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Documenti Giornalistici

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Libri in questa classifica: 267

Pagina 3 di 27

Posizione in classifica: 21

Non Lasciamoli Soli
Storie E Testimonianze Dall'inferno Della Libia
Quello Che L'Italia E L'Europa Non Vogliono Ammettere

Francesco Viviano

Società - Documenti giornalistici

Non Lasciamoli Soli<br>Storie E Testimonianze Dall"inferno Della Libia<br>Quello Che L"Italia E L"Europa Non Vogliono Ammettere
Il grido di dolore di migliaia di migranti che chiedono di non essere abbandonati. Ecco le testimonianze di alcuni sopravvissuti, vittime e carnefici. Un abisso di disumanità a pochi chilometri dall'italia. 'in quarant'anni di carriera non ho mai visto niente di simile. ' - ilda boccassini, magistrato 'il mio compito in libia era quello di recuperare i cadaveri dal mare e seppellirli. Non avevo scelta. In due anni ne ho contati tremila. Ho finito per farci l'abitudine. ' - ahmed, 19 anni, nigeriano quello che l'italia e l'europa non vogliono sentire e vedere emerge in maniera drammatica dalle testimonianze raccolte da francesco viviano e alessandra ziniti, due giornalisti che da anni portano all'attenzione dell'opinione pubblica una situazione che non può più lasciarci indifferenti. Gli accordi stipulati dal nostro governo con quello di tripoli e con le tribù locali hanno ridotto gli sbarchi ma hanno intrappolato in libia centinaia di migliaia di migranti, ridotti a schiavi e soggetti a ogni tipo di tortura. Donne e bambine violentate, costrette a prostituirsi, giovani in fuga dai loro paesi e trasformati in torturatori crudeli, assenza di qualsiasi diritto. L'inferno esiste, ed è in libia. I racconti di questo libro arrivano da coloro che sono miracolosamente riusciti a sfuggire ai lager libici, e in alcuni casi a individuare i loro torturatori e ad assicurarli alla giustizia italiana. Ma non c'è giustizia che possa riscattare chi ha perso qualsiasi dignità. Dobbiamo fermare questa tragedia, non favorirla contrastando chi in ogni modo cerca di contenerla, come le organizzazioni umanitarie che, accusate addirittura di accordi con i trafficanti, sono costrette in buona parte a ritirarsi, lasciando campo libero alla guardia costiera libica, che riporta nei lager gli scampati alla morte in mare. Un incubo senza fine. Nonostante l'encomiabile impegno della nostra marina militare, che da anni si prodiga per salvare quante più persone possibile. Con un intervento di giusi nicolini, ex sindaco di lampedusa.
Punteggio: 963
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/10/2021

Posizione in classifica: 22

Non Lasciamoli Soli
Storie E Testimonianze Dallinferno Della Libia
Quello Che LItalia E LEuropa Non Vogliono Ammettere

Francesco Viviano

Società - Documenti giornalistici

Non Lasciamoli Soli<br>Storie E Testimonianze Dallinferno Della Libia<br>Quello Che LItalia E LEuropa Non Vogliono Ammettere
Il grido di dolore di migliaia di migranti che chiedono di non essere abbandonati. Ecco le testimonianze di alcuni sopravvissuti, vittime e carnefici. Un abisso di disumanità a pochi chilometri dall'italia. 'in quarant'anni di carriera non ho mai visto niente di simile. ' - ilda boccassini, magistrato 'il mio compito in libia era quello di recuperare i cadaveri dal mare e seppellirli. Non avevo scelta. In due anni ne ho contati tremila. Ho finito per farci l'abitudine. ' - ahmed, 19 anni, nigeriano quello che l'italia e l'europa non vogliono sentire e vedere emerge in maniera drammatica dalle testimonianze raccolte da francesco viviano e alessandra ziniti, due giornalisti che da anni portano all'attenzione dell'opinione pubblica una situazione che non può più lasciarci indifferenti. Gli accordi stipulati dal nostro governo con quello di tripoli e con le tribù locali hanno ridotto gli sbarchi ma hanno intrappolato in libia centinaia di migliaia di migranti, ridotti a schiavi e soggetti a ogni tipo di tortura. Donne e bambine violentate, costrette a prostituirsi, giovani in fuga dai loro paesi e trasformati in torturatori crudeli, assenza di qualsiasi diritto. L'inferno esiste, ed è in libia. I racconti di questo libro arrivano da coloro che sono miracolosamente riusciti a sfuggire ai lager libici, e in alcuni casi a individuare i loro torturatori e ad assicurarli alla giustizia italiana. Ma non c'è giustizia che possa riscattare chi ha perso qualsiasi dignità. Dobbiamo fermare questa tragedia, non favorirla contrastando chi in ogni modo cerca di contenerla, come le organizzazioni umanitarie che, accusate addirittura di accordi con i trafficanti, sono costrette in buona parte a ritirarsi, lasciando campo libero alla guardia costiera libica, che riporta nei lager gli scampati alla morte in mare. Un incubo senza fine. Nonostante l'encomiabile impegno della nostra marina militare, che da anni si prodiga per salvare quante più persone possibile. Con un intervento di giusi nicolini, ex sindaco di lampedusa.
Punteggio: 963
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/10/2023

Posizione in classifica: 23

Cristo Con Il Fucile In Spalla

Ryszard Kapuscinski

Società - Documenti giornalistici

Cristo Con Il Fucile In Spalla
Il titolo di questa raccolta di reportage sui movimenti rivoluzionari a cavallo tra la fine degli anni sessanta e settanta richiama la figura del sacerdote colombiano vissuto tra i contadini dell'america latina e che, in sottana e con il fucile in spalla, andò a combattere in un reparto partigiano in colombia, dove morì. Al centro del libro, il tema del sacrificio e la lotta dell'essere umano per la dignità, la figura del ribelle dotato di una ferma convinzione etica. Uscito per la prima volta nel 1975
Punteggio: 961
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/01/2023

Posizione in classifica: 24

La Fiamma Rossa
Storie E Strade Dei Miei Tour

Gianni Mura

Società - Documenti giornalistici

La Fiamma Rossa<br>Storie E Strade Dei Miei Tour
La fiamma rossa è la bandierina che al tour de france segnala l'inizio dell'ultimo chilometro, il momento dell'allungo disperato e decisivo o della passerella trionfale del corridore che si impone per distacco, il culmine emotivo della corsa. In quasi venticinque anni come inviato prima della gazzetta dello sport, dal 1967 al 1972, e poi di repubblica, dal 1991 a oggi, gianni mura ha raccontato la storia del tour e ne ha fatto epica, poesia, cronaca di volti e paesaggi, di cibi e aneddoti paesani, narrazione raffinata e popolare dello sport più amato e maledetto. Nelle pagine di uno fra i più autorevoli e seguiti giornalisti sportivi italiani, allievo, amico ed erede del grande gianni brera, sfilano le fughe solitarie e tristi di ocaña e le morti di simpson e casartelli, le vittorie avide di anquetil e quelle generose e spavalde di chiappucci, il regno implacabile di miguel indurain e le promesse eternamente mancate da jan ullrich, la rinascita di lance armstrong trionfatore sugli avversari e sulla sua malattia, e poi il tempo di pantani, l'interprete improvviso e imperioso di un ciclismo perduto e fossile. Una summa di giornalismo e di ciclismo.
Punteggio: 961
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/05/2023

Posizione in classifica: 25

Sospettosi
Noi E I Nostri Dubbi Sulla Scienza

Silvia Bencivelli

Società - Documenti giornalistici

Sospettosi<br>Noi E I Nostri Dubbi Sulla Scienza
Finalista premio estense 2020 s come sospettosi. Ma anche delusi e confusi dalla medicina e dalla scienza: un reportage dall'italia di oggi. «un libro inchiesta empatico e minuzioso, che sviscera i temi di scontro tra scienza e cittadini interpellando i diretti interessati» - giulia villoresi, il venerdì perché non ci credono? Perché sembra che sempre piú persone, anche colte, istruite, ragionevoli, si affidino ai preparati della sedicente medicina alternativa, a rimedi finto-antichi e a nuove pratiche new age? Perché preferiscono il dr. Google ai medici in carne e ossa e non riconoscono piú la loro autorevolezza? A volte si arriva a prese di posizione radicali e a conflitti, come è successo recentemente per i vaccini o per i casi di cronaca che hanno coinvolto l'omeopatia. Piú comunemente si diffondono credenze pseudoscientifiche, mode e tendenze, spesso spinte dalla pubblicità. Silvia bencivelli si chiede quali siano le ragioni profonde di questi fenomeni, intervistando persone che hanno fatto scelte contrarie a quelle indicate dalla scienza, e scienziati che ne riflettono con lei. Alla fine viene il dubbio che il problema non sia da cercarsi nei social network o nello spirito dei tempi. Ma nella nostra comune e fragile umanità. I sospettosi, insomma, siamo noi.
Punteggio: 954
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/11/2022

Posizione in classifica: 26

Niente E Così Sia

Oriana Fallaci

Società - Documenti giornalistici

Niente E Così Sia
'la vita cos'è? ' alla vigilia della partenza per il vietnam come inviata de 'l'europeo', nell'autunno del 1967, oriana fallaci tenta di rispondere alla domanda della sorellina elisabetta: 'la vita è il tempo che passa tra il momento in cui si nasce e il momento in cui si muore'. Ma la risposta le sembra incompleta e l'interrogativo la accompagna durante il lungo viaggio. All'arrivo a saigon l'atmosfera è sospesa, surreale. L'agenzia france press diretta da francois pelou sembra l'unico tramite con il resto del paese ed è da quella base che la fallaci si muove per testimoniare l'insensatezza della guerra: dalla battaglia di dak to all'offensiva del tet e all'assedio di saigon, gli orrori del conflitto sono annotati giorno dopo giorno nel suo diario. C'è il rifiuto: 'perché quasi niente quanto la guerra, e niente quanto una guerra ingiusta, frantuma la dignità dell'uomo'. Quando, dopo un anno, la fallaci torna nella sua toscana e ritrova la piccola elisabetta, una risposta per lei ce l'ha. 'la vita è una condanna a morte. E proprio perché siamo condannati a morte bisogna attraversarla bene, riempirla senza sprecare un passo, senza addormentarci un secondo, senza temer di sbagliare, di romperci, noi che siamo uomini, né angeli né bestie, ma uomini. ' pubblicato nel 1969, 'niente e così sia' è considerato un classico della letteratura, un romanzo di guerra che è un inno alla vita. ' (prefazione di lorenzo cremonesi)
Punteggio: 945
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/01/2018

Posizione in classifica: 27

Sud
Un Viaggio Civile E Sentimentale

Marcello Veneziani

Società - Documenti giornalistici

Sud<br>Un Viaggio Civile E Sentimentale
Il sud si sta svuotando di anime, culture e popolazione, tra emigrati e denatalità. Marcelle veneziani non parte dal nord e si ferma a eboli, come levi col suo cristo, ma parte dal sud più estremo e profondo e arriva a eboli. Risultato del suo viaggio è un rapporto letterario e civile sul meridione presente e passato che si dipana tra rifiuti e ricordi, tradizioni e degrado, cafonerie e cavallerie rusticane, ragioni e sentimenti, passando per contrade reali e allegoriche. Le località toccate diventano location per ambientare temi e personaggi, scorci e denunce, colore e cultura, malavita e folclore. Rabbiose critiche si alternano ad appassionate difese, partorite entrambe dall'amore per quelle terre. Nelle sue storie e storielle, veneziani capovolge l'idea crociana di un paradiso abitato da diavoli, e teme invece che il mezzogiorno stia diventando un inferno abitato da angeli in fuga per salvarsi da soli e non dannarsi insieme. Il suo resoconto assume una varietà di registri narrativi: dalle denunce giornalistiche alle nostalgie, dai ritratti parodistici al saggio storico, fino a lambire un sobrio «matriotti-smo» terrone e comporre una specie di manifesto sudista.
Punteggio: 943
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/06/2022

Posizione in classifica: 28

Il Fascismo Degli Antifascisti

Pier Paolo Pasolini

Società - Documenti giornalistici

Il Fascismo Degli Antifascisti
La riflessione sul fascismo e sulla sua evoluzione storica attraversa tutta l'opera di pasolini: questo volume raccoglie alcuni dei suoi testi più significativi scritti sull'argomento tra il settembre 1962 e il febbraio 1975. Prendendo coraggiosamente posizione contro un antifascismo di maniera ormai fuori tempo massimo, pasolini mette in guardia da una nuova forma di fascismo, più subdola e insidiosa, intesa «come normalità, come codificazione del fondo brutalmente egoista di una società». È il sistema dei consumi, che a partire dagli anni sessanta si è reso responsabile dell'omologazione culturale del paese: un potere senza volto, senza camicia nera e senza fez, ma capace di plasmare le vite e le coscienze. A distanza di oltre quarant'anni, questi interventi mantengono intatta la loro forza critica, permettendo di cogliere alcuni dei tratti più profondi dell'italia di oggi.
Punteggio: 939
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/09/2023

Posizione in classifica: 29

Buonanotte, Signor Lenin

Tiziano Terzani

Società - Documenti giornalistici

Buonanotte, Signor Lenin
Nell'agosto del 1991 tiziano terzani si trova lungo il corso del fiume amur, in siberia, aggregato a una spedizione sovietico-cinese, quando apprende la notizia del golpe anti-gorbacëv che ha appena avuto luogo a mosca. Decide di intraprendere subito, questa volta da solo, un lungo viaggio che in due mesi lo condurrà, attraverso la siberia, l'asia centrale e il caucaso, fino alla capitale. Un'esperienza eccezionale, fissata negli appunti, nelle riflessioni e nelle fotografie che compongono questo libro, una testimonianza in presa diretta di un evento epocale, una galleria di individui e popoli diversi, un panorama di città leggendarie, di luoghi sconosciuti e abbandonati ai margini della storia, di vestigia del passato e di segnali del nuovo che avanza. Un viaggio, e un libro, che riprende la fotografia istantanea del tramonto definitivo dell'impero sovietico.
Punteggio: 939
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/01/2023

Posizione in classifica: 30

Ti Mangio Il Cuore

Carlo Bonini

Società - Documenti giornalistici

Ti Mangio Il Cuore
Un'inchiesta sull'abisso non ancora esplorato della società foggiana, la quarta mafia italiana. Nessuno parla, nessuno vede, nessuno ricorda. Perché chi parla è un morto che cammina. Da tempo in italia non esistono più soltanto la mafia siciliana, la camorra e la 'ndrangheta. C'è una quarta mafia, che oggi è la meno raccontata e conosciuta. Eppure, dopo la 'ndrangheta è la più potente. E anche la più feroce. Nelle terre che si estendono dal promontorio del gargano a cerignola, fino a foggia e san severo, la società foggiana ha il proprio centro operativo, ma i suoi tentacoli sono ormai estesi in un enorme giro di affari internazionale. La sua violenza è arcaica e bestiale. I suoi membri firmano gli omicidi sparando al volto della vittima, perché deturpare le sue sembianze significa cancellarne la memoria. Della vittima, poi, leccano il sangue. Fanno sparire i cadaveri dandoli in pasto ai porci - per forza predatoria e per omertà. Si nasce, si cresce e si muore nel culto della vendetta. Sangue chiama sangue. Dagli anni settanta ad oggi gli omicidi irrisolti sono 280. Trentacinque solo nel biennio 2015-2017. Negli ultimi dieci anni, dunque, il pedaggio di sangue è stato di due morti ammazzati al mese. La società foggiana è oscenamente ricca. Ha il monopolio dell'industria agroalimentare. I silos di grano più grandi d'europa sono qui. Da molti anni gestisce per la camorra e la 'ndrangheta i traffici di droga, cocaina ed erba, e ora anche di rifiuti. E la politica è subalterna. Un'inchiesta inedita che intreccia le dichiarazioni di investigatori, magistrati e semplici testimoni di questo inferno, per smascherare una catastrofe civile che è stata ignorata troppo a lungo.
Punteggio: 939
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/01/2022

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