'come si viveva nell'impero romano? Che tipo di persone avremmo incontrato nelle sue città? Come sono riusciti i romani a creare un impero così grande, unendo popolazioni e luoghi così diversi? Il libro che avete in mano è, idealmente, la prosecuzione di 'una giornata nell'antica roma'. Lì si raccontava la vita quotidiana nella capitale attraverso lo scandire delle ventiquattro ore. Ora immaginate di alzarvi la mattina seguente e di partire per un viaggio attraverso tutto l'impero. Per compiere questo viaggio basterà seguire un sesterzio. Soffermandoci sulle persone che via via entrano in possesso della moneta, scopriremo i loro volti, le loro sensazioni, il loro modo di vivere, le loro abitudini, le loro case. Il viaggio è ipotetico, ma del tutto verosimile. I personaggi che incontreremo sono realmente vissuti in quel periodo e in quei luoghi. I loro nomi sono veri e svolgevano effettivamente quel mestiere. Tutto è il frutto di un lavoro di ricerca su stele tombali, iscrizioni e testi antichi. Allo stesso modo, pressoché tutte le battute che sentirete pronunciare da tali personaggi sono 'originali': provengono infatti dalle opere di famosi autori latini come marziale, ovidio o giovenale. E tappa dopo tappa, scoprendo il 'dietro le quinte' dell'impero, ci accorgeremo di quanto il mondo dei romani, la prima grande globalizzazione della storia, fosse in fondo molto simile al nostro. ' (alberto angela)
Sessant'anni di lavori - tra 1475 e 1535 -, decine di artisti coinvolti e tra loro i più affermati dell'epoca: botticelli, pietro perugino, pinturicchio, domenico ghirlandaio, luca signorelli e cosimo rosselli, oltre ovviamente a michelangelo. Questi sono i numeri - e i nomi - della cappella sistina, voluta da sisto iv come splendida sede per le celebrazioni liturgiche del pontefice. Alberto angela ci accompagna in una passeggiata d'eccezione alla scoperta dell'intera sistina ricostruendo il contesto storico, le diverse fasi dei lavori e delineando caratteri e vicende di papi e pittori. Grazie a un ricco apparato iconografico, ogni singolo affresco viene analizzato nei dettagli.
Un capolavoro assoluto come la gioconda non è solo un quadro da ammirare affascinati dagli occhi che sembrano vivi e dalla magia del sorriso. In realtà è un viaggio nella mente e nelle emozioni di leonardo. È una porta che si spalanca su un luogo e su un'epoca indimenticabili: firenze (ma anche milano, roma, mantova, urbino) e il rinascimento. Già dall'ottocento e fino a oggi, è stato detto e scritto moltissimo su leonardo e su monna lisa, un artista e un ritratto su cui si ha sempre l'impressione di non sapere abbastanza. Per andare a conoscere entrambi e svelarne l'eterno fascino, alberto angela ha scelto una chiave completamente nuova: lascia che sia la gioconda a
Fra tutte le statue che ci sono pervenute dal mondo antico, i due meravigliosi bronzi di riace sono quelle che più hanno colpito ed entusiasmato il pubblico. Perché? Certamente, all'origine del loro
Un libro illustrato che ci aprirà le porte delle case fiorentine dell'epoca, ci porterà dalle botteghe ai palazzi dei mercanti, ma soprattutto ci farà scoprire il volto e il genio di leonardo, artista per antonomasia, come non li abbiamo mai visti. Non è esagerato ritenere il ritratto di monna lisa l'opera d'arte più famosa al mondo. Tradizionalmente si riteneva che leonardo l'avesse realizzato fra il 1503 e il 1506 ma autorevoli studi più recenti sembrano dimostrare che l'abbia terminato nel 1517, quindi esattamente 500 anni fa. In uno straordinario viaggio nella firenze rinascimentale angela ci svela tutti i segreti di questo capolavoro e del mondo che lo ha ispirato.
Fra tutte le statue che ci sono pervenute dal mondo antico, i due meravigliosi bronzi di riace sono quelle che più hanno colpito ed entusiasmato il pubblico. Perché? Certamente, all'origine del loro 'successo' ci sono la bellezza straordinaria e la pregevolissima fattura del giovane e dell'uomo maturo. Ma non solo. A contribuire al loro fascino, è anche l'aura di mistero che tuttora li avvolge. Proprio partendo dalle numerose domande rimaste aperte, alberto angela prova in questo libro a farci rivivere, passo dopo passo, la storia dei bronzi di riace, come se la rivedessimo in un film. Ecco che, prendendoci per mano, ci accompagna nell'epoca e negli ambienti da cui presumibilmente provengono, va alla ricerca dei loro autori (evidentemente grandissimi artisti: forse proprio il leggendario fidia? ) e cerca di immaginare chi potessero raffigurare questi due splendidi personaggi maschili: castore e polluce? Un guerriero e uno stratego? E ancora: come furono forgiati? Con quale tecnica fu possibile renderne la capigliatura morbida o le vene che appaiono sotto pelle? Ma il percorso emozionante alla scoperta dei bronzi non si ferma qui: in quali circostanze sconosciute finirono sul fondale del mar ionio? Vi furono buttati da una nave in una notte di tempesta? E la nave arrivò in porto o affondò? Quando accadde? Che lingua parlava l'equipaggio: greco, latino o addirittura goto?
Un capolavoro assoluto come la gioconda non è solo un quadro da ammirare affascinati dagli occhi che sembrano vivi e dalla magia del sorriso. In realtà è un viaggio nella mente e nelle emozioni di leonardo. È una porta che si spalanca su un luogo e su un'epoca indimenticabili: firenze (ma anche milano, roma, mantova, urbino) e il rinascimento. Già dall'ottocento e fino a oggi, è stato detto e scritto moltissimo su leonardo e su monna lisa, un artista e un ritratto su cui si ha sempre l'impressione di non sapere abbastanza. Per andare a conoscere entrambi e svelarne l'eterno fascino, alberto angela ha scelto una chiave completamente nuova: lascia che sia la gioconda a 'raccontarci' leonardo, il genio che l'ha potuta pensare e realizzare. Partendo da ogni dettaglio del quadro e ricostruendo le circostanze in cui leonardo lo dipinse, scopriamo così che il volto della gioconda, levigatissimo dallo sfumato, non ha ciglia né sopracciglia (un dettaglio importante nella storia narrata in queste pagine). O che il suo vestito ha molto da dirci sulla moda del tempo, ma anche sulle abitudini e sull'economia della firenze di inizio cinquecento. O, ancora, che le sue mani non sarebbero state possibili senza approfonditi e sorprendenti studi di anatomia. O che il segreto del paesaggio va ricercato nel nuovo tipo di prospettiva 'aerea', ideato da leonardo. La gioconda può raccontarci queste e molte altre cose sul suo autore. Prefazione di carlo pedretti.
Com'era la vita quotidiana nella roma imperiale? Quali volti si incontravano nelle vie o sulle gradinate del colosseo? Quali atmosfere si respiravano nelle case, nei palazzi? Alberto angela conduce il lettore nella folla delle strade, all'interno delle case o nel colosseo durante i combattimenti tra gladiatori. A descrizioni dettagliate di luoghi e stili di vita, si alternano infatti narrazioni in
Com'era la vita quotidiana nella roma imperiale? Quali volti si incontravano nelle vie o sulle gradinate del colosseo? Quali atmosfere si respiravano nelle case, nei palazzi? Alberto angela conduce il lettore nella folla delle strade, all'interno delle case o nel colosseo durante i combattimenti tra gladiatori. A descrizioni dettagliate di luoghi e stili di vita, si alternano infatti narrazioni in 'presa diretta' quasi fosse una telecamera a proseguire il racconto, con il suo bagaglio di immagini, rumori, per scoprire e indagare tutte le curiosità e i piccoli grandi dettagli della vita degli antichi romani.
Un libro illustrato che ci aprirà le porte delle case fiorentine dell'epoca, ci porterà dalle botteghe ai palazzi dei mercanti, ma soprattutto ci farà scoprire il volto e il genio di leonardo, artista per antonomasia, come non li abbiamo mai visti. Non è esagerato ritenere il ritratto di monna lisa l'opera d'arte più famosa al mondo. Tradizionalmente si riteneva che leonardo l'avesse realizzato fra il 1503 e il 1506 ma autorevoli studi più recenti sembrano dimostrare che l'abbia terminato nel 1517, quindi esattamente 500 anni fa. In uno straordinario viaggio nella firenze rinascimentale angela ci svela tutti i segreti di questo capolavoro e del mondo che lo ha ispirato.