Tutti, almeno una volta nella vita, davanti a un'opera d'arte contemporanea abbiamo pensato: 'questo lo potevo fare anch'io! ' . Eppure i critici assicurano che si tratta di capolavori, mentre i collezionisti spendono cifre da capogiro per quadri che sembrano tele imbrattate e sculture che appaiono come ammassi di rottami. Come è possibile che una tela strappata possa chiamarsi 'arte'? Gli artisti contemporanei sempre più spesso occupano le pagine dei giornali, mentre il loro lavoro è circondato da un'aura di mistero che ne fa un prodigio alla cui comprensione sembrano ammessi solo pochi eletti. Eppure tutte le grandi capitali del mondo occidentale hanno ospitato esposizioni sempre più grandi e costose, producendo un giro di affari di tutto rispetto. Francesco bonami sfida ad 'assaggiare' le opere senza pregiudizi. Con uno stile divertito e irriverente, aiuta a capire cosa distingue un grande da un pessimo artista, cosa ha fatto sì che marcel duchamp o andy warhol abbiano superato la prova del tempo e perché invece tanta parte del lavoro di un pittore come renato guttuso o di uno scultore come arnaldo pomodoro siano in realtà sopravvalutati. Spiega perchè anish kapoor piace a tutti al primo sguardo e svela cosa si nasconde dietro il clamore e lo scandalo delle opere di maurizio cattelan. E se è vero che nell'ultimo secolo l'arte si è evoluta al punto da essere quasi irriconoscibile, bonami ci fa capire una volta per tutte perché non è vero che potevamo farlo anche noi.