1812. Sopravvissuta allo scontro con un iceberg nelle gelide acque dell'antartide, la fregata leopard, con a bordo aubrey e maturin, giunge nella baia di pulo batang, in malesia. Abbandonata la nave, i due si imbarcano sulla flèche, nave britannica diretta in inghilterra. Ma i loro guai stanno per ricominciare: il naufragio tra le fiamme della flèche, il salvataggio di fortuna su una fregata inglese, l'attacco e la cattura dei due amici da parte di una nave americana. Vengono poi portati a boston, dove jack, malato di polmonite viene ricoverato in una clinica, mentre stephen ritrova due vecchie amiche, una delle quali, diana villers, gli riapre una vecchia ferita.
Solenne e grandiosa come il fiume nilo, la civiltà egizia è una gemma splendente, incastonata per volere degli dei in una terra ostile, dominata da aridi deserti. Secoli di pace laboriosa, in armonia con il respiro del fiume, hanno reso l'egitto nobile e magnifico: ora però lo splendore della gemma si sta accendendo di cupi bagliori e un nuovo fiume prende a scorrere nel paese. È un fiume di sangue e di morte, le cui sorgenti sono sia nel falso faraone, il pretendente rosso, che minaccia l'unità del regno e la maestà del vero sovrano, mamose viii, sia in un'orda di popoli selvaggi che, con l'ausilio di misteriore creature veloci come il vento, saccheggia ed è ormai prossima a impadronirsi della superba tebe. Cinto d'assedio da nemici spietati e minato all'interno da oscuri intrighi, l'egitto dovrà affidare il suo destino a quanti si sentono figli del dio del fiume, del grande nilo: tanus, il guerriero dai capelli di rame e dal braccio potente; lostris, affascinante e saggia ma costretta ad accettare lo scettro di un regno cui volentieri rinuncerebbe per amore di tanus; taita, umile schiavo dotato di curiosità e di ingegno multiforme. Sarà proprio il dio del fiume a segnare la strada per il viaggio verso la pace, un viaggio in cui tutti, uomini e donne, servi e nobili, saranno chiamati a provare con lacrime e sangue la loro devozione per l'egitto.
È il 1667. Il conflitto navale tra l'impero britannico e la repubblica d'olanda è al suo culmine e la guerra di corsa infuria a ogni latitudine. Sir francis courteney, al comando di una piccola flotta, incrocia al largo del capo di buona speranza, ingaggiato dal re d'inghilterra per intercettare i galeoni olandesi che tornano dalle indie carichi di spezie, legnami pregiati e oro. Con lui c'è suo figlio hai, forte, coraggioso, assetato di avventure e perennemente attratto dall'africa, consapevole, forse, che su quella terra azzurra e calda si sta preparando il suo destino, e quello dei suoi discendenti.
Tom e dorian, due dei quattro figli di sir hal courteney, salgono a bordo dell'east indiaman, il galeone affidato al comando del padre incaricato dalla compagnia delle indie di domare il sanguinario pirata arabo jangiri, il cui 'regno' si estende dal capo di buonasperanza al madagascar. Tom si troverà così a dover affrontare, prima con il padre e poi con sarah, la donna che ha scelto di stare al suo fianco, gli innumerevoli enigmi di un continente che esercita il suo invisibile potere su uomini e animali, mentre dorian, costretto a una nuova esistenza e a una nuova fede, farà del coraggio la sua arma e scoprirà l'amore.
Settembre 1810. Determinato a conquistare il portogallo, napoleone manda il proprio esercito oltre la frontiera spagnola. L'ultima cosa che i francesi si aspettano di trovare è un territorio depredato e spoglio: l'esercito britannico, infatti, alleato dei portoghesi, oppone un'ostinata resistenza, mirando a fare terra bruciata per affamare il nemico e, dopo averlo trascinato a ridosso di lisbona, infliggergli la sconfitta definitiva presso l'inespugnabile linea di difesa di torres vedras, ideata dal generale wellington. Per richard sharpe, valoroso capitano della compagnia south essex, la situazione è più che mai difficile: non solo deve tener testa ai soldati francesi, ma anche guardarsi dalle trame del proprio colonnello, intenzionato a favorire la carriera militare di un ufficiale incompetente, che vanta importanti legami familiari. Il capitano è così obbligato a cedere a quest'ultimo il comando della compagnia in vista dell'imminente battaglia. Ma anche fuori dall'esercito le cose non vanno meglio: sharpe deve vedersela con due fratelli portoghesi corrotti, che hanno intessuto una subdola trama per arricchirsi. A sharpe, prigioniero dei due traditori, non resta che tentare una fuga rocambolesca per raggiungere il teatro della battaglia.
Per oltre cinquant'anni la valle del nilo non ha conosciuto altro che guerra e distruzione per mano degli hyksos, un popolo assetato di sangue giunto dal lontano oriente. La situazione è disperata: a frenare l'avanzata del nemico rimane solo un manipolo di coraggiosi ribelli capitanati da taita, potente mago e consigliere del faraone, l'unico convinto che esista ancora una speranza. Piay, che gli è stato affidato dai genitori quando aveva solo cinque anni, è stato addestrato per diventare un prode guerriero e una spia senza rivali. Ed è proprio a lui che taita affida una pericolosa missione: spingersi a nord, attraverso le terre nemiche e oltre il grande mare, per cercare alleati che li aiutino a difendere l'egitto. Sarà un viaggio durissimo e pericoloso, che lo metterà alla prova in modi che non avrebbe mai immaginato, ma piay sa che il destino del regno è nelle sue mani, ed è determinato a dare prova del proprio valore…
Corre l'anno 878 e re alfredo ha appena liberato il wessex dagli invasori vichinghi. Alla sua vittoria ha contribuito uhtred, che ora, disgustato dalia grettezza del sovrano e dal suo atteggiamento estremamente bigotto, decide di lasciare il paese e di dirigersi a nord per vendicare il padre adottivo, barbaramente ucciso, e liberarne la figlia, prigioniera dell'assassino del padre, kjartan, un danese rinnegato che vive nell'imprendibile fortezza di dunholm e che da sempre è nemico giurato di uhtred. Arrivato a nord, il giovane trova la regione in rivolta, immersa nel caos e nel terrore. Lui può contare solo su hild, una monaca sassone che ha rinunciato alla vocazione, e sulla propria spada. Finché il caso non gli fa incontrare un manipolo di uomini comandati da un giovane schiavo autoproclamatosi re di northumbria. In un mondo dai confini mutevoli dove regnano il caos e bizzose divinità, in una terra contesa tra i signori della guerra in cui il più prezioso alleato può trasformarsi in un nemico più gelido dell'aspro vento del nord, la follia può rivelarsi l'unica arma vincente.
Dopo il naufragio su un'isola del mar cinese meridionale e un terribile attacco dei pirati malesi, il capitano jack aubrey e l'amico stephen maturin riescono a raggiungere batavia. Al comando di un nuovo vascello, aubrey può proseguire la sua missione contro la nave francese
Jack aubrey e stephen maturin sono a malta, nell'animato porto della valletta in attesa che la piccola fregata surprise sia riparata. Ma per gli uomini di sua maestà, questo è tutt'altro che un periodo di riposo. Dopo la morte dell'ammiraglio thornton, tra i comandanti della marina britannica s'è scatenata una caccia sfrenata alle navi migliori. E se aubrey, proprio per questo motivo, si trova a fare i conti con l'arroganza e l'incompetenza del vice ammiraglio harte, maturin è alle prese con chi sta facendo il possibile per evitare sabotaggi delle spie napoleoniche che si aggirano per il porto in cerca di preziose informazioni.
Stephen maturin viene a sapere che un eminente catalano, inviato dai servizi segreti inglesi nel mar baltico, è morto in un naufragio. Costui avrebbe dovuto raggiungere le truppe catalane che occupavano un'isola per conto dei francesi e convincerle a cedere l'avamposto agli inglesi. Stephen sa che adesso tocca a lui portare a termine quella missione e propone l'impresa al fidato aubrey. I due riescono nell'intento, ma sulla via del ritorno, durante una violentissima burrasca, dopo un epico scontro con un vascello francese, la loro goletta naufraga sulle coste della bretagna e tutto l'equipaggio viene catturato. Stephen e jack vengono condotti prigionieri a parigi e rinchiusi nella tetra prigione del tempio in attesa di essere giustiziati.