Lester ballard, il protagonista di questo romanzo, è uno dei tanti 'poveri bianchi' che popolano le catapecchie e i cortili del sud rurale, le campagne fuori del tempo dove la storia è scandita dai linciaggi e dalle pubbliche impiccagioni, dove la promiscuità e l'incesto sono la regola, dove la miseria e l'abiezione rendono incongrua, quasi surreale, la sporadica comparsa di un'aula di tribunale o di una stanza di ospedale. Nello spazio di una breve gelida stagione, ballard, il contadino solitario, amante della caccia e del whisky fatto in casa, si trasforma in un animale da preda: da feticista a stupratore, ad assassino, a necrofilo. Le scorribande sempre piú sanguinose di questo serial killer controcorrente hanno come cornice la natura violenta e il paesaggio incantato delle montagne del tennessee, e a commentarle è un coro di personaggi che, come sempre, attinge a quel museo degli orrori che è l'immaginazione di uno scrittore peraltro capace di insospettate, improvvise delicatezze.
Nel 1980, nel texas meridionale, al confine con il messico, il giovane llewelyn moss, un reduce dal vietnam, si imbatte, mentre sta cacciando antilopi nella prateria, in un convoglio di jeep colme di cadaveri, di droga e di soldi. Prende i soldi e decide di tenerseli, ma diventa subito la preda di una spietata partita di caccia: inseguito dai trafficanti, da uno sceriffo vecchia maniera, nonché dal solitario chigurh, un assassino psicopatico munito di una pistola da mattatoio. Moss tenta disperatamente di sfuggire a un destino inevitabile, coinvolgendo per ingenuità la giovanissima moglie.
Culla e rinthy, due fratelli che vivono all'inizio di questo secolo nel sud degli stati uniti, sono amanti e hanno un bambino che, appena nato, viene abbandonato da culla nei boschi. Rinthy parte alla ricerca del piccolo, che nel frattempo è stato raccolto da un calderaio ambulante e affidato a una balia. Nel frattempo anche culla parte alla ricerca della sorella. Ha così inizio un vagabondaggio parallelo nella poverissima regione dei monti appalachi dove ogni incontro rappresenta un pericolo, ogni viandante un potenziale assassino. Ma i due fratelli affrontano la strada con una sorte di testardo candore, con un'innocenza disperata che li porta fino in fondo al loro terribile destino.
Tre uomini (il vecchio zio ather, il giovane sylder che contrabbanda liquori e il ragazzino john), sono i protagonisti di una vicenda che ruota attorno a un cadavere, quello del padre di john, ucciso da sylder e vegliato da ather in un orto fra le montagne del tennessee. Ma in un'agghiacciante commedia degli errori nessuno dei tre ha davvero compreso l'identità dell'altro. Il romanzo, primo dell'autore, ricorre a una lingua volutamente arcaica.
Il romanzo racconta la storia di due fratelli, dei loro vagabondaggi tra new mexico e il messico agli inizi degli anni quaranta. Billy parham dà la caccia a una lupa che infesta la regione ammazzando il bestiame e quando riesce a catturarla, per non doverla consegnare al padre che la ucciderebbe, decide di portarla in messico. Qui viene però arrestato e rilasciato soltanto dopo la confisca dell'animale. La lupa verrà usata in un combattimento contro cani in una fiera e billy la troverà ormai morente. Ritornato a casa e scoperta la morte dei genitori, uccisi da una banda di rapinatori, billy riparte alla ricerca degli assassini con il fratello boyd, unico superstite.