Un uomo che per vivere ha bisogno di riflettersi nella percezione altrui un giorno si trova d'improvviso di fronte un sosia, come fosse il suo riflesso nello specchio, e non si capisce se sia un'allucinazione schizofrenica o una realtà inquietante. Prefazione di olga belkina.
Durante una gita in barca nel new england, due amici di lunga data si innamorano della stessa ragazza, sylvia yule, la quale vive un'età in cui l'ansia di crescere si combina con la voglia di non diventare mai grandi, e l'amore e l'amicizia sembrano ancora la stessa cosa. I mutevoli umori di sylvia la porteranno a scegliere l'uomo sbagliato, e poi a pentirsene, finché un nuovo conflitto si aggiungerà alle altre inquietudini: la sacralità del matrimonio da una parte, le tentazioni adultere e il richiamo all'amore libero dall'altra. Il romanzo d'esordio di louisa may alcott è considerato il suo miglior libro per adulti, quello che - quattro anni prima di piccole donne - avrebbe potuto sottrarla alla carriera di scrittrice per adolescenti che l'attendeva. Nel 1864 la storia fu amata e fraintesa, attirò un interesse enorme e critiche di eguale portata: da una «giovane inesperta della vita-- ci si aspettavano forse racconti più miti, di alto «valore morale», e invece
Enne 2, un partigiano che vive la resistenza a milano nel 1944, è tormentato dall'amore impossibile per una donna sposata, berta. Disperazione sociale ed esistenziale lo spingeranno a un'ultima, suicida impresa di guerra. Composto durante la resistenza, nel momento, cioè, dell'intensa partecipazione di vittorini alla lotta antifascista, 'uomini e no' riflette l'insanabile rapporto tra umanità e violenza, uomini e sedicenti tali: a sottolinearlo, alcuni brevi capitoli di riflessione nei quali l'autore affronta la stessa situazione da punti di vista diversi, imponendo all'attenzione del lettore le molteplici realtà in cui l'uomo è condannato a vivere.
Il primo di un ciclo di romanzi che unisce spy story, romance e romanzo d'avventura. «la sua vera forza scaturisce dalla vivida qualità cinematografica della scrittura» – hilary mantel parigi, anno di grazia 1792. Il regime del terrore semina il caos. I 'maledetti aristos', sventurati discendenti delle famiglie aristocratiche francesi, vengono mandati a morte dall'implacabile tribunale del popolo: ogni giorno le teste di uomini, donne e bambini cadono sotto la lama della ghigliottina. Ma in loro aiuto interviene un personaggio inafferrabile e misterioso, il quale, attraverso rocambolesche e ingegnose fughe, riesce a portare oltremanica i perseguitati del regime, nella libera inghilterra. Dietro di sé non lascia tracce, se non il proprio marchio: un piccolo fiore scarlatto, che gli varrà il soprannome di primula rossa. Ma quale identità si cela dietro questo pseudonimo? Chi è l'audace salvatore, disposto a rischiare la propria vita in nome della nobile causa? L'incognita ossessiona l'astuto e crudele funzionario del governo francese chauvelin e affascina l'alta società inglese: ma la soluzione del mistero si rivelerà tanto insospettabile quanto geniale. 'la primula rossa', primo di un ciclo di romanzi scritto da emma orczy, è stato pubblicato nel 1905. Come scrive oggi hilary mantel, «la sua vera forza scaturisce dalla vivida qualità cinematografica della scrittura»: le immagini perfettamente inquadrate, l'emotività travolgente dei personaggi e l'equilibrio efficace tra narrazione e dialoghi hanno infatti conquistato generazioni di lettori e ispirato innumerevoli adattamenti per cinema, televisione e teatro. Ibrido tra spy story, romance e romanzo d'avventura, il ciclo della 'primula rossa' viene qui presentato in una nuova traduzione.
Siamo nei paesi bassi, alla fine del seicento. Cornelius van bearle sta per creare un fiore meraviglioso, un tulipano nero. Isaac boxtel, suo vicino, cerca in ogni modo di appropriarsi dei preziosi bulbi. Per raggiungere il suo scopo entra nella serra di cornelius, poi per liberarsi del rivale lo denuncia e lo fa incarcerare con l'accusa di aver nascosto delle lettere affidategli da corneille de witt, governatore della provincia. Van bearle riesce con uno stratagemma a portare con sé in prigione i preziosi bulbi incartandoli in un foglio che contiene un messaggio del governatore. Cornelius è in pericolo ma aiutato dalla giovane rosa, figlia del guardiano della prigione, riesce a far fiorire i bulbi. Protagonista del romanzo è proprio il fiore, il tulipano nero, sullo sfondo le lotte dei paesi bassi nel travagliato periodo della fine del seicento.
«ogni volta che esce un libro di elizabeth von arnim corro a comprarlo» - natalia aspesi, la repubblica «di incantevole, come sempre, ci sono i personaggi. Ma niente enfasi, mai: la vita non sarà mai una faccenda così seria da farne un dramma» - daniela mattalia, panorama mentre la siccità minaccia l'amato giardino, elizabeth decide di intraprendere un viaggio in compagnia della cameriera e del cocchiere, in un'isola del baltico, rügen. Tutto procede per il meglio: elizabeth fa il bagno in mare, visita la sperduta vilm, si gode le bellezze della natura evitando i luoghi frequentati dai turisti. Ma all'improvviso spunta la cugina charlotte, una trentenne laureata a oxford, sposatasi giovanissima con un eminente filosofo molto più vecchio di lei, e ora accesa sostenitrice della causa femminile. La presenza di charlotte e i caratteri diversi delle due cugine rischiano di turbare la vacanza solitaria di elizabeth. Al settimo giorno, il colpo di scena: le due cugine si imbattono nel marito di charlotte, il celebre quanto bizzarro professor nieberlein, che alla passione intellettuale abbina quella per le donne. Il viaggio si trasforma presto in una serie di rocambolesche avventure che vedono la protagonista e il simpatico vegliardo alla ricerca della fuggitiva charlotte. Una sussiegosa gentildonna inglese dai modi spocchiosi e dalle vedute ristrette e il figlio, un giovane di bell'aspetto innamorato della cultura tedesca, si uniscono al vorticoso carosello di fughe e inseguimenti. Nato con il finto pretesto di un semplice vademecum per il turista di rügen, il libro diventa presto un romanzo d'amore e d'avventura, sempre temperato dal buon senso e dall'ironia, con momenti di pura comicità che si inseriscono a pieno titolo nella linea del miglior humour inglese.
La grande guerra è finita da pochi mesi, giovani coppie amoreggiano per le strade di parigi in una notte primaverile. Apparentemente, il loro unico desiderio è quello di godere, in una immediatezza senza domani. In questi sfavillanti anni venti si consumano le educazioni sentimentali di antoine e marianne e dei loro amici, sorelle e fratelli, in bilico tra desideri ingenui e spensierati, fragilità e obblighi che lasciano intravedere un futuro dove l'amore giovanile è solo un sogno infranto. Con mano ferma, e con uno sguardo ironicamente compassionevole, irène némirovsky accompagna i suoi personaggi, attraverso le intermittenze e le devastazioni della passione, fino alla quieta sicurezza dell'amore coniugale. Per scoprire, con una rivelazione sorprendente, che quell''essere due' può rendere la coppia invincibile.
Nel 1892 edmondo de amicis pubblica presso l'editore treves il corposo volume (oltre quattrocento pagine) dal titolo 'fra scuola e casa', una raccolta di racconti per la maggior parte già comparsi sulle pagine di alcuni periodici (soprattutto la 'nuova antologia'), secondo un costume di batic d'essai assai diffuso in quegli anni. Nove componimenti in tutto, in uno stile un po' arguto e un po' malinconico, sulla direttrice pedagogico-scolastica così sistematicamente perseguita da un certo momento in poi nella produzione dello scrittore. Sei bozzetti, dunque, e soprattutto tre notevoli racconti lunghi che 'corrono sull'abbrivio di cuore e del romanzo d'un maestro': 'un dramma nella scuola', 'amore e ginnastica', 'la maestrina degli operai'. 'amore e ginnastica' si presenta come il più inconsueto dei tre titoli: brioso, mosso, godibilissimo, pone in luce un lato davvero imprevedibile dello scrittore, giungendo a ribaltarne l'immagine didascalica fin troppo zuccherosa e moraleggiante, rivelandosi, come nota bene italo calvino, il racconto probabilmente più bello, 'certo il più ricco di humor, malizia, sensualità, acutezza psicologica che mai scrisse edmondo de amicis'. In 'amore e ginnastica' il piccolo - anzi, angusto - mondo dell'italia neonata e dei suoi volenterosi sforzi appare 'teso come un campo di forze contrastanti tra gli slanci ideali delle missioni civili e i grovigli morbosi del segreto degli individui'. Introduzione di riccardo reim.
Dick dewy, figlio di un carrettiere e suonatore di violino, fa parte del coro della parrocchia di mellstock, piccolo paesino immerso nella campagna inglese. Il giorno in cui il coro si esibisce alla scuola del paese, s'innamora a prima vista di fancy day, l'affascinante direttrice. Ma non è l'unico: dovrà infatti vedersela con numerosi altri pretendenti, fra i quali il nuovo vicario, il giovane e intraprendente mr maybold. Questi, oltretutto, animato da un desiderio di modernizzazione, è anche intenzionato a sostituire il vecchio coro e i suoi anziani membri con un organo meccanico. La battaglia per la sopravvivenza del coro sarà dura e costellata di peripezie. Ambientato in una splendida campagna inglese, 'otto gli alberi', dai toni allegri e idilliaci, è il più divertente tra i romanzi di hardy e attinge con grande capacità affabulatoria alla migliore tradizione umoristica inglese. Tuttavia, la storia non manca di un retrogusto amaro, pervasa dalla consapevolezza di un mondo che, suo malgrado, sta diventando anacronistico. Scritto nel 1872 e periodicamente revisionato fino al 1912, il romanzo costituisce un importante passaggio all'interno dell'opera di thomas hardy.