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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Economia E Diritto

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Libri in questa classifica: 139

Pagina 3 di 14

Posizione in classifica: 21

Keynes O Hayek
Lo Scontro Che Ha Definito Leconomia Moderna

Nicholas Wapshott

Economia e diritto - Economia e ambiente

Keynes O Hayek<br>Lo Scontro Che Ha Definito Leconomia Moderna
John maynard keynes e friedrich von hayek si ritrovarono su fronti opposti in una contrapposizione che si fece sempre più netta e che diede luogo al maggiore scontro in campo economico della storia contemporanea. Al centro della contesa si impose la questione se spettasse ai governi e allo stato intervenire nel mercato e in economia, o meno. Tutti e due poterono osservare l'espansione e la recessione del ciclo economico dell'epoca, ma giunsero a conclusioni molto differenti in proposito. Hayek era convinto che il fatto di alterare l'
Punteggio: 961
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 13/03/2023

Posizione in classifica: 22

Finanza Per Indignati

Andrea Baranes

Economia e diritto - Crack finanziari

Finanza Per Indignati
2012: l'italia è in recessione. Cittadini e lavoratori pagheranno di nuovo il conto di una crisi causata da una finanza-casinò ai cui profitti non partecipano, ma di cui scontano le perdite. La speculazione prosegue indisturbata, mentre i piani di austerità, ci si dice, costituiscono i soli modi per 'restituire fiducia ai mercati'. Restituire fiducia: come se al contrario non fosse il sistema finanziario a doversi riconquistare la nostra fiducia. Sentiamo parlare tutti i giorni di debito pubblico, di derivati, di spread: ma è difficile capirci qualcosa, e sembra difficilissimo intervenire come singoli per cambiare le cose. Non è complicato comprendere la finanza, e neppure agire in prima persona: 'finanza per indignati' lo dimostra, partendo dagli argomenti più semplici - cos'è la finanza, come funzionano le borse e le banche - e conducendo progressivamente il lettore a comprendere a fondo i meccanismi della speculazione, i nuovi strumenti finanziari, la situazione dei conti italiani, l'impasse dell'europa. Negli ultimi illuminanti capitoli, il lettore avrà gli strumenti per valutare con cognizione di causa le soluzioni indicate dagli economisti critici e dai movimenti di protesta di tutto il mondo: e, siamo pronti a scommetterci, si ritroverà più indignato di prima, ma meno pessimista e meno disposto a tollerare soprusi nel nome del (presunto) libero mercato.
Punteggio: 961
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/04/2024

Posizione in classifica: 23

Finanzcapitalismo
La Civiltà Del Denaro In Crisi

Luciano Gallino

Economia e diritto - Finanza

Finanzcapitalismo<br>La Civiltà Del Denaro In Crisi
Mega-macchine sociali: sono le grandi organizzazioni gerarchiche che usano masse di esseri umani come componenti o servo-unità. Esistono da migliaia di anni. Le piramidi dell'antico egitto sono state costruite da una di esse capace di far lavorare unitariamente (appunto come parti di una macchina) decine di migliaia di uomini per generazioni di seguito. Era una mega-macchina l'apparato amministrativo-militare dell'impero romano. Formidabili mega-macchine sono state, nel novecento, l'esercito tedesco e la burocrazia politico-economica dell'urss. Come macchina sociale, il finanzcapitalismo ha superato ciascuna delle precedenti, compresa quella del capitalismo industriale, a motivo della sua estensione planetaria e della sua capillare penetrazione in tutti i sottosistemi sociali, e in tutti gli strati della società, della natura e della persona. Cosi da abbracciare ogni momento e aspetto dell'esistenza degli uni e degli altri, dalla nascita alla morte o all'estinzione. Perché il finanzcapitalismo ha come motore non più la produzione di merci ma il sistema finanziario. Il denaro viene impiegato, investito, fatto circolare sui mercati allo scopo di produrre immediatamente una maggior quantità di denaro. In un crescendo patologico che ci appare sempre più fuori controllo.
Punteggio: 959
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/07/2021

Posizione in classifica: 24

L' Italia Può Farcela
Equità, Flessibilità E Democrazia
Strategie Per Vivere Nella Globalizzazione

Alberto Bagnai

Economia e diritto - Crack finanziari

L" Italia Può Farcela<br>Equità, Flessibilità E Democrazia<br>Strategie Per Vivere Nella Globalizzazione
La crisi dei mutui subprime è scoppiata nel 2007, e dagli stati uniti ha contagiato l'intera economia globale. Oggi, mentre il resto del mondo è in ripresa, in europa stiamo ancora parlando di debiti. Perché? È ormai chiaro che terapie sbagliate come l'austerità hanno solo peggiorato le cose. Occorre una diagnosi più accurata, capace di risalire alle origini dei nostri problemi. Chi è stato a indebitarsi così tanto, e per quale motivo? Da chi ha avuto i soldi? Perché solo in italia e in europa non ne stiamo venendo fuori? Alberto bagnai dimostra che le radici della crisi europea affondano nell'iniqua distribuzione del reddito che da più di trent'anni caratterizza tutte le economie avanzate. Con la globalizzazione finanziaria, i salari reali hanno perso terreno rispetto alla produttività del lavoro, a tutto vantaggio dei profitti. Ma perché il capitalismo funzioni, se non è sostenuta dai salari, la domanda di beni deve essere finanziata dal debito. Da una situazione in cui il lavoratore è un cliente, si è passati a una realtà in cui il lavoratore è un debitore. È il trionfo del capitale sul lavoro, ma anche il fallimento del paradigma economico liberista. In europa, la moneta unica ha accentuato queste dinamiche globali. L'euro ha permesso ai cittadini del sud di finanziare più facilmente il consumo di beni prodotti dal nord, e li ha indotti ad accettare politiche di compressione dei salari e dei diritti, presentate come biglietto di ingresso nel club dei paesi 'virtuosi'.
Punteggio: 959
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/07/2019

Posizione in classifica: 25

Il Capitale Nel XXI Secolo

Thomas Piketty

Economia e diritto - Economia e ambiente

Il Capitale Nel XXI Secolo
Quali sono le dinamiche che guidano l'accumulo e la distribuzione del capitale? Nel capitale nel xxi secolo thomas piketty analizza una raccolta unica di dati da venti paesi, risalendo fino al xviii secolo, per scoprire i percorsi che hanno condotto alla realtà socioeconomica di oggi. «un'opera superba, che cambierà il modo in cui pensiamo la società e ci occupiamo di economia» – paul krugman, new york times «un libro importante e giustamente celebrato» – joseph stiglitz i risultati della ricerca di piketty sono destinati a trasformare il dibattito e a dettare l'agenda per le prossime generazioni sul tema della ricchezza e dell'ineguaglianza. Piketty mostra come la moderna crescita economica e la diffusione del sapere ci abbiano permesso di evitare le disuguaglianze su scala apocalittica profetizzate da karl marx senza peraltro aver modificato le strutture profonde del capitale e dell'ineguaglianza, così come si poteva pensare negli ottimistici decenni del secondo dopoguerra. Il motore principale dell'ineguaglianza minaccia oggi di generare disuguaglianze tali da esasperare il malcontento e minare i valori democratici. Ma le linee di condotta economica non sono atti divini. In passato, azioni politiche hanno arginato pericolose disuguaglianze, afferma piketty, e lo possono fare ancora. Lavoro estremamente ambizioso, originale e rigoroso, «il capitale nel xxi secolo» riorienta la nostra comprensione della storia economica e ci pone di fronte a inevitabili riflessioni sul nostro presente. Un fenomeno editoriale mondiale, tradotto in oltre 30 paesi.
Punteggio: 956
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/07/2021

Posizione in classifica: 26

Steve Jobs

Walter Isaacson

Economia e diritto - Industrie dei media e dellinformazione

Steve Jobs
Più di quaranta colloqui personali con steve jobs in oltre due anni, e più di cento interviste a familiari, amici, rivali e colleghi, hanno permesso a walter isaacson di raccontare l'avvincente storia del geniale imprenditore la cui passione per la perfezione e il cui carisma feroce hanno rivoluzionato sei settori dell'economia e del business: computer, cinema d'animazione, musica, telefonia, tablet, editoria elettronica. Mentre tutto il mondo sta cercando un modo per sviluppare l'economia dell'era digitale, jobs spicca come la massima icona dell'inventiva, perché ha intuito in anticipo che la chiave per creare valore nel ventunesimo secolo è la combinazione di creatività e tecnologia, e ha costruito un'azienda basata sulla connessione tra geniali scatti d'immaginazione e riconosciute invenzioni tecnologiche. Nonostante abbia collaborato in prima persona alla stesura di questo libro, jobs non ha imposto nessun vincolo sul testo né ha preteso di leggerlo prima della pubblicazione. E non ha posto alcun filtro, incoraggiando anzi i suoi conoscenti, familiari e rivali a raccontare onestamente tutta la verità. Lui stesso parla candidamente, talvolta in maniera brutale, dei colleghi, degli amici e dei nemici, i quali, a loro volta, ne svelano le passioni, il perfezionismo, la maestria, la magia diabolica e l'ossessione per il controllo che hanno caratterizzato il suo approccio al business e i geniali prodotti che ha creato.
Punteggio: 956
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 12/07/2020

Posizione in classifica: 27

Il Banchiere Dei Poveri

Muhammad Yunus

Economia e diritto - Finanza

Il Banchiere Dei Poveri
Nel 1977 muhammad yunus ha fondato la grameen bank, un istituto di credito indipendente che pratica il microcredito senza garanzie. Da più di venti anni lavora ad ampliare la grameen che, oltre ad essere presente in 36000 villagi del bangladesh, è oggi diffusa in 57 paesi di ogni parte del mondo. La banca presta denaro ai più poveri tra i poveri, a coloro che non hanno nulla da offrire in garanzia e quindi sono respinti dagli altri istituti di credito. Grazie alla sua politica del microcredito a tassi bonificati, centinaia di migliaia di persone si sono affrancate dall'usura e hanno gradualmente allargato la loro base economica. Il tasso di restituzione alla grameen è di oltre il 90 per cento.
Punteggio: 953
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/11/2023

Posizione in classifica: 28

Il Group Coaching
Sviluppare Il Potenziale Dei Piccoli Gruppi Di Formazione

Pina Sabatino

Economia e diritto - Teoria dellorganizzazione e del comportamento

Il Group Coaching<br>Sviluppare Il Potenziale Dei Piccoli Gruppi Di Formazione
Scritto con un linguaggio semplice e immediato, questo libro intende fornire una guida utile a progettare e condurre una sessione di group coaching. Un manuale operativo, pragmatico e concreto, destinato a tutti coloro intendano avvicinarsi a una nuova metodologia formativa capace di trasformare l'aula tradizionale in una vera e propria palestra di apprendimento. In italia il coaching è ormai considerato uno dei metodi più efficaci per favorire il cambiamento all'interno delle organizzazioni e la crescita delle persone. La diffusione di questa affascinante disciplina è testimoniata anche dalla grande quantità di libri ed articoli pubblicati sull'argomento. Ancora poco però è stato scritto sul group coaching una metodologia di grosso impatto a metà tra coaching, formazione e facilitazione, particolarmente indicata per piccoli gruppi. Dal punto di vista metodologico il group coaching è concepibile come un 'coaching individuale di gruppo'. Formatori, facilitatori, educatori, coach, gestori di risorse umane troveranno in questo volume spunti pratici per ampliare la propria cassetta degli attrezzi con una metodologia altamente efficace in grado di valorizzare il potenziale dell'individuo in modo attivo e piacevole.
Punteggio: 953
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/10/2023

Posizione in classifica: 29

Il Banchiere Dei Poveri

Muhammad Yunus

Economia e diritto

Il Banchiere Dei Poveri
Nel 1977 muhammad yunus ha fondato la grameen bank, un istituto di credito indipendente che pratica il microcredito senza garanzie. Da più di venti anni lavora ad ampliare la grameen che, oltre ad essere presente in 36000 villagi del bangladesh, è oggi diffusa in 57 paesi di ogni parte del mondo. La banca presta denaro ai più poveri tra i poveri, a coloro che non hanno nulla da offrire in garanzia e quindi sono respinti dagli altri istituti di credito. Grazie alla sua politica del microcredito a tassi bonificati, centinaia di migliaia di persone si sono affrancate dall'usura e hanno gradualmente allargato la loro base economica. Il tasso di restituzione alla grameen è di oltre il 90 per cento.
Punteggio: 953
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 22/06/2021

Posizione in classifica: 30

La Verità, Vi Prego, Sul Neoliberismo
Il Poco Che C'è, Il Tanto Che Manca

Alberto Mingardi

Economia e diritto - Economia e ambiente

La Verità, Vi Prego, Sul Neoliberismo<br>Il Poco Che C"è, Il Tanto Che Manca
In un mondo in cui ogni giorno si alzano nuovi muri e lo scontro politico si fa sempre più acceso, un nemico comune unisce destra e sinistra, populisti e democratici, reazionari e progressisti. Che siano le aziende a delocalizzare, l'«immigrazione selvaggia», la precarietà del lavoro o il diffondersi del virus ebola, il libero mercato, il capitalismo o, nella sua definizione più abusata, il «neoliberismo» è il capro espiatorio perfetto per tempi confusi, l'elefante nella stanza che tutti, quando ce n'è bisogno, additano. A livello sia mediatico sia politico, il pregiudizio verso questo presunto ordine mondiale dipinge una realtà governata in segreto da una spectre di economisti responsabile della distruzione di ogni garanzia sociale e di aver arricchito una ristretta cerchia di speculatori senza scrupoli, a scapito del novantanove percento del mondo. La soluzione per ovviare a queste tragedie sarebbe sempre la stessa: più leggi, più controlli, e quindi più stato. Per sfatare la presunzione di chi pretende di saperne di più di milioni di persone che ogni giorno comprano e vendono beni e servizi, alberto mingardi ridimensiona il mito del mercato pervasivo e tirannico, e ripercorrendone la sua vera storia mostra come in realtà, nell'ultimo decennio, di politiche neoliberiste ce ne siano state meno di quanto si crede. Il che è paradossalmente un problema: è a quel poco di neoliberismo, infatti, che dobbiamo crescita e prosperità.
Punteggio: 933
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/01/2022

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