In un'epoca sempre più rumorosa, in cui tecnica e consumismo irrompono nella nostra vita, è senza dubbio una follia voler scrivere un libro dedicato al silenzio. Eppure, il mondo fa tanto di quel rumore che la ricerca di qualche goccia di silenzio diviene ancora più necessaria. Per il cardinale robert sarah, a forza di respingere il divino, l'uomo moderno si ritrova in una dimensione angosciante e opprimente. Sarah vuole ricordare che la vita è una relazione silenziosa tra la parte più intima dell'uomo e dio. Il silenzio è indispensabile per l'ascolto del linguaggio divino: la preghiera nasce dal silenzio e senza sosta vi fa ritorno sempre più profondamente. In questo colloquio con nicolas diat, il cardinale s'interroga: gli uomini che non conoscono il silenzio potranno mai raggiungere la verità, la bellezza e l'amore? La risposta è senza appello: tutto ciò che è grande e creato è plasmato nel silenzio. Dio è silenzio. Dopo il successo internazionale di dio o niente, tradotto in quattordici lingue, il cardinale robert sarah cerca di ridare al silenzio la sua dignità. Il testo è seguito da un colloquio con dom dysmas de lassus, priore della grande chartreuse e ministro generale dell'ordine dei certosini. Prefazione di benedetto xvi.
Scorreva sangue ebraico nelle vene di francesco d'assisi? E' l'ipotesi sollevata da questo libro. Una serie di indizi, sebbene non confermati finora da inequivocabili documenti scritti, offrono una nuova immagine del poverello di assisi e il ragionevole dubbio della sua ebraicità. Francesco fu definito alter christus, poiché conformato anche nelle stimmate al suo signore. Condivise con gesù di nazareth anche l'ascendenza dei figli carnali di abramo? Senza dubbio la sua spiritualità era intrisa di sapienza biblica e la sua anima si abbeverava all'inesauribile fonte delle scritture. Egli fu perciò un uomo giusto, un autentico zaddiq, oggi ammirato anche dagli ebrei.
Una sera d'estate, una festa tra amici che hanno invitato altri amici. L'atmosfera è piena di musica e voglia di vivere. Alex sorride alla vita e trasmette allegria a tutti. La mattina successiva partirà per un viaggio, e al ritorno niente sarà come prima. Il giorno del suo ventiquattresimo compleanno alex si ammala di leucemia mieloide acuta, una prova che ha saputo affrontare con il coraggio della fede e la forza di chi, anche sofferenza, riesce a dedicarsi agli altri. E lo fa talmente bene da diventare importante sostegno per malati ai quattro angoli del pianeta, moltiplicatore di fiducia, punto di riferimento per i membri del suo gruppo facebook e del sito che ha fondato, beat leukemia. Un nome da guerriero, come è stato lui.
Scorreva sangue ebraico nelle vene di francesco d'assisi? E' l'ipotesi sollevata da questo libro. Una serie di indizi, sebbene non confermati finora da inequivocabili documenti scritti, offrono una nuova immagine del poverello di assisi e il ragionevole dubbio della sua ebraicità. Francesco fu definito alter christus, poiché conformato anche nelle stimmate al suo signore. Condivise con gesù di nazareth anche l'ascendenza dei figli carnali di abramo? Senza dubbio la sua spiritualità era intrisa di sapienza biblica e la sua anima si abbeverava all'inesauribile fonte delle scritture. Egli fu perciò un uomo giusto, un autentico zaddiq, oggi ammirato anche dagli ebrei.
La storia della conversone al cattolicesimo di un ministro protestante e di sua moglie. Perché 'quando si cerca sinceramente il padre si finisce per ritornare a casa' come nota il card. Tettamanzi nella presentazione.
Queste pagine raccontano la storia di chiara, con le parole e i ricordi di chi l'ha conosciuta e ne ha condiviso la profonda esperienza di fede: un'esistenza che non si è arresa di fronte alla morte fino a diventare segno di speranza per tutti noi.
«il biblista r. Brown assume in quest'opera come linea di demarcazione del racconto della passione e morte di gesù non l'ultima cena, ma la scena del getsemani con gesù orante sotto gli ulivi del podere oltre il torrente cedron. Da quel momento egli procede orizzontalmente, cioè ricostruendo e vagliando ogni quadro con il contributo dei quattro evangelisti. Si ha così la possibilità di isolare in
Questa è la testimonianza di giulia gabrieli, quattordici anni, malata di tumore, morta la sera del 19 agosto 2011, che ha saputo trasformare i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale. Giulia era una ragazza normale, bella, solare, amava viaggiare, vestirsi bene e adorava lo shopping. Un'esplosione di raffinata vitalità, che la malattia, misteriosamente, non ha stroncato, ma amplificato. Nelle pagine del diario narra la sua lotta per affrontare la malattia e la sua speranza di guarire ma anche l'abbandono alla volontà di dio. I medici sono i suoi amici, i suoi 'supereroi'; i genitori, gli amici, le amiche e gli insegnanti i suoi angeli custodi, coloro che la sostengono e la incoraggiano.
Dall'espulsione dei cristiani yemeniti sotto i primi califfi dell'islam fino ai martiri del xx secolo: i trappisti del monastero algerino di tibhirine, mons. Claverie, i cristiani del sudan, della nigeria, dell'egitto, dell'indonesia e del pakistan. Attraverso le pagine più cruente, il racconto delle tragiche vicende dei cristiani uccisi nei vari imperi islamici. La storia si estende anche ai fenomeni
Alessandra romana dei principi borghese è erede di una delle più grandi e antiche famiglie dell'aristocrazia romana. Dopo un'adolescenza spensierata e un atroce dolore giovanile, decide di studiare negli stati uniti. Durante la permanenza in america si innamora di un ricco armatore greco, lo sposa e dopo due anni divorzia. Sono anni burrascosi, di dolce vita, divertimenti superficiali e viaggi in giro per il mondo. Ritornata a roma si impone sulla scena culturale italiana organizzando esposizioni d'arte di grande successo. Arrivano così gli anni della svolta e della conversione di alessandra. Nelle pagine di questo diario si snoda il racconto delle esperienze spirituali vissute dalla protagonista.