Nello sterminato fascio di carte che compongono gli scritti postumi di schopenhauer si cela un abbozzo di eudemonologia, ossia l'arte di essere felici. Schopenhauer concepì infatti il disegno di radunare in un manualetto, articolandoli in 50 massime, una serie di pensieri che era venuto formulando nel corso del tempo e che insegnano come vivere il più felicemente possibile in un mondo in cui 'la felicità e i piaceri sono soltanto chimere che un'illusione ci mostra in lontananza, mentre la sofferenza e il dolore sono reali e si annunciano immediatamente da sé, senza bisogno dell'illusione e dell'attesa'. Il filosofo giunge alla conclusione che la felicità di cui si discorre non è che un eufemismo, vivere 'il meno infelici possibile'.
Nello sterminato fascio di carte che compongono gli scritti postumi di schopenhauer si cela un abbozzo di eudemonologia, ossia l'arte di essere felici. Schopenhauer concepì infatti il disegno di radunare in un manualetto, articolandoli in 50 massime, una serie di pensieri che era venuto formulando nel corso del tempo e che insegnano come vivere il più felicemente possibile in un mondo in cui
Qualcuno ha ucciso brutalmente william brown, un australiano che durante la guerra ha lavorato per i servizi segreti, e maigret viene caldamente pregato di risolvere il caso con rapidità e discrezione. Giunto ad antibes, tuttavia, il commissario si trova d'improvviso catapultato in un mondo che pare avere su di lui l'effetto di un narcotico. Un mondo traboccante 'di sole, di mimose e di fiori dal profumo dolciastro, di mosche ubriache, di auto che scivolano sull'asfalto molle. ' . Un mondo più che mai lontano da parigi e dalla realtà conosciuta.
In un piccolo villaggio della finlandia, poco dopo la guerra, arriva uno sconosciuto dall'aspetto imponente con l'intenzione di comprare il vecchio mulino rapide della foce da anni in disuso. E' gunnar huttunen, un uomo misterioso, senza passato. Ma anche un personaggio stravagante che, nei momenti di allegria, saltella, ride e racconta storie senza capo né coda tanto da radunare intorno a sé, al vecchio mulino della foce, un folto gruppo di persone. Ben presto, però, gunnar rivela un fastidiosa debolezza: nei momenti di grande gioia o di sconforto non può fare a meno di ululare per ore mettendo in agitazione tutti i cani dei villaggi nel raggio di centinaia di chilometri.
Per l'austriaco broch la germania è il paese in cui la crisi della civiltà europea, giunta alla sua fase finale, si manifesta in maniera più evidente. E' il laboratorio per eccellenza della disintegrazione morale della vecchia società aristocratica, patriarcale, prussiana, ad opera di una nuova classe di affaristi, che si risolve in una generale disgregazione di valori. Nella trilogia dei
Per la prima volta paulo coelho mette a disposizione un vero e proprio manuale, ricco di preziosi consigli e indicazioni per superare ogni difficoltà, percorrere il cammino spirituale e compiere così la propria 'leggenda personale'. In questo libro l'autore abbandona lo strumento della parabola spirituale, della favola magica, per rivolgersi direttamente al lettore e condurlo attraverso un appassionante cammino di liberazione e di ricerca interiore.
L'arte di faulkner fu grandissima non solo in vasti e dilaganti romanzi come luce d'agosto o assalonne, assalonne! , ma anche in certi racconti brevi e asciutti, di memorabile intensità. Storie di donne del profondo sud, oscillanti fra la nostalgia, la follia e il noir – ritratti in cui è incisa la cifra di uno scrittore di prodigiosa potenza. Questo libro ne raduna tre, una rosa per emily, miss zilphia gant e adolescenza, assumendo come titolo quello del più celebre di essi, che per molti è diventato il simbolo della narrativa di faulkner, ossessivamente legata all'evocazione di un mondo svanito, quale appare a uno sguardo solitario, celato dietro la scena: «di tanto in tanto la vedevamo a una delle finestre del pianterreno – aveva evidentemente chiuso il piano superiore della casa –, simile al busto scolpito di un idolo in una nicchia, che ci guardava oppure non ci guardava, era impossibile dirlo. Così passò da una generazione all'altra, amabile, ineluttabile, impervia, tranquilla e perversa».
Ci fu un'epoca d'oro, generalmente individuata nel periodo tra la fine della guerra e il 1960, in cui oscuri scrittori ignorati dalla società letteraria ma amati da intere tribù di lettori si rivelarono i cantori epici di nuovi mondi, pieni di orrori e meraviglie, che si andavano delineando nell'immaginazione – per fissarsi poi in un nuovo genere: la fantascienza. Fra questi primi maestri inevitabile è il nome di theodore sturgeon, e inevitabile è il suo capolavoro, «cristalli sognanti», che apparve nel 1950. Incontriamo qui una fantascienza che non ha bisogno di avventure extra-galattiche: basta guardare nelle viscere della terra, dove i cristalli vivono da milioni di anni, e sognano – «sogni fatti di carne e di linfa, di legno, di ossa e di sangue» – finché qualcuno degli umani non riesce a comunicare con loro. Che cosa avverrà allora?
Elizabeth è reduce da un amore sbagliato e avviata sulla strada della depressione. Pedro è un ricco giovanotto messicano segnato prima dalla morte del fratello e poi da un'indecisa relazione con una donna sposata. Elizabeth e pedro non si conoscono, ma il dottor weiss ha ascoltato da entrambi, durante la terapia di regressione, il racconto dello stesso episodio doloroso risalente a centinaia di anni prima. Dopo essersi amati in una vita precedente, sembrano destinati a ricongiungersi: e l'amore, che dissolve la rabbia e guarisce l'afflizione, rappresenta per entrambi l'unica possibilità di guarigione.
Un giovane medico israeliano, benji rubin, è coinvolto dal dottor lazar, direttore sanitario dell'ospedale in cui lavora, in un viaggio in india che sconvolgerà la sua vita di studente e figlio modello. Si tratta di andare a riprendere e riportare in israele la figlia di lazar, einat, che si è ammalata laggiù di epatite. Durante il viaggio benji si innamora non di einat, ma della madre di lei, dori. Nasce così un triangolo 'impossibile': per gli anni che dividono benji dall'amante cinquantenne, per il sentimento di amicizia profonda che nel frattempo ha maturato per lazar. Il senso di colpa spinge il prudente e timoroso benji a scelte azzardate fino al matrimonio con un'amica di einat.