John rebus dovrebbe essere un ispettore di polizia in pensione. Dovrebbe passare i suoi giorni nella sua casa di edimburgo. Dovrebbe essere un uomo sereno. Invece è tornato in servizio: retrocesso a semplice agente, è relegato a occuparsi dei casi irrisolti. Casi pieni di ombre, che affondano le radici nel passato. Ma il passato non è mai sepolto per sempre. Infatti, pare che stia per essere riaperta una vecchia inchiesta interna, per un delitto avvenuto nella stazione di polizia di summerhall anni prima. Gli stessi anni in cui ci lavorava un giovane rebus, gli stessi anni in cui è nata la leggenda dei santi della bibbia delle ombre: una congrega irregolare di poliziotti decisi a perseguire la giustizia con metodi poco ortodossi. Ma chi erano veramente? E cosa tentano di nascondere, dopo tutto questo tempo? Mentre il passato riemerge, rebus è coinvolto nel sopralluogo sulla scena di un banale incidente d'auto, di quelli che normalmente si traducono in materiale per scartoffie. Se non fosse per alcuni piccoli dettagli che è proprio lui a notare, e se non fosse che il caso non tarda a rivelare sviluppi inaspettati e clamorosi, che coinvolgono le alte sfere politiche scozzesi proprio alla vigilia del referendum sulla separazione dal regno unito. Sul filo del rasoio tra presente e passato, rebus si vedrà costretto a un viaggio nel territorio ambiguo della memoria, lungo quel sottile confine in cui la lealtà si confonde con la colpa, la vendetta con la giustizia.
È sempre stato l'uomo giusto al momento giusto. A soli trentasette anni, mike mackenzie, un collezionista di opere d'arte che ha fatto soldi a palate vendendo software, ha ottenuto tutto dalla vita, ma i panni dell'uomo che non ha più nulla da chiedere gli stanno stretti: ha bisogno di una sfida, di qualcosa che gli faccia provare nuove emozioni. E così, insieme ai suoi amici di sempre, un alto funzionario di banca col pallino della pittura e un burbero docente, preside dell'accademia di belle arti, decide di tentare il colpo del secolo alla national gallery di edimburgo. L'idea è semplice ma geniale: penetrare nel magazzino in cui sono conservate le opere delle pinacoteche e dei musei di edimburgo che non trovano spazio nelle sale, sostituire alcuni dipinti originali con le loro copie perfette e quindi trafugare il bottino senza che nessuno possa accorgersi dell'in-ganno. Non lo fanno per denaro: vogliono solo rimettere in libertà qualche opera ingiustamente condannata alla solitudine di un caveau. All'inizio tutto sembra filare liscio, ma le cose si complicano quando entra in gioco un quarto uomo: chib calloway, astuto e rozzo malvivente pronto a tutto pur di saldare un pesante debito d'affari con la mala norvegese. E improvvisamente la vita dei protagonisti entra in una crudele spirale di violenza e ricatti incrociati. Dalla penna del re del giallo scozzese, una storia carica di tensione che esplora il sottile confine tra normalità e perversione.
'trent'anni da sbirro, e pensava di averle viste tutte. ' almeno fino ai primi di luglio del 2005, quando la scozia si prepara a ospitare il g8, con la polizia di edimburgo chiamata agli straordinari. Migliaia di uomini mobilitati, ma non l'ispettore john rebus, opportunamente lasciato 'di guardia al forte'. D'altronde, gli manca poco alla pensione e gli è appena morto il fratello, e poi si sa che è un rompiscatole: meglio non averlo tra i piedi in giorni così, con le telecamere di tutto il mondo puntate sul paese. Rebus però non è tipo da starsene tranquillo a guardare bush, blair e il live 8 in tivù. E il sergente siobhan clarke, sua collega e protetta, gli offre un ottimo motivo per gettarsi nella mischia. In un bosco nei pressi dell'albergo dove si svolgerà il g8 è apparso un indizio legato a un caso di omicidio archiviato un po' troppo in fretta, quello di cyril colliar, una condanna per stupro alle spalle, riciclatosi come gorilla al soldo del boss della mala locale, 'big ger' cafferty. E come se gestire un'indagine di questo tipo durante il summit non fosse già di per sé complicato, si aggiunge il misterioso 'suicidio' di un parlamentare inglese durante una cena di gala al castello di edimburgo.
È sempre stato l'uomo giusto al momento giusto. A soli trentasette anni, mike mackenzie, un collezionista di opere d'arte che ha fatto soldi a palate vendendo software, ha ottenuto tutto dalla vita, ma i panni dell'uomo che non ha più nulla da chiedere gli stanno stretti: ha bisogno di una sfida, di qualcosa che gli faccia provare nuove emozioni. E così, insieme ai suoi amici di sempre, un alto funzionario di banca col pallino della pittura e un burbero docente, preside dell'accademia di belle arti, decide di tentare il colpo del secolo alla national gallery di edimburgo. L'idea è semplice ma geniale: penetrare nel magazzino in cui sono conservate le opere delle pinacoteche e dei musei di edimburgo che non trovano spazio nelle sale, sostituire alcuni dipinti originali con le loro copie perfette e quindi trafugare il bottino senza che nessuno possa accorgersi dell'in-ganno. Non lo fanno per denaro: vogliono solo rimettere in libertà qualche opera ingiustamente condannata alla solitudine di un caveau. All'inizio tutto sembra filare liscio, ma le cose si complicano quando entra in gioco un quarto uomo: chib calloway, astuto e rozzo malvivente pronto a tutto pur di saldare un pesante debito d'affari con la mala norvegese. E improvvisamente la vita dei protagonisti entra in una crudele spirale di violenza e ricatti incrociati. Dalla penna del re del giallo scozzese, una storia carica di tensione che esplora il sottile confine tra normalità e perversione.
Problematico, scostante e disilluso per natura, john rebus si trova a dover affrontare uno dei casi più difficili della sua carriera: il rapimento e la morte di tre bambine. Non ci sono indizi, nessun testimone, nessun collegamento tra le piccole vittime. Eppure rebus capisce che qualcosa lo lega a quei delitti e soprattutto che le lettere anonime da lui ricevute, sia al comando di polizia sia a casa, potrebbero illuminarlo sull'identità dell'assassino. Perché quelle lettere arrivano direttamente dal passato di rebus, sono collegate ad un episodio che lui sperava di aver dimenticato per sempre e che invece ritorna a tormentarlo in tutta la sua violenza.