Irma ha solo otto anni, vive a rimini e ha capito che la vita cambia in fretta, e spesso non in meglio. Suo padre ha fatto carriera, la madre è presa da un'altra gravidanza e così passa le giornate con la nuova babysitter, una ragazzina di soli tredici anni, ribelle e sessualmente spregiudicata, che irrompe nella sua vita come un tornado. Con lei irma conoscerà troppo presto i segreti del sesso e l'infanzia scivolerà via lasciando spazio a giochi perversi e sconosciuti. Carla, invece, è cresciuta a favignana, in una famiglia affettuosa e attenta. Porta con sé il vigore dell'isola siciliana, brulla e selvatica, il calore del sole che rimbalza sul mare, le linee decise delle rocce calcaree, e conosce la vitalità, la passione e l'amore incondizionato. Nei suoi occhi luminosi si cela un segreto, nella sua anima arde un fuoco inconfessabile. Sembra un incontro impossibile quello fra irma e carla, che invece, ormai donne, sono destinate a scontrarsi. Eppure la solitudine e il cinismo di irma, caduta in una spirale di perversione e infelicità, finiranno per frantumarsi di fronte all'energia di carla.
Figura demoniaca di maga barbara e crudele, medea è uno dei personaggi più noti, estremi e coinvolgenti del teatro antico. Lucida e determinata nel compiere una vendetta atroce, l'assassinio dei figli, che la colpirà con violenza devastante, medea appare perfettamente consapevole delle conseguenze del suo gesto estremo. Ma alla tensione emotiva ('capisco quali dolori dovrò sostenere, ma più forte dei miei propositi è la passione') si unisce un'assoluta autonomia intellettuale, fino ad allora sconosciuta in una donna nel mondo greco. Nella sua introduzione vincenzo di benedetto mette in luce la modernità di questa tragedia e spiega la dura polemica dell'autore contro la società ateniese di quegli anni.
Una carabina sgangherata, un manuale di tiro scritto in cirillico ('ma con molte illustrazioni'), un bersaglio perennemente occupato da una coppia di colombi che ha fatto il nido 'nel posto più sbagliato della terra'. Ma soprattutto tanta, tanta voglia di vincere. Il giovane niccolò campriani è uno studente d'ingegneria ma è anche il miglior tiratore 'in piedi' mai nato nella storia del suo sport. Un predestinato. Nel giorno più importante della sua vita, alle olimpiadi di pechino del 2008, proprio nell'istante in cui sta per stringere tra le mani quello che ha sempre sognato, la medaglia d'oro, scopre di avere un avversario imprevisto e imbattibile. L'ultimo colpo. Quello decisivo. Il 'blocco dell'ultimo colpo' si rivela un problema più grande del previsto. E per superarlo, niccolò finisce per lasciare l'italia e rifugiarsi in america. Lì, intraprende un viaggio dentro se stesso, alle origini dell'ambizione, alle radici stesse della propria essenza di uomo, tra i sogni di gloria e gli equivoci imposti da un ambiente e un paese, l'italia, che non sa più vincere, ma neppure più perdere. Quattro anni di studio, allenamenti e riflessioni da 'cervello in fuga', per scoprire infine che 'tra il mirino e il bersaglio non c'è solamente aria e distanza', ma anche paura. Paura di fallire e di deludere gli altri e soprattutto se stessi. Paura, insomma, di dover fare i conti con la propria identità.
Un allenatore di arti marziali aiuta un atleta a ottenere la sua massima prestazione, in vista di un'importante gara internazionale. In questo viaggio, il loro rapporto si fa sempre più forte e profondo e, attraverso scambi di idee, ricordi e flash-back, il maestro guida il suo giovane amico nella ricerca dell'eccellenza, un percorso individuale che non riguarda solo la tecnica e l'allenamento fisico, ma che comprende tutta la persona e la sua condizione psicofisica. Nella sfida del campione convivono nello stesso tempo la scientificità della programmazione dell'allenamento e la tradizione delle teorie delle arti marziali classiche, perché nella ricerca della prestazione ciò che conta non è tanto il conseguimento del risultato quanto lo sviluppo integrale dell'individuo e la sua crescita interiore. Anche questo volume, come molti testi classici delle arti di combattimento, può essere di grande utilità non solo a sportivi e ad artisti marziali, ma a chiunque ricerchi l'eccellenza e a chi si occupa di insegnamento, management, comunicazione e leadership.
Firenze, gennaio 1475. Sandro botticelli dipinge uno stendardo per la giostra di giuliano de' medici. Vi è raffigurata una donna bellissima, che rappresenta la dea pallade atena. Immortala così nei secoli il meraviglioso volto di simonetta cattaneo vespucci, la bella senza paragoni. Lo stendardo poi scompare nel nulla, diventando una chimera, un capolavoro perduto che ogni storico dell'arte vorrebbe trovare. Roma, oggi. Erminia schiavone, proprietaria di un pensionato per studenti in via di ripetta, sospetta che uno di loro voglia ucciderla. Venezia, oggi. A sofia anastopoulos, storica dell'arte di origine greca, invitata a cena da amici, viene chiesto un parere sul suggestivo dipinto di un imitatore di pieter bruegel il vecchio che il padrone di casa ha regalato a sua moglie. La cornice dorata del quadro reca la scritta: est modus in rebus.
Un reportage che attraversa cinque secoli di storia del continente latinoamericano per raccontare il saccheggio delle sue preziose risorse: l'oro e l'argento, il cacao e il cotone, il petrolio e la gomma, il rame e il ferro. Tesori depredati sistematicamente: fin dai tempi della conquista spagnola, le potenze coloniali hanno prosciugato le ricchezze di questa terra rigogliosa, lasciandola in condizioni di estrema povertà. Un testo illuminante che, intrecciando l'analisi storica ed economica con il racconto, suggestivo e incalzante, delle passioni di un popolo sfruttato e sofferente, è diventato un vero e proprio classico della letteratura latinoamericana. Prefazione di isabel allende.
Un vecchio ippocastano, nel cortile di una casa alle spalle di uno dei tanti canali di amsterdam. 'ho più di cento anni, e sotto la corteccia migliaia di ricordi. Ma è di una ragazzina - anne il suo nome - il ricordo più vivo. Aveva tredici anni, ma non scendeva mai in cortile a giocare. La intravedevo appena, dietro il lucernario della soffitta del palazzo di fronte. Curva a scrivere fitto fitto, quando alzava gli occhi il suo sguardo spaziava l'orizzonte. A volte però si fermava sui miei rami, scintillanti di pioggia in autunno, rigogliosi di foglie e fiori in primavera. E vedevo il suo sorriso. Luminoso come uno squarcio di luce e speranza in quegli anni tetri e bui della guerra. Fino a quando, un giorno d'estate, un gruppo di soldati - grandi elmetti e mitra in pugno - la portò via. Per sempre. Dicono che sotto la mia corteccia, insieme con i ricordi, si siano intrufolati funghi e parassiti. E che forse non ce la farò. Sì, sono preoccupato per le mie foglie, per il mio tronco, per le mie radici. Ma i parassiti più pericolosi sono i tarli, i tarli della memoria. Quelli che vorrebbero intaccare, fino a negarlo, il ricordo di anne frank'. Età di lettura: da 9 anni.
Un allenatore di arti marziali aiuta un atleta a ottenere la sua massima prestazione, in vista di un'importante gara internazionale. In questo viaggio, il loro rapporto si fa sempre più forte e profondo e, attraverso scambi di idee, ricordi e flash-back, il maestro guida il suo giovane amico nella ricerca dell'eccellenza, un percorso individuale che non riguarda solo la tecnica e l'allenamento fisico, ma che comprende tutta la persona e la sua condizione psicofisica. Nella sfida del campione convivono nello stesso tempo la scientificità della programmazione dell'allenamento e la tradizione delle teorie delle arti marziali classiche, perché nella ricerca della prestazione ciò che conta non è tanto il conseguimento del risultato quanto lo sviluppo integrale dell'individuo e la sua crescita interiore. Anche questo volume, come molti testi classici delle arti di combattimento, può essere di grande utilità non solo a sportivi e ad artisti marziali, ma a chiunque ricerchi l'eccellenza e a chi si occupa di insegnamento, management, comunicazione e leadership.
Firenze, gennaio 1475. Sandro botticelli dipinge uno stendardo per la giostra di giuliano de' medici. Vi è raffigurata una donna bellissima, che rappresenta la dea pallade atena. Immortala così nei secoli il meraviglioso volto di simonetta cattaneo vespucci, la bella senza paragoni. Lo stendardo poi scompare nel nulla, diventando una chimera, un capolavoro perduto che ogni storico dell'arte vorrebbe trovare. Roma, oggi. Erminia schiavone, proprietaria di un pensionato per studenti in via di ripetta, sospetta che uno di loro voglia ucciderla. Venezia, oggi. A sofia anastopoulos, storica dell'arte di origine greca, invitata a cena da amici, viene chiesto un parere sul suggestivo dipinto di un imitatore di pieter bruegel il vecchio che il padrone di casa ha regalato a sua moglie. La cornice dorata del quadro reca la scritta: est modus in rebus.
Anche se sono stati i racconti a renderlo celebre, raymond carver ha sempre alternato alla prosa la poesia. Le poesie qui raccolte costituiscono un'autobiografia letteraria insieme intima e universale, una dichiarazione d'amore rivolta alla vita e al lavoro di scrittore.