La storia di una madre che scopre la sieropositività del figlio e con lui affronta la paura, la sofferenza, la lotta contro la malattia conclamata e la fine. Il racconto commovente di una battaglia durissima, combattuta con coraggio e ottimismo. Una famiglia felice sconvolta da un giorno all'altro dall'aids, e dall'indifferenza, dalla vergogna, dall'isolamento, dalla certezza dell'esito tragico. Madre e figlio, tuttavia, riescono, con il loro amore e la forza, a vincere la paura dei familiari, l'ostilità dei vicini, l'indifferenza del mondo, trasformando una tragedia in una storia di solidarietà e di amore.
La storia di una madre che scopre la sieropositività del figlio e con lui affronta la paura, la sofferenza, la lotta contro la malattia conclamata e la fine. Il racconto commovente di una battaglia durissima, combattuta con coraggio e ottimismo. Una famiglia felice sconvolta da un giorno all'altro dall'aids, e dall'indifferenza, dalla vergogna, dall'isolamento, dalla certezza dell'esito tragico. Madre e figlio, tuttavia, riescono, con il loro amore e la forza, a vincere la paura dei familiari, l'ostilità dei vicini, l'indifferenza del mondo, trasformando una tragedia in una storia di solidarietà e di amore.
'fa' che il cibo sia la tua medicina', ammoniva ippocrate, padre della scienza medica. Oggi, in un'epoca di cibi sempre più industriali, manipolati, prodotti con materie prime modificate geneticamente e imposti dalla pubblicità e dal marketing, noi possiamo e dobbiamo andare oltre affermando che 'stiamo' bene o male in base a 'che cosa' mangiamo o non mangiamo. Non solo: perché la nostra salute e quella dei nostri figli dipendono anche dal 'quando' consumiamo un determinato alimento, dal 'come' lo cuciniamo, senza mai sottovalutare 'insieme a che cosa' lo abbiniamo e lo portiamo in tavola. Sono tutte informazioni che troverete in questa guida pratica e di facile lettura allo stare bene, ma anche alla prevenzione più naturale, nonché più semplice e perfino più economica, delle peggiori malattie. Informazioni che nascono dall'esperienza ultraventennale di un'affermata oncologa italiana. Dobbiamo decidere se vogliamo continuare a essere azionisti occulti, inconsapevoli e senza nemmeno diritto di voto di qualche grande corporation alimentare o piuttosto ridiventare i ben informati unici proprietari della nostra salute, ovvero del più importante patrimonio di cui disponiamo - gratuitamente, per dono divino - fin dalla nascita.
Non ho paura di ammalarmi. Di cosa allora? Di tutto quello che il contagio può cambiare. Di scoprire che l'impalcatura della civiltà che conosco è un castello di carte. Ho paura dell'azzeramento, ma anche del suo contrario: che la paura passi invano, senza lasciarsi dietro un cambiamento. L'epidemia di covid-19 si candida a essere l'emergenza sanitaria piú importante della nostra epoca. Ci svela la complessità del mondo che abitiamo, delle sue logiche sociali, politiche, economiche, interpersonali e psichiche. Ciò che stiamo attraversando ha un carattere sovraidentitario e sovraculturale. Richiede uno sforzo di fantasia che in un regime normale non siamo abituati a compiere: vederci inestricabilmente connessi gli uni agli altri e tenere in conto la loro presenza nelle nostre scelte individuali. Nel contagio la mancanza di solidarietà è prima di tutto un difetto d'immaginazione. Nel contagio siamo un organismo unico, una comunità che comprende l'interezza degli esseri umani.
Scelto da ibs per la libreria ideale perché veronesi è stato il medico che ha capito più di tutti l'importanza del rapporto umano con i pazienti. E non è certo poco. Ci sono confini dell'esistenza e del pensiero che l'uomo tocca e inizia a conoscere, prima di scegliere la via da percorrere. Si può decidere di attraversarli - per passare oltre - o di accettarli - per sentirli propri. Nella sua vita, umberto veronesi ha attraversato tanti di questi confini. Li ha indagati nella sua lunga esperienza di medico, li ha studiati come scienziato ma, soprattutto, li ha scandagliati con curiosità di uomo. Molte sono le lotte di pensiero nate da questa esperienza, numerosi i temi toccati: il tramonto della fede, l'inutilità del dolore, la libertà e il diritto di autodeterminazione - dal testamento biologico all'eutanasia - e di procreazione - con la fecondazione assistita, la pillola ru e gli anticoncezionali -, la liberalizzazione delle droghe, la ricerca di una giustizia senza vendetta - dall'impegno contro la pena di morte alla riflessione sull'ergastolo -, l'amore universale, i diritti degli animali - il vegetarianesimo e il consumo sostenibile -, lo sradicamento di ogni genere di superstizione. E molte, moltissime sono le storie e le persone che sono questi temi. Volti, ricordi e incontri decisivi, che veronesi rievoca in queste pagine per tracciare la mappa dell'impegno di un uomo. L'impegno di un laico (o meglio, di un agnostico) che proprio perché tale non può smettere di interrogarsi e di cercare una risposta. O forse, una cura.