Kataoka noni è la figlia di shizukuishi e ha due papà, kaede e kataoka. In 'another world', capitolo conclusivo della quadrilogia 'il regno', il percorso di crescita di noni è ormai compiuto. Kaede è morto e kataoka è un padre, a modo suo, amorevole. Ambientata tra mykonos, okinawa e tokyo, la storia di noni è la chiusura di un cerchio: torna la forza delle piante e delle pietre, l'amore della natura e quello, complesso e ingovernabile, tra gli esseri umani, il confronto con la morte e l'abbandono. Un libro che è un invito a leggere il mondo oltre i confini e le gerarchie, a riconoscerci come parte di un unico sistema dove conta soltanto la verità delle sensazioni.
Yuko è in grado di vedere cose che gli altri non vedono, e di indovinare i desideri e i pensieri di chi le sta intorno grazie a una sensibilità fuori dal comune. Compiuti quattordici anni, tutto sembra assumere sfumature misteriose, e il mondo si popola di bizzarre creature. Yuko sta imparando ad assegnare un colore a ogni stato d'animo e a ogni emozione; a insegnarglielo è kyu, il suo maestro di disegno, che ha il doppio dei suoi anni. Quando dal fusto di una pianta fuoriescono degli strani omini verdi, loro sono gli unici a vederli. Nello stesso istante, yuko assapora l'incanto sottile del primo amore. Sospesa tra realtà e immaginazione, un'adolescente va incontro alla vita accompagnata dagli affetti più cari, e scopre, giorno dopo giorno, i turbamenti del cuore, la tenerezza dei sentimenti e la difficoltà di diventare grande.
Dopo un grave incidente e la morte del suo compagno, sayoko non è più la stessa: ha imparato i segreti del mondo invisibile. Scritto all'indomani del terremoto e dello tsunami di fukushima, il dolce domani è il messaggio di speranza che banana yoshimoto ha voluto dedicare alle popolazioni colpite. Sayoko e yōichi hanno avuto un incidente, lei è rimasta gravemente ferita, lui invece non c'è più. La loro era una storia bellissima, in cui la scarsa volontà di impegnarsi era compensata da un amore profondo e libero, e senza di lui sayoko si sente vuota, o forse, come le dice l'amico okinawano shingaki, deve solo andarsi a riprendere il suo mabui. È proprio la ricerca del mabui, di una cosa che somiglia molto all'anima e che sayoko non sa nemmeno se la rivuole per davvero, il tema centrale di un romanzo che, con profondità e delicatezza, racconta il dolore e la rinascita di chi è sopravvissuto alla morte di qualcuno che amava. Ambientato fra i templi e gli onsen di kyoto, con riferimenti a frankenstein e agli zombie, il dolce domani, scritto dopo l'incidente di fukushima, sembra suggerire la nostalgia per ciò che si è perduto come mezzo per superare il trauma di aver vissuto il disastro di fukushima e le sue conseguenze.
Cosa turba la serenità della diciannovenne yayoi? Della sua vita idilliaca in seno a una 'famiglia felice della classe media che sembra uscita da un film di spielberg', dove il giardino è ben curato, gli abiti perfettamente stirati, i fiori sempre freschi sul tavolo e i genitori comprensivi e sorridenti? Forse a minacciare l'equilibrio di yayoi è una sensibilità paranormale che le fa percepire presenze invisibili, e che contrasta con l'incapacità a ricordare gli anni dell'infanzia, stranamente cancellati dalla sua memoria. O forse il pericolo è il suo trasporto per tetsuo che tende a superare i limiti dell'affetto fraterno.
Kimiko, giovane scrittrice di romanzi d'amore, esce con goro. Una sera, dopo una visita all'acquario di tokio per vedere i delfini, fanno l'amore, ma kimiko capisce subito che la loro storia non ha futuro; goro convive infatti con un'altra donna, più grande di lui e dalla quale non vuole separarsi. Kimiko decide allora di abbandonare tokio per trovare rifugio in un tempio vicino al mare, dove conosce mami, ragazza dalle doti soprannaturali. È da lei che viene a sapere di essere incinta. Le notti di kimiko, i suoi sogni, si popolano di delfini, meravigliose creature che l'accompagnano, insieme ad akane, la bambina che porta in grembo, verso un futuro che non si era immaginata. Un romanzo molto intimo, quasi privato, che apre una nuova area di esperienza emozionale del mondo di banana yoshimoto.
Il titolo originale del romanzo 'hagoromo' (letteralmente: abito di piume) indica un particolare tipo di kimono leggerissimo con dei lunghi nastri indossato dalle tennyo, sorta di donne-angelo, che serviva per volare tra il mondo terreno e l'aldilà. Il ritorno di hotaru, la protagonista di questo struggente romanzo, nel paese natale rappresenta il suo hagoromo, un vestito che le permette di librarsi in volo alleggerita dal dolore per la perdita della persona amata.
È la storia di due ragazze, maria (che narra in prima persona) e tsugumi. A diciannove anni maria lascia il piccolo paese sul mare per trasferirsi a tokyo e iscriversi all'università. Anni dopo, decide di tornare al paese per le vacanze, dove ritrova tsugumi, l'eroina del romanzo, bellissima e dispotica ragazza. Tutti tentano di essere indulgenti con lei, sperando di renderle migliore la vita che le resta. Infatti le è stata diagnosticata dalla nascita una malattia incurabile. Terminate le vacanze, maria sta per tornare a tokyo ma le condizioni di tsugumi peggiorano e pare non ci sia più niente da fare. All'ultimo momento tsugumi si salva, sentendosi vicina alla morte però aveva scritto a maria una lettera-testamento e con questa si chiude il romanzo.
Cinque racconti per cinque personaggi che, in seguito a eventi improvvisi e dolorosi, si interrogano sul significato della propria vita e sulla possibilità di essere felici. Nel primo racconto, due compagni di università, setsuko e iwakura, sono legati da un'intensa amicizia destinata a trasformarsi in un amore profondo. Il secondo racconto, parla di un tentativo di avvelenamento ai danni di matsuoka, una ragazza che lavora in una casa editrice. Matsuoka rimette in discussione il legame con le persone che credeva di amare e decide di tornare per un po' di tempo nel paese natale dove, grazie alla quiete e alle attenzioni della nonna, recupera la fiducia in se stessa e nei rapporti umani. Il terzo racconto è una tragica storia di amicizia tra bambini. Mitsuyo, una scrittrice affermata, ricorda il suo rapporto con makoto, un amico d'infanzia con il quale trascorreva tutti i pomeriggi dopo la scuola. Il quarto racconto narra le vicende di una ragazza ingenua che nonostante le avversità riesce a vivere in armonia con se stessa, sempre accompagnata e protetta da uno sguardo soprannaturale. L'ultimo racconto, che dà il titolo al libro, ha come protagonista mimi, una ragazza che scopre il tradimento del fidanzato. Decide allora di cambiare città per cercare di dimenticarlo e incontra nishiyama, la felicità: un piatto di riso al curry buonissimo fatto mescolando per caso alcuni ingredienti avanzati, tragicamente impossibile da ripetere una seconda volta con lo stesso, identico sapore.
Piccoli gesti, percezioni sottili, silenziosi linguaggi: un romanzo che invita a sospendere per qualche ora l'incredulità e a tornare alla gioia tranquilla delle cose semplici. Questo magico romanzo di formazione, il primo della serie il regno, è un'avvincente e toccante esplorazione dei temi della perdita e della guarigione, e di come si può trovare la felicità nelle famiglie più anticonformiste. Quando la nonna guaritrice decide di lasciare il giappone, shizukuishi si ritrova improvvisamente sola e deve abituarsi in fretta alla vita in città: uno spazio nuovo, incomprensibile e persino minaccioso. Porta sempre dentro di sé il ricordo della vita tra le sue amate montagne, in comunione perfetta con piante e animali, ripensa alle notti stellate e al verde brillante, alle mille manifestazioni della natura, agli sguardi delle persone che si avventuravano per quei sentieri impervi serbando nel cuore la speranza di una guarigione. Lontana dal suo ambiente, shizukuishi cercherà una nuova famiglia, una casa in cui tornare, qualcuno da amare, una dimensione in cui poter essere se stessa. E un giardino pieno di cactus. Una storia di solidarietà e amicizia, di rispetto per la natura e per gli esseri umani.