Michel onfray, coerente con sé stesso, prende di mira in questo libro una religione che, ancor più dei monoteismi del suo 'trattato di ateologia', sembra dover ancora avere vita lunga e felice. Questa religione è la psicoanalisi, e più in particolare il freudismo. L'idea di onfray è semplice e radicale: freud ha tentato di costruire una scienza e non vi è riuscito; ha voluto provare che l'inconscio ha le sue leggi, la sua logica intrinseca, può essere studiato mediante protocolli che riteneva scientifici, e tuttavia ha mentito, per potersi fregiare degli emblemi della scientificità. Tutto ciò merita una controinchiesta: ed è l'obiettivo che onfray si pone. Con il rigore e la pazienza di un archivista, riprende daccapo in mano i testi sacri della nuova chiesa. E senza timore dello stigma che si sarebbe senz'altro procurato, li mette a confronto con le testimonianze e ne esamina le contraddizioni. Il bilancio è terribile: la psicoanalisi è un'appendice della psicologia, della letteratura, della filosofia, ma non può assolutamente aspirare allo statuto di scienza 'dura'. Accolto in francia da un enorme successo di pubblico - che si avvia a superare quello del 'trattato di ateologia' - e un'ondata di critiche feroci, 'crepuscolo di un idolo' è onfray al suo meglio: un pensatore che della decostruzione di grandi miti del nostro (e di ogni) tempo fa una battaglia per la libera ricerca della felicità terrena.
Sapevate del complesso di montaigne? E come andò veramente fra socrate e il bellissimo alcibiade? Nietzsche, in quel senso, era forse un superuomo? La filosofia di de sade, più che nel boudoir, non è piuttosto da tavolino? Scorrevole come un libro comico, ma frutto di una ricerca rigorosa e documentata, 'filosofi a luci rosse' ci invita a spiare, con sguardo ironico e un po' dissacrante, nelle camere da letto dei filosofi: da socrate a sant'agostino, da rousseau a nietzsche, da freud ai contemporanei, storie, teorie, aneddoti e maldicenze, tutto quello che volevamo sapere sul rapporto che i grandi del pensiero avevano con il sesso.
Questo libro di bettleheim è diventato un classico delta psicologia, una pietra miliare nello studio della schizofrenia e in particolare di quella sua forma grave e precoce che è l'autismo. Bettletheim ha scelto, dalla sua esperienza di terapeuta, alcuni dei casi meno curabili: non ha voluto celebrare le vittorie della medicina, ma mostrare, nelle sue manifestazioni più virulente e radicali, l'essenza della malattia. Quelle che narra sono esperienze emotive e intellettuali profonde, attraversate da domande e da dubbi che coinvolgono chi cura e chi è curato.