Senza la sferza sociale del grande dickens e senza gli angolini di moralistica ironia di william thackeray, anthony trollope è il terzo rappresentante letterario dell'età vittoriana. Anzi, a seguire il decano degli anglisti mario praz 'il più tipico rappresentante del romanzo vittoriano', proprio perché ritrae dal vero, in modo meno vistoso, ma più sottile e aderente, la realtà sociale dell'epoca sua: 'ed è sorprendente quanto poco ingiallite siano le sue fotografie'. Così i suoi romanzi, molti e pieni di pagine, non hanno mai un lieto fine, ma neppure una fine tragica; non figurano in essi eroi ed eroine, nessuno è troppo cattivo o troppo buono, troppo onesto o troppo capace di intrighi; niente è mai definitivo; il plot dominante di ogni romanzo rischia di cedere al fluire di un numero enorme di sottostorie e sottoplot, personaggi di passaggio si accampano in una vicenda che trascina a lungo il lettore seducendolo quasi contro la volontà dell'autore, come la vita vera; e tutto si muove in un ambiente abbastanza quieto da favorire soprattutto la mediocrità. Ed è per questo amore antiromanzesco della mediocrità che, se i romantici contemporanei non l'apprezzarono, la critica in seguito ha rivalutato la presenza e l'importanza di trollope, la vivacissima e inconsapevole modernità. Questo romanzo è il quinto dei sei romanzi della serie delle cronache del barset, l'immaginaria contea dove si svolge uno dei cicli dello scrittore, ed è quello dedicato alle frustrazioni amorose.
280 d. C . Approfittando della deriva del potere di roma, il governatore bonoso decide di tradire l'aquila e di costruire nelle gallie un suo regno personale. È suo l'ordine di sterminare i camavi, tribù della tungria che, per aver smascherato l'usurpatore proculo, si è resa colpevole di eccessiva fedeltà all'imperatore. Ed é sempre lui che, per conseguire i suoi fini, non esita ad avvalersi dell'appoggio dei ribelli bagaudi e di diverse tribù barbare da sempre ostili al potere romano. Spetta al legato imperiale valerio metronio reprimere la ribellione e salvare l'onore di roma, in un vorticoso giro di amicizie, alleanze e odi implacabili che coinvolge romani e barbari, traditori e traditi.
Daniel ha una passione bruciante per un videogioco online, 'hyperversum', che trasporta la sua fantasia nella storia. Dentro la realtà virtuale ha imparato a essere un perfetto uomo del medioevo e conosce tutte le astuzie per superare ogni livello di gioco. Una sera, daniel gioca con alcuni amici e mentre vivono tutti insieme la loro avventura virtuale nel medioevo vengono sorpresi da una tempesta che li tramortisce: i ragazzi si ritrovano così in fiandra, nel bel mezzo della guerra che vede contrapposte francia e inghilterra. Si apre quindi per loro una nuova vita, nuove strade, un nuovo amore.
I 10 goal più belli e i 10 piatti preferiti. I 10 campioni sportivi più ammirati e i 10 libri che si porterebbe sull'isola deserta. 10 ingiustizie che lo fanno arrabbiare, 10 oggetti rassicuranti, 10 rimpianti e 10 rumori che accompagnano la sua vita. Ruota tutto intorno alla magia del numero che porta sulle spalle e sul cuore il libro di alessandro del piero, un fantasista d'altri tempi, un asso del fair-play, campione del mondo e campione d'italia, che scrive le sue sincere considerazioni dopo calciopoli, dopo il mondiale tedesco, dopo la retrocessione in b della
Allegra ha diciassette anni e a volte si sente trasparente. I suoi genitori, tutti presi dalla paura di invecchiare, la trascurano. Le compagne della nuova scuola la escludono: troppo intelligente per le belle, troppo bella per le brutte. E poi c'è gabriele, il ragazzo perfetto, che la tratta come una sorellina minore e sembra più interessato a una
Allegra ha diciassette anni e a volte si sente trasparente. I suoi genitori, tutti presi dalla paura di invecchiare, la trascurano. Le compagne della nuova scuola la escludono: troppo intelligente per le belle, troppo bella per le brutte. E poi c'è gabriele, il ragazzo perfetto, che la tratta come una sorellina minore e sembra più interessato a una 'vecchia' universitaria ventenne. Luisa ha trentacinque anni e a volte si sente ingombrante. Lavora in banca, è single, ha due amiche del cuore (moglie perfetta una, zitella per vocazione l'altra), è tormentata da un mutuo trentennale e da una relazione sbagliatissima con un uomo sposato. Allegra e luisa non si conoscono, ma un incidente cambia la vita a entrambe e, soprattutto, le fa incontrare. È l'occasione per luisa di mettersi alla prova come mamma/sorella maggiore e per allegra di sentirsi di nuovo parte di una famiglia. E, per una volta, le cose sembrano funzionare. Allegra riesce a conquistare il suo gabriele, luisa un po' di stima di sé. Ma l'illusione di felicità dura poco. In una corsa in discesa fatta di assurde gelosie e scelte sbagliate, allegra allontana da sé, una dopo l'altra, tutte le persone che le vogliono bene. Meno male che le amiche vere ci sono sempre, però. E dopo un periodo buio allegra e luisa si ritrovano. Cambiate, ferite e finalmente in grado di capire ciò che vogliono davvero dalla vita.
I 10 goal più belli e i 10 piatti preferiti. I 10 campioni sportivi più ammirati e i 10 libri che si porterebbe sull'isola deserta. 10 ingiustizie che lo fanno arrabbiare, 10 oggetti rassicuranti, 10 rimpianti e 10 rumori che accompagnano la sua vita. Ruota tutto intorno alla magia del numero che porta sulle spalle e sul cuore il libro di alessandro del piero, un fantasista d'altri tempi, un asso del fair-play, campione del mondo e campione d'italia, che scrive le sue sincere considerazioni dopo calciopoli, dopo il mondiale tedesco, dopo la retrocessione in b della 'sua' juventus che, da vero gentiluomo, non ha abbandonato neanche nei momenti più difficili. Ma non c'è solo calcio in queste pagine: il giocatore confessa le sue passioni culturali, i suoi hobby, i luoghi dove gli piace andare in vacanza, i vini che beve, le canzoni del suo ipod, i film che rivede volentieri e i valori in cui crede. Un intimo che conferma la natura di campione di un giocatore che è più di un numero 10, è un 10+.
Vero e proprio capolavoro di sintesi e di chiarezza espositiva, la 'storia della filosofia occidentale' si offre come un quadro completo dello sviluppo del pensiero filosofico, all'interno del quale i singoli pensatori sono collocati nel loro contesto storico e sociale a dimostrare che l'opera di un filosofo non sorge mai isolata, bensì riflette ed elabora le idee e i sentimenti che sono comuni alla società di cui fa parte. L'opera di russell, priva di difficoltà terminologiche e di disquisizioni tecniche, rappresenta uno dei migliori e più conosciuti esempi di divulgazione filosofica.
In un paesino isolato alla periferia londinese, iniziano a susseguirsi efferati omicidi. L'assassino non si limita a torturare e uccidere le sue vittime - tutte donne - ma le 'trasforma' secondo la fantasia della sua mente malata: sulla schiena di una attacca ali di cigno, nel ventre di un'altra infila conigli. Deve trattarsi evidentemente di uno psicopatico, e nel paese si diffondono panico e sospetto. È il dottor david hunter, assistente del medico condotto locale ed ex autorità mondiale in fatto di analisi dei cadaveri, a indagare sul caso. La verità di cui verrà a capo sarà spiazzante: il colpevole non è un imbarazzante demente, ma una persona del tutto insospettabile.