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Società

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Libri in questa classifica: 1400

Pagina 56 di 140

Posizione in classifica: 551

Vampiri
Nuova Inchiesta Sulle Pensioni D'oro

Mario Giordano

Società - Documenti giornalistici

Vampiri<br>Nuova Inchiesta Sulle Pensioni D"oro
Questo libro è dedicato ad aurora b. , 27 anni, parrucchiera a pisa: secondo i calcoli dell'inps, dovrà andare in pensione il 1° marzo 2064, quando avrà lavorato 58 anni. Si può andare in pensione ancora oggi a 55 anni con 5000 euro al mese? Si può riscuotere un assegno per 66 anni pur avendo lavorato soltanto 3 anni? Si può ricevere un vitalizio da 1. 317. 805 euro intascando pure il sussidio di disoccupazione? Si possono cumulare tre pensioni ed essere nominati presidente delle autostrade? Ma certo, che si può: basta appartenere a una delle fortunate categorie che mese dopo mese continuano a prosciugare le nostre tasche e il futuro del paese. Dal 1° gennaio 2017 è saltato anche il piccolo contributo di solidarietà introdotto nel 2014. Così ora le pensioni d'oro scorrono di nuovo in tutto il loro splendore, dai 90. 000 euro al mese di mauro sentinelli in giù. E la nuova inchiesta di mario giordano rivela che negli ultimi anni i privilegi non solo sono rimasti, si sono moltiplicati: per i politici, ovviamente, ma anche per i giornalisti, i 17. 318 sindacalisti favoriti da speciali leggi-vergogna, i banchieri, i magistrati, gli alti papaveri e i prelati. Pensate che il fondo clero dell'inps ha accumulato un buco di oltre 2 miliardi. E 60 miliardi di buco li ha invece accumulati il fondo delle ferrovie dello stato, che con i nostri soldi generosamente paga pensioni da 13. 000 euro al mese. Perché tutto ciò non cambia? Semplice: perché i vampiri sono nei posti che contano. Comandano loro. E, per di più, continuano ad accumulare altri incarichi e altro potere. Così fanno quello che vogliono: in puglia è stata approvata una legge regionale che di fatto aumenta gli assegni pagati agli ex consiglieri. In molise il vitalizio era morto ed è stato fatto risorgere. A perugia c'è un ex dipendente del comune che è riuscito ad andare in pensione con 49. 000 euro al mese e quando nel luglio 2016 l'inps gliel'ha tagliata ha fatto ricorso: «come faccio a vivere sennò? ». Questo libro è dedicato ad aurora b. , 27 anni, parrucchiera a pisa: secondo i calcoli dell'inps, dovrà andare in pensione il 1° marzo 2064, quando avrà lavorato 58 anni. Percepirà meno di 1000 euro netti al mese. Ecco: pensare che il paese di aurora possa continuare a pagare la pensione a vedove di parlamentari che non hanno fatto nemmeno un'ora in aula; o alla figlia di un deputato monarchico in carica dal 1947 al 1951; o a un ex consigliere regionale della calabria che prende 7490 euro da quando aveva 44 anni e adesso è in carcere con gravissime accuse, è uno scandalo che non si può accettare. Anche perché, come questo libro vi svelerà, aurora b. E gli altri non assistono solo all'ingiustizia: la pagano di tasca propria. Infatti, con i loro soldi stanno finanziando i privilegi dei nababbi. Sembra assurdo, ma è così. E per questo i folli vitalizi non sono un diritto, ma un furto. Un furto di equità e di futuro, che si ripete ogni giorno e diventa sempre meno accettabile. Bisogna impedirlo. Tutto qui.
Punteggio: 803
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/11/2021

Posizione in classifica: 552

Sinistra E Popolo
Il Conflitto Politico Nellera Dei Populismi

Luca Ricolfi

Società - Ideali politici

Sinistra E Popolo<br>Il Conflitto Politico Nellera Dei Populismi
Dall'autore di perché siamo antipatici? Il libro che spiega il divorzio tra i cittadini e la politica«se in tante democrazie il popolo è in rivolta verso l'establishment, se in america gli operai hanno preferito lo scorrettissimo miliardario trump alla correttissima democratica clinton, se nel regno unito le periferie e le campagne hanno decretato la vittoria della brexit, se in francia i ceti popolari guardano a marine le pen, se tutto ciò accade, il divorzio fra sinistra e popolo non può più essere pensato come un fenomeno solo italiano. »dodici anni dopo la pubblicazione di perché siamo antipatici? Luca ricolfi torna sui temi che hanno fatto unanimemente apprezzare la sua ricerca, ripercorrendo i cambiamenti sociopolitici degli ultimi quarant'anni, dalle origini della globalizzazione alla crisi delle economie avanzate, per arrivare a una dolorosa, stringente riflessione: ovunque in occidente il popolo cerca protezione dalle conseguenze della crisi e dalle fragilità dello scenario globale, ma la sinistra inevitabilmente impegna le sue energie per sminuire i problemi che gli elettori percepiscono come principali: disoc­cupazione, politiche di austerità, immigrazione, terrorismo. Se dunque, al di qua quanto al di là dell'atlantico, i cittadini alzano aggressivamente la testa nei confronti di una sinistra impotente quando non addirittura cieca di fronte all'onda montante di paura che li travolge, non è così strano che il populismo si proponga come risposta, per quanto sommaria e inadeguata, alle angosce del presente.
Punteggio: 803
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/01/2022

Posizione in classifica: 553

I Simpson E La Filosofia

William Irwin

Società - Analisi dei mass media

I Simpson E La Filosofia
È possibile che bart simpson rappresenti l'incarnazione dell'ideale nichilista di friedrich nietzsche? Che il comportamento di marge sia la realizzazione della classificazione aristotelica della virtù? Che la mentalità di springfield sia frutto di un approccio decostruzionista al reale? Secondo gli autori, per capire l'epopea dei simpson è più utile rivolgersi a kant, marx o barthes che non ai sociologi o ai critici televisivi. Diciotto possibili percorsi interpretativi che offrono letture originali dei personaggi, dei linguaggi e della scorrettezza politica della serie. Uno studio che applica le armi della dialettica alla cultura pop, fondendo il rigore espositivo della filosofia all'ironia di un insolito oggetto d'indagine.
Punteggio: 803
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 31/03/2024

Posizione in classifica: 554

Putin E La Ricostruzione Della Grande Russia

Sergio Romano

Società - Militanti politici

Putin E La Ricostruzione Della Grande Russia
Dire russia per molti significa dire vladimir putin. «sergio romano tratteggia le nuove incognite di un quadro internazionale sempre più complesso e difficilmente governabile sulla base della straordinaria esperienza accumulata nelle sue due carriere: quella di ambasciatore (ha rappresentato, tra l'altro, l'italia alla nato e a mosca) e quella di storico, analista e commentatore politico. » – il corriere della sera «uno dei meriti di sergio romano è di scrivere con la chiarezza, la precisione e la cultura politica con cui parla. » – il giornale «sergio romano lavora di bulino, procede per intarsi. » – il secolo xix dire russia per molti significa dire vladimir putin. Da più di quindici anni al governo di un paese di enormi dimensioni, che si estende dal mar baltico al pacifico, l''uomo più potente del mondo', come dal 2013 lo definisce forbes, ha infatti impresso il proprio marchio sulla storia recente dell'ex impero sovietico. Non solo. Con una strategia politico-istituzionale aggressiva e spregiudicata, che in più occasioni è parsa lontana dagli standard delle democrazie occidentali, è diventato uno degli attori principali sullo scenario geopolitico contemporaneo. Ma quali sono le ragioni profonde di questo successo? Quale il segreto di un potere così incontrastato? Secondo sergio romano, che ha concluso la sua lunga e prestigiosa carriera diplomatica come ambasciatore proprio a mosca, putin si è impegnato a fondo nella ricostruzione dell'identità russa, rinnovando un bagaglio di simboli, valori e ideali rimasti sepolti per secoli. Consapevole del peso della tradizione, che da pietro il grande al tramonto dello zarismo ha forgiato istituzioni e culture politiche della nazione, putin ha saputo gestire a proprio vantaggio la memoria pubblica della rivoluzione d'ottobre, rafforzando al tempo stesso il ruolo della chiesa ortodossa, cui ha garantito un nuovo spazio sociale. Ha rispolverato, insomma, un'ideologia e una missione. E da queste premesse, ci fa capire romano in pagine documentate e illuminanti, che dobbiamo necessariamente partire se vogliamo capire qualcosa di più della russia odierna e del nostro presente, dalla guerra al terrorismo in cecenia al conflitto con l'ucraina per l'annessione della crimea, dalla dottrina militare anti-nato all'attuale intervento in siria, che agita i fantasmi di una guerra fredda collocata troppo in fretta negli archivi della storia.
Punteggio: 803
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/10/2024

Posizione in classifica: 555

In Viaggio Con Erodoto

Ryszard Kapuscinski

Società - Documenti giornalistici

In Viaggio Con Erodoto
Il giornalista polacco ripercorre le proprie vicende, raccontando retroscena finora ignorati delle sue storie: dall'infanzia povera a quando, fresco laureato, venne mandato allo sbaraglio prima in india e poi in cina, senza conoscere niente di quei paesi. Ci rivela le difficoltà incontrate e, di fronte a queste difficoltà, il suo punto di riferimento, il testo da leggere e rileggere è sempre stato erodoto. Per kapuscinski erodoto è stato non tanto uno storico, quanto il primo vero reporter della storia: il suo bisogno di viaggiare, di toccare con mano, di raccogliere dati, paragonarli ed esporli, con tutte le necessarie riserve che è giusto nutrire riguardo alle storie riferite da altri, fa di erodoto un giornalista a pieno titolo.
Punteggio: 803
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/11/2024

Posizione in classifica: 556

«Lei La Pagherà Cara»
Cabina Di Regia USA, Vaticano E Apparati Di Stato Dietro L'affare Moro

Franco Soldani

Società - Militanti politici

«Lei La Pagherà Cara»<br>Cabina Di Regia USA, Vaticano E Apparati Di Stato Dietro L"affare Moro
«lei la pagherà cara»: è questo il sinistro avvertimento di kissinger a moro durante la sua visita negli stati uniti del 1974. La politica di avvicinamento al pci e il recupero parziale di indipendenza da parte dell'italia, pur sotto l'ombrello nato e occidentale, sono cose che non s'han da fare. La mente del giocoliere (federico umberto d'amato dixit) - quel 'lucido superpotere' (pecorelli) che porterà al sequestro e all'assassinio di aldo moro - è già al lavoro da tempo: essa dispone dei grandi mezzi degli arcana imperii made in usa (la rete della loro intelligente community, cia in testa), dell'attiva complicità del vaticano, dell'obbedienza cieca dei loro funzionari in loco (i servizi segreti italiani) e della manovalanza fabbricata ad arte (i brigatisti). Se a questo si aggiungono la fedeltà atlantica e la subalternità collaborante dei principali partiti politici (dc, pci, psi), vediamo come nulla sia stato lasciato al caso nell'affare che più di tutte le altre stragi ha impresso il suo marchio funesto sulla storia del nostro paese. Emerge da queste pagine un mosaico di verità indicibili che anche l'ultima commissione parlamentare di inchiesta, pur avendole in qualche modo abbordate, non ha avuto la volontà e la 'forza' di rendere pubbliche. Perché il caso moro, lungi dall'essere passato, continua a vivere nel nostro presente e ci racconta lo stesso inganno divenuto ormai da tempo l'ordine del mondo contemporaneo.
Punteggio: 803
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/11/2021

Posizione in classifica: 557

L' Aula Vuota
Come L'Italia Ha Distrutto La Sua Scuola

Ernesto Galli Della Loggia

Società

L" Aula Vuota<br>Come L"Italia Ha Distrutto La Sua Scuola
Tra memoria personale e analisi storica, ernesto galli della loggia rilegge e racconta la parabola discendente di quello che per anni è stato un sistema d'istruzione invidiabile. Paragonare la scuola di qualche decennio fa a quella di oggi è uno sterile esercizio di nostalgia? O è forse l'unico vero modo per capire la più grande crisi della mediazione, la scomparsa dei corpi intermedi, che il nostro paese abbia mai attraversato? Come si collega il declino di ogni autorevolezza alla deriva delle istituzioni? Tra i più illustri storici italiani, ernesto galli della loggia ricostruisce le vicende della scuola dall'unità a oggi, smontando le interpretazioni più retrive su cosa fecero o dissero veramente personaggi chiave come giovanni gentile e don milani, seguendo i salti mortali della politica da berlinguer a renzi, aiutandoci a distinguere tra ideologia e realtà, storia e invenzioni. Sullo sfondo, la modernità di un paese che ha scelto di distruggere la sua risorsa principale. E che oggi più che mai ha bisogno di rigenerarla.
Punteggio: 803
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/12/2021

Posizione in classifica: 558

Schiava
La Mia Fuga Dalla Legge Degli Uomini

Zeina

Società

Schiava<br>La Mia Fuga Dalla Legge Degli Uomini
'ci ho messo un po' per muovermi, la prima volta che sono uscita di casa con il velo. Sono rimasta diversi minuti completamente paralizzata, con la mano stretta alla maniglia. Non ho sentito mio marito che si avvicinava, quindi quando mi ha abbracciata sono trasalita. Ho risposto al suo bacio per non suscitare sospetti, ma avrei tanto voluto correre via da lui. Anche se avessi trovato il coraggio di farlo, le pieghe dell'ampia tunica mi avrebbero bloccati piedi. Erano come una piovra gigante, un mostro vivo nascosto dentro di me che mi costringeva a muovermi in modo lento e solenne. Ho aspettato l'ascensore con lui accanto, che mi stringeva una spalla. Non lo guardavo, ma sentivo il suo sorriso su di me. Mi parlava, ma non capivo cosa diceva, non lo ascoltavo, non lo comprendevo, avevo la strana sensazione che quella cappa scura avesse inghiottito non solo il mio corpo ma anche il mio spirito. Avevo voglia di urlare, ma non ci riuscivo. I primi tempi del matrimonio, mio marito mi portava a spasso, e mi aveva promesso che avrei potuto anche lavorare. Ma dal momento in cui ha iniziato a frequentare quella moschea, la mia vita si è trasformata in un incubo. Segregata in casa, picchiata per un nonnulla, costretta a pregare cinque volte al giorno e a indossare il velo integrale. E i guanti neri, perché nemmeno un centimetro di pelle si potesse vedere. Ero sola, segregata nella mia prigione'.
Punteggio: 803
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/07/2021

Posizione in classifica: 559

Sotto Il Sole Giaguaro

Italo Calvino

Società

Sotto Il Sole Giaguaro
«un libro che sto scrivendo parla dei cinque sensi, per dimostrare che l'uomo contemporaneo ne ha perso l'uso. Il mio problema scrivendo questo libro è che il mio olfatto non è molto sviluppato, manco d'attenzione auditiva, non sono un buongustaio, la mia sensibilità tattile è approssimativa, e sono miope. Per ognuno dei cinque sensi devo fare uno sforzo che mi permetta di padroneggiare una gamma di sensazioni e sfumature. Non so se ci riuscirò, ma in questo caso come negli altri il mio scopo non è tanto quello di fare un libro quanto quello di cambiare me stesso, scopo che penso dovrebbe essere quello d'ogni impresa umana. Voi potete obiettare che preferite i libri che convogliano una vera esperienza, posseduta fino in fondo. Ebbene, anch'io. Ma nella mia esperienza la spinta a scrivere è sempre legata alla mancanza di qualcosa che si vorrebbe conoscere e possedere, qualcosa che ci sfugge. » (italo calvino)
Punteggio: 803
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 22/12/2021

Posizione in classifica: 560

Il Gaucho Insopportabile

Roberto Bolaño

Società

Il Gaucho Insopportabile
Cinque racconti tra i più belli dello scrittore cileno. Il 30 giugno 2003 roberto bolaño, gravemente malato (sarebbe vissuto solo altre due settimane), volle consegnare personalmente al suo editore questo libro, che fu il primo ad apparire dopo la sua morte e rappresenta una sorta di testamento spirituale e letterario. Il lettore scoprirà cinque racconti tra i più belli dello scrittore cileno: la storia dell'avvocato bonaerense che abbandona tutto per andare a vivere nel deserto insieme ai gauchos, i bovari della pampa; quella del topo poliziotto (nipote della famosa cantante josefine del racconto di kafka) che si aggira nella rete sterminata delle fogne alla ricerca di un feroce assassino; quella dello scrittore argentino che va a parigi per incontrare un misterioso regista che forse è il suo doppio, e si ritrova a far l'amore con una puttana «come se tutti e due non sapessero fare altro che amarsi» – per citarne solo alcune. Chiudono il volume due conferenze: nella prima bolaño parla apertamente, e in modo struggente, della malattia e dell'approssimarsi della morte; la seconda è una definitiva resa dei conti, in forma di violento, sarcastico, a tratti irresistibile pamphlet, tra lui e quella «specie di club méditerranée» che sono gli scrittori (soprattutto sudamericani) la cui unica dote è la cosiddetta «leggibilità» – ed è al tempo stesso una veemente dichiarazione di amore per la letteratura.
Punteggio: 803
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 13/01/2022

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