Stephen dedalus studia, lontano dai genitori, presso i gesuiti. Quando, ormai adolescente, passa a un altro collegio, vive le prime esperienze sessuali in un bordello di dublino. Ma in un ritiro spirituale decide di indirizzarsi a una nuova spiritualità. Presto però si sente insoddisfatto e quando inizia l'università avverte nuove esigenze estetiche; capisce così di doversi svincolare dalla famiglia e dalle istituzioni religiose e politiche. Stephen dedalus si dispone, novello dedalo, a lasciare l'irlanda, il suo 'labirinto'.
Bartleby è il nome di un grigio, sparuto impiegato di wall street che, senza fornire spiegazione alcuna, man mano rinuncia al suo lavoro di copista e rimane immobile in silenzio a fissare un muro, impervio a ogni tentativo di persuasione, mite e rispettoso ma graniticamente risoluto. In questo straordinario racconto (fra i più belli dell'intera letteratura americana) melville dimostra da grande maestro di saper trattare con sottile humour e felice leggerezza anche temi angosciosi e ossessionanti come la follia, la predestinazione, l'incomunicabilità, l'alienazione.
È 'la storia, esilarante non meno che crudele' - scrive il curatore - di una ricca provinciale, non più giovane ma piena di desideri, che vuol prendere marito; indecisa tra due pretendenti, un nobiluomo squattrinato e leggero e un borghese grossolano, sceglie il peggio per lei. Con tutta l'ampiezza di temi e personaggi e la sovrabbondanza realistica che gli appartengono, 'balzac esplora psiche, corpo, pulsioni femminili con acutissima, affascinata curiosità', e fonde triviale e sublime, patetico e grottesco.
Una riflessione sulla giustizia e sulla sua impossibilità in una narrazione dal respiro ampio, in cui palpitano il divino e una natura incantata. Un libro amato da hermann hesse, che vedeva nella 'leggenda indiana' dell'amico zweig un'opera in sintonia con il suo 'siddhartha'.
«in 'lolly willowes', il suo primo romanzo, sylvia townsend warner si inoltra con fosca risolutezza nel reame del trascendente, e la sua prosa, con le sue scabre, repentine evocazioni, ha un che di soprannaturale. Questa è la storia arguta e arcana di una donna inglese molto per bene, che si sottrae educatamente all'ineluttabile connubio con l'altro sesso per diventare, invece, una strega. » john updike
Questi racconti tesi, asciutti, drammatici, percorsi da una vena sottile di umorismo narrano, in prima persona, alcuni episodi vissuti dall'autore in un angolo sperduto della provincia russa a contatto con un'umanità primitiva e superstiziosa. Essi sono la trasposizione letteraria della durissima 'prova iniziatica' subita dal giovane bulgakov, appena uscito dalla facoltà di medicina e spedito a dirigere un ospedale rurale e ad affrontare, da solo, casi clinici spesso sconvolgenti. Costituiscono inoltre il punto d'incontro della duplice personalità scientifica e artistica di michail afanas'evic e testimoniano il suo passaggio dall'attività medica all'attività di scrittore.
Ingiustamente sottovalutato in vita, il talento narrativo di nathanael west ha ottenuto il meritato riconoscimento solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1940 per un incidente d'auto, a trentasette anni. Oggi west è annoverato tra i grandi classici del novecento americano. La
Per l'austriaco broch la germania è il paese in cui la crisi della civiltà europea, giunta alla sua fase finale, si manifesta in maniera più evidente. E' il laboratorio per eccellenza della disintegrazione morale della vecchia società aristocratica, patriarcale, prussiana, ad opera di una nuova classe di affaristi, che si risolve in una generale disgregazione di valori. Nella trilogia dei
È impossibile, leggendo i 'racconti orientali' qui raccolti, non finire irretiti negli scabri avamposti di un impero britannico ormai presago della fine. Un mondo nostalgico e artificiale, in perenne contrappunto con una giungla evocata da rapidi tocchi eppure incombente e foriera di sciagura; un mondo che penetriamo con l'occhio disincantato ma insaziabilmente curioso di maugham, sospinti ogni volta verso un inesorabile finale - spesso tragico, ma quasi mai catartico. E nel frattempo avremo visto andare in pezzi le identità apparenti dei protagonisti, intrappolati in lividi e rovinosi rapporti gerarchici, furenti ricatti incrociati, colpevoli idilli lavati col sangue. Ancora una volta i sapienti congegni narrativi di maugham, qui celati nell'evocativo scenario della malesia, del borneo o delle hawaii, compongono intrecci perfetti e storie crudeli - che ci consentono di attraversare, rimanendo indenni, le passioni umane più fosche.
Uscito a puntate, nel 1865, sulla rivista 'epocha' (epoca), 'ricordi dal sottosuolo', scritto sotto forma di un monologo-confessione, è uno dei più terribili e impietosi viaggi all'interno della coscienza umana della letteratura europea. Il protagonista è un ipocondriaco che vive ai margini della società, scrutandola (e scrutandosi) con odio e sospetto. È il romanzo della svolta artistica e filosofica dello scrittore russo. Come scrive pacini nella sua introduzione, in questo romanzo 'dostoevskij ha individuato e descritto il nemico da combattere: quel sottosuolo che è la quintessenza di ciò che chiude l'uomo nel cerchio dell'odio e della lotta, che lo fa arroccare su se stesso, condannandolo a macerarsi nella solitudine e nella disperazione. Da questo momento la sua via come romanziere è definitivamente segnata, ed egli la perseguirà convinto che sia l'unica via praticabile, quella che conduce verso l'amore e verso cristo'.