Su don lorenzo milani è stato scritto molto. La sua figura, infatti, ha scosso in profondità le coscienze e diviso gli animi. Ma chi è stato davvero don milani? A tale interrogativo vuole rispondere questo libro di michele gesualdi, uno dei primi sei
Classico del pensiero cristiano del novecento, il signore di romano guardini nasce dall'esperienza della predicazione. Per diversi anni guardini illustrò la figura di gesù cristo a un'assemblea liturgica composta prevalentemente di studenti, ripercorrendo la narrazione evangelica con l'intento di delineare la figura e l'identità del signore. La fortuna che nei decenni ha accompagnato l'opera è certo dovuta anche a questa vividezza di contesto, propizia all'emergere del senso della parola biblica. Guadini si prefigge di far cogliere il significato profondo dei testi evangelici, e del nuovo testamento tutto: tale rivelazione non si dà anzitutto attraverso un'analisi storica e filologica, bensì nell'approfondimento religioso che fa spazio al 'cuore'. Essa è la chiave d'accesso a quell'«incandescente realtà» che la scrittura custodisce. Per chi voglia aprirsi alla verità della persona di gesù è necessario «l'incontro della narrazione con il cuore disponibile ad accoglierla». Ciò richiede pazienza e rispetto, e insieme «un'attenzione calma, che attende, che domanda». A tale condizione il volto di cristo si svela: dagli inizi dell'esistenza storica fino allo splendore dell'apocalisse, passando attraverso il destino di morte da lui assunto obbediente, consapevole che solo da lì sarebbe scaturita la redenzione dell'uomo. La figura che guardini ci consegna, invita alla 'conversione': eccede infatti ogni misura che pretenda di rinchiuderla in parametri abituali, perché gesù è la misura del tutto - il signore.
Su don lorenzo milani è stato scritto molto. La sua figura, infatti, ha scosso in profondità le coscienze e diviso gli animi. Ma chi è stato davvero don milani? A tale interrogativo vuole rispondere questo libro di michele gesualdi, uno dei primi sei 'ragazzi- di barbiana. Dando voce alle vive testimonianze di quanti lo hanno conosciuto direttamente, basandosi anche sulle sue lettere, alcune delle quali inedite, gesualdi ricostruisce il percorso che ha portato don milani all''esilio' di barbiana. La sua narrazione prende il via dagli anni del seminario, ma si sofferma diffusamente e opportunamente sul periodo in cui don lorenzo è stato cappellano a san donato di calenzano, perché se barbiana è stato il 'capolavoro- di don milani, calenzano ne è stata l'officina. È però nel niente di barbiana, di cui don lorenzo diviene priore nel 1954, che si compie il 'miracolo' del milani, quel niente che egli ha fatto fiorire e fruttificare, prendendosi cura degli esclusi e degli emarginati. Un libro straordinario e commovente in cui gesualdi, che ha vissuto in casa con don lorenzo tutto il periodo di barbiana, apre il suo cuore e ci svela il vero volto di don milani: un prete, un maestro, un uomo, un 'padre' che ha fatto del suo sacerdozio un dono ai poveri più poveri.
Queste pagine raccontano la storia di chiara, con le parole e i ricordi di chi l'ha conosciuta e ne ha condiviso la profonda esperienza di fede: un'esistenza che non si è arresa di fronte alla morte fino a diventare segno di speranza per tutti noi.
La storia della conversone al cattolicesimo di un ministro protestante e di sua moglie. Perché 'quando si cerca sinceramente il padre si finisce per ritornare a casa' come nota il card. Tettamanzi nella presentazione.
La pace di cristo regni nei vostri cuori'. (col 3,15) la nostra è un'epoca di inquietudine, e questa attitudine interiore, che permea la vita quotidiana, spesso confluisce anche nella vita spirituale, così la nostra ricerca di dio, della santità e del servizio al prossimo diviene spesso agitata e ansiosa. L'autore ci conduce, attraverso un cammino di fiducia e docilità, ad assumere l'atteggiamento dei piccoli di cui ci parla il vangelo.
'durante un esorcismo fu detto ad un gruppo di sacerdoti che 'la madre di dio desidera che questo 'maledetto libretto sudicio' o 'brandello sporco'(per i demoni s'intende) abbia tutta la pubblicità'.
Questa è la testimonianza di giulia gabrieli, quattordici anni, malata di tumore, morta la sera del 19 agosto 2011, che ha saputo trasformare i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale. Giulia era una ragazza normale, bella, solare, amava viaggiare, vestirsi bene e adorava lo shopping. Un'esplosione di raffinata vitalità, che la malattia, misteriosamente, non ha stroncato, ma amplificato. Nelle pagine del diario narra la sua lotta per affrontare la malattia e la sua speranza di guarire ma anche l'abbandono alla volontà di dio. I medici sono i suoi amici, i suoi 'supereroi'; i genitori, gli amici, le amiche e gli insegnanti i suoi angeli custodi, coloro che la sostengono e la incoraggiano.
Quando vittorio messori pubblicò il suo primo libro, molti lo esortarono a scrivere delle 'ipotesi su maria', dopo quelle sue ipotesi su gesù divenute subito un best seller mondiale. La proposta gli sembrò allora stravagante, inaccettabile. E invece, a quasi trent'anni di distanza, eccolo presentare questo volume di cinquanta capitoli, tutti dedicati alla vergine.