Un'indagine sulle note di canzonissima per il commissario bordelli. «una tormentata figura di investigatore e un'italia meno cinica ma non meno cattiva di oggi». – corrado augias «che tristezza, pensava bordelli ogni volta. Ma era un tristezza che gli piaceva, che un po' per gioco e un po' sul serio lo faceva sentire una specie di eroe solitario. Un uomo che si sarebbe portato nella tomba molti segreti…» È il 6 gennaio del '69 e molti italiani si preparano a vedere la «finalissima» di una delle trasmissioni più popolari e seguite, canzonissima. Anche il commissario bordelli si siede davanti al televisore per godersi la serata, ma una telefonata della questura lo strappa dalla poltrona e lo costringe a uscire di casa: una ragazza è stata uccisa, proprio mentre andava in onda la sigla. Zum zum zum zuuum zum. Da quel momento le giornate del commissario si complicano, altri misteri dovranno essere risolti. Uno in particolare lo tormenta: la terribile vicenda del maniaco omicida che ha già ucciso sei prostitute, tutte e sei bionde, di media statura, una ogni nove mesi esatti. Bordelli si sente affaticato, e in mezzo alle ricerche concitate cerca di ritagliarsi momenti di tranquillità e di riflessione nel silenzio del bosco, che i versi degli animali rendono ancora più vero e profondo. Tra poco più di un anno andrà in pensione, e teme di lasciarsi alle spalle dei casi insoluti.
Questo romanzo di marco vichi è anche una nuova, sorprendente avventura. Una storia che racconta come il passato non è qualcosa di immutabile e irrimediabilmente concluso, ma è anzi materia viva. Una dimensione in movimento, che chiede ancora di essere descritta, definita, capace com'è di ribaltarsi sul presente sgretolando convinzioni che si credevano immodificabili. A un tratto, nel modo più inatteso, tutto può cambiare: quando meno ce lo aspettiamo, una svolta improvvisa ci porta dove non avremmo mai immaginato di poterci spingere. È quello che accade a luigi, un raffinato editore fiorentino, che un giorno si trova proprio in questa tempestosa situazione, carica di mistero. E diventa il primo attore di una trama che lo porterà sulle tracce di una donna mai dimenticata.
Firenze, ottobre 1966. Non fa che piovere. Un bambino scompare nel nulla e per lui si teme il peggio, forse un delitto atroce. Il commissario bordelli indaga disperatamente, e durante le indagini arriva l'alluvione. La notte del 4 novembre l'arno cresce, si ingrossa, va a lambire gli archi di ponte vecchio, supera gli argini e la città è travolta dalla furia delle acque. Le vie diventano torrenti impetuosi, la corrente trascina automobili, sfonda portoni e saracinesche, riversando nelle strade cadaveri di animali, alberi, mobili e detriti di ogni genere. Mentre la città è alle prese con quella inaspettata e inimmaginabile tragedia, il delitto sembra destinato a rimanere impunito, ma la tenacia di bordelli non vien meno.
Un giovane scrittore fiorentino, emilio bettazzi, va ad abitare in una grande casa di campagna che un suo caro amico, prima di morire, aveva preso in affitto. Spera di riuscire, su quelle incantevoli colline del chianti, a scrivere un bel romanzo. Ma fin dai primi giorni gli capitano cose strane e misteriose. Sente le voci concitate di un litigio provenire da una grande villa che a detta di tutti è abbandonata da anni per via di una vecchia e terribile tragedia. Vede nella notte una sagoma umana mezza nuda che corre nei campi. E scopre che da tempo ci sono delle stragi di galline e conigli che nessuno sa spiegare, nemmeno i carabinieri. Emilio cercherà di venire a capo di quei misteri, inventandosi detective, e nel frattempo conoscerà una ragazza, camilla, che fa il medico in quella zona. E la sua singolare indagine privata lo porterà a scoprire una verità incredibile, capace di lasciarlo sbalordito. Ma sarà anche una vicenda che lo legherà inestricabilmente a quei luoghi, tanto da indurlo a decidere di restarci a vivere per sempre.
Firenze, ottobre 1966. Non fa che piovere. Un bambino scompare nel nulla e per lui si teme il peggio, forse un delitto atroce. Il commissario bordelli indaga disperatamente, e durante le indagini arriva l'alluvione. La notte del 4 novembre l'arno cresce, si ingrossa, va a lambire gli archi di ponte vecchio, supera gli argini e la città è travolta dalla furia delle acque. Le vie diventano torrenti impetuosi, la corrente trascina automobili, sfonda portoni e saracinesche, riversando nelle strade cadaveri di animali, alberi, mobili e detriti di ogni genere. Mentre la città è alle prese con quella inaspettata e inimmaginabile tragedia, il delitto sembra destinato a rimanere impunito, ma la tenacia di bordelli non vien meno. Un audiolibro della durata di un'ora e diciannove minuti, letto da lorenzo degl'innocenti.
Quattro nuove storie noir raccontate dalla penna caustica di marco vichi, quattro nuove storie di ordinaria e inquietante attualità. Nella prima, uno strano messaggio attira il commissario bordelli in una villa sulle colline di firenze. Diversi i protagonisti degli altri racconti: c'è l'impiegato accusato ingiustamente di furto e poi travolto dagli ingranaggi della burocrazia di una giustizia sempre meno giusta; c'è il torturatore fascista responsabile di alcune note efferatezze, riconosciuto e inseguito per le strade di firenze; e sempre c'è il ritratto di un'italia ambigua e un po' sinistra, di luoghi in cui vivere sembra facile purché non si abbia il coraggio, o la necessità, di guardare oltre la semplice apparenza delle cose.
È orribile invidiare qualcuno che si detesta, ma a volte può succedere. Questo è quanto accade a carlo, un traduttore in difficoltà economiche che vive alla periferia di firenze, quando decide di prendersi in casa un inquilino con il quale dividere le spese. Alla sua porta si presenta fred, abbigliamento stravagante, modi irritanti e fare invadente, ed è chiaro fin da subito che questa coabitazione invece di risolvere un problema ne creerà infiniti altri. Ha inizio così una
È orribile invidiare qualcuno che si detesta, ma a volte può succedere. Questo è quanto accade a carlo, un traduttore in difficoltà economiche che vive alla periferia di firenze, quando decide di prendersi in casa un inquilino con il quale dividere le spese. Alla sua porta si presenta fred, abbigliamento stravagante, modi irritanti e fare invadente, ed è chiaro fin da subito che questa coabitazione invece di risolvere un problema ne creerà infiniti altri. Ha inizio così una 'convivenza impossibile'. Fred non è un inquilino modello: è disordinato, rumoroso, indiscreto e pian piano si impossessa non solo degli spazi ma anche della vita e dei pensieri di carlo. Sbarazzarsi di lui non è facile; il fascino 'maligno' che esercita è irresistibile, come pure la semplice naturalezza con cui attraversa i casi della vita: sa muoversi con disinvoltura nelle situazioni difficili, ha sempre la battuta pronta, riesce a volgere le cose continuamente a proprio favore, e soprattutto ha uno strepitoso successo con le donne, nessuna riesce a resistere ai suoi modi di galante mascalzone. Insomma, l'esatto opposto di carlo, o meglio, forse proprio quello che lui vorrebbe essere. La storia, fin qui tragicomica, prende però una piega decisamente più seria quando si profila sulla scena l'inquietante figura di un misterioso assassino, e i sospetti della polizia cadono proprio sull'appartamento del povero traduttore e del suo strano ospite.
Firenze, dicembre 1967. L'alluvione è passata da poco più di un anno, lasciando a sua memoria una spessa riga nera sui muri dei palazzi, ma la vita in città ha ripreso a scorrere con i ritmi di sempre. Il commissario bordelli è appesantito dai rimorsi di una faccenda non lontana nel tempo e dal desiderio struggente di una donna che ha perduto. Il ricordo di sua madre, scomparsa ormai da diversi anni, lo avvolge di dolce malinconia. Nel freddo di dicembre, in una villa sulle colline, un uomo molto ricco e benvoluto da tutti viene ucciso con un fioretto, e l'assassino non lascia nessuna traccia. Alle prese con questo difficile caso, bordelli cercherà di scovare un minimo indizio che possa metterlo sulla buona strada per inchiodare il colpevole, ma nel frattempo si troverà a vivere situazioni del tutto inaspettate. E a dominare ogni cosa saranno i fantasmi del passato.
Firenze, dicembre 1965. Un uomo viene trovato ucciso nella sua abitazione: l'assassino gli ha conficcato un paio di forbici nella nuca. Del morto si conosce la professione, redditizia quanto disgustosa: era un usuraio e la gente, quasi a segnalarne l'estraneità, lo chiamava 'il nuovo venuto'. Da un primo sopralluogo non emergono indizi significativi. Sarà l'autopsia del medico legale diotivede a offrire il primo tassello di un puzzle ancora tutto da costruire. Il commissario bordelli, chiamato a far luce su un delitto che suscita in lui sentimenti contrastanti - il bisogno di far giustizia ma anche una profonda ostilità per la vittima - si appresta a iniziare un'indagine quanto mai ardua.