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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Archeologia

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Libri in questa classifica: 387

Pagina 26 di 39

Posizione in classifica: 251

La Scintilla
Da Tripoli A Sarajevo Come L'Italia Provocò La Prima Guerra Mondiale

Franco Cardini

Archeologia - Dalla preistoria

La Scintilla<br>Da Tripoli A Sarajevo Come L"Italia Provocò La Prima Guerra Mondiale
All'inizio di agosto del 1914 scoppia la prima guerra mondiale. L'italia rimane estranea alle ostilità fino al 24 maggio 1915, ma le sue responsabilità in relazione al conflitto sono molto gravi e risalgono a qualche tempo prima. Nel 1911 l'europa è infatti in un sostanziale equilibrio, lo sviluppo economico è tumultuoso e le grandi potenze hanno risolto quasi tutti i loro contrasti coloniali: l'unico elemento di instabilità viene dall'impero ottomano, il cui collasso porterebbe a conseguenze imprevedibili. In particolare è preoccupante la situazione nei balcani, dove i nazionalismi serbo, bulgaro, greco e rumeno aspirano a un riassetto generale della regione a spese dei territori appartenenti a costantinopoli. Dopo oltre un quarantennio di pace fra le potenze del continente, è l'italia che riapre la stagione dei conflitti, invadendo le province ottomane di tripolitania e cirenaica. Giolitti, indifferente ai problemi continentali, è alla ricerca di una vittoria militare di prestigio che taciti le opposizioni di destra e rifiuta ogni offerta di cessione di fatto dei territori avanzata da costantinopoli, conservandone la sovranità nominale, sull'esempio dell'egitto e dell'algeria, da anni protettorati inglese e francese. Nasce così l'impresa di libia, inutile e proditorio attacco all'impero ottomano.
Punteggio: 603
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/10/2021

Posizione in classifica: 252

I Massacri Di Luglio
La Storia Censurata Dei Crimini Fascisti In Jugoslavia

Giacomo Scotti

Archeologia - Dalla preistoria

I Massacri Di Luglio<br>La Storia Censurata Dei Crimini Fascisti In Jugoslavia
A partire dal 2004, in italia, il 10 febbraio è dedicato alla «memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe». Per la parte politica che ha istituito una simile ricorrenza, si è trattato di una formidabile occasione per riscrivere la storia a uso e consumo di un delirio nazionalista, capace di riabilitare il fascismo, sottraendolo alle inappellabili responsabilità rispetto ai crimini compiuti in patria e altrove. In modo particolare, nella ex jugoslavia, gli italiani non furono affatto 'brava gente'. Al contrario, come dimostra giacomo scotti, il terrorismo ai danni della popolazione civile fu una delle principali caratteristiche dell'occupazione italiana dei territori balcanici: una storia sanguinaria e vigliacca e, proprio per questo, rimossa dalla memoria ufficiale.
Punteggio: 603
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/01/2024

Posizione in classifica: 253

La Grande Storia Della Seconda Guerra Mondiale

Martin Gilbert

Archeologia - Storia della guerra

La Grande Storia Della Seconda Guerra Mondiale
Settembre 1939-agosto 1945: dall'aggressione tedesca alla polonia fino alla resa del giappone, tutto il mondo fu impegnato in una guerra devastante che, oltre a costare quaranta milioni di vite umane, lasciò in eredità una divisione in due blocchi contrapposti, una serie di importanti scoperte scientifiche e tecnologiche e la necessità di misurare ogni questione sociale, politica o culturale su una scala mondiale. In questa opera lo storico anglosassone martin gilbert offre una sintesi di quei sei anni e, combinando un'ampia visione d'insieme con la più minuziosa cura dei particolari, ne descrive giorno per giorno le operazioni militari, lo sconvolgimento nella vita quotidiana, i retroscena politici e diplomatici, il mondo sommerso dello spionaggio, l'orrore dei campi di concentramento. Il risultato è un'opera storiografica che riesce a comunicare con viva partecipazione ciò che accadeva in normandia, negli urali, a londra, a okinawa, a new york o in tunisia, aiutandoci allo stesso tempo a comprendere come sia nata la società in cui viviamo.
Punteggio: 603
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/10/2023

Posizione in classifica: 254

L Amore E Il Potere
Da Rachele A Veronica, Un Secolo Di Storia Italiana

Bruno Vespa

Archeologia - Dalla preistoria

L Amore E Il Potere<br>Da Rachele A Veronica, Un Secolo Di Storia Italiana
Ci sono frasi tenere, ma ci sono anche incomprensioni, tensioni, matrimoni finiti male, divorzi, annullamenti della sacra rota, amanti che hanno avuto un ruolo decisivo nella vita privata e anche nella vita pubblica degli uomini che hanno guidato l'italia nell'ultimo secolo. Questo libro di bruno vespa è assai diverso da tutti gli altri: non racconta i retroscena della politica (che pure non mancano), ma i retroscena dell'anima. Con una serie di vicende finora mai rivelate, o dissepolte da un lungo oblio. Quanti sanno che mussolini era forse bigamo? Che francesco cossiga ha ottenuto, dopo sette anni di istruttoria, l'annullamento del suo matrimonio? Veronica berlusconi parla dopo la famosa lettera alla
Punteggio: 601
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/01/2023

Posizione in classifica: 255

La Grande Storia Della Prima Guerra Mondiale

Martin Gilbert

Archeologia - Storia della guerra

La Grande Storia Della Prima Guerra Mondiale
Ottant'anni dopo la guerra del 1914-18, martin gilbert offre una opera completa e dettagliata su tutti i fronti di combattimento della grande guerra. E riesce a parlare non soltanto di cifre (dei morti, dei feriti, dei prigionieri, dei proiettili sparati, delle vittime di gas tossici e armi chimiche) ma anche le voci: di coloro che dalle trincee confidavano ai familiari o semplicemente a se stessi il proprio angosciato stupore di fronte a un apocalittico spettacolo di orrore e crudeltà.
Punteggio: 579
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/10/2023

Posizione in classifica: 256

Manuale Di Storia Medioevale

Andrea Zorzi

Archeologia - Dalla preistoria

Manuale Di Storia Medioevale
Mille anni di storia dividono la fine del mondo antico e l'inizio dell'età moderna: un'età di mezzo che si usa chiamare medioevo. Su di esso grava un forte pregiudizio negativo, come epoca di decadenza, che perdura fino ai nostri giorni. In realtà, il medioevo fu qualcosa di profondamente diverso: la storia del lungo periodo in cui venne formandosi l'identità storica dell'europa come originario incontro di civiltà – quelle romana, barbarica e cristiana – e come confronto continuo con le culture altre con cui venne in rapporto – quelle bizantina e islamica in ambito mediterraneo, ma anche quelle asiatiche e africane. L'autore ricostruisce questo complesso e affascinante periodo in una sintesi chiara e aggiornata, arricchita da un corposo apparato di informazioni di primo riferimento.
Punteggio: 576
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/06/2021

Posizione in classifica: 257

Il Mio Viaggio Tra I Vinti
Neri, Bianchi E Rossi

Giampaolo Pansa

Archeologia

Il Mio Viaggio Tra I Vinti<br>Neri, Bianchi E Rossi
Gli storici patentati sostengono che i vinti della guerra civile italiana sono soltanto neri, i fascisti della repubblica sociale invece il punto di vista che ho maturato negli anni è del tutto nuovo. Come spiego in questo viaggio, compiuto insieme a adele grisendi, tra gli sconfitti dobbiamo collocare anche i bianchi e soprattutto i rossi. Hanno perso la vita ribelli delle formazioni non soggette all'egemonia del pci, uccisi da sicari che credevano compagni di lotta e non carnefici. Lo stesso è accaduto ad antifascisti cattolici e a socialisti che rifiutavano di sottomettersi ai comunisti. E non accettavano che la resistenza diventasse l'alibi per imporre una dittatura rossa al posto di quella nera. Due volte vinti sono i partigiani delle garibaldi riparati in paesi dell'est, per sfuggire alla giustizia italiana del dopoguerra. Molti di loro finirono rinchiusi in gulag disumani come goli otok, l'isola calva, dove il maresciallo tito torturava i suoi ex compagni colpevoli di essere rimasti fedeli a stalin. E infine ci sono le vinte. Madri, figlie, sorelle, mogli colpevoli di avere un famigliare fedele a mussolini e alla sua repubblica. Accusate a torto di essere spie dei tedeschi e umiliate, stuprate, uccise. Quando è tornata la pace, ero vicino ai dieci anni e avevo vissuto anch'io l'aggressione quotidiana di un conflitto interminabile. Ho provato il tormento dei bombardamenti degli angloamericani. Ho passato più di una notte nei rifugi antiaerei, inchiodato come tutti al terrore che il bombardiere solitario, pippo l'aviatore, sganciasse i suoi ordigni sulle nostre teste. Ho scoperto la cattura degli ebrei destinati alle camere a gas naziste, attuata da poliziotti della città che tutti conoscevano, coperti dall'indifferenza dei cristiani. In queste pagine c'è anche il pansa bambino che stava attraversando l'infanzia per approdare alla magica età dell'adolescenza. Di quel tempo mi rimangono immagini impossibili da scordare. Le signore scrutate con desiderio nella modisteria di mia madre. Le confidenze sottovoce tra loro. Gli accenni pudichi agli amori rubati e da tenere segreti. Storie che possono sembrare inventate, in realtà tutte vere. I lettori mi perdoneranno, ma questi sono momenti incancellabili perché rappresentano la mia educazione sentimentale.
Punteggio: 557
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/01/2022

Posizione in classifica: 258

La Guerra Sporca Dei Partigiani E Dei Fascisti

Giampaolo Pansa

Archeologia - Dalla preistoria

La Guerra Sporca Dei Partigiani E Dei Fascisti
'milioni di persone senza difese nella morsa di due fazioni senza pietà, i partigiani e i fascisti. Nella fase conclusiva del secondo conflitto mondiale, tanti italiani si trovarono scaraventati dentro l'inferno della guerra civile. E scoprirono che non esisteva differenza fra le parti che si scannavano. I partigiani e i fascisti si muovevano nello stesso modo. Alimentando una tempesta di orrori, rappresaglie, esecuzioni, torture, stupri, devastazioni. 'la guerra sporca' descrive il lato oscuro degli anni fra il 1943 e il 1945. Ho voluto narrarlo sfidando quanti strilleranno che il virus del revisionismo mi ha dato alla testa. Eppure che partigiani e fascisti si assomigliassero era una certezza già presente nei racconti di chi aveva vissuto da spettatore inerme un massacro mai visto in casa nostra. Ma questa realtà doveva restare nascosta. La resistenza era diventata una religione intoccabile. Anche parlare di guerra civile era proibito. Nessuno accettava il giudizio di uno scrittore schierato contro il fascismo in spagna: 'la guerra civile è una malattia, si finisce per combattere contro se stessi'. È accaduto anche da noi. ' (giampaolo pansa)
Punteggio: 516
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/12/2021

Posizione in classifica: 259

Perché L'Italia Amò Mussolini (e Come è Sopravvissuta Alla Dittatura Del Virus)

Bruno Vespa

Archeologia - Dalla preistoria

Perché L"Italia Amò Mussolini (e Come è Sopravvissuta Alla Dittatura Del Virus)
Questo libro racconta la storia di due dittature, quella di benito mussolini e quella del signor covid (come lo chiama l'autore). Si apre con una passeggiata a piazza venezia: stracolma per i grandi proclami del duce negli anni del consenso (1925-1936), deserta durante il drammatico lockdown della primavera 2020. Entrambe le dittature hanno soppresso o limitato la libertà degli italiani (il covid-19, a 2 miliardi di persone), ma se allora mussolini ebbe un'enorme popolarità interna e internazionale, l'italia ha resistito al virus con un odio sordo, sconfiggendolo con la disciplina in primavera e rivitalizzandolo con la confusione in autunno. Nella parte sul fascismo, bruno vespa mostra come, superato il trauma dell'opinione pubblica per il delitto matteotti, mussolini abbia conquistato il consenso mondiale per aver annientato il socialismo filosovietico in occidente, ma anche perché i treni arrivavano in orario e per la bonifica pontina, che ispirò alcune iniziative del presidente americano roosevelt. Gli italiani apprezzarono le grandi opere urbanistiche, la messa in sicurezza dell'economia dopo la crisi del 1929 e, soprattutto, le iniziative sociali: settimana lavorativa di 40 ore, dopolavoro, sostegno alla maternità, colonie marine. La guerra d'etiopia e la nascita dell'impero guadagnarono poi al duce perfino il plauso degli antifascisti. Ma il vespa storico racconta anche la vita privata di mussolini, dalla condizione di separato in casa a villa torlonia alle innumerevoli amanti frequentate anche durante la lunga relazione con claretta petacci. Nella parte sul covid ritroviamo il grande cronista, che ha voluto osservare con i propri occhi lo strazio di codogno, nembro, alzano, le terapie intensive e il cimitero di bergamo, parlando con sindaci, medici, sacerdoti, cittadini che hanno visto sconvolta la loro vita. Vespa mette a confronto le opinioni di eminenti scienziati, ironizza sui virologi da talkshow e prova a distinguere tra allarme e allarmismo, che nell'autunno 2020 ha davvero rischiato di mettere in ginocchio il paese. Negli ultimi capitoli, incontra il presidente del consiglio giuseppe conte e tutti i leader politici, testandone la capacità di utilizzare l'enorme quantità di denaro messo a disposizione dall'europa per rilanciare un'italia che non cresce da vent'anni. Conte illustra a vespa i timori per la ripresa dell'epidemia, la speranza di un vaccino ormai prossimo, i suoi rapporti con il potere e la strategia per rilanciare il paese. Segue un'analisi dei mutati rapporti di forza tra un pd rinvigorito dalle elezioni regionali e amministrative d'autunno e un m5s che rischia di perdere casaleggio e di battista. L'imprevedibile movimentismo di renzi e la corsa di calenda a sindaco di roma. La svolta europeista di salvini, la crescita costante di giorgia meloni e la fermezza di berlusconi, uscito dal covid, nel rivendicare il ruolo determinante di forza italia, seppure elettoralmente ridimensionata.
Punteggio: 500
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/08/2021

Posizione in classifica: 260

Perché LItalia Amò Mussolini (e Come è Sopravvissuta Alla Dittatura Del Virus)

Bruno Vespa

Archeologia - Dalla preistoria

Perché LItalia Amò Mussolini (e Come è Sopravvissuta Alla Dittatura Del Virus)
Questo libro racconta la storia di due dittature, quella di benito mussolini e quella del signor covid (come lo chiama l'autore). Si apre con una passeggiata a piazza venezia: stracolma per i grandi proclami del duce negli anni del consenso (1925-1936), deserta durante il drammatico lockdown della primavera 2020. Entrambe le dittature hanno soppresso o limitato la libertà degli italiani (il covid-19, a 2 miliardi di persone), ma se allora mussolini ebbe un'enorme popolarità interna e internazionale, l'italia ha resistito al virus con un odio sordo, sconfiggendolo con la disciplina in primavera e rivitalizzandolo con la confusione in autunno. Nella parte sul fascismo, bruno vespa mostra come, superato il trauma dell'opinione pubblica per il delitto matteotti, mussolini abbia conquistato il consenso mondiale per aver annientato il socialismo filosovietico in occidente, ma anche perché i treni arrivavano in orario e per la bonifica pontina, che ispirò alcune iniziative del presidente americano roosevelt. Gli italiani apprezzarono le grandi opere urbanistiche, la messa in sicurezza dell'economia dopo la crisi del 1929 e, soprattutto, le iniziative sociali: settimana lavorativa di 40 ore, dopolavoro, sostegno alla maternità, colonie marine. La guerra d'etiopia e la nascita dell'impero guadagnarono poi al duce perfino il plauso degli antifascisti. Ma il vespa storico racconta anche la vita privata di mussolini, dalla condizione di separato in casa a villa torlonia alle innumerevoli amanti frequentate anche durante la lunga relazione con claretta petacci. Nella parte sul covid ritroviamo il grande cronista, che ha voluto osservare con i propri occhi lo strazio di codogno, nembro, alzano, le terapie intensive e il cimitero di bergamo, parlando con sindaci, medici, sacerdoti, cittadini che hanno visto sconvolta la loro vita. Vespa mette a confronto le opinioni di eminenti scienziati, ironizza sui virologi da talkshow e prova a distinguere tra allarme e allarmismo, che nell'autunno 2020 ha davvero rischiato di mettere in ginocchio il paese. Negli ultimi capitoli, incontra il presidente del consiglio giuseppe conte e tutti i leader politici, testandone la capacità di utilizzare l'enorme quantità di denaro messo a disposizione dall'europa per rilanciare un'italia che non cresce da vent'anni. Conte illustra a vespa i timori per la ripresa dell'epidemia, la speranza di un vaccino ormai prossimo, i suoi rapporti con il potere e la strategia per rilanciare il paese. Segue un'analisi dei mutati rapporti di forza tra un pd rinvigorito dalle elezioni regionali e amministrative d'autunno e un m5s che rischia di perdere casaleggio e di battista. L'imprevedibile movimentismo di renzi e la corsa di calenda a sindaco di roma. La svolta europeista di salvini, la crescita costante di giorgia meloni e la fermezza di berlusconi, uscito dal covid, nel rivendicare il ruolo determinante di forza italia, seppure elettoralmente ridimensionata.
Punteggio: 500
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/12/2024

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