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Julien Tromeur


Classifica Libri di Marco Malvaldi

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Libri in questa classifica: 48

Pagina 3 di 5

Posizione in classifica: 21

La Briscola In Cinque

Marco Malvaldi

Narrativa estera - Narrativa gialla

La Briscola In Cinque
La rivalsa dei pensionati. Da un cassonetto dell'immondizia in un parcheggio periferico, sporge il cadavere di una ragazza giovanissima. Siamo in un paese della costa intorno a livorno, l'immaginaria pineta, 'diventata località balneare di moda a tutti gli effetti, e quindi la pro loco sta inesorabilmente estinguendo le categorie dei vecchietti rivoltandogli contro l'architettura del paese: dove c'era il bar con le bocce hanno messo un discopub all'aperto, in pineta al posto del parco giochi per i nipoti si è materializzata una palestra da body-building all'aperto, e non si trova più una panchina, solo rastrelliere per le moto'. L'omicidio ha l'ovvio aspetto di un brutto affare tra droga e sesso, anche a causa della licenziosa condotta che teneva la vittima, viziata figlia di buona famiglia. E i sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare il gruppo dei vecchietti del barlume e il suo barista. In realtà è quest'ultimo il vero svogliato investigatore. I pensionati fanno da apparato all'indagine, la discutono, la spogliano, la raffinano, passandola a un comico setaccio di irriverenze. Sicché, sotto all'intrigo giallo, spunta la vita di una provincia ricca, civile, dai modi spicci e dallo spirito iperbolico, che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico modellato dalla televisione.
Punteggio: 800
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/12/2024

Posizione in classifica: 22

La Misura Dell'uomo

Marco Malvaldi

Narrativa estera - Gialli storici

La Misura Dell"uomo
Un taccuino segreto. Una morte inspiegabile. Un genio che a distanza di cinque secoli gioca con la nostra intelligenza e ci colma di stupore. «questa capacità rende l'uomo simile a dio: quella di inventare cose che non esistevano prima, e dare loro significato. Ogni uomo può dar forma, nella sua testa, a oggetti che non esistono, e convincere gli altri che tali oggetti esistono, o esisteranno. » ottobre 1493. Firenze è ancora in lutto per la morte di lorenzo il magnifico. Le caravelle di colombo hanno dischiuso gli orizzonti del nuovo mondo. Il sistema finanziario contemporaneo si sta consolidando grazie alla diffusione delle lettere di credito. E milano è nel pieno del suo rinascimento sotto la guida di ludovico il moro. A chi si avventura nei cortili del castello o lungo i navigli capita di incontrare un uomo sulla quarantina, dalle lunghe vesti rosa, l'aria mite di chi è immerso nei propri pensieri. Vive nei locali attigui alla sua bottega con la madre e un giovinetto amatissimo ma dispettoso, non mangia carne, scrive al contrario e fatica a essere pagato da coloro cui offre i suoi servigi. È leonardo da vinci: la sua fama già supera le alpi giungendo fino alla francia di re carlo viii, che ha inviato a milano due ambasciatori per chiedere aiuto nella guerra contro gli aragonesi ma affidando loro anche una missione segreta che riguarda proprio lui. Tutti, infatti, sanno che leonardo ha un taccuino su cui scrive i suoi progetti più arditi – forse addirittura quello di un invincibile automa guerriero – e che conserva sotto la tunica, vicino al cuore. Ma anche il moro, spazientito per il ritardo con cui procede il grandioso progetto di statua equestre che gli ha commissionato, ha bisogno di leonardo: un uomo è stato trovato senza vita in una corte del castello, sul corpo non appaiono segni di violenza, eppure la sua morte desta gravi sospetti. Bisogna allontanare le ombre della peste e della superstizione, in fretta: e leonardo non è nelle condizioni di negare aiuto al suo signore. A cinquecento anni dalla morte di leonardo da vinci, marco malvaldi gioca con la lingua, la scienza, la storia, il crimine e gli ridà vita tra le pagine immaginando la sua multiforme intelligenza alle prese con le fragilità e la grandezza dei destini umani. Un romanzo straordinario, ricco di felicità inventiva, di saperi e perfino di ironia, un'indagine sull'uomo che più di ogni altro ha investigato ogni campo della creatività, un viaggio alla scoperta di qual è – oggi come allora – la misura di ognuno di noi.
Punteggio: 783
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/10/2021

Posizione in classifica: 23

La Misura Delluomo

Marco Malvaldi

Narrativa estera - Gialli storici

La Misura Delluomo
Un taccuino segreto. Una morte inspiegabile. Un genio che a distanza di cinque secoli gioca con la nostra intelligenza e ci colma di stupore. «questa capacità rende l'uomo simile a dio: quella di inventare cose che non esistevano prima, e dare loro significato. Ogni uomo può dar forma, nella sua testa, a oggetti che non esistono, e convincere gli altri che tali oggetti esistono, o esisteranno. » ottobre 1493. Firenze è ancora in lutto per la morte di lorenzo il magnifico. Le caravelle di colombo hanno dischiuso gli orizzonti del nuovo mondo. Il sistema finanziario contemporaneo si sta consolidando grazie alla diffusione delle lettere di credito. E milano è nel pieno del suo rinascimento sotto la guida di ludovico il moro. A chi si avventura nei cortili del castello o lungo i navigli capita di incontrare un uomo sulla quarantina, dalle lunghe vesti rosa, l'aria mite di chi è immerso nei propri pensieri. Vive nei locali attigui alla sua bottega con la madre e un giovinetto amatissimo ma dispettoso, non mangia carne, scrive al contrario e fatica a essere pagato da coloro cui offre i suoi servigi. È leonardo da vinci: la sua fama già supera le alpi giungendo fino alla francia di re carlo viii, che ha inviato a milano due ambasciatori per chiedere aiuto nella guerra contro gli aragonesi ma affidando loro anche una missione segreta che riguarda proprio lui. Tutti, infatti, sanno che leonardo ha un taccuino su cui scrive i suoi progetti più arditi – forse addirittura quello di un invincibile automa guerriero – e che conserva sotto la tunica, vicino al cuore. Ma anche il moro, spazientito per il ritardo con cui procede il grandioso progetto di statua equestre che gli ha commissionato, ha bisogno di leonardo: un uomo è stato trovato senza vita in una corte del castello, sul corpo non appaiono segni di violenza, eppure la sua morte desta gravi sospetti. Bisogna allontanare le ombre della peste e della superstizione, in fretta: e leonardo non è nelle condizioni di negare aiuto al suo signore. A cinquecento anni dalla morte di leonardo da vinci, marco malvaldi gioca con la lingua, la scienza, la storia, il crimine e gli ridà vita tra le pagine immaginando la sua multiforme intelligenza alle prese con le fragilità e la grandezza dei destini umani. Un romanzo straordinario, ricco di felicità inventiva, di saperi e perfino di ironia, un'indagine sull'uomo che più di ogni altro ha investigato ogni campo della creatività, un viaggio alla scoperta di qual è – oggi come allora – la misura di ognuno di noi.
Punteggio: 780
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/09/2024

Posizione in classifica: 24

Scacco Alla Torre

Marco Malvaldi

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Scacco Alla Torre
Marco malvaldi, in queste pagine, ha immaginato una sorta di passeggiata nella sua città natale. I luoghi fisici si animano di aneddoti, impressioni, emozioni e ricordi in uno stile divertente e ironico che fa di pisa una città di tutti e per tutti.
Punteggio: 743
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/12/2024

Posizione in classifica: 25

Il Gioco Delle Tre Carte

Marco Malvaldi

Narrativa estera - Narrativa gialla

Il Gioco Delle Tre Carte
Ritorna, con la seconda avventura dopo 'la briscola in cinque', la squadra di investigatori del barlume di pineta, detto anche 'l'asilo senile'. A parte il barista massimo e la sua banconista, la bella e comprensiva tiziana, il più giovane del gruppo è aldo, ultrasettantenne gestore dell'osteria boccaccio. Seguono nonno ampelio, pilade, il del tacca del comune, il rimediotti. La loro attività, unica, più che principale, si svolge nel presidiare il barlume e, dietro il paravento della partita a carte, passare al setaccio tutti gli avvenimenti di pineta, in un pettegolezzo toscano senza eufemismi e senza ritrosie. Qualche volta resta nelle maglie fitte della rete, un fatto criminale. In realtà è massimo, pronto all'intuizione ma svogliato all'azione, che è spinto a investigare, richiesto casualmente dal commissario fusco. I vecchietti fanno da polo dialettico in un contraddire minuzioso che però facilita la sintesi: corale ambientazione umana, provinciale e antiglobalizzata (lenta, senza preoccupazione di efficienza mezzo-fine). Uno sfondo di commedia italiana a dei gialli enigmistici la cui soluzione è affidata alla virtù del ragionamento e alla fortuna del caso. Nel gioco delle tre carte un esercizio di abilità e di elusione fornisce lo schema per risolvere un enigma criminoso consistente nel nascondere ostentando. Nel corso di un congresso, viene ucciso un professore giapponese. La chiave del mistero è in un computer che in apparenza non contiene niente di significativo.
Punteggio: 737
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/12/2024

Posizione in classifica: 26

Bolle Di Sapone

Marco Malvaldi

Narrativa estera - Narrativa gialla

Bolle Di Sapone
In questa nuova commedia gialla di marco malvaldi, ambientata in pieno lockdown, i vecchietti del barlume sono ancor più protagonisti e sottili risolutori. Il loro sguardo è più che mai penetrante nelle ingiustizie sociali e nelle diseguaglianze messe in risalto dal momento tremendo. Ma sarà massimo, come al solito, a mettere la parola fine a tutta l'intricata indagine, con tanta capacità di entrare in sintonia col prossimo, e un'arguzia in più che sorprende tutti. Sono i giorni del covid. Per la prima volta nei loro ottant'anni suonati, i vecchietti del barlume si sentono tali. Sono isolati e dubitano di avere ancora un futuro. Il tempo gli svanisce spulciando «ogni tipo di statistica sul virus esistente al mondo». Il bancone di massimo il barrista, fino a ieri cabina della macchina del pettegolezzo investigativo, è vuoto di chiacchiere. Persino la mamma di massimo, la gigina, è ritornata a casa, un piccolo tormento in più nelle giornate di massimo, e una voce spiritosa che si aggiunge al gruppo toscaneggiante; ingegnere geniale in giro per il mondo, con un intuito più acuto perfino del brillante figlio. Ma provvidenzialmente l'occasione «per non farsi i fatti loro» arriva. Alice, la vicequestora fidanzata del barrista, bloccata in calabria per un corso di aggiornamento per poliziotti, commette l'imprudenza di chiedere un'informazione innocua a uno dei vecchietti: quanto basta per insospettire la maldicenza e così scatenare i segugi venerandi. In calabria c'è stata una strana doppia morte di due anziani coniugi. Lui, proprietario di una catena di pizzerie, è stato fulminato da una fucilata mentre era in coda al supermercato; forse criminalità organizzata. La moglie è morta per una ingestione di botulino. Anche se condannati a comunicare via computer e telefonini, per i vecchietti le coincidenze continuano a non esistere. Ritrovando il metodo confusionario che li ispira, il turpiloquio creativo, il dialogo immaginosamente sferzante, risolvono in smart working un intrigo a più piani. Ma usando anche tutta la pietà e la solidarietà sociale, che fu a lungo l'idea-forza di quella generazione. In questa nuova commedia gialla di marco malvaldi, ambientata in pieno lockdown, i vecchietti del barlume sono ancor più protagonisti e sottili risolutori, con tutte le balordaggini che si trascinano a ogni passo. E il loro sguardo, pur appannato, è più che mai penetrante nelle ingiustizie sociali e nelle diseguaglianze messe in risalto dal momento tremendo. Ma sarà massimo, come al solito, a mettere la parola fine a tutta l'intricata indagine, con tanta capacità di entrare in sintonia col prossimo, e un'arguzia in più che sorprende tutti. Così, l'autore, avventurosamente, rappresenta in trasparenza la condizione di tutti gli anziani e ricorda la necessità dei valori che li animano.
Punteggio: 735
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/09/2024

Posizione in classifica: 27

Buchi Nella Sabbia

Marco Malvaldi

Narrativa estera - Gialli storici

Buchi Nella Sabbia
Ernesto ragazzoni avrebbe voluto che sulla propria tomba fosse scritto: 'd'essere stato vivo non gli importa'. Poeta dei buchi nella sabbia e delle 'pagine invisibilissime', dell'arte giullaresca realizzata nella vita fuori dal testo, è in un certo senso il testimone di questo 'dramma giocoso in tre atti'. Come grottesco contrappasso, accanto a lui, bohémien anarchicheggiante e antimilitarista, agirà come in duetto un rigido ufficiale dei regi carabinieri. Siamo nel 1901, tempo di attentati (il re umberto è stato appena ucciso), e a pisa, terra di anarchia. Al teatro nuovo si aspetta il nuovo re, per una rappresentazione della tasca di giacomo puccini. Le autorità sono in ansia: il tenore della compagnia 'arcadia nomade', i cavatori di marmo carrarini convocati per alcuni lavori, gli stessi tecnici de teatro, sono tutti internazionalisti e quindi sospetti. E nell'ottusa paranoia dei tutori dell'ordine, perfino il compositore, il grande puccini, è da temere tra i sovversivi. A scombinare ancor di più le carte è l'intervento di quello stravagante di ragazzoni, redattore del giornale 'la stampa'. Fatalmente l'omicidio avviene, proprio sul palcoscenico al culmine del melodramma, e non resta che scoprire se sia un complotto reazionario o un atto dimostrativo di rivoluzionari. O un banale assassinio.
Punteggio: 727
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/12/2024

Posizione in classifica: 28

La Misura Dell'uomo
Copia Autografata

Marco Malvaldi

Narrativa estera - Gialli storici

La Misura Dell"uomo<br>Copia Autografata
Un taccuino segreto. Una morte inspiegabile. Un genio che a distanza di cinque secoli gioca con la nostra intelligenza e ci colma di stupore. «questa capacità rende l'uomo simile a dio: quella di inventare cose che non esistevano prima, e dare loro significato. Ogni uomo può dar forma, nella sua testa, a oggetti che non esistono, e convincere gli altri che tali oggetti esistono, o esisteranno. » ottobre 1493. Firenze è ancora in lutto per la morte di lorenzo il magnifico. Le caravelle di colombo hanno dischiuso gli orizzonti del nuovo mondo. Il sistema finanziario contemporaneo si sta consolidando grazie alla diffusione delle lettere di credito. E milano è nel pieno del suo rinascimento sotto la guida di ludovico il moro. A chi si avventura nei cortili del castello o lungo i navigli capita di incontrare un uomo sulla quarantina, dalle lunghe vesti rosa, l'aria mite di chi è immerso nei propri pensieri. Vive nei locali attigui alla sua bottega con la madre e un giovinetto amatissimo ma dispettoso, non mangia carne, scrive al contrario e fatica a essere pagato da coloro cui offre i suoi servigi. È leonardo da vinci: la sua fama già supera le alpi giungendo fino alla francia di re carlo viii, che ha inviato a milano due ambasciatori per chiedere aiuto nella guerra contro gli aragonesi ma affidando loro anche una missione segreta che riguarda proprio lui. Tutti, infatti, sanno che leonardo ha un taccuino su cui scrive i suoi progetti più arditi – forse addirittura quello di un invincibile automa guerriero – e che conserva sotto la tunica, vicino al cuore. Ma anche il moro, spazientito per il ritardo con cui procede il grandioso progetto di statua equestre che gli ha commissionato, ha bisogno di leonardo: un uomo è stato trovato senza vita in una corte del castello, sul corpo non appaiono segni di violenza, eppure la sua morte desta gravi sospetti. Bisogna allontanare le ombre della peste e della superstizione, in fretta: e leonardo non è nelle condizioni di negare aiuto al suo signore. A cinquecento anni dalla morte di leonardo da vinci, marco malvaldi gioca con la lingua, la scienza, la storia, il crimine e gli ridà vita tra le pagine immaginando la sua multiforme intelligenza alle prese con le fragilità e la grandezza dei destini umani. Un romanzo straordinario, ricco di felicità inventiva, di saperi e perfino di ironia, un'indagine sull'uomo che più di ogni altro ha investigato ogni campo della creatività, un viaggio alla scoperta di qual è – oggi come allora – la misura di ognuno di noi.
Punteggio: 691
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/02/2019

Posizione in classifica: 29

Argento Vivo

Marco Malvaldi

Narrativa estera - Narrativa gialla

Argento Vivo
Un nuovo romanzo di marco malvaldi che ha il sapore di una commedia shakespeariana e del teatro classico, attraversati però dalle atmosfere di casa nostra. Lucente, malleabile, prezioso, brillante: è proprio come l'argento il nuovo romanzo di malvaldi. La vicenda ruota attorno a un doppio furto, quello di una clio color argento e quella di un computer portatile del medesimo colore. E di una doppia coppia - livia e nicola e stefano e marta - le cui vicende si aggrovigliano e si sciolgono a corrente alternata. È stata svaligiata la villa di livia e nicola, lui è uno scrittore in crisi di idee che con il portatile che gli è stato sottratto ha perso l'unica copia del romanzo che stava scrivendo e ancora da terminare. Il ladro si è servito dell'automobile di stefano, informatico sbadato e lettore bulimico, che recuperando dopo qualche giorno la clio, vi scopre, nascosto sotto il sedile, un computer portatile argentato che non gli appartiene. Prima di restituirlo ci sbircia un po' dentro e mentre si appassiona alla vicenda del romanzo che trova nel portatile, si indispettisce per la banalità di alcune soluzioni narrative, per la piattezza dei personaggi. Da lettore esigente quale è, prende a correggere e ad aggiustare qua e là, tempestando di telefonate - anonime s'intende - l'ignaro nicola. Le compagne di vita di nicola e stefano, livia e marta, intuiscono che qualcosa sta cambiando nei loro menage e non è detto che sia in peggio. La poliziotta rebecca e il ladro biagio fanno da contorno ai personaggi principali di questo romanzo degli equivoci e delle coincidenze, dove comunque il protagonista è proprio il libro che nicola sta scrivendo. Tutto gira vorticosamente, come in una giostra, i fatti si rincorrono e si avviluppano senza sosta e malvaldi, con capacità inventive fuori dall'ordinario, conduce il gioco con grande divertimento suo e dei lettori. Gli elementi narrativi speculari e gli intrecci doppi fanno di argento vivo un romanzo unico, che ha il sapore di una commedia shakespeariana e del teatro classico, attraversati però dalle atmosfere di casa nostra.
Punteggio: 691
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/12/2024

Posizione in classifica: 30

Negli Occhi Di Chi Guarda

Marco Malvaldi

Narrativa estera - Narrativa gialla

Negli Occhi Di Chi Guarda
In un magnifico podere nel cuore della campagna toscana vivono due gemelli sessantenni, alfredo e zeno cavalcanti; hanno passato tutta la loro vita nella superba tenuta di famiglia. In un magnifico podere nel cuore della campagna toscana vivono due gemelli sessantenni, alfredo e zeno cavalcanti; hanno passato tutta la loro vita nella superba tenuta di famiglia. Alfredo, ex broker fallito, ha dilapidato quasi tutto il suo denaro in investimenti sbagliati; zeno è un collezionista d'arte mite e tranquillo, e vive con il suo anziano maggiordomo raimondo, un matto che ha girato alcuni manicomi in gioventù prima di stringere sincera amicizia con il suo datore di lavoro. I gemelli richiedono una consulenza medica un po' singolare: in pratica vogliono sapere quale dei due ha più probabilità di morire prima dell'altro. La questione è legata alla vendita del podere pianetti; alfredo, che è in bolletta, è favorevole. Zeno contrario. I due hanno da tempo iniziato a vendere particelle della proprietà, ma una holding di cinesi vorrebbe comprarla per intero per farne un albergo. I fratelli hanno draconianamente deciso che verrà rispettata la volontà di chi sarà dichiarato il più longevo. Una notte un incendio sveglia i residenti della tenuta e quando il fuoco viene domato, tra gli sterpi viene trovato il cadavere di raimondo. I sospetti si appuntano su alfredo, ma qualcuno, tra i residenti, tira fuori la storia del ligabue. Il vecchio raimondo sosteneva infatti di avere un'opera autentica di ligabue regalatagli dallo stesso pittore insieme al quale era stato rinchiuso in un manicomio alla fine degli anni '50. Ma dove è finito il dipinto? Podere pianetti viene messo sottosopra, ma del quadro nessuna traccia. Fino a che un'altra morte fa intravedere una incredibile e assurda verità. Malvaldi costruisce un romanzo corale, quasi un teatro in cui si muovono i tanti personaggi: l'ingegnere immobiliarista, l'architetto giorgetti, la professoressa di chimica in pensione, il medico piergiorgio, la filologa margherita. Tutti vividi, credibili, attori di una storia che dimostra le capacità inventive di chi, coniugando scienza e spirito toscano, commedia e giallo, stravolge ogni certezza del lettore se non quella di trovarsi di fronte a uno scrittore innovativo e di autentico talento.
Punteggio: 671
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/12/2024

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