Un giorno, camminando per buenos aires, walter veltroni ha visto una scritta su un muro. Quattro semplici parole tracciate con la vernice: patricio te amo. Papá. È insolito vedere un graffito dedicato da un padre a un figlio e veltroni ha immaginato una serie di storie che possono aver prodotto quel gesto. Sono storie che parlano di un passato insanguinato, di oppressione e di torture, ma anche di miti popolari come il calcio e il tango. Sono racconti sulle angosce e sulle aspirazioni degli uomini e delle donne del nostro tempo: il bisogno di agire contro le ingiustizie, l'ansia di dare un senso tutto umano all'esistenza o di trovare un dio in nome del quale lavorare per aiutare gli uomini. E un tributo all'amore tra padri e figli. Prima ed. Rizzoli 2004.
L'11 giugno 1981, poco dopo le 13, l'italia resta paralizzata davanti alla tv. Durante il tg2, da un pozzo nella campagna di vermicino, vicino a frascati, proviene l'urlo di un bimbo che chiama la mamma. 'È il pianto di un bambino che si sveglia nella notte, nel cuore di un incubo mostruoso, senza sapere se quella che ha vissuto è realtà o cattiva fantasia. È il pianto di un bambino che viene deportato, che vede la mamma allontanarsi e poi sparire, dietro una curva. È il pianto di un bambino al quale un adulto ha fatto la più orrenda delle violenze. È tutti i pianti di tutti i bambini del mondo. Tutti in una volta. Tutti in un bambino solo. 'quell'urlo, le interminabili ore di angoscia che seguiranno, il nome del bambino - alfredino rampi - sono impressi a fuoco da trent'anni nella memoria degli italiani. Che forse non ricordano una coincidenza: mentre alfredino precipita nel pozzo, nel tardo pomeriggio del 10 giugno, alle 19, a san benedetto del tronto un giovane antennista, roberto peci, viene rinchiuso nel bagagliaio di una 127 e condotto in una 'prigione del popolo', dove le brigate rosse l'avrebbero 'processato' e poi ucciso per vendicarsi del fratello patrizio, il primo pentito delle br. Nel suo nuovo libro, walter veftroni racconta quelle due tragedie parallele. Ripercorrendo i luoghi e intervistando i protagonisti, rivela aspetti inediti e coglie nei due episodi l'inizio di quello che sarebbe diventata la televisione: il grande occhio che trasforma la realtà in reality. Con un saggio di eugenio borgna.
L'11 giugno 1981, poco dopo le 13, l'italia resta paralizzata davanti alla tv. Durante il tg2, da un pozzo nella campagna di vermicino, vicino a frascati, proviene l'urlo di un bimbo che chiama la mamma.
«lei è il commissario buonvino? Le devo parlare di una cosa grave, molto grave, avvenuta qui qualche anno fa. »È l'estate del 2020. Tra speranze e paure, i romani si stanno lasciando alle spalle la lunga quarantena imposta dalla pandemia. Un anno dopo aver brillantemente risolto il terribile caso dei corpi smembrati, il commissario buonvino sta ancora vivendo il suo momento di gloria, anche se in realtà non vede l'ora di uscire dalla luce dei riflettori. Quando una ragazza lo avvicina per chiedergli di indagare sul fratello minore, scomparso anni prima e mai più ritrovato dopo una gita con la famiglia nel parco di villa borghese, buonvino si appassiona a quel cold case dai risvolti oscuri e decide di aiutarla. Ad affiancarlo nelle indagini c'è sempre la sua scalcinata squadra di agenti, integrata da due nuovi ingressi che non mancano di creare scompiglio, sia tra gli uomini che nel cuore del commissario. Dipanare la matassa di quella vicenda che ha distrutto un'intera famiglia, però, metterà a dura prova le capacità investigative di buonvino e dei suoi 'magnifici sette al contrario', portando alla luce verità sconcertanti e misteri rimasti sopiti per troppo tempo.
Una nuova indagine, particolarmente insidiosa, dà del filo da torcere al commissario giovanni buonvino e alla scalcinata squadra di villa borghese. Stavolta le spire di un serpente stringono il lettore in un giallo dal delizioso sapore classico e ricco di colpi di scena. «eccolo, il cadavere. O quello che ne restava. Si trovava nel posto più strano che potessero immaginare. Non schiacciato dalla zampa di un elefante, non sbranato da un leone o calpestato da un ippopotamo. No. Era nel rettilario. Più precisamente nella teca dove d'abitudine stazionava l'anaconda verde del sud america. »dopo la felice soluzione del caso del bambino scomparso, il commissario buonvino si gode la quiete ritrovata del parco di villa borghese e le gioie dell'amore. Ma è una tregua di breve durata. Il ritrovamento di un cadavere nel rettilario del bioparco, il giardino zoologico della capitale ospitato all'interno della villa, rappresenta una brutta gatta da pelare per buonvino, che si dà il caso sia erpetofobico, provando un terrore atavico per qualsiasi tipo di rettile. Come ci è finito il corpo di un uomo nudo dentro la teca dell'anaconda? E come ci è finita nella pancia del gigantesco serpente la testa del suddetto? Sono solo alcuni degli interrogativi senza risposta tra i quali il commissario e i suoi impavidi quanto scombinati agenti si barcamenano nel tentativo di risolvere quello che si presenta come un vero e proprio rompicapo. Quasi ci trovassimo nel più classico dei gialli di agatha christie, buonvino dovrà dar fondo a tutto il suo acume e alle sue capacità deduttive per sbrogliare i fili di un'indagine in cui gli indizi scarseggiano e i sospettati abbondano, e smascherare finalmente il colpevole.
Una nuova indagine, particolarmente insidiosa, dà del filo da torcere al commissario giovanni buonvino e alla scalcinata squadra di villa borghese. Stavolta le spire di un serpente stringono il lettore in un giallo dal delizioso sapore classico e ricco di colpi di scena. «eccolo, il cadavere. O quello che ne restava. Si trovava nel posto più strano che potessero immaginare. Non schiacciato dalla zampa di un elefante, non sbranato da un leone o calpestato da un ippopotamo. No. Era nel rettilario. Più precisamente nella teca dove d'abitudine stazionava l'anaconda verde del sud america. »dopo la felice soluzione del caso del bambino scomparso, il commissario buonvino si gode la quiete ritrovata del parco di villa borghese e le gioie dell'amore. Ma è una tregua di breve durata. Il ritrovamento di un cadavere nel rettilario del bioparco, il giardino zoologico della capitale ospitato all'interno della villa, rappresenta una brutta gatta da pelare per buonvino, che si dà il caso sia erpetofobico, provando un terrore atavico per qualsiasi tipo di rettile. Come ci è finito il corpo di un uomo nudo dentro la teca dell'anaconda? E come ci è finita nella pancia del gigantesco serpente la testa del suddetto? Sono solo alcuni degli interrogativi senza risposta tra i quali il commissario e i suoi impavidi quanto scombinati agenti si barcamenano nel tentativo di risolvere quello che si presenta come un vero e proprio rompicapo. Quasi ci trovassimo nel più classico dei gialli di agatha christie, buonvino dovrà dar fondo a tutto il suo acume e alle sue capacità deduttive per sbrogliare i fili di un'indagine in cui gli indizi scarseggiano e i sospettati abbondano, e smascherare finalmente il colpevole.
Le primarie del 14 ottobre 2007 segnano la vera data di nascita del partito democratico, l'inizio di una 'nuova stagione'. E il giorno dell'elezione dell'assemblea costituente del nuovo partito, dei segretari regionali e di quello nazionale. Alla competizione per la leadership ha deciso di partecipare il sindaco di roma, welter veltroni, che il 27 giugno, al lingotto di torino, ho annunciato lo sua candidatura con un discorso-programma che ha illustrato un'intera visione del presente e del futuro. Di fronte a un paese bloccato da un sistema di veti incrociati la sua è, contro ogni conservatorismo di destra e di sinistra, la proposta di una società aperta e non burocratica, un luogo in cui sia concesso a tutti l'opportunità di migliorare la proprio condizione e non una gabbia di privilegi corporativi, una terra di sogni da realizzare e non di odi da coltivare. Quel discorso è diventato un libro. Arricchito da una nuova introduzione e dal 'decalogo per una democrazia che decida', dieci 'cose concrete' per modificare e modernizzare la costituzione, i regolamenti parlamentari, la legislazione vigente, viene offerto alla riflessione (e alla critica) di tutti coloro che hanno voglia di cambiare l'italia e di impegnarsi per farlo.
'la morte di papà cambiò la vita di tutti noi. Perché era un ragazzo: aveva trentasette anni. Solo trentasette anni. Oggi potrebbe essere mio figlio, mio padre. 'un doppiopetto grigio, il borsalino in mano, un velo di brillantina sui capelli, lo sguardo basso. Sotto un cielo che affonda nel rosa di un tramonto infinito, un ragazzo degli anni cinquanta torna dal passato, si ferma sul pianerottolo della casa di famiglia e aspetta il figlio, ormai adulto. Com'è possibile? E perché è tornato ora, dopo tanto tempo? Sono due sconosciuti, ma sono padre e figlio. Insieme per la prima volta e solo per una sera, provano a raccontarsi le loro vite, quello che è stato e quello che poteva essere, la storia di due generazioni vicine eppure diversissime. Le parole dell'infanzia, i paesaggi, i volti trasformati dal tempo; e roma, quella più bella. Quella della radio, e della televisione che quel ragazzo timido e geniale ha contribuito a fondare. Ma qual è l'eredità di un padre che non c'è mai stato? Forse la malinconia, certe tristezze improvvise, la voglia di scherzare e di prendersi in giro, il ricordo commosso della donna che li ha amati. In un viaggio attraverso il dolore della perdita e la meraviglia della ricerca delle proprie radici, le parole si mescolano e si intrecciano fino a rivelare ciò che li unisce davvero. Perché non smettiamo mai di cercare il padre.
Walter veltroni esordisce nel giallo con un romanzo brillante e pieno di suspense che è anche una lettera d'amore alla capitale e al più bello dei suoi parchi. «buonvino decise di andare a piedi da villa umberto fino al luogo del delitto. Ora quello scenario paradisiaco − verde e cultura, bambini e innamorati − gli appariva come un luogo sinistro, carico di misteri e grondante sangue» villa borghese - un enorme parco nel centro di roma, grande più della città del vaticano e poco meno del principato di monaco - è uno dei luoghi più incantevoli del mondo. Ha anche un'altra caratteristica che la rende unica al mondo: è il più grande parco culturale del pianeta. Ci sono ristoranti suggestivi come la casina valadier e bar deliziosi come quello del giardino del lago. E poi le mille piante, i corsi d'acqua e le tante specie animali. Un mondo. Affascinante, colto, misterioso. Il sindaco, malato d'amore per la villa, muovendo mari e monti alla fine riesce a farvi aprire un commissariato. «per fare cosa» ironizzano i vertici della polizia, «arrestare i merli? » decidono perciò di chiamare a raccolta, per il nuovo ufficio, un gruppo di soggetti che in vari commissariati hanno fatto danni o non hanno fatto nulla. Come i magnifici sette, ma al contrario. A guidarli, un maturo funzionario di polizia caduto in disgrazia. Un giorno, però, il pacifico tran tran del parco viene interrotto da un urlo. E nulla sarà più lo stesso, a villa borghese.
Walter veltroni esordisce nel giallo con un romanzo brillante e pieno di suspense che è anche una lettera d'amore alla capitale e al più bello dei suoi parchi. «buonvino decise di andare a piedi da villa umberto fino al luogo del delitto. Ora quello scenario paradisiaco − verde e cultura, bambini e innamorati − gli appariva come un luogo sinistro, carico di misteri e grondante sangue» villa borghese - un enorme parco nel centro di roma, grande più della città del vaticano e poco meno del principato di monaco - è uno dei luoghi più incantevoli del mondo. Ha anche un'altra caratteristica che la rende unica al mondo: è il più grande parco culturale del pianeta. Ci sono ristoranti suggestivi come la casina valadier e bar deliziosi come quello del giardino del lago. E poi le mille piante, i corsi d'acqua e le tante specie animali. Un mondo. Affascinante, colto, misterioso. Il sindaco, malato d'amore per la villa, muovendo mari e monti alla fine riesce a farvi aprire un commissariato. «per fare cosa» ironizzano i vertici della polizia, «arrestare i merli? » decidono perciò di chiamare a raccolta, per il nuovo ufficio, un gruppo di soggetti che in vari commissariati hanno fatto danni o non hanno fatto nulla. Come i magnifici sette, ma al contrario. A guidarli, un maturo funzionario di polizia caduto in disgrazia. Un giorno, però, il pacifico tran tran del parco viene interrotto da un urlo. E nulla sarà più lo stesso, a villa borghese.