate come tali diversi secoli prima della nascita di cristo, furono contemporaneamente visibili solo nel periodo fra il 300 e il 227 a. C; successivamente andarono a una a una distrutte per cause diverse, salvo appunto l'inattaccabile piramide di cheope, scalfita soltanto dalle mani distruttrici degli uomini.
Punteggio: 635
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/12/2021

Posizione in classifica: 157

I Massacri Di Luglio
La Storia Censurata Dei Crimini Fascisti In Jugoslavia

Giacomo Scotti

Archeologia - Dalla preistoria

I Massacri Di Luglio<br>La Storia Censurata Dei Crimini Fascisti In Jugoslavia
A partire dal 2004, in italia, il 10 febbraio è dedicato alla «memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe». Per la parte politica che ha istituito una simile ricorrenza, si è trattato di una formidabile occasione per riscrivere la storia a uso e consumo di un delirio nazionalista, capace di riabilitare il fascismo, sottraendolo alle inappellabili responsabilità rispetto ai crimini compiuti in patria e altrove. In modo particolare, nella ex jugoslavia, gli italiani non furono affatto 'brava gente'. Al contrario, come dimostra giacomo scotti, il terrorismo ai danni della popolazione civile fu una delle principali caratteristiche dell'occupazione italiana dei territori balcanici: una storia sanguinaria e vigliacca e, proprio per questo, rimossa dalla memoria ufficiale.
Punteggio: 603
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/01/2024

Posizione in classifica: 158

La Scintilla
Da Tripoli A Sarajevo Come L'Italia Provocò La Prima Guerra Mondiale

Franco Cardini

Archeologia - Dalla preistoria

La Scintilla<br>Da Tripoli A Sarajevo Come L"Italia Provocò La Prima Guerra Mondiale
All'inizio di agosto del 1914 scoppia la prima guerra mondiale. L'italia rimane estranea alle ostilità fino al 24 maggio 1915, ma le sue responsabilità in relazione al conflitto sono molto gravi e risalgono a qualche tempo prima. Nel 1911 l'europa è infatti in un sostanziale equilibrio, lo sviluppo economico è tumultuoso e le grandi potenze hanno risolto quasi tutti i loro contrasti coloniali: l'unico elemento di instabilità viene dall'impero ottomano, il cui collasso porterebbe a conseguenze imprevedibili. In particolare è preoccupante la situazione nei balcani, dove i nazionalismi serbo, bulgaro, greco e rumeno aspirano a un riassetto generale della regione a spese dei territori appartenenti a costantinopoli. Dopo oltre un quarantennio di pace fra le potenze del continente, è l'italia che riapre la stagione dei conflitti, invadendo le province ottomane di tripolitania e cirenaica. Giolitti, indifferente ai problemi continentali, è alla ricerca di una vittoria militare di prestigio che taciti le opposizioni di destra e rifiuta ogni offerta di cessione di fatto dei territori avanzata da costantinopoli, conservandone la sovranità nominale, sull'esempio dell'egitto e dell'algeria, da anni protettorati inglese e francese. Nasce così l'impresa di libia, inutile e proditorio attacco all'impero ottomano.
Punteggio: 603
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/10/2021

Posizione in classifica: 159

L Amore E Il Potere
Da Rachele A Veronica, Un Secolo Di Storia Italiana

Bruno Vespa

Archeologia - Dalla preistoria

L Amore E Il Potere<br>Da Rachele A Veronica, Un Secolo Di Storia Italiana
Ci sono frasi tenere, ma ci sono anche incomprensioni, tensioni, matrimoni finiti male, divorzi, annullamenti della sacra rota, amanti che hanno avuto un ruolo decisivo nella vita privata e anche nella vita pubblica degli uomini che hanno guidato l'italia nell'ultimo secolo. Questo libro di bruno vespa è assai diverso da tutti gli altri: non racconta i retroscena della politica (che pure non mancano), ma i retroscena dell'anima. Con una serie di vicende finora mai rivelate, o dissepolte da un lungo oblio. Quanti sanno che mussolini era forse bigamo? Che francesco cossiga ha ottenuto, dopo sette anni di istruttoria, l'annullamento del suo matrimonio? Veronica berlusconi parla dopo la famosa lettera alla
Punteggio: 601
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/01/2023

Posizione in classifica: 160

Manuale Di Storia Medioevale

Andrea Zorzi

Archeologia - Dalla preistoria

Manuale Di Storia Medioevale
Mille anni di storia dividono la fine del mondo antico e l'inizio dell'età moderna: un'età di mezzo che si usa chiamare medioevo. Su di esso grava un forte pregiudizio negativo, come epoca di decadenza, che perdura fino ai nostri giorni. In realtà, il medioevo fu qualcosa di profondamente diverso: la storia del lungo periodo in cui venne formandosi l'identità storica dell'europa come originario incontro di civiltà – quelle romana, barbarica e cristiana – e come confronto continuo con le culture altre con cui venne in rapporto – quelle bizantina e islamica in ambito mediterraneo, ma anche quelle asiatiche e africane. L'autore ricostruisce questo complesso e affascinante periodo in una sintesi chiara e aggiornata, arricchita da un corposo apparato di informazioni di primo riferimento.
Punteggio: 576
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/06/2021

Privacy & Policy
Cosa è e come funziona ClassificheLibri.it
[email protected]