Il nuovo romanzo di sepúlveda attraversa la storia del novecento, raccontandone grandezze e miserie, per giungere infine alle pagine drammatiche in cui belmonte gioca la sua partita finale. «tre anni fa ho iniziato a scrivere un nuovo romanzo, 'la fine della storia', e visto l'argomento mi serviva un personaggio con un passato simile al mio. Speravo che il potere dell'invenzione mi fornisse un personaggio del genere, ma invano. La trama esigeva belmonte, e allora l'ho cercato» - luis sepùlveda«e ora, ecco 'la fine della storia', che segna un grande ritorno di luis sepúlveda con un romanzo che resterà tra i suoi migliori: leggendolo, si capisce che occorrevano anni per le ricerche, ma anche un delicato equilibrio nell'affrontare ricordi di un passato che non passerà mai. » – pino cacucci, tuttolibri de la stampa «stavo andando a un appuntamento che non avevo cercato né voluto, e ci stavo andando perché non si sfugge alla propria ombra. Non importa dove stiamo andando, l'ombra di ciò che abbiamo fatto e siamo stati ci perseguita con la tenacia di una maledizione. » juan belmonte, ex guerrigliero cileno che ha combattuto contro il regime di pinochet, da anni ha deposto le armi e vive tranquillo in una casa sul mare, assistendo la sua compagna, che non si è mai ripresa dalle torture subite dopo il colpo di stato. Belmonte è un uomo stanco, disilluso, restio a scendere in campo. Ma il passato torna a bussare alla sua porta. Belmonte infatti è un grande esperto di guerra sotterranea e i servizi segreti russi hanno bisogno della sua abilità per sventare un piano ordito da un gruppo di nostalgici di stirpe cosacca, decisi a liberare dal carcere miguel krassnoff, ultimo discendente di una famiglia di cosacchi riparati in cile dopo la seconda guerra mondiale ed ex ufficiale dell'esercito cileno al servizio di pinochet, condannato all'ergastolo per crimini contro l'umanità. Belmonte ha un ottimo motivo per odiare quell'uomo, un motivo strettamente personale. Dalla russia di trockij al cile di pinochet, dalla germania di hitler alla patagonia di oggi, il nuovo romanzo di sepúlveda attraversa la storia del novecento, raccontandone grandezze e miserie, per giungere infine alle pagine drammatiche in cui belmonte gioca la sua partita finale.