Il filosofo stoico musonio rufo è ospite nella villa dei ricchissimo lucio calpurnio pisone, un uomo tanto potente da venir visitato spesso dall'imperatore nerone. Convocato per collaborare nella risoluzione di un rompicapo con il direttore della biblioteca di pisone, il protagonista viene turbato e distratto dalla bellezza della nobile satria, dalla comparsa di epitteto, un piccolo schiavo dalla viva intelligenza, e soprattutto dalla fuga di una misteriosa donna venuta da lontano, myriam: che fine ha fatto questa celebre seguace di gesù che gli asciugava i piedi con i suoi capelli? Dove è scappata dopo aver trovato il sepolcro vuoto? Un thriller storico ambientato nel 64 d. c . Alla corte di nerone.
Otto donne, e ciascuna ha visto o sentito uno spicchio dei 'fatti' in questione, ciascuna porta al lettore ciò che sa, o crede di sapere, o non sa di sapere, o finge di non sapere. Otto voci, incalzanti, divaganti, intenerite, rabbiose, pietose, che si susseguono, si intrecciano, si smentiscono lungo quella freccia che il narratore ha scagliato a partire dal cadavere di una misteriosa ragazza, 'milena la bellissima, milena la santa santissima' (dice qualcuno acidamente di lei). Misteriosa sul momento, perché dalla banca dati dell'arma arriva in poche ore quanto serve all'inchiesta. Resta sospeso il perché: un truce delitto di malavita, forse. Una resa dei conti, una lezione. O forse un ingorgo più torbido, uno sbocco tortuosamente, crudelmente vendicativo a più alto e insospettabile livello.
La professoressa camilla baudino ha messo da tempo gli occhi su una villetta sempre chiusa, nel cuore della città ma con un piccolo rigoglioso giardino. Sa che non se la potrà mai permettere, ma quando scopre che la casa è in vendita non resiste alla tentazione e chiede. La venditrice è simpatica, intelligente, una potenziale amica: dora. Tra le due nasce un'amicizia, profonda, esclusiva. Finché la vita delle due amiche subisce un doloroso, imprevedibile scarto. E la professoressa si ritrova ben presto nel cuore di un giallo, che questa volta la vede coinvolta in prima persona.
Sono cugine ma si sentono sorelle, sono clonate dalle eroine di 'piccole donne': nieves, ada, luz e lola. I loro genitori hanno dilapidato la fortuna ereditata dall'antenato josé joaquín martínez. Quando erano bambine si riunivano con oliviero, il fratellastro di luz, nella proprietà familiare gestita dalla zia che manteneva l'oziosa parentela. Poi, il colpo di stato dell'11 settembre 1973, l'arresto di oliviero e l'esilio di ada a londra, innamorata di oliviero e rivale di lola. Quando inizia il romanzo, nel 2002, la famiglia è sparsa per il mondo e le cugine sono in attesa di rincontrarsi. Una saga ricca di sottigliezze psicologiche femminili e accenti epocali: il cile degli anni settanta, londra, parigi, l'attentato alle torri gemelle.
Cinque racconti per cinque personaggi che, in seguito a eventi improvvisi e dolorosi, si interrogano sul significato della propria vita e sulla possibilità di essere felici. Nel primo racconto, due compagni di università, setsuko e iwakura, sono legati da un'intensa amicizia destinata a trasformarsi in un amore profondo. Il secondo racconto, parla di un tentativo di avvelenamento ai danni di matsuoka, una ragazza che lavora in una casa editrice. Matsuoka rimette in discussione il legame con le persone che credeva di amare e decide di tornare per un po' di tempo nel paese natale dove, grazie alla quiete e alle attenzioni della nonna, recupera la fiducia in se stessa e nei rapporti umani. Il terzo racconto è una tragica storia di amicizia tra bambini. Mitsuyo, una scrittrice affermata, ricorda il suo rapporto con makoto, un amico d'infanzia con il quale trascorreva tutti i pomeriggi dopo la scuola. Il quarto racconto narra le vicende di una ragazza ingenua che nonostante le avversità riesce a vivere in armonia con se stessa, sempre accompagnata e protetta da uno sguardo soprannaturale. L'ultimo racconto, che dà il titolo al libro, ha come protagonista mimi, una ragazza che scopre il tradimento del fidanzato. Decide allora di cambiare città per cercare di dimenticarlo e incontra nishiyama, la felicità: un piatto di riso al curry buonissimo fatto mescolando per caso alcuni ingredienti avanzati, tragicamente impossibile da ripetere una seconda volta con lo stesso, identico sapore.
Libri ricevuti, libri recensiti, libri comprati e mai letti, libri che prima o poi bisognerà leggere, libri letti davvero, finalmente: un labirinto di letture di tutti i generi, dai classici alle biografie degli sportivi, dalle raccolte di versi ai graphic novel, dai romanzi appena usciti a quelli imperdibili dell'800. Schiacciato dal mucchio delle letture a cui non si può rinunciare, nick hornby prova, con leggerezza e ironia, a trovare qualche criterio per orientarsi nel dedalo delle letture, racconta le sue preferenze e le sue antipatie e soprattutto restituisce una gioiosa voglia di leggere. Perché è vero che ogni tanto è meglio una partita di calcio. Ma è anche vero che se il libro è bello, non c'è partita né concerto rock che tenga.
Libri ricevuti, libri recensiti, libri comprati e mai letti, libri che prima o poi bisognerà leggere, libri letti davvero, finalmente: un labirinto di letture di tutti i generi, dai classici alle biografie degli sportivi, dalle raccolte di versi ai graphic novel, dai romanzi appena usciti a quelli imperdibili dell'800. Schiacciato dal mucchio delle letture a cui non si può rinunciare, nick hornby prova, con leggerezza e ironia, a trovare qualche criterio per orientarsi nel dedalo delle letture, racconta le sue preferenze e le sue antipatie e soprattutto restituisce una gioiosa voglia di leggere. Perché è vero che ogni tanto è meglio una partita di calcio. Ma è anche vero che se il libro è bello, non c'è partita né concerto rock che tenga.
Lnés de suàrez nasce all'inizio del cinquecento in spagna, figlia di un modesto artigiano di plasencia. Dotata di un forte temperamento che male si addice alla condizione femminile sottomessa all'autorità del clero e del maschio, lnés sposa contro la volontà della famiglia juan de malaga, che presto la abbandona per cercare fortuna in america. La giovane non si dà per vinta e, con i soldi guadagnati ricamando e cucinando, si imbarca anche lei per il nuovo mondo. Lnés affronta le durissime condizioni di viaggio e si difende dai marinai libidinosi. Giunta in perù, cerca invano il marito; senza più risorse, riprende a lavorare come sarta fin quando incontra pedro valvidia, un seducente hidalgo, fuggito dalle frustrazioni di un matrimonio deludente e venuto a combattere per la corona spagnola. La passione infiamma lnés e pedro che si mettono alla guida di pochi volontari attraverso un deserto infernale, combattono indigeni incattiviti e giungono infine nella valle paradisiaca dove fondano la città di santiago. Le tribù autoctone difendono però il loro territorio e si accaniscono contro gli spagnoli, i cui feriti sono curati da inés e da un'indigena a lei fedele: si rinforza così la fama di strega che la donna si era fatta scovando fonti d'acqua con una bacchetta (arte ereditata dalla madre). Non senza il malcontento di alcuni coloni, cresce la sua autorità a fianco di pedro, divenuto governatore.
Durante il viaggio nella dolce terra umbra e lungo la costiera amalfitana, tra le foreste della baviera e le nevi di innsbruck, il surfista dell'anima bambarén è accompagnato da una presenza invisibile eppure generosa di piccoli segni: l'esempio luminoso di san francesco d'assisi, colui che ha rinunciato a tutto per seguire la voce del cuore. Che cosa dobbiamo fare quando gli altri ci esortano ad accontentarci di quello che siamo e invece una forza interiore ci sprona a lasciare tutto per inseguire un sogno? Se percorrendo la strada meno battuta ci coglie lo smarrimento, in chi confidare? Una situazione che l'autore conosce bene e che ci insegna ad affrontare. Ormai affermato scrittore, sergio bambarén gira l'europa per presentare i suoi libri visitando luoghi splendidi e incontrando persone ancor più straordinarie. Mille indizi, apparenti coincidenze, gli rivelano che, nel suo piccolo, sta ricalcando le orme del santo, dall'abbandono delle certezze di una vita sicura, avvenuto anni prima, alla ricerca di una sintonia con il creato, all'ascolto della voce dei più umili. Così facendo conquisterà il suo tesoro, il più bello, il più ricco, perché del tutto inaspettato. E a offrirglielo, sontuosamente ammantato d'azzurro, sarà proprio suo fratello mare, inseparabile maestro di vita.
Negli anni cinquanta, i cieli delle città americane (e anche gli schermi dei relativi cinema) pullulavano di oggetti volanti non identificati. L'oggetto che il primo giorno di scuola attraversa il cielo della classe, sotto gli occhi attoniti del professor frank mccourt, è invece identificabilissimo: un panino che l'immancabile mamma italiana ha farcito, a beneficio del suo pupo, con peperoni, cipolla, formaggio fuso e mortadella. Se la prima inquadratura del libro risulta quantomeno inattesa, l'epilogo della sequenza, con il professore che raccoglie il panino e lo mangia lentamente davanti alla scolaresca annichilita, è destinato a restare. E a farci vivere il clima delle trentamila ore di lezione (cifra dell'autore) che mccourt terrà, nei tre decenni successivi, in varie scuole - tecniche e non - sparse tra brooklyn, manhattan e staten island.