Il 16 settembre 1977 maria callas moriva a parigi per un collasso cardiocircolatorio. Paranoica e sola, dopo una vita e una carriera sfolgoranti, in cui era diventata in tutto il mondo la divina, si era ritirata in una triste clausura. A trent'anni esatti dalla sua morte ecco il primo romanzo sulla sua avventurosa e travagliata esistenza firmato da alfonso signorini, nelle inedite vesti di appassionato melomane e documentato biografo. La passione per la callas ha condotto l'autore a visionare amorevolmente centinaia di lettere autografe che la divina vergava in brutta copia prima di inviarle agli amici più cari o, in numerosi casi, a se stessa, in una sorta di intimo diario. Partendo da questo materiale inedito e di grande rilevanza, signorini abbandona i consueti sentieri della biografia per avventurarsi nella ricostruzione della vita della leggendaria cantante, estrapolandola direttamente dal suo emozionante epistolario: un romanzo in cui accanto alla callas rivivono icone senza tempo come marilyn monroe, grace kelly, marlene dietrich. Una storia tragica di amore e di morte, spesso segnata da presenze inquietanti e invisibili che prendono corpo per la prima volta in queste pagine. Un romanzo in cui la callas assume le sembianze delle eroine a cui, per tutta la sua vita artistica, prestò voce, anima e sentimenti.
Che cos'è la musica classica? «un libro che divulga e poi va al cuore quando non te lo aspetti» - la repubblica 'È un'avventura dello spirito, uno spiraglio verso altri mondi, un toccasana per la salute mentale e fisica; è una meravigliosa ginnastica per la mente, e all'occorrenza anche per il corpo, uno strumento formativo per tutte le età, un ausilio pedagogico insostituibile per i cervelli più freschi e un ottimo modo per tenere in forma quelli più in avanti con gli anni; una sonda per scendere in profondità dentro noi stessi; una strada per superare le differenze culturali e sociali; l'ingrediente supremo per stabilire un contatto tra persone che non si conoscono; la via maestra per il mondo della fantasia e dei sogni; un mistero appassionante per i neuroscienziati; uno dei modi migliori per evocare emozioni, indurre cambiamenti negli stati d'animo in tutti gli esseri umani, compresi i neonati e quelli che ancora soggiornano nella pancia della loro mamma; poesia senza parole; pittura senza colori; scultura senza materia; architettura senza mattoni; vibrazione che supera le barriere mentali; forma di terapia e. Fermiamoci qui, perché nessuno riuscirebbe a descrivere adeguatamente tutto ciò che, è la musica classica. Il suo solo difetto è che tende a trasformarsi rapidamente in 'droga': dopo un po' che l'avrete assaggiata non riuscirete più a staccarvene. '
Come in ogni fiaba che si rispetti anche nel 'flauto magico' è possibile trovare significati assai diversi tra loro, messaggi cifrati destinati a una marea di interpretazioni. Goethe dichiarò che l'opera è piena di «inverosimiglianze che non tutti sono in grado di apprezzare nella giusta maniera». Gli autori ricercano questa 'giusta maniera' goethiana, tenendosi il più possibile vicini all'ambiente culturale dei protagonisti. La chiave di lettura più oggettiva si rifà agli avvenimenti coevi. A vienna si percepiva nettamente un clima di sospetto e di controllo poliziesco. La monarchia temeva da un giorno all'altro qualche insurrezione. Non si parlava d'altro che di cagliostro, il quale si era dichiarato capo degli illuminati di baviera. Il sant'uffizio emanò nel 1791 il verdetto di colpevolezza e all'interno dello stato pontificio fu proibito a chiunque di aderire alla setta egiziana e a quella degli illuminati. In questo contesto scosso da altri eventi rivoluzionari nacque il 'flauto magico'. Il libro ricostruisce quel mondo, così che il lettore possa ambientarvisi e vivere le emozioni che gli spettatori avranno provato ascoltando la musica di mozart alla fine del xviii secolo.
Il post punk non è un «genere» come tanti, non è la diligente coda del punk, a cavallo tra due decenni, quando la rivoluzione è finita e i giochi sono fatti; è, al contrario, la musica e il tempo in cui tutto diventa possibile. I confini cadono, i divieti sono ignorati, le regole vengono sovvertite in una sperimentazione continua, selvaggia e colta insieme. Il post punk non è retromaniaco - per usare la categoria critica che lo stesso simon reynolds ha creato e che si è imposta come definizione della nostra epoca - ma è il «suono» del presente e delle sue possibilità infinite. Per questo motivo, a distanza di quarant'anni, ancora appassiona e influenza. La musica degli inglesi joy division, pil, gang of four e slits, degli americani pere ubu, devo, talking heads e di altri gruppi noti e meno noti continua a essere fonte d'ispirazione per migliaia di artisti in tutto il mondo. Con post punk simon reynolds scrive il suo libro più personale e coinvolgente, mostrando l'erudizione enciclopedica, la raffinatezza d'analisi e l'abilità divulgativa che ne fanno il critico musicale più importante della nostra epoca. I suoni e le emozioni, le speranze e l'euforia escono fuori da ogni pagina e ci invitano all'ascolto amorevole di una musica e di un tempo che non può essere ripetuto ma solo reinventato.