Durante una battuta di caccia nelle highlands scozzesi, l'agente speciale dell'fbi aloysius pendergast viene colpito da una fucilata, inaspettata e lancinante quanto la rivelazione che l'accompagna: sua moglie helen, che anni prima pendergast aveva visto morire con i propri occhi, in realtà è ancora viva. A premere il grilletto - e a mettere in dubbio in un solo, terribile istante tutto ciò che pendergast ha sempre creduto sul conto della moglie - è judson, fratello della stessa helen. E adesso, mentre col petto intriso di sangue sprofonda nelle sabbie mobili che lo circondano, pendergast guarda judson dritto negli occhi, e giura vendetta. Ma non può esserci vendetta senza verità. E così aloysius, miracolosamente scampato alla morte, si mette a indagare, deciso a chiarire ogni dettaglio di una storia che man mano si fa sempre più intricata. Finché, pezzo dopo pezzo, dalle strade di new york alle paludi della louisiana, il mistero di helen si chiarisce, svelando i contorni di un complotto dalla portata storica e sconvolgente.
Un'inchiesta sconvolgente sulla comunità gay più numerosa e potente al mondo: il vaticano. Un caso editoriale che scuoterà la chiesa cattolica. 'dietro la rigidità c'è sempre qualcosa di nascosto: in tanti casi una doppia vita. ' - papa francesco un'inchiesta durata 4 anni. Frédéric martel ha incontrato decine di cardinali, centinaia di preti e ha viaggiato in oltre 30 paesi un libro che aiuta a capire la guerra contro papa francesco 'quando si tirano fuori gli scheletri dall'armadio e si getta luce su alcune speciali amicizie in vaticano, nessuno è disposto a crederci. Si dirà che è tutto inventato. Ma la realtà va ben oltre la fantasia. ' il vaticano è una delle comunità con la più alta concentrazione di omosessuali al mondo. Molti cardinali e prelati che officiano nella curia – la maggior parte di quelli che si riuniscono in conclave sotto gli affreschi della cappella sistina dipinti da michelangelo, una delle scene più grandiose della cultura gay, popolata da corpi virili e circondata dagli ignudi – sono omosessuali. È necessario gettare luce su un sistema costruito, dai più piccoli seminari al sancta santorum – il collegio cardinalizio –, sia sulla doppia vita omosessuale sia sull'omofobia più feroce. Non si tratta di fare il nome di quel cardinale apparso in pubblico sul balcone della loggia e coinvolto in un caso di prostituzione rapidamente messo a tacere, né di quell'altro cardinale francese che per lungo tempo ha avuto un amante anglicano in america. In un'inchiesta durata quattro anni, frédéric martel ha rivelato il sistema creatosi attorno alla vita intima dei sacerdoti, alla loro fragilità e alla loro sofferenza legata al celibato forzato, per capire le origini del loro segreto e il loro modo di viverlo all'interno della comunità. Se si ignora questa dimensione relativa all'omosessualità, ci si priva di un elemento decisivo per comprendere gran parte dei fatti che hanno segnato la storia del vaticano degli ultimi decenni, fino all'attuale opposizione interna a papa francesco. Esiste una regola non scritta che si applica quasi sempre a sodoma: più un prelato è omofobo, più è probabile che sia lui stesso omosessuale.
'ditemi se le devo ancora insegnare queste cose o no. Forse, se i ragazzi non sanno più l'italiano, vuol dire che la scuola non ha più ritenuto che fosse il caso di insegnare l'italiano. Forse tutti in italia (o meglio, in europa) hanno deciso questo: che non è più utile insegnare la propria lingua, e si sono dimenticati di dirlo anche a me, e allora io sono l'ultima a fare una cosa che non interessa più nessuno, e quindi è bene che smetta. Questo libro è una battaglia, perché la cultura non abbandoni la nostra vita e prima di ogni altro luogo la nostra scuola, rendendo il futuro di tutti noi un deserto. È anche un atto di accusa alla mia generazione, che ha compiuto alcune scelte disastrose e non manifesta oggi il minimo pentimento. Infine, è la mia personale preghiera ai giovani, perché scelgano loro, in prima persona, la vita che vorranno, ignorando ogni pressione, sociale e soprattutto familiare. E perché, in un mondo che li vezzeggia, li compatisce, e ne alimenta ogni giorno il vittimismo, essi con un gesto coraggioso e rivoluzionario si riprendano la libertà di scegliere se studiare o no, sovvertendo tutti gli insopportabili luoghi comuni che da almeno quarant'anni ci governano e ci opprimono. ' (p. Mastrocola)
Attraverso un'incalzante carrellata di ritratti, in cui dosa con maestria ricostruzione e sberleffo, andrea scanzi ci mette finalmente di fronte a volti noti e meno noti della destra nostrana e internazionale, goffi e caricaturali, malati di potere e bugie, 'comicamente narcisi e fatalmente prossimi al ridicolo'. Negli ultimi anni il panorama politico e culturale del nostro paese è stato caratterizzato dall'avanzata delle destre, supportata spesso da nostalgici pronti a cavalcare l'ondata del populismo per sdoganare le proprie posizioni. Così, in un crescendo preoccupante di intolleranza, ignoranza esibita, complottismo e spregiudicatezza, abbiamo assistito increduli a episodi e sparate al limite dell'assurdo.
I capitali fuggono all'estero. I bamcomat chiudono. Esplode l'inflazione. Una distopia tanto possibile da sembrare vera. Per guardare oltre l'abisso sul quale il nostro paese si sta affacciando. 2 febbraio 2020. È tutto pronto, il grafico incisore che ha avuto dal ministro dell'economia l'incarico di disegnare la lira nuova ha finito, il punto di verde è perfetto. Banconote e monete verranno messe in circolazione a partire dalla mezzanotte. In ossequio al credo nazionale sono stati abbandonati i poeti, gli artisti e gli scienziati: al loro posto le immagini degli eroi popolari e i martiri del governo sovranista. Il governo è in carica da un anno e mezzo, e ormai la maggioranza è costituita da un partito unico, il psi – partito sovranista italiano. Per tener fede alle promesse elettorali il psi ha fatto saltare i conti pubblici. Così non c'è altro da fare che andare fino in fondo: mettere in atto il piano b, uscire dall'euro. Intanto la speculazione internazionale è già preparata e le corazzate finanziarie sono pronte ad affossare l'italia. E fra chi scommette contro il paese c'è anche un politico importante, che ha un ruolo di rilievo nell'operazione morris, com'è stata battezzata in codice. La mattina del 3 febbraio, la nuova valuta crolla in poche ore mentre le borse vanno a picco. Le banche hanno bloccato i bancomat, la fuga di capitali è immediata e imponente. L'inflazione comincia a galoppare. I tassi d'interesse esplodono, le imprese indebitate dichiarano bancarotta, i mutui vanno alle stelle. Il potere d'acquisto dei salari è divorato dall'impennata dei prezzi, la disoccupazione tocca livelli astronomici, la povertà dilaga. Il paese è in ginocchio. L'italia sembra uscita da un'altra guerra mondiale. L'unica soluzione è emanare un decreto per vendere i monumenti agli stranieri. I cinesi offrono 100 miliardi di euro per il colosseo e i russi si prendono pompei in cambio merce: le forniture di gas naturale all'italia per 25 anni. Non basterà. Ma neppure si potrà tornare indietro. Il racconto di un'europa in cui non esistono più scenari impossibili.
I bambini fanno domande. A volte imbarazzanti, stravaganti, definitive. Vogliono sapere perché nasciamo, dove andiamo dopo la morte, perché esiste il dolore, cos'è la felicità. E gli adulti sono costretti a trovare delle risposte. È un esercizio tra la filosofia e il candore, che ci obbliga a rivedere ogni volta il nostro rassicurante sistema di valori. Perché non possiamo deluderli. Né ingannarli. Siamo stati come loro non troppo tempo fa. Dell'invecchiare, dell'essere fragili, inadeguati, perfino del morire parliamo ormai di nascosto. Ai bambini è negata l'esperienza della fine. La caducità, la sofferenza, la sconfitta sono fonte di frustrazione e di vergogna. L'estetica dell'eterna giovinezza costringe molte donne nella prigione del corpo perfetto e le inchioda dentro un presente mortifero, incapace di darci consolazione, perfino felicità. In questa intensa, sorprendentemente gioiosa inchiesta narrativa, concita de gregorio ci chiede di seguirla proprio in questi luoghi rimossi dal discorso contemporaneo. Funerali e malattie, insuccessi e sconfitte, se osservati e vissuti con dignità e condivisione, diventano occasioni imperdibili di crescita, di allegria, di pienezza. Perché se non c'è peggior angoscia della solitudine e del silenzio, non c'è miglior sollievo che attraversare il dolore e trasformarlo in forza.
La testa degli italiani resta l'ultima regione inesplorata del paese, e vale un viaggio. Un viaggio attraverso l'italia con amici stranieri, ai quali viene 'tradotto' sistematicamente il paese: le regole imperscrutabili della strada e l'anarchia ordinata di un ufficio, la loquacità dei treni e la saggezza di un albergo, la rassicurazione di una chiesa e l'affollamento in camera da letto, l'importanza di una spiaggia e la democrazia del soggiorno (anzi: del tinello). Dieci giorni, trenta luoghi. Da nord a sud, dal cibo allo sport, dalla morale alla politica. Un'esplorazione ironica, metodica e sentimentale.
Gli storici patentati sostengono che i vinti della guerra civile italiana sono soltanto neri, i fascisti della repubblica sociale invece il punto di vista che ho maturato negli anni è del tutto nuovo. Come spiego in questo viaggio, compiuto insieme a adele grisendi, tra gli sconfitti dobbiamo collocare anche i bianchi e soprattutto i rossi. Hanno perso la vita ribelli delle formazioni non soggette all'egemonia del pci, uccisi da sicari che credevano compagni di lotta e non carnefici. Lo stesso è accaduto ad antifascisti cattolici e a socialisti che rifiutavano di sottomettersi ai comunisti. E non accettavano che la resistenza diventasse l'alibi per imporre una dittatura rossa al posto di quella nera. Due volte vinti sono i partigiani delle garibaldi riparati in paesi dell'est, per sfuggire alla giustizia italiana del dopoguerra. Molti di loro finirono rinchiusi in gulag disumani come goli otok, l'isola calva, dove il maresciallo tito torturava i suoi ex compagni colpevoli di essere rimasti fedeli a stalin. E infine ci sono le vinte. Madri, figlie, sorelle, mogli colpevoli di avere un famigliare fedele a mussolini e alla sua repubblica. Accusate a torto di essere spie dei tedeschi e umiliate, stuprate, uccise. Quando è tornata la pace, ero vicino ai dieci anni e avevo vissuto anch'io l'aggressione quotidiana di un conflitto interminabile. Ho provato il tormento dei bombardamenti degli angloamericani. Ho passato più di una notte nei rifugi antiaerei, inchiodato come tutti al terrore che il bombardiere solitario, pippo l'aviatore, sganciasse i suoi ordigni sulle nostre teste. Ho scoperto la cattura degli ebrei destinati alle camere a gas naziste, attuata da poliziotti della città che tutti conoscevano, coperti dall'indifferenza dei cristiani. In queste pagine c'è anche il pansa bambino che stava attraversando l'infanzia per approdare alla magica età dell'adolescenza. Di quel tempo mi rimangono immagini impossibili da scordare. Le signore scrutate con desiderio nella modisteria di mia madre. Le confidenze sottovoce tra loro. Gli accenni pudichi agli amori rubati e da tenere segreti. Storie che possono sembrare inventate, in realtà tutte vere. I lettori mi perdoneranno, ma questi sono momenti incancellabili perché rappresentano la mia educazione sentimentale.
Secondo l'autore, quella dei giudici e dei pubblici ministeri è la madre di tutte le caste. Uno stato nello stato, governato da fazioni che si spartiscono le poltrone in base a una ferrea logica lottizzatoria e riescono a dettare l'agenda alla politica. Un formidabile apparato di potere che, sventolando spesso a sproposito il sacrosanto vessillo dell'indipendenza, e facendo leva sull'immagine dei tanti magistrati-eroi, è riuscito a blindare la cittadella della giustizia, bandendo ogni forma di meritocrazia e conquistando per i propri associati un carnevale di privilegi. Per la prima volta, cifra per cifra, tutta la scomoda verità sui 9. 116 uomini che controllano l'italia: gli scandalosi meccanismi di carriera, gli stipendi fino all'ultimo centesimo, i ricchi incarichi extragiudiziari, le pensioni d'oro, la scala mobile su misura, gli orari di lavoro, l'incredibile monte-ferie, i benefit dei consiglieri del csm. E, parola per parola, le segretissime sentenze-burla della sezione disciplinare, capace di assolvere perfino una toga pedofila.
Nei momenti difficili un'intuizione forte può dare senso e concretezza a bisogni diffusi. Tale è l'uomo artigiano, ovvero l'homo artifex, che persegue per sé e per la propria personale soddisfazione la ricerca dell'opera quasi perfetta, del buon lavoro fatto con arte, intelligenza, sapienza manuale e conoscenza. Torna oggi con forza questo desiderio, a ben vedere quasi innato nella nostra natura, contro la mediocrità e il