Su una chiatta che trasporta carbone attraverso i canali della scozia degli anni '50, si intrecciano i destini di joe, leslie e la moglie di quest'ultimo, ella. La loro esistenza scorre monotona fino al giorno in cui ripescano dalle acque del fiume clyde il corpo senza vita di una giovane donna. Nulla sarà più come prima per loro. Joe, l''innocente' con una morale tutta sua, schivo, solitario, manifesta un'improvvisa attrazione per ella, vista prima solo come la moglie grassa e sguaiata del suo compagno. È come se l'immagine del nudo cadavere avesse risvegliato i suoi sensi, suggerendo un'inquietante corrispondenza fra morte e passione. Ma chi era la donna morta? Perché joe mostra un'ossessiva attenzione per le indagini della polizia?
Pubblicato a puntate nel 1861 sulla rivista 'vremja', è il primo grande romanzo di dostoevskij dopo il ritorno dalla deportazione in siberia. 'umiliati e offesi' è costruito secondo i moduli del romanzo d'appendice in cui colpi di scena, intreccio, estrema inquietudine dei personaggi, tempi narrativi ora bruschi, ora trattenuti, danno vita a una narrazione d'effetto, spesso avvolta nel mistero. L'autore schiera i suoi personaggi su due fronti, secondo una contrapposizione netta tra vizi e virtù, luce e tenebre. Tuttavia, di là dall'epopea avventurosa, la sua capacità di soffrire insieme con i singoli personaggi, l'intensità dei sentimenti che egli infonde, conferiscono una tensione continua a questo romanzo di relazioni impossibili e d'amore.
'perché avete usurpato il ruolo degli dèi che in altri tempi guidarono la condotta degli uomini, senza arrecare conforti soprannaturali, ma soltanto la terapia dell'irrazionale. Perché il vostro centravanti vi fa gestire vittorie e sconfitte dalla comoda poltrona di cesari minori: il centravanti verrà ucciso all'imbrunire. ' per tutelare l'incolumità della star calcistica dal delirio di un folle, il presidente della società chiama in suo aiuto pepe carvalho, che si vede così costretto in una nuova avventura barcellonese, in una città sconvolta dai lavori e dalle speculazioni per i giochi olimpici del 1992.
Torino, giugno 1946. Nell'italia liberata è tempo di postume vendette. Adelmo baudino è un ex ispettore della polizia ferroviaria, di mezza età, partigiano. L'epurazione che ha risparmiato colleghi ben più compromessi di lui, lo ha colpito per pura stupidità burocratica. Ma quando muore l'unico pronto a testimoniare a suo favore, capisce che qualcosa non funziona e inizia a indagare. L'indagine che segue, per ottenere un titolo di merito che lo riabiliti, lo porta su una scia di sangue che da torino attraversa la penisola.
La vita di due donne, josefa e violeta, amiche fin dall'infanzia si dipana attraverso le righe di un vecchio diario che ci narra di sogni, di grandi passioni e di profonde delusioni, di uomini dall'apparente fascino e dalla natura brutale, di figli, di unioni sbagliate. Sullo sfondo la società cilena e, in ultimo, la città di antigua, dove le parole conservano ancora la loro verità, dove si è certi di poter conoscere gli altri e la propria anima come per incanto. Qui le due donne ritrovano se stesse, oltre alla loro preziosa amicizia.
Sullo sfondo di un paese oppresso dalla dittatura, un'indimenticabile figura di donna nata dalla grande tradizione del romanzo picaresco spagnolo, in un libro che è insieme storia d'amore, quadro d'ambiente e romanzo d'avventura.
Con questa lunga lettera al figlio andrea, roberto cotroneo racconta la musica attraverso storie, ricordi, pensieri e grandi suggestioni. Con grande semplicità e passione cotroneo che ha studiato per anni pianoforte, narra la musica di mozart e beethoven, chopin e brahms. Ma anche quella di john lennon e di nino rota, i tanghi argentini di astor piazzola e il jazz di keith jarrett, le ninne nanne che cullano i bambini e le 'canzonette' che anche se non lo vogliamo riempiono le nostre giornate. Ne esce un racconto leggero, fitto di nostalgie, punteggiato di uomini che nella notte fischiettano un motivo a una finestra, di fantastici viaggi in carrozza in paesi lontani e di incontri bizzarri con musicisti dei secoli passati.
Con questa lunga lettera al figlio andrea, roberto cotroneo racconta la musica attraverso storie, ricordi, pensieri e grandi suggestioni. Con grande semplicità e passione cotroneo che ha studiato per anni pianoforte, narra la musica di mozart e beethoven, chopin e brahms. Ma anche quella di john lennon e di nino rota, i tanghi argentini di astor piazzola e il jazz di keith jarrett, le ninne nanne che cullano i bambini e le
Iniziata e finita su un volo parigi-londra, questa vicenda si svolge ai giorni nostri nella capitale inglese (tra musei, supermarket, ristoranti esotici) e ci fa vivere ogni fase di un'esemplare e normale storia d'amore.
'perché non sono cristiano' affronta con spregiudicata libertà di pensiero un argomento di grande interesse: il sentimento religioso. Russel, pensatore ateo per eccellenza, analizza con semplicità e chiarezza di esposizioni origini, valori e significati della religione cristiana. Un testo imprescindibile per credenti e non credenti, uno dei 'classici' più letti di russell.