Un'esplosione in un impianto nucleare scaglia otto persone in un universo impazzito in cui le leggi non sono più quelle conosciute, dove i miracoli esistono e si può volare in paradiso appesi al manico di un ombrello, oppure si può far scomparire il mare o il cielo con la forza del pensiero, e dove una casa può trasformarsi in un mostro orrendo pronto a divorare i suoi abitanti. Come in una scatola cinese, i protagonisti attraversano una sorta di inferno dantesco popolato dai peggiori incubi della loro psiche, in un itinerario di scoperta e formazione. Scritto in sole due settimane agli inizi del 1955,
Un'esplosione in un impianto nucleare scaglia otto persone in un universo impazzito in cui le leggi non sono più quelle conosciute, dove i miracoli esistono e si può volare in paradiso appesi al manico di un ombrello, oppure si può far scomparire il mare o il cielo con la forza del pensiero, e dove una casa può trasformarsi in un mostro orrendo pronto a divorare i suoi abitanti. Come in una scatola cinese, i protagonisti attraversano una sorta di inferno dantesco popolato dai peggiori incubi della loro psiche, in un itinerario di scoperta e formazione. Scritto in sole due settimane agli inizi del 1955, 'occhio nel cielo' è un romanzo di estrema raffinatezza filosofica, che attinge a piene mani dall'ossessione maccartista, descrivendo il senso di inquietudine dei protagonisti in una società priva di illuminazione, nella quale regnano i sogni illusori conformi alle loro paure e desideri.
Il romanzo è incentrato sulle figure di fay hume, una donna aggressiva e materialista che vuole la scalata sociale, di suo marito charles, un uomo rozzo e incolto che si è fatto da solo fino a possedere una casa da quarantamila dollari l'anno e una proprietà di dieci acri ma è totalmente incapace di rapportarsi con sua moglie, dell'amante di fay, un giovane intellettuale, e soprattutto del fratello di fay, jack. Jack isidore, l'artista del titolo, è il personaggio più affascinante del libro: jack raccoglie vecchie riviste di sf, crede in atlantide, negli ufo, nelle percezioni extrasensoriali, e nella vicina fine del mondo.
Negli anni novanta, i grandiosi progetti di colonizzazione interplanetaria sono stati dimenticati e marte è ancora pressoché disabitato. Il lungo periodo di disinteresse ha favorito lo sviluppo di ogni sorta di traffici, dal contrabbando alla speculazione sulle aree che costeggiano la preistorica rete di canali, e la vita sul pianeta rosso è dura, come sempre è stata sulla terra. L'avido arnie kott, il membro supremo del potente sindacato degli idraulici, è uno spietato affarista, determinato a sfruttare a proprio vantaggio ogni risorsa che il pianeta può ancora offrire. E chi potrebbe fermare il suo disegno? Forse le antichissime tradizioni dei bleekmen, gli aborigeni marziani superstiti, o una realtà molto più sottile e sconvolgente: l'abisso spalancato negli occhi di manfred, il ragazzo autistico che scivola avanti e indietro nel tempo, nei regni dell'entropia e della morte. Scritto nel 1962 e pubblicato nel 1964, 'noi marziani' racconta il cinico sfruttamento di una colonia, di una terra, di una cultura, trasformando in incubo il sogno americano della conquista degli spazi. Introduzione di carlo pagetti. Postfazione di nicoletta vallorani.
Jason taverner, noto conduttore televisivo, è il prodotto di esperimenti sugli esseri umani attraverso cui sono stati creati individui di bellezza e intelligenza fuori dal comune, ed è una star amata da milioni di persone. Dopo un incidente si ritrova in ospedale per poi risvegliarsi in una stanza d'albergo, e in breve si rende conto che la sua esistenza sembra essere ignorata dal mondo intero. Nonostante lui abbia ricordi molto chiari di chi fosse prima del ricovero, nessuno lo riconosce, e i suoi documenti sono spariti nel nulla, facendolo diventare un clandestino, passibile perfino di arresto, se individuato. In due giorni da incubo, in un mondo fattosi improvvisamente ostile, jason va alla disperata ricerca della propria identità. Un romanzo che affronta le tematiche più ricorrenti dell'opera dickiana: la difficoltà di distinguere le dimensioni della realtà, l'alterazione dello stato di coscienza e l'uso delle droghe. Introduzione di carlo pagetti. Postfazione di renato oliva.
Che cosa accade dopo la fine del mondo? Cosa avviene quando la bomba - quella di cui tutti parlavano dal 1945 - viene finalmente lanciata? Apparso nel 1963, 'cronache del dopo bomba' narra il mondo dopo il lancio dell'ordigno che ha messo in ginocchio l'umanità, cancellando dalla faccia della terra città ed esseri viventi. I sopravvissuti non sono più uguali a prima, ma rappresentano l'embrione di una stirpe che ha innestato sulle malinconie di una civiltà al crepuscolo il vitalismo confuso di una razza agli albori. L'intero pianeta viene rappresentato da una piccola comunità californiana, in cui i superstiti vivono aggrappati alle onde radio che provengono dallo spazio. Il loro profeta è walt dangerfield, l'astronauta rimasto bloccato in orbita prima della catastrofe atomica, e che dal cielo trasmette alla terra nastri musicali e pedagogici. Introduzione di carlo pagetti. Postfazione di antonio gnoli.
Cronaca di vita e d'amore ambientata in una cittadina della california degli anni cinquanta, 'mary e il gigante' racconta la storia di mary anne reynolds, una giovane donna dal carattere sensibile e intenso, e delle sue difficoltà affettive e relazionali. I suoi uomini, prima un cantante nero, poi il proprietario di un negozio di dischi più anziano di quarant'anni, accompagnano mary lungo un itinerario di consapevolezza e disperazione che rivela in controluce un complesso panorama emotivo e culturale, quello di un decennio entrato nell'immaginario collettivo in modo anomalo e spesso falsato, e che oggi è al centro di una forte rilettura. Gli anni cinquanta descritti da dick sono un momento oscuro della storia, segnato da una sorta di barbarie civile, in cui un senso diffuso di sgomento (è l'epoca dell'espansione del nucleare e della guerra fredda) si accompagna all'intolleranza verso il prossimo, alla diffidenza e all'incomprensione. Introduzione di carlo pagetti. Postfazione di tommaso pincio.
Stati uniti d'america, 1962. La schiavitù è di nuovo legale, i pochi ebrei sopravvissuti si nascondono dietro falsi nomi, la california è asservita al giappone. Vent'anni prima l'asse ha vinto la seconda guerra mondiale, e si è spartito l'america. Sul resto del mondo incombe una realtà da incubo: il credo della superiorità razziale ariana ha soffocato ogni volontà o possibilità di riscatto. L'africa è ridotta a deserto, vittima di una soluzione radicale di sterminio, mentre l'italia ha ottenuto solo le briciole dell'immenso potere dell'europa.
In un mondo ancora diviso tra due superpotenze, pop-ori e bloc-occ, i sognatori d'armi vengono impiegati da entrambe le parti per progettare ordigni mortali. Ma le armi terrificanti che i due blocchi sfornano regolarmente sono in realtà cianfrusaglie senza alcun potenziale bellico, frutto delle intuizioni paranormali dei 'sognatori' e dal valore puramente estetico. Tra visioni lisergiche di motori a vapore, autori di fumetti che diventano inconsapevoli padroni del mondo e minacciosi satelliti alieni che incombono sulla terra, l'anno 2004 immaginato da philip k. Dick è un mondo allucinato che riflette una delle più crudeli e pessimistiche visioni del futuro dell'uomo. Tutti vengono manipolati, e spesso non si riesce a capire in quale livello di realtà ci si trovi, fisica o virtuale. Le macchine, gli androidi e i dispositivi elettronici condizionano le azioni degli individui, e gli uomini sono interessati solamente al controllo economico e politico del pianeta. 'mr lars sognatore d'armi' racconta un'america immersa nel clima paranoico della guerra fredda, tra situazioni grottesche e visioni distorte della realtà. Introduzione di carlo pagetti.