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Julien Tromeur


Classifica Libri di Antonio Manzini

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Libri in questa classifica: 39

Pagina 2 di 4

Posizione in classifica: 11

Gli Ultimi Giorni Di Quiete

Antonio Manzini

Narrativa estera - Recente

Gli Ultimi Giorni Di Quiete
Gli ultimi giorni di quiete è l'ultimo romanzo di antonio manzini, uno degli scrittori italiani più apprezzati nel genere del giallo e del noir. Il libro riprende le vicende del vicequestore rocco schiavone, il personaggio più amato dai lettori di manzini, che si trova a indagare su un caso di omicidio e rapimento in una roma sconvolta dalla pandemia. Il romanzo è un mix perfetto di suspense, azione, ironia e riflessione, che tiene incollati alle pagine fino all'ultimo capitolo. Manzini dimostra ancora una volta la sua abilità nel creare una trama avvincente e originale, che si snoda tra i meandri della città eterna e i suoi contrasti sociali. La scrittura è fluida e coinvolgente, arricchita da dialoghi brillanti e da una profonda caratterizzazione dei personaggi. Rocco schiavone è un protagonista indimenticabile, capace di conquistare il lettore con il suo carisma, il suo sarcasmo e la sua umanità. Il libro affronta anche temi attuali e delicati, come la crisi sanitaria, la violenza sulle donne, la corruzione e la solitudine. Gli ultimi giorni di quiete è un romanzo che non delude le aspettative dei fan di manzini, ma che può anche essere apprezzato da chi si avvicina per la prima volta alla sua opera. Si tratta di uno dei libri più belli di antonio manzini, che conferma il suo talento e la sua originalità nel panorama letterario italiano. Un libro da leggere assolutamente per gli amanti del giallo e non solo.
Punteggio: 982
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/03/2023

Posizione in classifica: 12

Non è Stagione

Antonio Manzini

Narrativa estera - Narrativa gialla

Non è Stagione
C'è un'azione parallela, in questa inchiesta del vicequestore rocco schiavone, che affianca la storia principale. È perché il passato dell'ispido poliziotto è segnato da una zona oscura e si ripresenta a ogni richiamo. Come un debito non riscattato. Come una ferita condannata a riaprirsi. E anche quando un'indagine che lo accora gli fa sentire il palpito di una vita salvata, da quel fondo mai scandagliato c'è uno spettro che spunta a ricordargli che a rocco schiavone la vita non può sorridere. I berguet, ricca famiglia di industriali valdostani, hanno un segreto, rocco schiavone lo intuisce per caso. Gli sembra di avvertire nei precordi un grido disperato. È scomparsa chiara berguet, figlia di famiglia, studentessa molto popolare tra i coetanei. Inizia così per il vicequestore una partita giocata su più tavoli: scoprire cosa si cela dietro la facciata irreprensibile di un ambiente privilegiato, sfidare il tempo in una corsa per la vita, illuminare l'area grigia dove il racket e gli affari si incontrano. Intanto cade la neve ad aosta, ed è maggio: un fuori stagione che nutre il malumore di rocco. E come venuta da quell'umor nero, un'ombra lo insegue per colpirlo dove è più doloroso.
Punteggio: 980
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/03/2023

Posizione in classifica: 13

Le Ossa Parlano

Antonio Manzini

Narrativa estera - Narrativa gialla

Le Ossa Parlano
Ne le ossa parlano, antonio manzini procede di un altro capitolo nel grande romanzo del suo personaggio: rocco schiavone. Un romanzo unico composto da più gialli intricati che esplorano le complessità della natura umana. Un medico in pensione scopre nel bosco delle ossa umane. È il cadavere di un bambino. Michela gambino della scientifica di aosta, nel privato tanto fantasiosamente paranoica da far sentire rocco schiavone spesso e volentieri in un reparto psichiatrico, ma straordinariamente competente, riesce a determinare i principali dettagli: circa dieci anni, morte per strangolamento, probabile violenza. L'esame dei reperti, un'indagine complessa e piena di ostacoli, permette infine di arrivare a un nome e a una data: mirko, scomparso sei anni prima. La madre, una donna sola, non si era mai rassegnata. L'ultima volta era stato visto seduto su un muretto, vicino alla scuola dopo le lezioni, in attesa apparentemente di qualcuno. Un cold case per il vicequestore schiavone, che lo prende non come la solita rottura di decimo livello, ma con dolente compassione, e con il disgusto di dover avere a che fare con i codici segreti di un mondo disumano. Un'indagine che lo costringe alla logica, a un procedere sistematico, a decifrare messaggi e indizi provenienti da ambienti sotterra-nei. E a collaborare strettamente con i colleghi e i sottoposti, dei quali conosce sempre più da vicino le vite private: gli amori spericolati di antonio, il naufragio di italo, le recenti sistemazioni senti-mentali di casella e di deruta, persino l'inattesa sensibilità di d'intino, le fissazioni in fondo comiche dei due del laboratorio. Lo circondano gli echi del passato di cui il fantasma di marina, la moglie uccisa, è il palpitante commento. Si accorge sempre più di essere inadeguato ad altri amori. È come se la solitudine stesse diventando l'esigente compagna di cui non si può fare a meno. Questa è l'indagine forse più crudele di rocco schiavone. La solitudine del bambino vittima è totale, perenne, metafisica, e aleggia sulle affaccendate vicende di tutti quanti i personaggi facendoli sentire del tutto futili a rocco, confermandolo nel suo radicato pessimismo.
Punteggio: 945
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/11/2024

Posizione in classifica: 14

Era Di Maggio

Antonio Manzini

Narrativa estera - Narrativa gialla

Era Di Maggio
'mettilo agli atti, italo. In una notte di maggio, alle ore una e dieci, al vicequestore rocco schiavone piomba addosso una rottura di decimo grado! ' . Gli agenti del commissariato di aosta, che stanno imparando a convivere con la scorza spinosa che ricopre il suo cuore ferito, scherzano con la classifica delle rotture del loro capo, in cima alla quale c'è sempre il caso su cui sta indagando. Ma rocco è prostrato per davvero. Una donna è morta al posto suo, la fidanzata di un amico di roma, 'seccata' da qualcuno che voleva colpire lui. E quando esce dalla depressione si butta sulle tracce di quell'assassino tra roma ed aosta, scavando dolorosamente nel proprio passato, alla ricerca del motivo della vendetta, un viaggio nel tempo che è come una ferita che si apre su una piaga che non ha ancora smesso di sanguinare. Però le rotture sono solo cominciate: un altro cadavere archiviato all'inizio come infarto. Un altro viaggio che si inoltra stavolta nel presente dorato della città degli insospettabili. In questo quarto romanzo, prosegue la serie dei polizieschi scabri, realistici e immersi nell'amara ironia di rocco schiavone. Ma in realtà, attraverso le diverse avventure di un poliziotto politicamente scorretto, si svolge un unico racconto. Il racconto della vita di un uomo che si scontra con la impunita e pervasiva corruzione del privilegio sociale, nel disincanto assoluto dell'italia d'oggi.
Punteggio: 933
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/10/2021

Posizione in classifica: 15

La Costola Di Adamo

Antonio Manzini

Narrativa estera - Narrativa gialla

La Costola Di Adamo
'il vicequestore sorrise nel pensare alla somiglianza che sentiva tra lui e quel cane da punta'. Rocco schiavone ha la mania di paragonare a un animale ciascuna delle fisionomie umane che gli si para davanti. Ma più che il setter che gli suscita quell'accostamento, lui stesso fa venire in mente uno spinone, ispido, arruffato e rustico com'è: pur sempre, però, sottomesso all'istinto della caccia. È uno sbirro manesco e tutt'altro che immacolato, romano di conio trasteverino, con una piaga di dolore e di colpa che non può guarire. Ad aosta, dove l'hanno trasferito d'ufficio, preferirebbe tenere le sue clarks al riparo dall'acqua e godersi i suoi amorazzi, che non imbarcarsi in un'altra inchiesta piena di neve. Una donna, una moglie che si avvicinava all'autunno della vita, è trovata cadavere dalla domestica. Impiccata al lampadario di una stanza immersa nell'oscurità. Intorno la devastazione di un furto. Ma rocco non è convinto. E una successione di coincidenze e divergenze, così come l'ambiguità di tanti personaggi, trasformano a poco a poco il quadro di una rapina in una nebbia di misteri umani, ambientali, criminali. Per dissolverla, il vicequestore rocco schiavone mette in campo il suo metodo annoiato e stringente, fatto di intuito rapido e brutalità, di compassione e tendenza a farsi giustizia da sé, di lealtà verso gli amici e infida astuzia.
Punteggio: 897
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/10/2021

Posizione in classifica: 16

Orfani Bianchi

Antonio Manzini

Narrativa estera - Recente

Orfani Bianchi
Dopo i romanzi di grande successo con protagonista il vicequestore rocco schiavone, questa volta manzini racconta un personaggio femminile indimenticabile. 'antonio manzini ribalta stereotipi e luoghi comuni spostando al centro chi sta ai margini della storia. Un romanzo potente e bellissimo' - teresa ciabatti 'orfani bianchi romanzo sconcertante e fuori dalle righe. Antonio manzini affronta un tema aspro con garbo, disinvoltura e un pizzico di temerarietà' - massimo lugli, il venerdì di repubblica mirta è una giovane donna moldava trapiantata a roma in cerca di lavoro. Alle spalle si è lasciata un mondo di miseria e sofferenza, e soprattutto ilie, il suo bambino, tutto quello che ha di bello e le dà sostegno in questa vita di nuovi sacrifici e umiliazioni. Per primo nunzio poi la signora mazzanti, 'che si era spenta una notte di dicembre, sotto natale, ma la famiglia non aveva rinunciato all'albero ai regali e al panettone', poi olivia e adesso eleonora. Tutte persone vinte dall'esistenza e dagli anni, spesso abbandonate dai loro stessi familiari. Ad accudirle c'è lei, mirta, che non le conosce ma le accompagna alla morte condividendo con loro un'intimità fatta di cure e piccole attenzioni quotidiane. Ecco quello che siamo, sembra dirci manzini in questo romanzo sorprendente e rivelatore con al centro un personaggio femminile di grande forza e bellezza, in lotta contro un destino spietato: il suo, che non le dà tregua, e quello delle persone che deve accudire, sole e votate alla fine. 'nella disperazione siamo uguali' dice eleonora, ricca e con alle spalle una vita di bellezza, a mirta, protesa con tutte le energie di cui dispone a costruirsi un futuro di serenità per sé e per il figlio, nell'ultimo, intenso e contraddittorio rapporto fra due donne che, sole e in fondo al barile, finiscono per somigliarsi. Dagli occhi e dalle parole di mirta il ritratto di una società che sembra non conoscere più la tenerezza.
Punteggio: 878
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/03/2023

Posizione in classifica: 17

L' Anello Mancante
Cinque Indagini Di Rocco Schiavone

Antonio Manzini

Narrativa estera - Narrativa gialla

L" Anello Mancante<br>Cinque Indagini Di Rocco Schiavone
Queste cinque indagini, ambientate ad aosta, sono apparse nelle antologie pubblicate dalla casa editrice. «non credo negli eroi senza macchia e senza paura. Credo nelle persone umane. Rocco schiavone è un uomo e ha un'umanità molto forte, è empatico. Fa il poliziotto ma è cresciuto per strada, ha finito per fare la guardia mentre gli amici con cui giocava da ragazzino sono diventati ladri. Forse è rimasto un po' ladro anche lui» - antonio manzini «uno dei personaggi più riusciti del giallo italiano, pieno di difetti, quindi perfetto» - bruno ventavoli, ttl - la stampa ha scritto antonio d'orrico che rocco schiavone appartiene alla parte migliore degli italiani; anche se indurito dalla vita e incavolato con il mondo, possiede una umanità e una intelligenza delle cose che lo rende un eroe positivo. È vero, fuma spinelli, ha un concetto della giustizia tutto suo, conosce però il cuore degli uomini e sa sempre da che parte stare. Manesco, ruvido, corrotto, scontroso, umorale, individualista, trasgressivo, tormentato, infedele; gli aggettivi si sprecano per definire il lato oscuro di rocco schiavone che non fa venir meno quello che di lui attrae e convince: l'insofferenza per la corruzione il perbenismo le diseguaglianze, il profondo senso di equità, la tenerezza, unite al grande talento per il suo mestiere. Sin dal primo romanzo pista nera ci siamo abituati a vederlo alle prese con il freddo e il ghiaccio sbattuto ad aosta per punizione - e ormai i lettori più affezionati sanno perché -, con licenza di uccidere, di farsi le canne, di rubare, di sedurre. Lui romano dalla cima della testa alla punta dei piedi calzati nelle improbabili clarks, si è ritrovato affondato nella neve, in un mondo chiuso, una zona di confine dalle molte identità dove solo il fantasma di marina gli fa compagnia. Ma ora c'è lupa accanto a lui e in commissariato hanno imparato a conoscerlo tutti, dal questore costa, a pierron, deruta e d'intino. Queste cinque indagini, ambientate ad aosta, sono apparse nelle antologie pubblicate dalla casa editrice: l'anello mancante da la crisi in giallo, castore e polluce da turisti in giallo, … e palla al centro da il calcio in giallo, senza fermate intermedie da viaggiare in giallo, l'eremita da un anno in giallo.
Punteggio: 871
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/12/2021

Posizione in classifica: 18

Rocco Schiavone
Volume I

Antonio Manzini

Narrativa estera - Narrativa gialla

Rocco Schiavone<br>Volume I
I primi tre romanzi con rocco schiavone, il personaggio letterario di antonio manzini che è ormai diventato un mito. «uno dei personaggi più riusciti del giallo italiano, pieno di difetti, quindi perfetto» - bruno ventavoli, tuttolibri - la stampa i primi tre romanzi con rocco schiavone, il personaggio letterario di antonio manzini che è ormai diventato un mito. Scontroso, trasgressivo e ruvido, sarcastico nel senso più romanesco di esserlo, saccente, infedele, maleducato con le donne. Però ha talento. Una rilettura della tradizione del giallo all'italiana, capace di coniugare lo sguardo dolente del neorealismo e la risata sfrontata di una commedia di avanspettacolo. Pista nera semisepolto in mezzo a una pista sciistica viene rinvenuto un cadavere. Poche tracce lì intorno per il vicequestore schiavone, davanti al quale si aprono tre piste. Difficile individuare quella giusta, data la labilità di ogni cosa - dal clima alle passioni alla affidabilità dei testimoni - in quelle strette valli dove tutti sono parenti, tutti perfettamente a loro agio. La costola di adamo aosta, via brocherel 22. In una stanza viene trovata ester baudo sospesa al lampadario con un filo di nylon attorno al collo. A prima vista pare trattarsi di un suicidio, poi però qualcosa non quadra; in più sono scomparsi gli ori, una rapina finita male? Oppure? Nell'indagine schiavone segue un suo filo logico e va controcorrente, mette il naso nella vita di ester baudo, le amicizie, il matrimonio monotono con patrizio, e arrivato a un passo dalla verità ne rimane lui stesso spiazzato. Non è stagione È scomparsa chiara, figlia dei berguet, ricchi industriali valdostani. Forse la famiglia nasconde un segreto, rocco schiavone lo intuisce per caso; inizia così per il vicequestore una partita giocata su più tavoli: scoprire cosa si cela dietro la facciata irreprensibile di un ambiente privilegiato, sfidare il tempo in una corsa per la vita. Intanto cade la neve ad aosta, ed è maggio: un fuori stagione che nutre il malumore di rocco. E come venuta da quell'umor nero, un'ombra lo insegue per colpirlo dove è più doloroso.
Punteggio: 864
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/04/2021

Posizione in classifica: 19

L Anello Mancante
Cinque Indagini Di Rocco Schiavone

Antonio Manzini

Narrativa estera - Narrativa gialla

L Anello Mancante<br>Cinque Indagini Di Rocco Schiavone
Queste cinque indagini, ambientate ad aosta, sono apparse nelle antologie pubblicate dalla casa editrice. «non credo negli eroi senza macchia e senza paura. Credo nelle persone umane. Rocco schiavone è un uomo e ha un'umanità molto forte, è empatico. Fa il poliziotto ma è cresciuto per strada, ha finito per fare la guardia mentre gli amici con cui giocava da ragazzino sono diventati ladri. Forse è rimasto un po' ladro anche lui» - antonio manzini «uno dei personaggi più riusciti del giallo italiano, pieno di difetti, quindi perfetto» - bruno ventavoli, ttl - la stampa ha scritto antonio d'orrico che rocco schiavone appartiene alla parte migliore degli italiani; anche se indurito dalla vita e incavolato con il mondo, possiede una umanità e una intelligenza delle cose che lo rende un eroe positivo. È vero, fuma spinelli, ha un concetto della giustizia tutto suo, conosce però il cuore degli uomini e sa sempre da che parte stare. Manesco, ruvido, corrotto, scontroso, umorale, individualista, trasgressivo, tormentato, infedele; gli aggettivi si sprecano per definire il lato oscuro di rocco schiavone che non fa venir meno quello che di lui attrae e convince: l'insofferenza per la corruzione il perbenismo le diseguaglianze, il profondo senso di equità, la tenerezza, unite al grande talento per il suo mestiere. Sin dal primo romanzo pista nera ci siamo abituati a vederlo alle prese con il freddo e il ghiaccio sbattuto ad aosta per punizione - e ormai i lettori più affezionati sanno perché -, con licenza di uccidere, di farsi le canne, di rubare, di sedurre. Lui romano dalla cima della testa alla punta dei piedi calzati nelle improbabili clarks, si è ritrovato affondato nella neve, in un mondo chiuso, una zona di confine dalle molte identità dove solo il fantasma di marina gli fa compagnia. Ma ora c'è lupa accanto a lui e in commissariato hanno imparato a conoscerlo tutti, dal questore costa, a pierron, deruta e d'intino. Queste cinque indagini, ambientate ad aosta, sono apparse nelle antologie pubblicate dalla casa editrice: l'anello mancante da la crisi in giallo, castore e polluce da turisti in giallo, … e palla al centro da il calcio in giallo, senza fermate intermedie da viaggiare in giallo, l'eremita da un anno in giallo.
Punteggio: 847
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/11/2024

Posizione in classifica: 20

La Giostra Dei Criceti

Antonio Manzini

Narrativa estera - Narrativa gialla

La Giostra Dei Criceti
Un paese che ha perso l'etica, e ragiona con il codice a barre. Un paese di vecchi, e per vecchi. Pubblicato originariamente nel 2007 la giostra dei criceti è satira sociale, suspense, il sentimento e il cinismo, i morti di fame e i morti ammazzati. «straordinario, magnifico antonio manzini» - antonio d'orrico, la lettura - corriere della sera la giostra dei criceti racconta una rapina e una grande macchinazione. Quattro balordi della mala romana, rené, franco, cinese e cencio, hanno organizzato un furto in banca, ma qualcosa andrà storto. Nel frattempo nei palazzi del potere, negli uffici del ministero del tesoro, alcuni burocrati organizzano una trama allucinante per risolvere drasticamente il problema delle pensioni. Tra questi due mondi apparentemente senza contatto, tra centro e periferia, in cima e in fondo alla scala sociale, tutti cercano la stessa cosa: il colpo grosso e definitivo, quello che ti sistema per sempre. Nel mondo di manzini il male, la violenza, la volgarità, la presunzione, non risparmiano nessuno. Che si tratti di un impiegato dell'inps che si crede un giustiziere, dei generali dei servizi segreti, di personaggi oscuri e innominabili, dei più sgangherati banditi di piccolo calibro. A dettare l'azione è sempre la febbre della ricchezza, l'ansia della furbata, il miraggio della «svolta». Nessuno è davvero una persona perbene, un cittadino in regola, neppure le anziane pensionate che forti di un mensile sicuro pensano solo a se stesse, oppure i giovani, pieni di risentimento. Tutti cercano di fare la pelle all'altro, pur di stare davanti, pur di accaparrarsi un vantaggio nella lotta per la sopravvivenza. Si corre e ci si rincorre, come su una ruota, tra comico e tragico, commedia e noir. Verso il botto finale.
Punteggio: 841
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/03/2023

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